Dal
balcone del piano inferiore, Bruce ha ascoltato quelle poche parole, e
ha
assistito al resto della “divertente” tragedia,
secondo lui, senza muovere un
solo dito per aiutarle.
Non
gli interessa neanche della sorte di Gaga.
In
quel momento, lui pensa a sghignazzare con estrema calma e naturalezza,
e a
sfoderare dai suoi occhi tutto quel malsano divertimento.
Scende
a dare un’occhiata: Gaga respira, Elizabeth lo stesso.
Entrambe
svenute.
Bruce
prende il telefono e chiama il suo autista personale, spiegandogli
tutta la
situazione.
Mentre
aspetta che il “soccorso” arrivi, si accorge che
dal reggiseno di pizzo nero di
Gaga spunta la scritta Marlboro.
Si
abbassa per prenderle, ma viene inebriato dal profumo della cantante.
Per
un momento, rimane fermo ad assaporare intensamente quel profumo che lo
fa
sognare ed eccitare, come poche ore prima.
“Sei
capace di farmi impazzire anche da svenuta…”
sussurra, baciandole caldamente le
fredde labbra carnose.
Sottrae
una sigaretta dal pacchetto di sigaretta, prende il suo accendino
d’oro
massiccio, accende la sigaretta e da tre tirate di seguito: il suo
corpo
rilascia tutto lo stress che da rimanere molto tempo senza fumare.
I
soccorsi di Bruce arrivano dopo dieci minuti.
Quattro
persone prendono la cantante per braccia e gambe, la caricano su un
lettino e
la portano dentro un furgone con i vetri oscurati.
Bruce,
accertatosi che nessuno avesse visto niente e controllato che i suoi
tirapiedi
avessero finito il lavoro, si rivolge verso la sua berlina scura; ma
poi si
ricorda.
“Occupati
dell’altra” intima al suo autista, accennando un
sorriso divertito.
Cammina
deciso verso la sua macchina, vi entra e segue il furgone con i vetri
oscurati.
Dopo
un’ora di strade dritte e a quattro corsie, limiti da
rispettare, non destare
sospetti sui tanti poliziotti presenti per strada, arrivano quasi verso
la
destinazione.
Si
presentano davanti strade tortuose, non asfaltate e strapiene di erba,
alberi e
felci, come se il posto in cui Bruce vuole portare la cantante sia una
catapecchia.
Ma
non lo è per niente: tutta quella fitta vegetazione si apre,
e mostra una
grande villa.
Bruce
parcheggia la macchina nel suo garage personale; mentre la sua
personale équipe
porta Lady Gaga in un sotterraneo della villa.
Si reca nel sotterraneo.
“Non
abbiamo riscontrato niente che non vada, tranne che una piccola lesione
al
braccio sinistro, che si curerà in molto poco tempo;
praticamente, è un
miracolo che non abbia niente per il volo che ha fatto. Deve solo
aspettare che
si svegli, il che avverrà tra una
mezz’ora” spiega uno dei suoi.
“Bene,
ora potete andare” ordina Bruce.
I
suoi scagnozzi se ne vanno.
Lui
rimane a fissarla con eccitazione e soddisfazione mentre sorseggia un
cocktail.
Quello
preferito dalla cantante: un Martini.
Lady
Gaga riapre i suoi magnifici occhi verdi, con intorno tutto
l’eyeliner e il
mascara perfettamente intatto.
Con
un forte giramento di testa, alza leggermente il busto e si guarda
intorno.
Intravede
una camera ben arredata, la luce soffusa, e…nessuna finestra.
Si
ristende, cercando di trovare le forze per poter capire dove si trova.
“C’è
qualcuno?” domanda con un fil di voce.
“Sì:
un Martini che ti aspetta, e un amante-nemico” risponde
ironico Bruce.
Gaga
riconosce immediatamente la voce di Bruce.
Si
mette una mano in testa, sospira affaticata e lo guarda porgerle un
cocktail.
“Cos’hai
in mente?” domanda prendendo il cocktail.
“Niente.
A parte giocarti un brutto, bruttissimo scherzo, amore” dice
deciso Bruce,
sorridendo sornione.
“Bastardo,
non riuscirai a farmi del male” grida Lady Gaga.
“Davvero
non ci riuscirò? Be’, allora guarda nello schermo
di fronte a te.”
Natali.
Sua
sorella è nello schermo di quella piccola stanza.
Ripresa
da una telecamera, la sorella della cantante più famosa al
momento è nell’immenso
salotto della villa degli orrori.
Il
cuore le si sospende immediatamente.
Scrolla
la testa, con gli occhi fissi su quella TV al plasma.
Le
farà del male, come ha fatto con lei.
E
non lo può permettere.
Tantomeno
accettare.
Si
precipita da Bruce, lo spinge contro il muro e gli volta contro il
tagliacarte
del tavolino.
“Prova
solo a torcerle un capello, e ti giuro che ti ammazzo”
sospira angustiata.
Bruce
è impassibile di fronte a così tanto odio.
Perché
quello non il così divertente odio.
Ma
qualcos’altro, e Bruce l’ha capito non appena
l’ha guardata negli occhi.
“Così
poca fiducia in te stessa?” chiede toccandole il mento,
sfacciato.
“No.”
Lady
Gaga lascia cadere il coltello.
Mentre
Bruce la stringe forte a sé, e la bacia.
“Scusa,
ma devo andare dalla mia ospite – la lascia lì, ma
non gli basta lo stress, a
cui la sta sottoponendo. – Ah, quel bacio era solo un modo
per far divertire
me, e non per rivolgerti un po’ di autostima e fiducia in te
stessa.”
Se
ne va via dalla stanza, mentre Gaga si abbandona sul letto, pallida e
stanca:
Bruce le ha tolto la maschera, non riesce a non far trapelare qualcosa
con lui,
ciò che le riesce bene con le altre persone; infatti lei
è gelosa della
sorella, molto gelosa, perché ha sempre avuto
l’infanzia, il rapporto con i
genitori e gli amici, e storie d’amore non tortuose, ovvero
quello che lei non
ha mai avuto; proprio per questo crede che lei le abbia rubato tutto
quello che
sarebbe stato la sua fantastica vita; e non vuole che con Bruce succeda
lo
stesso.
Guarda
fisso lo schermo del televisore, e sente tutto.
“Amore,
ciao” esclama Natali.
“Ciao”
risponde Bruce, sorridendole.
L’abbraccia
con calore, come se la conoscesse da tanto tempo.
E
quel calore si trasforma sempre più in calore: si baciano
intensamente, e non
finisce qui; si buttano entrambi sul divano, continuano a baciarsi, a
scambiarsi tante effusioni; fino a quando Bruce non decide di far
soffrire
disperatamente Gaga, chiusa in quella piccola stanza e senza via di
scampo:
toglie violentemente i vestiti a sua sorella, le bacia il corpo,
mandando l’eccitazione
alle stelle, e poi comincia con una serie di tocchi estasianti per
Natali sulla
sua pube; entrambi vengono subito, si scambiano dei baci, e rimangono
abbracciati sul divano.
“E’
ingiusto!” grida esausta.
Porta
le mani tra i biondi capelli, e piange disperata: Bruce l’ha
tradita con sua
sorella, la sua famiglia, e ha la grande paura che tutto le
scapperà di nuovo,
come è sempre successo nella sua vita.
Scola
in poco più di dieci ciò che rimane nella
bottiglia del Martini, ma non sente
effetti dell’alcool, niente è estasiante, niente
le fa dimenticare quello che
ha visto, oppure ridere di quella disperazione che prova.
Riguarda
con paura lo schermo: non c’è nessuno, nessun
vestito sparso per il pavimento;
e già comprende che Bruce sta venendo lì per
ammirare tutta la sua sofferenza;
ma lei non gliel’avrebbe permesso, perché
è lei quella che domina, mai lui.
Come
previsto, la porta della prigione si apre: Bruce la guarda serio.
“Puoi
andare” annuncia determinato, a testa alta.
Gaga
si avvicina a lui, lo guarda negli occhi: lui non fa trapelare nessuna
sensazione, mentre lei sì, ovvero tutto l’odio che
prova verso di lui.
Non
gli punta il tagliacarte contro, non gli da uno schiaffo, né
tantomeno prova a
fargli del male con qualcos’altro.
Ha
solo voglia di dimostrargli che è lei quella che comanda,
quella che non cede
al dolore, e che combatte contro i suoi nemici.
“Vuoi
rimanere qui?” domanda Bruce.
Gaga
resta immobile, fissandolo.
“Sarai
per sempre un bastardo, ti odio.”
Lo
prende per la cravatta e lo bacia appassionatamente.
Bruce
permette che Gaga faccia di lui ciò che vuole: anche lui lo
desidera.
Si
trovano inconsapevolmente sul letto, stretti l’uno
all’altra, baciandosi
amorevolmente.
Gaga
inizia a sfilargli lentamente la cravatta, senza fare a meno dei suoi
baci, e
pregandolo di darle piacere, solo quello; e Bruce
l’accontenta: la penetra,
dapprima con più dolcezza, eccitando ancora di
più Lady Gaga e facendola
gemere, poi sempre con più forza, fino a farla venire in
urli di piacere mai
sentiti prima.
Si
riavvicinano per sentire le loro lingue l’una
nell’altra, e per continuare
inconsapevolmente ad amarsi.
“Ti
prego, non fermarti, ti prego…” supplica ancora
inebriata dal piacere immenso
di poco prima.
Bruce
si abbassa tra le sue gambe, poggia la sua lingua sul suo clitoride,
e comincia a leccarla piano, con delicatezza,
provocando scosse a tutto il corpo di Gaga.
Pian
piano, inizia sempre ad andare più veloce, e a penetrarla
con le dita, per
donarle tutto il piacere che lei vuole.
Gaga
inarca le reni e geme di piacere.
Invita
Bruce a baciarla ancora, e lui non esita.
Ancora
fremente di piacere, si posa sul suo caldo petto, stretti in un
profondo
abbraccio.
“E’
mia sorella quella che ha vinto. E io lo so già”
mormora, mentre una lacrima le
scorre sulla guancia, facendo intravedere la sua scia sul fondotinta.
Guarda
Bruce, stanco, poggiato sul suo petto.
Si
avvinghia a lui, gli da un lungo bacio, come se fosse
l’ultimo, prima di
rivestirsi, prendere le chiavi della macchina di Bruce e andarsene con
il cuore
colmo di sconfitta.
Intanto,
Natali è nell’ospedale di New York con un uomo al
suo fianco.
Un
uomo molto intimo per lei.
“Non
voglio che tu mi tradisci, non voglio…”
Angolo autrice:
Salve a tutti! Scusate per questo enorme ritardo! Sono stata in vacanza per tanto tempo e mi è stato difficile pubblicare e recensire! Prometto che farò di tutto per essere meno ritardataria. Un bacio