PROLOGO

Un’altra alba è giunta, scacciando  con i suoi potenti raggi le tenebre di una notte oscura e burrascosa.
O viandante che ti appresti ad intraprendere il viaggio, sii accorto, perché pericoli di ogni sorta sono in agguato.
Guardati dal nemico, diffida dell’amico, temi te stesso.
Questa è infatti la natura dell’essere umano, bramoso di potere e in perenne ricerca di nuove ricchezze.
Persino io, che sin dai lumi del primo giorno di questo vecchio, stanco mondo, vago di landa in landa alla ricerca della differenza, non sono stata in grado di trovarla e gioirne.
Firma il mio contratto, o audace pellegrino, suggella il patto.
Una goccia del tuo sangue ancora caldo in cambio della vita eterna.
Come si può rifiutare?
Penserai che sia un trucco, un vile ricatto, ma ti posso assicurare che la sottoscritta non mente, e neppure agisce con viltà.
Giusto una sigla e le primavere saranno per te senza fine, il fragile e mutevole destino come morbida argilla fra le tue mani.
E allora firmerai, perché anche tu sei un essere umano.
Debole, cedevole, insaziabile.
E cosa peggiore di tutte, ambizioso.
Ecco la piuma di un’aquila che, sola e silenziosa, osa sfidare le correnti dei cieli più alti.
Proprio come lei si libra fra le nuvole, in cerca della sua preda ignara,  lascia che il tuo animo si innalzi verso la perfezione, pronto a rendere la tua vita degna della mia ricerca.
Leggi bene il contratto, comprendi ogni clausola e fissala nella mente, perché non avrai modo di esaminare questa pergamena una seconda volta.
Vietato contrattare, o si accetta o si rinuncia.
Verga il tuo nome con questo tuo sangue impavido e deciso, e che i caratteri siano grandi e leggibili, non sono ammessi errori.
Ricordati di me, indovina rinnegata, portatrice di scomode verità.
Non dimenticarmi, non lasciare che il mio ammonimento si perda nell’oblio.
Trasparenza e fedeltà, giustizia e lealtà.
Che il più oscuro presagio si avveri se disonorerai il patto; che la morte ti colga come colse i Troiani, topi intrappolati nella loro stessa superbia.
Io sono Cassandra, e questo è il mio Contratto.
Firma, o folle viandante, ed offrimi la tua libertà.