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Autore: AlessiaDettaAlex    28/08/2011    3 recensioni
Storia definitivamente interrotta
Ecco qua la famosa Sekai no Yami... una storia che riunisce le prime 4 serie di Pretty Cure e in cui accadrà di tutto.
Una fanfiction tragica ma con un lieto fine, un racconto introspettivo, d'azione, d'amicizia, di sacrificio, di forza, lealtà e coraggio. Qualcosa di eroico per certi versi, oppure "epico" come alcuni l'hanno definito. Scritta per un tributo alle leggendarie guerriere Pretty Cure oltre che ai fans del genere dark.
E, ovviamente, anche per un piacere personale di cimentarmi in una storia simile.
"Questo era ciò che di norma accadeva alle dieci magiche eroine, per cui ormai niente sembrava impossibile. Ma loro stesse spesso lo ammettevano: così era fin troppo facile vincere."
Genere: Drammatico, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Honoka Yukishiro/Cure White, Nagisa Misumi/Cure Black, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sekai no Yami


La notte elettrica
Quella notte per qualche oscuro motivo Nozomi non riusciva proprio a dormire; si rigirava nel letto qua e là in continuazione cercando quella posizione adatta a conciliarle il sonno. Nel momento in cui non ne poté più afferrò con forza il cellulare dal comodino e tentò di mettere a fuoco l’orario: le 3.02. Bene, notte inoltrata. Sbuffò e si alzò a sedere sul letto, prendendo a digitare il numero di telefono della sua migliore amica. In un’altra stanza di un’altra casa Rin dormiva beata attorcigliata al suo cuscino quando la suoneria meccanica del suo cellulare la svegliò di soprassalto. Coi nervi a fior di pelle per essere stata praticamente buttata giù dal letto si tirò a sedere e rispose acidamente:
«Pronto!!» non era una domanda, ma l’affermazione irritata di chi sa già chi fosse a disturbare.
«Rin...»
«Nozomi!! Chi ti ha dato il permesso di interrompere la mia splendida dormita alle 3 di notte?!» l’altra piagnucolò:
«Ma veramente... io non riesco a dormire!» Rin si passò una mano tra i capelli al limite della sopportazione.
«Io neanche se tu mi chiami! E ora buonanotte!!» e chiuse di colpo la chiamata. Non più di tre secondi dopo il telefono si riaccese annunciando una nuova chiamata. Rin sospirò.
«Pronto Nozomi...»
«Rin!! Dai ti prego aiutami!» l’amica sospirò un’altra volta, stavolta pensando che era stata troppo severa con Nozomi.
«Che è successo?»
«Non lo so... ho delle brutte sensazioni!»
«Quindi?»
«Quindi mi accompagni fuori a prendere una boccata d’aria?» l’altra strabuzzò gli occhi da dietro il suo cellulare.
«Che?! A quest’ora? Ma proprio non poteva venirti un’idea più brillante nel bel mezzo della notte?» dall’altro capo della cornetta la fucsia si lamentò con la solita voce fanciullesca alla quale neanche la dura Rin sapeva resistere:
«Dai... ti prego!!» la rossa sospirò per la terza volta disperata.
«E va bene... tra dieci minuti fatti trovare sotto casa mia altrimenti torno a dormire. A dopo»
«Grazie Rin!! Ok a dopo!» e chiusero la chiamata insieme.
Quando Nozomi arrivò Rin la salutò con un sonoro sbadiglio, nuovo segno di disapprovazione riguardo alla levataccia appena fatta. Presero a camminare lentamente per la via.
«Allora Nozomi, spiegami tutto per bene» l’altra prese fiato prima di parlare:
«Ho avvertito una scossa»
«E per questo non riuscivi a dormire? Rilassati, siamo in Giappone ce ne sono tante di scosse!»
«No, no! Dico adesso! Ho sentito una scossa adesso!» la rossa ripeté irritata:
«Ma è comunque normale Nozomi!»
«No, questa era strana! Davvero strana!» Rin inarcò un sopracciglio:
«Che vuol dire adesso che una scossa è strana?» Nozomi le tappò improvvisamente la bocca e la trascinò dietro il muretto di una casa facendole segno di tacere. Scrutò l’oscurità di fronte a sé mentre l’atletica Rin tentava in tutti i modi di ribellarsi.
«Guarda!» fece la ragazza indicando con la mano libera un punto nel buio che si muoveva. Rin mise a fuoco finché non scorse la sagoma di una persona interamente coperta da un mantello blu. Quando finalmente si fu liberata dalla stretta di Nozomi si lamentò:
«Sarà un povero vecchio con problemi d’insonnia che fa una passeggiata notturna! Perché tanto allarmismo?» l’amica scosse la testa con convinzione:
«Quello non è un vecchio. Ha qualcosa di strano»
«La vuoi piantare con questa storia dello “strano”?» Nozomi fece segno a Rin di chiudere la bocca osservando che avevano parlato un po’ troppo forte; la sagoma le aveva scoperte e si era già voltata in cerca della fonte del rumore. Si avvicinò a passi lenti e cadenzati verso il nascondiglio delle giovani fino a quando Nozomi decise di uscire allo scoperto; saltò davanti all’uomo incappucciato puntandogli un dito contro:
«Ehi tu! Chi sei e che cosa stai facendo qui a quest’ora di notte?» Rin la seguì, stordita dal coraggio dell’amica:
«Nozomi zitta!!» l’ammonì. Ma la sagoma non sembrò far caso alle parole di nessuna delle due ragazze; si voltò e da una mano che sbucava dalla lunga manica lasciò cadere due sassolini a terra. La fucsia fece offesa:
«Potresti anche rispondermi sai?!» ma nulla. Il misterioso personaggio sparì nell’ombra trascinando con sé l’attenzione delle due. Ma presto compresero che il vero problema non era l’uomo, ormai eclissatosi, bensì i due “sassolini” che aveva fatto cadere che lanciando lievi scosse elettriche si erano improvvisamente trasformati in due mostri metà drago e metà umani proprio di fronte ai loro occhi. Rin impallidì:
«Oddio! Dobbiamo chiamare le altre!»
«No!» la interruppe Nozomi. «E’ inutile svegliarle dobbiamo pensarci noi qui!» l’altra annuì e in due secondi si trasformarono in Cure Dream e Cure Rouge. I mostri attaccarono all’istante manifestando sin da subito una forza fisica sviluppata; le Pretty Cure trovarono molto difficoltoso tenere testa a certi colpi ben piazzati. Almeno fino a quando Rouge decise che era arrivato il momento di contrattaccare; difatti la Cure rossa si scagliò con tutte le intenzioni contro lo stomaco del mostro ma non appena lo sfiorò ritrasse immediatamente la mano sbigottita:
«Ah!!» si osservò l’arto leggermente annerito: aveva appena ricevuto... una scossa elettrica? Si voltò spaventata verso la compagna:
«Questo coso è elettrico!!» l’altra, impegnata nel contempo a schivare i colpi dell’altro drago, non riuscì credere alle sue orecchie.
«Che?! Allora non possiamo assolutamente toccarlo né lasciarci toccare!» la rossa riprese a fuggire dal suo mostro, in preda a un brutto presentimento. Per quella notte si era stufata di questi continui brutti presentimenti. Nella frenetica corsa tra le vie del quartiere le due decisero infine di provare a colpirli insieme. Si presero per mano e contarono fino a tre; a quel punto si voltarono di scatto insieme e...
«Aahhhh!!» dopo un grido estraneo una luce accecante si scagliò contro uno dei due draghi elettrici facendolo dissolvere nel nulla. Rouge e Dream rimasero di sasso; un colpo lucente era sopraggiunto alle loro spalle? Si girarono, ma dietro di loro non c’era nessuno.
«Ehilà! Dream, Rouge, siamo quassù!» le due sollevarono lo sguardo sopra i palazzi e sorrisero a quella piacevole vista: Cure Bright e Cure Windy troneggiavano al di sopra dei tetti, sotto la bianca luna e il vento, mentre facevano segno di vittoria. Nozomi non poteva essere più felice di vederle:
«Saki, Mai! Che bello che siete arrivate anche voi!» alle due in alto però sparì presto il sorriso dalla bocca:
«Scansatevi! C’è ancora un ultimo nemico da disintegrare!» asserì scura in viso Saki. Nozomi e Rin si fecero da parte mentre le altre due Pretty Cure caricavano un colpo. Bright utilizzava il potere della luna per creare un raggio di luce, e Windy sfruttava il potere del vento per creare una raffica che si unisse all’attacco della compagna. In poco tempo si formò una sfera di grande energia che lanciarono sotto forma di raggio, lo stesso che aveva vinto il primo mostro. Solo quando furono sicure che anche il secondo drago elettrico fosse stato cancellato si avvicinarono a Rin e Nozomi, tornate con gli abiti usuali. Mai iniziò:
«Come state?»
«Adesso egregiamente» asserì soddisfatta Rin. «Ma come avete fatto a trovarci?» Saki allargò un sorrisone degno di nota sul volto.
«Abitiamo qui in zona... abbiamo sentito l’urlo di Nozomi contro il tipo incappucciato e quando siamo arrivate c’erano già i mostri. Abbiamo deciso di aiutarvi e siccome avete detto che era elettrico, gli unici attacchi efficaci erano quelli a distanza!» le due rimasero impalate a seguire il discorso di Saki. Attacchi a distanza... giusto. Annuirono, evitando di ammettere che forse loro non ci avevano pensato. Ma proprio per nulla.
«Forse è per la presenza di quell’uomo che io ho avvertito come un brutto presentimento» ragionò tra sé la fucsia. Le altre tre annuirono pensose.
«Strano tutto questo però...» commentò Mai. Decisero che ne avrebbero discusso con le altre il giorno dopo, e per quella sera lasciarono che la notte scendesse su di loro.






Note di Videl.
RIECCOMI!!! In questo periodo ho lasciato un po' perdere queste storie, ma l'altro ieri ho riletto tutta Bring me to Life... e mi è venuta voglia di ripensare a questa! Ho tante novità sulla trama, che credo non potranno deludervi!
Sempre se avete ancora voglia di seguirmi xD
Capitolo lungo questo. Potrei continuare con questo tipo di capitoli per molto, mi permette di andare più avanti nella storia con meno capitoli xD e cercherò di sbrigarmi!! Cooooomunque:
@KonanKohai: hai ragione, dovevano proprio accontentarsi! Ma lo sai, il cuore dell'uomo è facile alla tentazione... grazie comunque!
@whitemoon: spero che questo capitolo ti sia piaciuto! E' già molto più ricco di novità e d'azione!
@bayleef 99: Grazie mille! Anche  le nostre eroine avranno a che fare con qualcosa di molto più grande di quei soliti mostriciattoli da quattro soldi... xD

Al prossimo capitolo (sperando ci sia presto)
Videl
   
 
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