Un fiocco candido fece qualche piroetta in aria, volteggiando leggero e privo di ogni possibile preoccupazione nel mezzo delle gentili correnti di brezza ghiacciata di quel rigido inverno.
Poi, con grazia, arrivò al capolinea, atterrando sul palmo aperto del cyborg che, con sguardo severo, ne scrutava il cadavere che si trasformava, lento, in una piccola goccia d’acqua.
Osservò in un soffio di vapore opalescente, con il tono triste di chi si è accorto per la prima volta della miseria della vita.
-Sta nevicando…-