La mia
prima fic quasi normale di Harry Potter! A parte una specie di song-fic scritta
di cui non voglio parlare ==’’ Vabbè non fate caso ai
commentino fra parentesi contro Poter. Ehm, io odio Harry Potter ma adoro le Draco/Harry… chi mi capisce è un vero
genio! E lasciatemi dire… maledetta correzione
automatica! Continua a scrivermi Zaini invece di Zabini! Ç__ç Ah visto e dato
che odio anche il sesto libro di Harry Potter (maledetta Rowling me la pagherai)
il libro qui non centra niente! A parte per alcuni
dettagli
“-
Harry è mio…- sibilò, Corey, a denti stretti –e presto se ne
accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio,
il quale mise i soldi nella cassa.” I
Dursley improvvisamente sono più gentili con Harry e non solo fanno rimanere Ron
ed Hermione una settimana prima dell’inizio della scuola a casa loro, ma
vogliono anche che il giovane Potter torni da loro per Natale. Chi è questo
Corey e che rapporto ha con Harry? Cos’è successo in
passato fra lui Blaise Zabini e niente meno che il Principe delle Serpi, Draco
Malfoy? Bè, se lo sapete fatemelo sapere! Uh, uh.. sto scherzando! Anche se non ci ho capito molto neanche io
su quello che voglio scrivere, spero che la storia vi
intrighi un pochetto e che vi lasci la voglia di recensire!^^
Ciaoneeen!
Primo
Capitolo:
L’anomalia
dei Dursley.
“Forse
dovrei cominciare a considerare seriamente il suicidio…” pensò Harry Potter,
osservando la scena che gli si poneva davanti. Suo cugino Dudley aveva
organizzato una festa a casa e, sfortunatamente per il moro, era stato costretto
a partecipare. Non perché Dudley ci tenesse alla sua presenza, anzi, ma la sua
era solo una scusa per poterlo umiliare e prendere in
giro con i suoi compagni di scuola. Ma nonostante
cercasse in tutti i modi di farlo offendere, i suoi compagni di Snobkin erano affascinati dal moro ragazzo con una strana
cicatrice sulla fronte… (più che altro erano sorpresi di vedere una faccia tanto
ebete… ndyucchan; uffa! Smettilaaaa!! Ndharry) in particolar modo le ragazze, e anche alcuni
ragazzi, gli ronzavano continuamente intorno.
Era
proprio in quel momento infatti che Harry rifiutava
l’ennesimo invito a ballare. Cercò di distrarsi in qualche modo quando una voce attirò la sua attenzione. Era un ragazzo
più alto di lui -“quanto malfoy” pensò subito harry-, con dei capelli nerissimi
sistemati a spazzola con del gel e con dei ciuffi più lunghi che gli ricadevano sugli occhi, i quali erano di un
bellissimo azzurro chiaro come il ghiaccio. (la
frangetta è tipo quella di Kokuyo del manga Wish delle Clamp. aaah il ragazzo dei miei sogni
*çç* ndyu; ecco appunto sogna -.- ndharry; grrr ti odio sfregiato
ndyu)
-
Lui è tuo cugino… Harry Potter?- chiese a Dudley con una voce alquanto calda e
suadente, tanto che alcune ragazze li vicino smisero di
chiacchierare.
-
Si… un completo idiota. Tu non vieni a scuola con noi, non ti
ho mai visto- rispose stizzito il ragazzo. Evidentemente erano convinti
che Harry non potesse sentirli.
-
No, infatti. Sono un amico del tuo compagno di banco. Mi ha chiesto di venire.
Disturbo?- sorrise; un sorriso che Harry considerò a dir poco
meraviglioso. Il ragazzo, dopo aver lasciato senza fiato Dudley, si
avvicinò al moro con fare amichevole. Sorridendo gli porse la mano che Harry
accettò di buon grado.
-
Io sono Corey Taylor (come il cantante degli Slipknot,
lo so. Ma non mi veniva altro^^’’ ndyu), tu devi essere
Harry Potter. Piacere di conoscerti.- Potter ricambiò il sorriso spostandosi
verso sinistra per fare spazio sul divano, invitando la sua nuova conoscenza a
sedersi. Restarono lì a parlare per il resto della serata.
Corey
Taylor era un tipo veramente strano ma molto carismatico. Per alcuni argomenti
sembrava avere la stessa testardaggine e stupidità di Ron per
altri sembrava in tutto e per tutto Hermione. Oltre ai due lati che gli
ricordavano i suoi migliori amici, Harry riuscì a conoscere molte altre cose di
quel ragazzo. In giro era una specie di teppistello
ribelle mentre d’altra parte dava l’aria di un tipo
responsabile, con la testa sulle spalle; non aveva pregiudizi e detestava invece
chi li aveva. Sembrava anche molto orgoglioso. A Harry ricordava anche molto
Malfoy… tralasciando il fatto che ultimamente quasi
tutto gli ricordasse il bel biondo…
Quando
alla fine si salutarono era come se si conoscessero da anni. Si abbracciarono
dandosi leggere pacche sulla schiena e Taylor gli disse “ci vediamo presto.”
Poco
dopo Harry, mentre tentava di prender sonno, ripensò a quella frase. Avrebbe
veramente voluto rivederlo presto ma mancavano ancora
quattro settimane all’inizio della scuola e solo due settimane dopo sarebbe
andato a Grimmould Place!
Ron
e Hermione! Ecco cosa poteva fare! Visto che non riusciva a dormire avrebbe
scritto loro di quel ragazzo! Sarebbero stati sicuramente felici di sapere che
si sentiva bene e che era riuscito a fare amicizia senza chiudersi in sé stesso dopo la morte di Sirius…
Alzandosi
prese carta e penna, si sedette alla scrivania vicino
ad Edvige che già si pregustava la passeggiata notturna.
“Ehi
Ron, Mione!
Come
state? So gia che vi starete chiedendo come mai sia io
a farmi sentire per primo, vero?
Non preoccupatevi
non mi sono drogato e non sto male! Anzi! Questa sera i miei zii mi hanno
costretto a partecipare alla festa di mio cugino… due palle! Però ad un certo punto della serata ho conosciuto un ragazzo…
è troppo forte! (e carino… mettiamo i puntini sulle i.
Anche se non regge con la persona che
amo…).
So
già che Hermione lo adorerà al solo sentire parlare della sua enorme libreria.
Suo padre è il presidente di un azienda molto
prestigiosa e nel suo ufficio ha un ENORME libreria! Presente quella di
Hogwarts? Ci andiamo vicini! Fatto stà che Corey (il
ragazzo che ho conosciuto) ne ha letti una marea! È intelligentissimo, fa quasi
paura a
dire il vero… quanto vorrei farvelo
conoscere!
Spero
che passino in fretta queste settimane per potervi rivedere!
Salutatemi
tutti!
Harry”
Rilesse
e piegò la lettera, legandola poi alla zampetta di
Edvige che prese volentieri il volo. Non ci aveva messo molto a scrivere
la lettera e questo non contribuì a migliorare la sua insonnia, anzi ora non
vedeva l’ora di leggere la risposta e non riusciva proprio ad addormentarsi!
Visto
che non aveva niente da fare decise di scendere e rubare qualcosina da mangiare, tanto a quell’ora i Dursley erano sicuramente sprofondati nel sonno.
O almeno sperava.
Arrivato
a metà delle scale sentì le voci dei suoi zii provenire dalla cucina.
-
Petunia, è la cosa più bella che poteva capitarci in
questo periodo! Finalmente quel buono a nulla ci è
servito a qualcosa!- disse Vernon, la voce più roca del
solito.
-
Dici che accetterà, caro?- chiese di rimando la donna.
Sembrava esserci un velo di preoccupazione nella voce.
-
Non avrà poi molta scelta! Comunque… cos’è stato quel
rumore?!- Harry, cercando di scendere lentamente, aveva fatto scricchiolare uno
degli scalini attirando l’attenzione dei zii e costringersi alla ritirata.
Quella conversazione gli diede da pensare per la maggior parte della nottata.
Era evidente che stessero parlando di lui, non avrebbero mai definito un “buono
a nulla” il loro Duddy, ma… che intenzioni
avevano?
Lasciò
perdere
la conversazione origliata quando, il pomeriggio seguente, arrivò la risposta
dei suoi amici.
“Harry!!!
Siamo
contentissimi di sapere che hai fatto amicizia! Non vediamo l’ora che venga dopodomani per poterci divertire! Certo, però, che
potevate avvertirci prima,avremmo avuto più tempo per
comprare qualcosa di decente! Se non ci fosse stata
Herm che se ne intende di babbani, erano guai! Quando le ho detto della libreria ha strabuzzato gli occhi!
Te lo giuro sembravano fuori dalle orbite! Ehm… sbaglio
o hai scritto che è… carino? Ok, questa parte ce la
devi spiegare…
Comunque
sia passando a cose MOLTO importanti… ti sei innamorato?! E di chi?! Viene ad Hogwarts? In che casa
sta? Non sarà un professore? Se è Gazza ti
uccido!Preparati psicologicamente perché quando tornerai ti tormenteremo con le
domande e guai a te se non rispondi! e ce la pagherai
cara per non avercelo detto!
A
proposito! Tonks dice di essere passata di lì qualche
giorno fa e ti ha visto fuori in giardino. Ha detto che
sei completamente cambiato! A suo parere sei uno
schianto! (non dirle che te l’ho detto o mi potrebbe
picchiare) Vedi di non farmi rosicare troppo, almeno!
Ti
risalutano tutti ed Herm ti manda un
bacio.
Ron”
Harry
rise alla sfilza di domande su chi era la “ragazza” che aveva rubato il suo
cuore. Più che ragazza era il contrario… Già immaginava il caos totale di quando avrebbe annunciato il nome di Draco Malfoy… Rise
ancora e lesse la fine della lettera. Bè in effetti era
cambiato. Siccome per tutta l’estate non aveva nulla da fare si era allenato parecchio facendo jogging, addominali e
molti altri esercizi. Il suo fisico era più accentuato, da sotto la maglietta si
potevano intravedere i muscoli, il suo fondoschiena era bello e sodo i suoi
capelli più arruffati che mai e gli occhiali abbandonati in un cassetto,
sostituiti da lenti a contatto. Per di più, grazie ad un
lavoretto che lo teneva occupato tutti i giorni della settimana solo di mattina,
-Dalle 6 alle 13. il pomeriggio si allenava- si
era potuto comprare un intero guardaroba di marca nuovo. (a me non fa né caldo né freddo se un vestito è di marca o
meno, ma è per rendere l’idea^^’’ ndyu)
Osservandosi
allo specchio sorrise accantonando la modestia. Oh, si…
li avrebbe davvero sorpresi.
Ora
il problema era risolvere l’ennesimo enigma (non che gli altri li avesse risolti
-.-): ovvero: Dopodomani cosa? Mancavano ancora due settimane a quando si sarebbero rivisti!
Sarebbe
rimasto sotto il sole cocente per ore se non fosse stato per Dudley, che gli
riferì ,strano ma vero, gentilmente che lo stavano
chiamando.
Entrò
titubante in cucina, dove i suoi zii più il cugino lo stavano aspettando seduti
intorno al tavolo, apparecchiato per il thè. Da quando
i Dursley lo invitavano a prendere il thè?! Si sedette all’unico posto vuoto guardandoli
sconcertato.
-
Harry, caro, mangia anche i biscotti, sei così sciupato con tutti gli
allenamenti che fai- a rompere il silenzio fu zia Petunia
mentre gli versava il thè nella tazza. Ora che
ci faceva caso, notò Harry, aveva parlato gentilmente
come faceva di solito Molly Weasley! Decisamente qualcosa non quadrava… Da persona educata (-.-),
comunque, prese la tazza ringraziando.
-
Allora, questa mattina mentre ancora dormivi mi sono presa la libertà di usufruire della tua civetta, mi dispiace
di non avertelo chiesto prima.- continuò la donna. Potter si
irritò ma fece finta di niente, affermando che non c’erano problemi. –Ci
ho messo non poco a convincerla a mandare una lettera ai tuoi amici. Li ho
invitati a trascorrere una settimana da noi… che ne dici? Sei
contento?- Quando finalmente tutti i neuroni (e sono veramente pochi ndyu)
assimilarono bene la notizia, Harry credette di poter
volare dalla felicità. Anche se la cosa lo
lasciava sconcertato! Da quando frequentava Hogwarts aveva imparato che tutto è
possibile, per quanto ne sapeva gli elefanti potevano anche volare ma i Dursley
non potevano aver fatto una cosa
tanto gentile verso di lui! Andava contro ogni legge o regola di quella casa!
Una cosa inumana da parte loro! Se quelli erano i veri Dursley lui era Elvis Presley!! (O__o’’’’)
-
Grazie…ehm…grazie davvero!- Stava per chiedere il perché, ma si disse che era meglio sbrigarsi e andarsene prima che
cambiassero idea!! –Allora è meglio che vada ad avvisare il capo e… a mettere a
posto! Grazie ancora!- aggiunse alzandosi; gli altri sorrisero (bleah!) Quello che Harry non vide
mentre usciva era il ghigno che Vernon Dursley gli
rivolse.
Passati
i due giorni, finalmente arrivò il momento dell’arrivo dei suoi migliori amici.
Sarebbero arrivati nel pomeriggio quindi aveva tutto il
tempo! Tonks aveva detto loro del suo cambiamento ed
era intenzionato a stupirli, infondo ora che se lo
poteva permettere!
Cominciò
a rovistare nell’armadio perennemente disordinato. Tirò fuori jeans larghi,
stretti,pantaloni di pelle, camicie, magliette
attillate, magliette sportive da basket o magliette enormi di almeno tre taglie
più grandi, catene, borchie e fascette.. (insomma non si è capito che mi
piacciono i dark, i rapper e lo stile basket^^’’’). Fuori faceva un caldo da
morire quindi scartò qualsiasi cosa fosse di colore
nero ed optò per uno stile più sul fashion (bleah!!)
Indossò un paio di scarpe da ginnastica della nike
slacciate, dei jeans larghi che gli si appoggiavano a malapena sui fianchi e
lasciavano intravedere gran parte dei boxer neri aderenti (praticamente li aveva
a metà fondoschiena), una camicetta bianca con i polsini sbottonati. I primi
bottoni aperti della camicia lasciavano intravedere il petto abbronzato, dove
era poggiata una catenina a forma di croce; una piccola ciocca di capelli era
legata in un codino mentre il resto era come il suo
solito tutto arruffato, il tutto con una traccia di matita sotto gli occhi verde
smeraldo. (ma quando mai quello è così figo… -.-‘’’’ ndyucchan;
antipatica ç_ç ndharry)
Si
scrutò allo specchio e decise che andava più che bene.
Per
passare il tempo pulì il casino che aveva fatto per vestirsi, riordinò il
guardaroba sottosopra e diede da mangiare ad Edwige; quando si affacciò alla
finestra vide una macchina parcheggiare sul viale della loro casa e delle teste
rosse scendere.
Si
precipitò al piano di sotto, spalancò la porta d’ingresso sotto lo sguardo
sconvolto dei suoi zii e si fermò davanti ai suoi amici. C’erano Arthur Weasley, Ron, Hermione e Ginny; tutti rimasero in silenzio
persi ad osservare l’aspetto a dir poco magnifico del loro migliore
amico.
-
state bene?- chiese il fulcro di tante attenzioni.
-
ehm… si, ma… Harry! Sei così… così…- cominciò Hermione
scrutandolo.
-
… sexy!- finì per lei una sbavante Ginny. Un “ve l’avevo detto io!” si udì provenire da dentro
la macchina. Tonks era rimasta seduta accanto al posto
di guida salutando Harry con un gesto della mano. Arthur diede le loro valige ad
Hermione e Ron e salutò Harry,pronto ad andar via.
-
Signor Weasley se vuole entrare…- disse il moretto indicando la casa. L’uomo
scosse la testa.
-
Meglio di no Harry, i tuoi zii non apprezzerebbero- e indicò la finestra dove Vernon e Petunia li osservavano
contrariati. –E poi devo riportare la macchina al
Ministero. Su Ginny, salutali che andiamo.- continuò stringendo la mano del ragazzo in segno di saluto.
-
Anche a me sarebbe piaciuto rimanere… Ciao
ragazzi!-disse abbracciandoli (tranne Ron)e salendo in macchina. Dopo un ultimo
cenno con la mano il Signor Weasley partì e il trio
entrò in casa. Ron si guardò bene in giro, era la prima volta che metteva piede
in una casa babbana.
Harry
li condusse nel salotto presentandoli ai suoi zii.
-
Zia Petunia, zio Vernon loro sono Ron Weasley ed Hermione Granger. Ron, Herm loro sono i miei zii e lui è mio cugino Dudley.- presentò molto in fretta il ragazzo; non
vedeva l’ora di poter stare soli in camera per una lunga chiacchierata!
-
Vi ringraziamo molto per averci invitati, Signori Dursley. La vostra casa è
molto bella e pulita, complimenti.- fece subito i suoi
ringraziamenti Hermione. Vernon in risposta fece una
specie di grugnito, mentre Petunia, al contrario, sembrava molto lusingata.
Dudley non la smetteva di fissare la ragazza con gli occhi e la bocca
spalancata. Harry ghignò.
-
Li porto in camera per sistemare i vestiti.- disse sbrigativo. Petunia storse la
bocca.
-
La cena sarà pronta alle sette. Siate puntuali.- annuirono e salirono le scale.
Ron
curiosò un po’ in giro guardando i vari poster sui muri –notò con disappunto che
solo uno di Quidditch gli altri erano tutti di cantanti- aprendo i cassetti e
l’armadio. Era molto eccitato all’idea di passare una settimana come babbano, tornato a casa avrebbe fatto morire di invidia i fratelli e il padre! Si sedette sul letto per
poter parlare di cose molto più
importanti.
-
Alloooooora…- cominciò Ron –riguardo a quel ragazzo…
Corry…-
-
Corey…- lo corresse Harry seduto sulla scrivania. –che volete
sapere?-
-
cosa intendevi con quel carino?-
Il
moro lo guardò. Era tanto facile immaginare la scena in cui avrebbe rivelato
di essere gay, ma dal vivo era tutt’altra cosa. Non era
propriamente omosessuale, in realtà le ragazze non lo lasciavano del tutto
indifferente, a dirla tutta c’era solo un
ragazzo che lo attraeva, ma rimaneva comunque
difficile annunciarlo ai suoi amici... e se non lo avessero accettato? Titubante
e arrossendo terribilmente balbettò qualcosa.
-
sono… io si… insomma… sono bi…
bi….-
-
bisessuale?- finì con fare affettuoso Hermione sedendosi accanto a lui. Potter
annuì debolmente, guardandoli con espressione quasi impaurita, ma i due ragazzi
stavano sorridendo. -Non ci sono problemi, Harry… Sai benissimo che nel mondo
dei maghi gli omosessuali sono ben accetti, anzi. Gira voce che Cornelius Caramell abbia qualche amante… Ad Hogwarts, per esempio, la maggior
parte dei studenti è bisex… a partire dai Serpeverde.-
continuò la ragazza accarezzandogli dolcemente una spalla. L’ultima affermazione
“stranamente” rincuorò Harry, il quale prese a parlare tutto eccitato del
ragazzo che aveva conosciuto. Quando finì la sua
descrizione Hermione aveva creato la riproduzione in miniatura del lago di
Hogwarts, mentre si poteva chiaramente vedere invidia negli occhi di Ron. Anche lui sembrava gradire particolarmente il ragazzo.
-
Ha degli occhi bellissimi!!! Sono di un azzurro
chiarissimo…- "assomigliano molto a quelli di Malfoy... stupendi..."
pensò.
-
quanti anni ha questo Corry?- chiese il
rosso.
-
Corey…- puntualizzò Hermione con gli occhi trasognanti e le mani unite. -la
nostra età.-
In
quel momento Ronald sembrò ricordarsi di una cosa
importante...
-
Comunque...- disse attirando l'attenzione dei due amici che ancora
parlavano dell'affascinante Taylor. -ti sei innamorato?! E di chi?! Viene ad Hogwarts? In che casa sta? Non sarà un professore? Se è Gazza ti uccido!- disse tutto d'un fiato. Harry rimase
per un attimo a fissarlo con gli occhi sbarrati per poi arrossire furiosamente.
Si era completamente dimenticato di questo piccolo particolare e non si era
preparato! Ora che diavolo gli avrebbe detto?!
Cercando
di sembrare il più indifferente possibile scrollò le spalle e annuì.
-
E chi è?- chiesero in coro i due amici. A quella
domanda scosse violentemente la testa, tanto che gli altri temettero che gli si
staccasse.
-
Non posso assolutamente dirvelo! Fareste dei vestiti
per gli elfi domestici con la mia pelle!!!- esclamò agitando le mani in segno di
diniego. I due ragazzi assunsero un espressione a dir
poco preoccupante.
-
Ora ci hai messo la curiosità Harry!! Diccelo!- rispose
Hermione mentre Ron si scrocchiava minacciosamente le dita. Il moro sospirò,
elencando nella sua testa tutte le cose che avrebbe
voluto fare prima di morire.
-
Indovinate voi.- sorrise, anche se a disagio; più ci mettevano più tempo aveva
per escogitare la fuga. Subito gli altri due cominciarono a sparare nomi a
raffica.
-
Hagrid?-
-
No!-
-
Gazza?-
-
Bleah!!-
-
Piton? è Piton?!-
-
Oddio, mai!!!-
-
è un
corvonero? Non sarà di nuovo Cho Chang! Dopo tutto quello...-
-Non
è lei.- lo bloccò Potter. -provate le altre
case-
-
Grifondoro? Non sarà mia sorella oso
sperare...-
-
Macchè, non potrei mai! è come una sorella anche per
me!-
Hermione
era rimasta zitta da quando avevano chiesto di Gazza,
pensando ad un possibile ragazzo/a. Harry aveva paura della loro reazione se lo
avessero scoperto e frequentava Hogwarts. Da come le era stato descritto, questo Corey, era a dir poco divino
mentre il ragazzo di cui il suo migliore amico si era invaghito era addirittura
meglio di lui... chi poteva mai essere? Solo una persona poteva arrivare a tale
bellezza e...
La
ragazza spalancò gli occhi come se avesse appena scoperto i segreti
dell'universo... (-.-'''
ndtutti; ^-^''' ndyucchan)
Con
tono dolce e pacato si rivolse ad Harry che stava
facendo finta di vomitare ad un'intuizione del rosso.
-
Harry è per caso... Malfoy?-
-...-
Il
silenzio ed il rossore comparso sulle gote del moro erano un
ovvia risposta agli occhi della ragazza, la quale gli sorrise
comprensiva.
-
Credo che alcuni elfi domestici non sentiranno più tanto freddo...- sibilò
Weasley a denti stretti con una mannaia (presa da chissà dove) stretta nella
mano destra e un ago per cucire (sempre preso da chissà dove) nell'altra. Ci
pensò Hermione a farlo desistere dall'uccidere il suo migliore amico, con un
bello schiaffo dietro la
nuca.
-
Ma Harry! è Malfoy! Draco
Lucius Malfoy!- esclamò Ron sull'orlo del
pianto.
-
Esatto. Draco Lucius Malfoy, il ragazzo più bello
che io abbia mai avuto a fortuna di vedere!- rispose di
rimando Harry, serio. Serio da mettere i brividi.
Ron
si impuntò cercando di convincere il suo migliore amico
a cambiare idea; tirò avanti l’argomento per almeno una mezz’ora finchè i due ragazzi, stufi, non lo
minacciarono.
Il
tempo che rimaneva prima di cena Hermione si fece
raccontare almeno cinque volte da Harry cosa in particolare l’aveva colpito di
Malfoy, ed ogni volta rimaneva sorpresa dall’intensità in cui il moro lo
descriveva. Accennava sempre ai suoi occhi freddi e grigi come tempeste, la
pelle diafana e, aggiungeva lui, sicuramente liscia e morbida al tatto, i
capelli biondi che risplendevano al sole, per non parlare delle labbra rosee
come petali. (==’’ ndyu) Il suo corpo scolpito stava
bene con qualsiasi cosa lui indossasse, dalla divisa della scuola a quella di
Quidditch, l’espressione strafottente e di superiorità che assumeva ogni qual
volta si incontrassero gli faceva andare in tilt il cervello. (come se gli servisse Malfoy per quello ==’’ ndyu) La ragazza
era soddisfatta ma soprattutto felice che l’amico avesse trovato qualcosa in
grado di distrarlo da Sirius. Gli ultimi due mesi, i
componenti dell’Ordine erano tutti molto depressi e
preoccupati per il giovane Potter e per le sue eventuali reazioni alla morte del
suo padrino. Avevano paura che si chiudesse in sé
stesso e furono piacevolmente sorpresi nel constatare che ciò non avvenne. (Oo) Per questo, pensò Hermione,
dovevano ringraziare Malfoy.
-
Per caso…- cominciò il bambino sopravvissuto giocando con una palletta di carta –i miei zii vi hanno detto perché vi hanno
invitati qui?-
-
No, ci hanno solo chiesto di venire qui una settimana.
Come tu non lo sai?- rispose Ron interrompendo la sua
perlustrazione dei vestiti nuovi del migliore amico. –Harry questa roba è fantastica!- aggiunse.
-
L’altro giorno quando mi hanno avvertito che sareste venuti qui mi hanno trattato… bene! Erano gentili! E il giorno prima…- Harry raccontò loro della conversazione
udita degli zii, lasciandoli alquanto perplessi. Dopodichè scesero per la
cena.
Quando
entrarono nella sala da pranzo e si accomodarono al tavolo Potter strabuzzò gli occhi. Ora aveva capito perché
sua zia Petunia era rimasta chiusa in cucina tutto il
giorno: Aveva preparato di tutto e al meglio, a cominciare da una zuppa come
primo, al roast beef in salsa con patate all’insalata fresca con pomodori e
infine il dessert, usando addirittura il servizio buono! Le cose erano due: o i
Dursley si erano drogati o lo stavano facendo per dimostrare la loro
“superiorità” ai maghi. Harry optò per la seconda
opzione, ma anche la prima non era male. Per tutta la cena Ron cercò di mangiare
come meglio e più compostamente poteva, Hermione, cercando di ignorare gli
sguardi famelici di Dudley –che stava persino ignorando il cibo per guardarla-,
continuava a complimentarsi per l’ottimo pasto con Petunia, la quale accettava
di buon grado. Vernon li fissava sospettoso con i suoi occhietti critici, senza
fiatare. Arrivati al dessert per la prima volta in tutta la sera cominciò una
conversazione.
-
Allora Harry, quando andrai dal tuo amico… ehm… Richard?- disse indicando Ron
che lo fulminò con lo sguardo, ma evitò di correggerlo
quando vide il cenno dell’amica.
-
Stavo pensando di andar via insieme a loro alla fine di
questa settimana, invece della prossima…- rispose torturando con il cucchiaino
il suo gelato alla crema.
-
Oh, ma è un peccato! Perché non rimani un’altra
settimana qui con noi?- Hermione lo fissò allibita. Harry fece cadere il
cucchiaino fissandolo allo stesso modo. Ron smise si mangiare (il che è grave)
Vernon e Petunia lo guardarono sorridendo. O almeno con
quello che loro pensavano assomigliasse ad un sorriso. –Capisco che dopo tutti
questi anni la nostra proposta ti abbia scioccato… Facciamo così. Vai via con
loro ma le vacanze di Natale le passi qui. Promesso?-
aggiunse Petunia sempre “sorridendo”. Harry, scioccato com’era, non seppe che
fare se non annuire.
Da
quel giorno i Dursley non cambiarono di una virgola. Sempre gentili e premurosi
verso Harry ed i suoi amici: Petunia si assicurava che le pietanze fossero di
loro gradimento e che tutto fosse in perfetto ordine, Vernon conversava con loro
delle ultime vicende quotidiane, di come andasse il suo lavoro; spiegò a Ron
come se la cavavano i “babbani” e a sua volta si fece spiegare come vivessero i
maghi. Dudley ogni tanto chiedeva ad Harry se volevano
uscire insieme ai suoi amici e arrossiva ogni volta che Hermione gli rivolgesse
la parola.
Harry
non sapeva se essere contento o preoccupato di questo radicale cambiamento, ma tutti i suoi problemi furono accantonati
quando, la mattina presto prima di partire per Grimmauld Place, si era offerto
di andare a comprare il giornale a zio Vernon (“il minimo che posso fare dopo
questa settimana” pensò) incontrò Corey Taylor.
Il
ragazzo stava comprando un giornalino in un negozietto dietro casa e salutò
Harry non appena lo vide entrare dalla porta cigolante. Insieme a lui c’era un ragazzo, un poco più basso, biondo con due
grandi occhi verdi.
-
Che ci fai qui?- Chiese abbracciando Corey.
L’altro rispose posandogli alcune pacche sulla spalla e sorrise; il suo
magnifico sorriso che ogni volta faceva impazzire Harry.
-
Compravo un giornalino, una delle mie passioni... Oh, lui
è Simon. Simon questo è Harry.- rispose
presentandoli.
-
Piacere- disse stringendo la mano al biondo, sorridendo
mentre l’altro rispondeva “Piacere mio”.
-
Come va, Harry?- chiese infine il moro, aspettando che arrivasse il
proprietario.
-
Oh bene, non puoi immaginare che settimana stupenda ho
passato!- stava quasi per chiedergli di accompagnarlo a casa per fargli
conoscere Ron ed Hermione quando si ricordò che lo stavano aspettando per
partire. –Oh, cavolo! Sono in ritardo!- aggiunse
guardando l’orologio. Comprò in fretta il giornale e si rivolse al nuovo amico.
–Devo andare. Spero di vederti per Natale! Mi sarebbe piaciuto prima, ma non
è possibile. Ciao Corey!-disse cominciando a
correre.
-
E chi te lo dice che non è possibile?- sussurrò.
Simon , tralasciando il commento, si passò la lingua
sulle labbra.
-
Niente male, quell’Harry…- Taylor si girò di scatto.
-
Harry è mio…- sibilò a denti stretti –e presto se ne
accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio,
il quale mise i soldi nella cassa. Simon alzò le mani
ghignando.
-
Ecco il resto, giovanot…ma che??- quando alzò la testa
per restituire il resto i ragazzi che fino a poco prima aveva davanti non
c’erano più. “Strano” pensò. “La porta è dall’altra parte, me ne sarei accorto se fossero usciti… bah, la
vecchiaia!”
Arrivato
davanti casa fece in tempo a consegnare il giornale e salutare che subito
partirono. Durante il viaggio raccontarono un po’ dei
casini combinati in giro quella settimana. Non appena varcarono la soglia della
casa di Sirius Black,(che
ormai apparteneva ad Harry) furono sommersi di domande da parte dei gemelli,
finché non arrivò
Solo
passati
due giorni, Harry, trovò un attimo di pace per evocare dopo settimane il ricordo
del suo padrino. Nonostante tutto non pianse, trovò il
coraggio e la forza di trattenersi tutto dentro, per la millesima
volta.
Dopo
due settimane di rotture a pulire la casa, finalmente si ritrovarono ad andare a
Diagon Alley alle prese con
le compere per Hogwarts. Harry, comunque, si sentiva un
po’ giù di morale. In tutto il tempo che si era trovato a Grimmauld Place, Lupin
non si era mai fatto vedere, nemmeno per fargli gli
auguri per i suoi 16 anni.
Dopo
aver comprato i libri ed essere passati al negozio di scherzi dei gemelli
Weasley, si recarono tutti al Paiolo Magico per pranzare. Poi sarebbero tornati
a Grimmauld Place n°12. Mancavano solo tre giorni ad
Hogwarts!
Avevano
da poco finito di mangiare e stavano tutti ridendo e scherzando, quando una voce
irrisoria e strascicata giunse alle loro spalle.
-
Però… non credevo voi potesse permettervi di pranzare
fuori…- sibilò sghignazzando Malfoy in modo che solo Harry, Ron ed Hermione
potessero sentirlo. Dietro di lui, Blaise Zabini, gli diede
una gomitata sussurrando “idiota, smettila. Sei proprio
cocciuto, eh?”. Potter, che dava ancora la schiena ai due, cominciò a
sudare freddo.
-
Non sono cose che ti riguardano, Malfoy.- rispose alquanto irritato Ronald. Il biondo lo guardò sprezzante. Stava per aggiungere
qualcosa di tagliente quando la voce acida di Harry
raggiunse le sue orecchie.
-
Vattene Malfoy.- Draco rivolse il suo sguardo sulla schiena di
Potter.
-
Sai che è maleducazione non guardare in faccia le persone
mentre parli?- chiese strafottente. Blaise roteò gli occhi al cielo e si
schiaffò una mano in faccia. Non cambiava mai…
-
Sono maleducato pur di non vedere la tua stupida faccia.- rispose il moro. Per
fortuna era girato di spalle, cosicché i due Serpeverde non poterono vedere la
sua espressione affranta, delusa e rassegnata. Ron provò compassione per il suo
migliore amico e ancora più odio verso il suo nemico. Hermione invece riuscì a
leggere qualcosa negli occhi di Malfoy. Non era odio o disprezzo ma… tristezza?
Rimase molto sorpresa dall’espressione di Draco. Zabini se e accorse e, sorridendole, annuì. Possibile che
lui…?
La
ragazza rispose al sorriso solo quando il biondo voltò
le spalle, per poi andarsene con uno “Tsk!” scocciato,
seguito dall’amico.
-
Harry, mi dispiace…- disse Ron seriamente dispiaciuto.
-
Non… non fa niente…-
Quando
arrivò il giorno della partenza Harry, Ron e Hermione furono accolti dai
calorosi saluti e abbracci dei loro vecchi amici davanti all’espresso di
Hogwarts.
Per la prima volta in sei anni il trio era arrivato in
anticipo, così stettero almeno un quarto d’ora a chiacchierare con
i Signori Weasley e gli altri accanto all’espresso. Molly non si riguardò dal fargli una bella ramanzina,
raccomandandosi di non mettersi nei guai, di studiare tanto e di non
litigare.
Parli
del diavolo spuntano
le corna…
Dietro
di loro Malfoy, Zabini e Parkinson parlottavano
guardando ogni tanto nella loro direzione. Gli unici che se ne
accorsero, per fortuna, furono i tre amici. Harry e Hermione cercarono di
ascoltare qualcosa della loro conversazione, mentre Ron distraeva gli altri.
Sfortunatamente non riuscirono a sentire niente: il treno stava per
partire.
Salutarono
in fretta e salirono. Mentre Ron e Hermione facevano il loro giro di perlustrazione Harry occupò uno scompartimento insieme a
Neville e Seamus, mentre Ginny, Dean (che stavano insieme suscitando le ire di Ron) e Luna
raggiunsero alcuni Corvonero in un altro. Dopo alcuni minuti, il tempo per il
treno di partire, sentirono delle voci: erano nello scompartimento accanto a
quello di Malfoy. (tra *-…-* sono le parole di
Malfoy&co. nello scompartimento accanto)
*-
non dovevi!-* disse Zabini. Il suo tono di voce era piuttosto alto ed era molto
simile a quello della Signora Weasley quando sgridava i gemelli.
In
quel momento Hermione e Ron entrarono nello scompartimento, trovandoli tutti e
tre con l’orecchio attaccato alla parete e chiesero subito
spiegazioni.
-
Sssssht!!!- risposero
all’unisono gli altri. –Stiamo origliando Malfoy!-
continuò Seamus.
In
un nanosecondo i due ragazzi appena arrivati si erano attaccati alla
parete.
*-
è più forte di me-* sbottò seccato l’erede di casa
Malfoy.
*-
è più forte di te? È PIU’ FORTE DI TE?! Ma che diavolo di motivazione è?!-* quasi urlò il moretto scattando in piedi e spaventando
Pansy. *-Se vuoi fartelo almeno amico dovresti
trattarli bene!-*
*-
Amico? E chi lo vuole come amico? Meno lo vedo meglio mi sento! È… è uno
stupido! Stupido! Io… e anche tu lo sei! Lasciami
stare!-*rispose di rimando Malfoy agitandosi sul sedile.
*-
Cerchi di mentire persino a te stesso? Wow, ci riesci benissimo, vedo!-* disse Blaise. *- Sei un egoista, Draco! Non capisci
che comportandoti ancora in quella maniera, non dai a noi l’opportunità di…-*
continuò ma venne interrotto bruscamente da quello che
era stato il suo migliore amico fin da piccoli.
*-
Non te l’ho detto io di innamorarti!!-*
I
Grifondoro trattennero il fiato a quella nuova scoperta. Zabini innamorato?
Blaise Zabini il braccio destro di Malfoy, un Serpeverde… per chi mai
aveva perso la testa? Chi era riuscito a far litigare i due
Serpeverde?
Uno
sbattere suggerì ai ragazzi che qualcuno era uscito dallo scompartimento e, come
niente fosse, ognuno si rimise al suo posto. Dal vetro della porta scorrevole,
videro Blaise camminare a grandi passo lungo il
corridoio del treno.
Passarono
buona parte della mattinata a parlare della nuova notizia accordando di non
approfittare e andare in giro spifferando tutto, finchè Hermione non si stufò e chiuse il discorso.
-
Chissà cosa succederà quest’anno!- esclamò Seamus, dopo aver finito il suo
pranzo.
-
Spero niente! Vorrei riuscire a passare almeno un anno in
tutta tranquillità!- rispose Harry mangiando un’altra caramella Tutti i
gusti+1. –Ora che Voldemort è chiuso ad Azkaban i guai
dovrebbero essere finiti- aggiunse poi. Pochi mesi prima, al Ministero della
Magia, grazie ad Harry e i suoi amici gli Auror erano riusciti finalmente ad arrestare Voldemort e
tutti i suoi seguaci. Non proprio tutti, in effetti. Alcuni Mangiamorte erano fuggiti ma purtroppo, dopo che il loro
Lord era stato arrestato, non si fermarono, anzi. Come
per sfidare il Ministero, avevano portato avanti ciò
che il loro Signore aveva cominciato, seminando il panico tra maghi e non.
Proprio per questo L’Ordine della Fenice non si era sciolta e proprio per questo
Harry ora correva maggiori rischi. Voldemort era stato catturato e i suoi fidati
seguaci non avrebbero perso neanche un’occasione per
farla pagare cara al bambino sopravvissuto (purtroppo==’’), il quale se ne
fregava apertamente. L’unica cosa che veramente importava al giovane Potter era
non perdere altre persone a lui care. Voleva anche soprattutto passare un
tranquillo sesto anno!
-
Suvvia, Harry! Così diventerebbe noioso! Solo studiare, studiare e studiare!- protestò l’amico. Gli occhi di Hermione
brillarono dalla gioia.
Dopo
altre ore di viaggio finalmente giunsero a destinazione. Raggiunsero le carrozze
guidate dai Thestral fino al grande portone di Hogwarts, dove ad attenderli c’era Gazza.
(Aaargh! Che orrida visioneeeee!! Ndtutti i primini che scappano e
tornano sul treno.)
-
Benvenuti e Bentornati.- Li salutò Silente dopo lo smistamento. -Sono contento
di rivedervi in questo nuovo anno ad Hogwarts. Come nei
precedenti anni abbiamo due novità, che annuncerò solo
dopo il ben di Dio che abbiamo davanti- così dicendo diede due colpetti con le
mani facendo apparire di tutto e di più sui rispettivi tavoli. –Buon appetito!-
Dopo
essersi strafogati di cibi di
ogni genere i studenti cominciarono a sentire il sonno coglierli, così
come gli insegnati. Silente si alzò, ripulendo tutto con un gesto della
mano.
-
Vorrei ricordare che è severamente proibito entrare nella foresta e…- l’anziano
Preside fece la lista di tutti gli oggetti inutilizzabili e di qualche altra
severa regola. –Ora le novità. Come tutti sanno al
termine dello scorso anno Lord Voldemort è stato catturato. Per festeggiare
quest’ultimo avvenimento abbiamo deciso di organizzare
un ballo il giorno di Samhain. Non…-
Tutti
si alzarono e si diressero verso l’enorme porta decorata. Erano molto eccitati e
il sonno scivolò via a molti di loro, soprattutto ad un
Grifondoro.
-
è lui!! È il ragazzo che ho conosciuto!- esclamò Harry guardando i suoi amici.
-
Harry… noi qui siamo impicciati con tutti questi primini sovraeccitati… visto che lo conosci, potresti portarlo tu in sala comune?- chiese Ron, cercando di
tener fermo un ragazzino saltellante. Anche se a fatica
riuscirono ad uscire dalla Sala Grande, fino nel corridoio dove tutti si erano
fermati ad osservare con tanto d’occhi sgranati(e saliva *çç* ndyu) il nuovo studente. Corey Taylor se ne stava
con il braccio destro appoggiato alla ringhiera delle scale
mentre il sinistro era steso lungo il fianco. Aveva un
aria impeccabile ed elegante, da far competizione a Draco Malfoy. I
capelli sistemati a spazzola con il gel ed i ciuffi più lunghi(liberi dal gel)
della frangetta gli ricadevano sfasati sugli occhi color ghiaccio in netto
contrasto con i suoi capelli neri come il carbone. Molte ragazze –e anche molti ragazzi- rimasero a fissare la sua figura come qualcosa
di divino. Ron ed Hermione, scorto il ragazzo, erano rimasti a fissarlo a bocca
spalancata mentre Harry, perfettamente a suo agio, gli
si avvicinò sorridendo.
-
Corey! Tu… non mi avevi detto di…- cominciò abbracciandolo e venendo ricambiato.
-
Già… ma che sorpresa era se no? Anche Simon è un mago,
ma frequenta Durmstrang. Credo ci sarà anche lui al ballo, è un ottimo amico di
Vicktor- rispose allargando il sorriso (e facendo svenire alcune ragazze,
compresa l’autrice *ççççççç* ndyu; datti un
contegno!! Ndtutti) –Comunque stiamo attirando l’attenzione… che ne dici di andare
al dormitorio?- chiese poi. In effetti tutti gli
sguardi erano concentrati su di loro. Specialmente quelli di due
Serpeverde…
Draco
e Blaise fissarono la scena accigliati. Il primo da un
po’ di tempo a quella parte non accettava in generale chiunque si avvicinasse
troppo a Potter, sia che fosse un amico o che fosse un
nemico, e la cosa lo turbava non poco. Insomma, lui odiava quel piccolo
insolente eppure perché provava una strana fitta ogni qual volta
Accanto
a lui, Zabini stringeva i pugni, aveva gli occhi lucidi nell’osservare il nuovo
arrivato dirigersi verso la sala comune Grifondoro insieme al famoso Trio.
Quanti anni aveva l’ultima volta che si erano visti? 9…10? Sette anni erano
passati e lui era l’unico a ricordare la loro vecchia amicizia. Lanciò uno
sguardo di sottecchi a Draco. Lui non ricordava niente di tutti gli anni
trascorsi con quel ragazzo, Corey. Erano anche loro un trio una volta. Altro che
Malandrini, le avevano combinate veramente di tutti i colori! Ma né Malfoy né
Taylor ricordavano niente... Per forza… dopo l’incidente
i rispettivi genitori ritennero giusto cancellare loro la memoria… e
Blaise era il solo a saperlo…
Continua…
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2 capitolo:
*-
E’ lui non è vero?- Zabini sgranò gli occhi. –Corey
Taylor, intendo. È quel ragazzo con cui stavamo da piccoli.- continuò.
-
Come hai fatto a…?-
-
Me lo ricordo. Te, Draco e Corey stavate sempre insieme… prima dell’incidente.
Credevo fosse morto…- rispose la moretta interrompendolo. – Ricordo anche che
lui e Draco erano sempre in competizione…- aggiunse con un sorriso malinconico.
Blaise sospirò.
-
E lo sono tutt’ora… ma per motivi ben diversi… un
motivo in particolare. Anzi una persona.- sussurrò massaggiandosi una
tempia.*
Ed
ecco fatto il primo capitolo!! Spero veramente che vi
piaccia e che non vi sembri troppo noioso o banale ç___ç Se è così ditemelo!
Devo sapere la triste e cruda realtà! *_* Volevo prima di tutto avvertire che il
secondo capitolo l’ho scritto ed è finito ma lo posterò
solo quando avrò finito il terzo e via così anche con gli altri. Anche se so già che morirò dalla tentazione di postarlo
cercherò di trattenermi. Voleva anche dirvi che non so
se metterò più avanti una o più lemon. Dubito perché sono negata ma poi ci penserò, comunque faccio sempre in tempo a
mettere VM17
in caso!^^ Ok vi lascio! Al prossimo capitolo e COMMENTATE!^^