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Autore: _Giuls17_    04/09/2011    1 recensioni
una nuova storia per gli snow.kids, cosa succedere dopo la loro vittoria?? le loro vita cambieranno di nuovo, ma come?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 28

Ero svenuta di nuovo pensai arrabbiata, ultimamente era la cosa che sapevo fare meglio e non era per niente buono.
Ero svenuta non appena Sinedd aveva segnato il goal che ci aveva fatto vincere la partita, e sicuramente i motivi per cui ero svenuta, pensai ragionando sulle mie azioni durante la partita, erano stati lo smog e il colpo che avevo ricevuto da quel giocatore.
Cercai di muovere la mano ma mi faceva troppo male e mi resi conto che era anche pesante, voleva dire che ci avevano messo qualcosa per aggiustarla, sbuffai mentalmente non ne combinavo una giusta.
A parte fare qualche goal non facevo altro che svenire, sapevo che il mio fisico era provato dagli allenamenti e dalle partite ma non potevo arrendermi cosi, senza neanche lottare, avrebbe avuto il giusto riposo dopo la finale, ma prima no pensai decisa, avevamo ancora un ultima partita da giocare.
Mi alzai dal letto e aprii gli occhi, era il momento di tornare a giocare avevo riposato anche abbastanza.
-Angel?.- chiese dolcemente Sinedd che era seduto accanto a me, aveva delle occhiaie non proprio belline ma era sempre stupendo.
-Sei qua.- dissi contenta.
-Sì, non potevo lasciarti.- si alzò e mi diede un bacio in fronte.
-Quanto ho dormito?.- chiesi accarezzandogli la guancia.
-Un giorno tesoro, solo un giorno.-
-E ti sei ridotto cosi, non è giusto.- dissi arrabbiandomi con me stessa.
-Non è niente ma devo dirti una cosa.- disse serio.
-Che succede? Sto male?.- risposi in presa a un attaco d'ansia.
-No, non riguarda te, ma tua sorella.-
-Cosa le è successo?.-
-Ha già giocato la sua partita, ieri sera.- mi strinse la mano.
-Non l'ho vista giocare.- dissi triste.
-Lei è rimasta finchè ha potuto ma rischiava di perdere l'ultima navetta, cosi Artegor l'ha riportata a casa e ha giocato davvero bene.-
-Hanno...vinto?.- chiesi lentamente.
Se avevano vinto voleva dire solo una cosa e forse non sarebbe stato davvero buono.
-Sì, vuol dire che giocheranno contro di noi la finale.- disse tutto d'un fiato.
Ecco quello che intendevo, non potevo pensai non potevo giocare contro mia sorella proprio durante la finale era una cosa impensabile, ma purtroppo sarebbe successo e anche a breve.
-Angel stai tranquilla, andrà tutto bene.- disse facendomi alzare la testa.
-No e lo sai anche tu, è la finale non una partita qualsiasi.- risposi un pò duramente.
-Lo so, che ti pare a te ma non puoi farci niente, anche io ho sperato che non succedesse ma invece è successo e ora dobbiamo dimostrarci forti.-
-Forti? Oh beh meglio di niente.- dissi sdraiandomi nuovamente.
Mi guardai la mano che fino a quel momento avevo ignorato, ci avevano messo al posto del gesso un tutore, voleva dire che non era poi cosi grave e ringraziai il mio angelo protettore, perchè arrivati a un certo punto ne dovevo avere per forza uno.
Ero sempre salva in un modo o nell'altro.
-Giocherò vero?.- chiesi guardandolo.
-Se te la senti di rischiare con la mano in quelle condizioni sì, Artegor ti ha lasciato campo libero.-
-Campo libero?.- chiesi non credendo a quelle parole.
-Esatto, dato che l'ultima volta ti ha dovuto chiamare in campo ha deciso che non farà di nuovo lo stesso errore, però ha detto che se accetterai di non giocare non potrai entrare in campo.- disse serio.
-Bene, sai già che cosa sceglierò.- risposi sinceramente.
-Lo so infatti.- disse sorridente, -Anche perchè questa avventura l'abbiamo iniziata assieme e finirà assieme.-
-E poi?.- chiesi alzandomi dal letto.
-Poi? Beh possiamo continuare a giocare a calcio oppure avere una nostra vita.- disse dandomi la mano.
-Se giochiamo a calcio non l'avremmo una nostra vita?.-
-Non so darti una risposta a questo Angel ma spero di poter stare con te sempre.-
-E lo sarai, perchè io ho bisogno di te.- risposi sorridendo.
-Bene andiamo dagli altri ora.-
-Sì.- risposi pimpante, niente e nessuno ci avrebbe diviso.
* * *

-Eccovi qua, ti sei svegliata!.- disse Artegor precedendoci alla porta delle riunioni. -Sì e grazie mille di aver riportato mia sorella a casa.-
-E' stato un piacere e poi è anche simpatica.- disse cercando di sorridere.
Entrammo in sala e trovammo la squadra al completo, intenta a rivedere la partita di ieri sera che io avevo perso.
-Allora cosa mi dite?.- chiesi sedendomi sul divano.
-In confronto alle altre partite sono stati più attenti ai passaggi e hanno bilanciato meglio la squadra.-.
-Chi erano i loro avversari?.-
-Gli Xennos, diciamo fattibili.-
-Ma?.- chiesi perchè sentivo che c'era un ma.
-Ma secondo me ancora non ci sono.- disse Artegor, -Hanno fatto molto di più, ma per esempio tua sorella sembrava spaesata, mi ha dato la sensazione di insicurezza come se Arch non le avesse detto cosa fare e Jock era troppo presuntuoso, Micro-ice non riesce a completare un'azione.-
-Mi sembra di capire che il tuo giudizio è negativo?.-
-Neutro.- disse sedendosi sulla poltrona.
-Non è un bel giudizio per chi arriva in finale.- fece notare Sinedd.
-Lo so, ma non sono io il loro allenatore, posso solo dirvi ciò che penso.-
-E cosa pensi della finale? Chi vincerà?.- chiese i dando voce al pensiero di tutti.
-Non lo dico perchè sono il vostro allenatore ma anche un bambino capirebbe che la vostra preparazione è migliore della loro.-
-In parole povere?.- chiese Sinedd.
-Secondo me noi.-
Sorrisi sinceramente e concordai con loro, avevo visto le loro partite e non erano partite emozionanti o combattute, erano delle semplici partite che anche i bambini potevano fare, solo che loro erano arrivati in finale e ciò voleva dire che qualcosa di buono sapevano fare.
Ma la cosa che non riuscivo a capire era il perchè Arch non si concentrasse sua mia sorella o su tutti gli altri, avevo la sensazione che si stesse concentrando solo su Jock escludendo tutti gli altri ed era sbagliato, perchè per quanto un giocatore può essere forte se strassato lascia facilmente il campo.
E lui avrebbe perso la sua arma migliore, un rischio che Artegor non voleva tentare e gliene fui grata, non gli avrei mai permesso di sacrificare Sinedd per una partita, anche se importante.
Chiusi gli occhi per un attimo, la partita più importante della mia vita sarebbe stata solo la sera del giorno seguente, un infinità di tempo ma allo stesso tempo troppo poco, avevano accelerato i ritmo di tutte le partite mettendo noi giocatori a rischio, ma stranamente questo fatto mi fece sorridere.
Il rischio era molto meglio della monotonia, cosi mi concentrai sui discorsi degli altri per far passare il tempo.
   
 
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