Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Gray Winter    05/09/2011    2 recensioni
Non è usuale vedere un Sirius agonizzante abbandonato nel cortile della scuola. Si riprenderà mai? E, soprattutto, come si vendicherà sul suo migliore amico?
Ecco come una parola di troppo può indurre due individui -già affetti da grave instabilità mentale-, ad impazzire ulteriormente.
Dal 1° cap.:
-No, Potter. Mai, Potter. Neanche fra un milione di anni, quando la tua testa vuota e petulante sarà rinchiusa in un ampolla di vetro, Potter. Ma chi si crede di essere? Dovrebbe soltanto baciare la terra dove cammino e accettare i miei inviti con gioia incontenibile, ecco!
James sembra parecchio seccato, stavolta. Dopo l’ennesimo rifiuto della Evans, troppo impegnata a cercare disperatamente di sembrargli indifferente, ha finalmente accettato la dura e cruda realtà: lei è una stronza. Non c’è da sorprendersi, in quanto lo sono tutte le ragazze passabili e con troppa autostima.
Io, per esempio, lo avevo già capito da un pezzo.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1
L’inizio della fine.

 
-No, Potter. Mai, Potter. Neanche fra un milione di anni, quando la tua testa vuota e  petulante sarà rinchiusa in un ampolla di vetro, Potter. Ma chi si crede di essere? Dovrebbe soltanto baciare la terra dove cammino e accettare i miei inviti con gioia incontenibile, ecco!
James sembra parecchio seccato, stavolta. Dopo l’ennesimo rifiuto della Evans, troppo impegnata a cercare disperatamente di sembrargli indifferente, ha finalmente accettato la dura e cruda verità: lei è una stronza. Non c’è da sorprendersi, in quanto lo sono tutte le ragazze passabili e con troppa autostima.
Io, per esempio, lo avevo già capito da un pezzo. Ho anche cercato di spiegarglielo -gentilmente o insultandolo, ad essere sinceri-, ma lui, ovviamente, non mi ha mai dato retta. Bene. Ora si arrangia. Sì, si arrangiasse, ed è proprio ciò che gli dirò:« io ti avevo avvertito, sublime idiota. Ora arrangiati.» Ah! Che soddisfazione vedere i suoi occhi riempirsi di risentimento e sentirlo accusarmi di alto tradimento… per cosa, poi? Per Salazar e tutti i suoi tanga, è un idiota più sublime di quanto credessi.

-Perché con la Evans non mi hai mai appoggiato, ecco perché! Io ho sempre dovuto occuparmi di tutto; un giorno per disperazione ho perfino lasciato fare a Remus e Peter con conseguenze catastrofiche, e tu, proprio tu, ti sei sempre limitato a sbellicarti alle mie spalle!- conclude, trangugiando una sorsata di burrobirra con l’aria di che si stia scolando un Fire-whisky triplo.

Sbuffa irritato, e il suo fiato si condensa in sottili ragnatele eteree. Fa un freddo cane, la neve alta mi arriva almeno al ginocchio, eppure sono qui fuori, in pieno inverno, pronto a beccarmi una polmonite fulminante per sorbirmi le sue paturnie mentali. Con un ghigno ironico e la segreta intenzione di far nascere in lui i più brucianti sensi di colpa, glielo faccio presente, aggiungendo anche che faccio tutto ciò esclusivamente nel suo interesse e che quella puttana di Lily Evans, per quanto mi riguarda, può andare allegramente a farsi fott-…

E’ un attimo. Sento lo stomaco risucchiarsi, contrarsi, ingarbugliarsi e mozzarmi il fiato in gola, mentre una fitta lancinante mi appanna la vista. Non so cosa diamine stia succedendo; so soltanto di ritrovarmi improvvisamente bocconi, una mano affondata nel ghiaccio, l’altra a sorreggere il torace in fiamme e boccheggio disperatamente cerco di succhiare un soffio di ossigeno.

Quando il dolore si attenua e i polmoni cominciano a funzionare normalmente, alzo lo sguardo: James è in piedi, sta fissandomi. Le guance arrossate, il respiro ansante, la fronte corrugata, i pugni contratti suggeriscono la rabbia che scorgo serpeggiare nelle sue iridi. Le nostre burrobirre di contrabbando, il liquido che macchia la nave, giacciono inerti a pochi metri da me.
Sbatto le palpebre. Cerco di ragionare lucidamente. Ma non posso credere alla situazione che ha costruito la mia mente; tutto ciò è irreale, è insensato, è semplicemente impossibile.

 Non posso crederci. Mi rifiuto. No. NO, dannazione, no, non può averlo fatto sul serio, non può essere stato così bastardo da averlo fatto davvero, davvero James, lo hai fatto davvero, non posso crederci, sono il tuo migliore amico e mentre agonizzo al suolo balbettando insulti senza senso tu ti giri e te ne vai, cosa?, torna indietro cornuto, se osi oltrepassare quel dannato portone giuro che è finita, lo giuro, non farlo James, cazzo, torna immediatamente qui!, vorrei urlargli, ma non ce la faccio, e rimango lungo disteso, mentre un miserabile rivolo di saliva cola giù dall’angolo della bocca.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gray Winter