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Autore: SailorDisney    06/09/2011    1 recensioni
Una ragazza testarda dai lunghi capelli rossi. Un fratello apprensivo che non sa quello che vuole. Una piccola donna innamorata. Un prestante uomo dal cuore d'oro. Sono i personaggi di Toy Story oppure sto immaginando tutto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2.

Nel tardo pomeriggio Jessie era sul divano, intenta a cercare qualcosa di interessante in televisione, quando sentì la porta d’ingresso chiudersi. Woody apparve in salone, visibilmente stanco.

“Woody.. sei tornato! Ma.. è tutto a posto? C’è qualcosa che non va?” disse lei guardando i suoi occhi. Non sopportava di vedere suo fratello in quello stato, soprattutto per colpa di una svenevole biondina d’alto borgo.

Woody si buttò sul divano accanto a lei. “Uff.. Jessie. Le cose non vanno bene tra me e Bo. So che tu non la puoi sopportare, ma ho bisogno di sfogarmi. Da quando si parla di matrimonio io.. mi sento soffocare. E comincio a pensare che non sia lei la persona con cui voglio passare il resto della mia vita..” disse lui guardando pensieroso il vuoto.

“Oh Woody... lo sai che non me ne intendo di queste cose. Ma credo che se fosse vero amore, non sorgerebbero tutti questi dubbi.” Disse lei riflettendo.

Woody rimase fermo, ragionando su quelle ultime parole della sorella.

“Hai..hai perfettamente ragione, Jessie.” Il ragazzo si alzò continuando a pensare, ed uscì dalla stanza. Poi si affacciò nuovamente con la testa. “Ah..Jessie!” disse poi.

“Si?”

“Grazie! Sei stata..illuminante.” disse sorridendole. E andò nella sua camera.

Jessie cominciò ad accarezzare Slinky.

“Hai visto, Slinky, quanti problemi che porta l’amore? Sono sempre così tristi, pensierosi, incerti, questi innamorati! E guarda invece me! Il ritratto della salute! Puoi star certo che io non finirò mai così!”

Slinky la guardò per un secondo. Poi abbassò la testa nuovamente e chiuse gli occhi. E’ risaputo che gli animali avvertono prima i cambiamenti…

 
 
La mattina dopo Jessie si svegliò sentendo bussare alla porta. Ancora con gli occhi semichiusi e i capelli arruffati, aprì la porta.

“Buongiorno! Ho portato caffè e ciambelle!” disse Dolly facendo irruzione nella cucina.

“Yawn… sappi che è solo per questa dolcissima sorpresa, che ti perdono per avermi svegliata.” Mormorò lei sedendosi al tavolo sbadigliando.

Woody entrò in cucina abbottonandosi la camicia. “Jessie, chi era alla port..oh, ciao! Dolly, giusto?” chiese il ragazzo sorridendo.

“S-s-s-si… eheh..” rispose lei ridacchiando imbarazzata e con un’espressione sognante sul volto.

Jessie la guardò disgustata. “Ehm..comunque, Dolly ha portato ciambelle a volontà, ti unisci a noi?” chiese al suo fratellino.

“Purtroppo sono in ritardo, ho molte cose da sbrigare ma.. mi sarebbe piaciuto. Magari rimandiamo ad una di queste mattine, ok? Ora scappo, buona giornata!” si voltò verso Dolly sorridendole. “Ciao Dolly..” ed uscì.

La porta si chiuse.

“Dolly.. finiscila di fare quella faccia da ebete. Ma si può sapere cosa ci trovi in mio fratello di così speciale?!” chiese strattonandola.

“Oh, Jessie, non lo so! Ma ogni volta che lo vedo, anche se per pochi istanti, il mio cuore comincia a battere, le farfalle svolazzano nello stomaco e ogni sua parola nella mia testa rimbomba come una campana in chiesa..” disse lei guardando la porta, come se sperasse di vederlo apparire ancora.

Jessie bevve un sorso di caffè. “Hmm..capisco. No, in realtà non capisco proprio!” alzò lo sguardo verso l’orologio alla parete. “Vado a prepararmi ed usciamo.. che ne dici?” chiese Jessie.

Dolly annuì. Dopo un po’ Jessie uscì dalla sua stanza con dei corti pantaloncini jeans, una canottiera rossa e un paio di scarpe da ginnastica. Dolly la guardò sbuffando.

“Ma come fai?” chiese.

“Di che parli?” rispose Jessie spazzolandosi i capelli.

“Se non ti conoscessi, ti scambierei per una modella! Con qualsiasi cosa addosso risulti sempre incredibilmente femminile! Ma in realtà sei un maschiaccio.. aaah, Jessie…” sospirò l’amica.

“Pensa a te signorina oh-Woody-oggi-era-un-figo-con-la-camicia-sbottonata!!!” rispose sarcastica Jessie.

Dolly diventò tutta rossa, prese la borsa e la tirò via. “Andiamo.. che è meglio.”
 
 
Le due ragazze camminarono per tutta la mattina, alla ricerca di qualche offerta di lavoro decente e.. di qualche prezzo scontato su qualche vestito.

“Uff.. non troverò mai un lavoro di questo passo!” sbuffò Jessie con le braccia incrociate dietro la testa.

“Su Jess, sii paziente. Vedrai che qualche cosa uscirà fuori!” rispose Dolly fiduciosa.

All’improvviso Jessie notò una piccola figura bianca sfrecciare davanti a loro, poi attraversare la strada correndo. Il gattino si fermò di botto in mezzo alla corsia, una macchina correva a gran velocità e stava per colpirlo. Jessie si fiondò su di lui, lo raccolse e rotolarono entrambi nell’altra corsia.

“Fiuu… ci è mancato poco, piccolino.” Disse Jessie rimanendo ferma sull’asfalto accarezzandogli la testa.

Improvvisamente sentì dei freni stridere, si voltò, ma era troppo tardi. Il tir non avrebbe potuto evitarla, lei chiuse gli occhi,  in preda al panico. Poi sentì il suo corpo muoversi, qualcuno l’aveva presa in braccio, mentre lei stringeva il cucciolo a sé più forte che poteva. Poi aprì nuovamente gli occhi. Ora era sul ciglio del marciapiede, era viva.

“Tutto bene?” disse una voce.

Jessie aprì gli occhi, era ancora tra le braccia di quel misterioso salvatore. Alzò lo sguardo e i suoi occhi verdi incrociarono quelli intensi e azzurri di un aitante ragazzo che la guardava preoccupato.

“Tutto bene? Mi senti?” ripetè lui.

“S-si…” mormorò lei. “Io.. non mi sono resa conto che..” cercò di dire.

“Va tutto bene, adesso.” Sorrise lui. “Sei stata coraggiosa, rischiare la vita per salvare quella del gattino.”

“Beh..io. Credo di si..cioè, no. Tu sei stato coraggioso! Mi hai salvata!” rispose lei.

Una folla si riunì intorno a loro. Jessie si accorse di trovarsi ancora fra le braccia del ragazzo.

“Ehm.. forse..” cercò di dire lei.

“Oh si! Scusa!” disse lui imbarazzato, e la lasciò andare.

“Non so davvero come ringraziarti..” disse lei alzandosi in piedi.

Lui la aiutò ad alzarsi, prendendola per mano. “Oh ma figurati! Per così poco.. in fondo è il mio mestiere..”

“Il tuo mestiere?” chiese lei non capendo.

“Sono un vigile del fuoco..” rispose lui con uno splendido sorriso.

Lei lo guardò: spalle larghe, fisico mozzafiato, pettorali ben in vista.

“Eheh..in effetti non poteva essere altrimenti..” disse ridacchiando nervosamente.

“Che intendi dire?” chiese lui aggrottando le sopracciglia.

Lei si zittì immediatamente. “Ehm..io..cioè..”

“Jessie!” gridò Dolly.

Lei istintivamente si voltò.

“Cavoli, Jessie, mi hai fatto prendere uno spavento! Sei matta o cosa?!” disse ansimando Dolly arrivando davanti a lei. “Ti sei fatta male?”

“Stai tranquilla Dolly, è tutto a posto, questo ragazzo mi ha salvata..” disse lei tranquilla.

Dolly si voltò e squadrò il tipo. “Oh.. Si, si ho visto tutto! E’ stato grandioso! Jessie, dovresti ringraziarlo, in qualche modo..ehm, che ne diresti di venire a cena stasera?” chiese Dolly.

Jessie diventò di tutti i colori. “Dolly..non mi sembra il caso che..”

“Accetto volentieri.” Rispose il ragazzo.

“Io non credo che lui…eh?! Cosa? Accetti?” chiese Jessie stupita.

“Certo, ne sarei felice.” Rispose lui, timido, toccandosi la testa.

“Bene, bene! Bando alle ciance, eccoti l’indirizzo, ci vediamo alle 8!” disse Dolly consegnandoli un foglietto. “A proposito tu sei…?”

“Mi chiamo Buzz..allora.. a più tardi.” Disse guardando Jessie e sorridendole.

Jessie diventò rossa. “Si.. e, grazie ancora..Buzz.” disse lei mentre veniva trascinata da Dolly.

 
Per qualche minuto le due ragazze non si parlarono. Jessie era pensierosa, mentre ancora il gattino era fermo tra le sue braccia. Ad un certo punto lei si risvegliò, come da un trance.

“DOLLY!!! SI PUO’ SAPERE CHE HAI FATTO???” Gridò Jessie.

“Ho invitato un mega fusto a cenare a casa tua.. perché?” chiese lei entrando in un negozio.

“Perché..perchè.. è casa mia! E non voglio sconosciuti, in casa mia! E chissà cosà penserà Woody!” disse lei sbraitando.
 
“Hmm.. sono sicura che Woody non avrà niente in contrario a conoscere colui che ha salvato la vita di sua sorella!”  rispose lei sarcastica. “Tieni.. prova questo.” disse porgendole un abito.

“Che cos’è? Dolly che ci dovrei fare con questo?” Jessie lo guardò stranita.

“Non penserai davvero di presentarti vestita così , stasera! Forza, scegli un bel vestito, provalo e usciamo da questo negozio, c’è una cena da preparare!” disse lei accumulando abiti fra le sua braccia uno sopra l’altro.

“E’ impossibile farti cambiare idea, vero?” chiese lei rassegnata.

“Già.” Sorrise lei. 

   
 
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