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Autore: LoveJoker    06/09/2011    3 recensioni
Lui è un ragazzo che vuole essere amato e vuole amare, Lei è una ragazza che ha paura di essere amata e di amare. Perché quel filo rosso ha voluto proprio legare queste due persone, così diverse ma così uguali tra di loro?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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02. She.


-Non l'hai ancora capito? Non mi sono fatto più sentire, non ti ho più cercato, e tu hai avuto il coraggio di venire qua a Londra solo per avere spiegazioni? Vuoi le spiegazioni? Non ti amo più Chris.-


Quattro anni. Quattro anni buttati al vento solo per una stronzata, solo perché quell'idiota non mi ha aspettato.

Perché mi fa così male il cuore? Perché l'Amore è così complicato?

Dopo tanto sarei rimasta insieme a Lui a Londra, o almeno era così che doveva andare.
Ed invece eccomi qua, sull'aereo dritto per Milano, per ritornare a casa. Da sola.
Cosa credevo? Che avrebbe aspettato che finissi gli studi?
SI Cazzo! Lo speravo, erano quattro anni, quattro anni di noi, quattro anni che con una scopata sono volati via, e con loro anche il mio cuore è sparito.
Sentii il respiro farsi più irregolare e sempre più forte, presi le pasticche dentro la borsa e le tirai giù con un bicchiere d'acqua.
Dopo il solito "Buon viaggio" del comandante ai passeggeri appoggiai la testa al finestrino e guardai le luci di Londra farsi sempre più piccole.
-Addio Amore mio, spero che tu sia felice- furono le mie ultime parole, poi Morfeo mi prese fra le sue braccia cullandomi mentre con le sue mani calde mi asciugava qualche lacrima ribelle.

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-Signorina. Signorina. Signorina.-
-Hmmm.- aprii gli occhi e sorpresa dalla faccia troppo vicina della hostess sobbalzai sul sedile.
-Siamo arrivati a Milano, deve scendere.-
-Grazie mille, e scusi.- scesi dall'aereo, presi la valigia e dopo aver passato tutti i controlli arrivai fuori dall'aeroporto.
Volevo andare dritta a casa, senza dare spiegazioni a nessuno e soprattutto non volevo sentire le parole dolci di nessuno.
-Chris!!!- mi girai e vidi mamma che agitava la mano a destra e a sinistra.
Sorrisi leggermente, cercando di nascondere il dolore dentro di me; mi avvicinai a lei e posai la valigia a terra.
-Umma, Annyo.- dissi abbracciandola stretta
-Tu e questo coreano, non fare finta di stare bene. La mamma di Marco mi ha chiamato e mi ha detto tutto. Ehi non stare giù! Se ne pentirà stai tranquilla!.- disse tra una lacrima e l'altra, accarezzandomi i capelli.
-Yah Umma, stavo cercando di non piangere e tu fai così?- dissi tirando su con il naso e coprendomi gli occhi con il braccio.
-Susu, andiamo a casa che ho una bella sorpresa per te!-
-Ma quale sorpresa e sorpresa! Tu e le tue solite stupidate, ti ricordo che l'ultima volta che mi hai fatto una sorpresa hai dato fuoco al garage.-
-Oh su ancora con questa storia. Era stato tuo padre a voler fare un falò in pieno inverno, io l'avevo solo assecondato.-
-Beh almeno se n'è andato via senza rimpianti-
-Già e pensa come starebbe in questo momento se ti vedesse così.-
-Sei sleale Umma.- dissi sorridendo e prendendola per mano.
-Possiamo stare così fino a casa?- domandai tristemente.
-E me lo devi anche chiedere?- rispose sorridendomi dolcemente.

 

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Arrivammo a casa dopo venti minuti ed il sole era già calato, mamma aprì la porta di casa e mi fece entrare prima di lei.
-Mamma allora quale sarebbe la sor...presa. YAH Mamma perché hai impacchettato tutto?- dissi girandomi verso di lei.
-Non volevi andare ad abitare in Corea?- chiese chiudendo la porta dietro di sè.
-Si ma..-
-Ma adesso non hai più nessuno che ti fermerà. O sbaglio?- domandò seriamente.
-Si ma tu sei qua, non ti voglio lasciare sola- dissi impuntandomi.
-E chi l'ha detto che io resto qua? Io vengo con te!- disse ridendo.
-Davvero? Mamma stai dicendo davvero che partiremo per la Corea?-
-Certo Cara, andremo ad abitare a Seoul!- disse forse un po' più emozionata di me, anzi forse troppo.
-Yah Mamma non è che mi nascondi qualcosa?- chiesi avvicinandomi a lei con sorriso sornione.
-Oh, io beh ecco..vedi, quell'uomo di cui ti avevo parlato..-
-Ho capito! Non voglio sapere altro! Se tu sei felice lo sono anche io!- dissi abbracciandola.
-Ricominceremo insieme tesoro, stai tranquilla mamma c'è sempre.-
-Lo so mamma, lo so.- dissi stringendola ancora di più.

 

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-Mamma dove hai messo il mio pc? Sai quanto è importante per me!- urlai dall'ingresso dell'appartamento.
-Non lo so! Ce l'avevi tu fino a dieci secondi fa!- rispose dalla stanza accanto.
-Questo appartamento è troppo grande per due persone!- affermai sedendomi sul divano ancora impacchettato.
-Senti cara sai quanto tempo ho impiegato per trovare questo appartamento all'ultimo piano? Tanto!- puntualizzò con lo spolverino in mano.
-Ah si è? E con quali soldi l'hai comprato!?- chiesi fissandola con aria di sfida.
-Oh, ringrazia tuo nonno e tuo padre! E' tutto merito loro se ci possiamo trattare così!- disse orgogliosa di suo padre e di suo marito.
-Va bene, va bene ho capito. Beh io esco e vado a prendere qualcosa al negozio. Stasera si mangia ramen!-
-Va bene, stai attenta non conosciamo ancora la zona.-
-Ahah! Non la conoscerai tu! L'ho vista talmente in tanti Drama che la so a memoria!- dissi orgogliosa aprendo la porta dell'appartamento per poi dirigermi in strada.


Respirai profondamente e sentii finalmente l'Aria di Seoul invadermi il corpo.
-Aishhh Quanto amo quella donna!
Aspettami Seoul Chris finalmente è arrivata!-

 

Goodbye My Love, Welcome Seoul!

  
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