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Autore: Ely 91    10/05/2006    4 recensioni
Cosa succederebbe se facessi una figuraccia con un attore internazionale? E se da questo nascesse un qualcosa di speciale? leggete e commentate!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14

CAPITOLO 14

-SECONDA PARTE-

 

Erano all’incirca le sei. Il cielo di Londra cominciava già ad oscurarsi per far posto ad una sera priva di stelle e luna a causa della pioggia che cadeva incessantemente.

Ely guardava pensierosa dalla finestra le vie immerse nel traffico,mentre qualche lacrima solitaria le scendeva di tanto in tanto sul viso. Vedeva la gente correre sotto un ombrello che riparava ben poco,udiva lo strombazzare dei clacson eppure si sentiva sola,come non lo era mai stata. La valigia che ben presto avrebbe trascinato in una corsa all’interno dell’aeroporto giaceva ai suoi piedi.

D’un tratto udì dei passi avvicinarsi verso il salotto e sulla soglia comparve la sorella con in mano il suo borsone,che le sorrideva dolcemente intuendo la tristezza che la tormentava.

-Vogliamo andare?- chiese in tono pacato Very.

-si,sono pronta da tanto- le rispose l’altra.

Ely afferrò il suo bagaglio e volgendo uno sguardo di addio all’appartamento chiuse la porta e tutti i suoi ricordi alle proprie spalle.

Prima di andare a prendere l’aereo sarebbero passate a salutare Marti e Jack che si trovavano entrambi a casa di lei.

Suonarono il campanello ed in una manciata di secondi la porta si aprì.

-sei venuta a salutarci?- chiese Marti all’amica come se sperasse inutilmente ad un ripensamento.

-si- sussurrò Ely di risposta abbassando lo sguardo.

-speravo che cambiassi idea- le confessò l’altra come se si vergognasse di quel pensiero così ingenuo. Ma la risposta che le fu data la spiazzò.

-anch’io-fu quello che sentì uscire dalle labbra della mora che ora stava lottando contro le lacrime.

Marti l’abbracciò e si strinsero in quello che pareva l’ultimo abbraccio dell’ultimo incontro.

Very che aveva salutato già Jack si apprestò a salutare Marti per tornare poi in macchina facendo segno alla sorella di sbrigarsi se non volevano perdere il volo.

-E’ tutta colpa sua?- chiese Jack ad Ely riferendosi ad Orlando.

-anche- rispose lei.

-cosa ha detto per la tua partenza?-

-non l’ho avvisato-

Jack la guardò per nulla sorpreso per poi dirle:

-vuoi che lo faccia io?-

-si grazie-ci fu una pausa di alcuni secondi-ora vado,spero che sarete felici tu e Marti come lo siete adesso- detto questo abbracciò l’amico e corse verso l’auto cercando di bagnarsi meno possibile dalla pioggia.

 

Kate guardò più volte il risultato che le aveva dato il test,doveva piangere o ridere? Questo in quel momento non lo sapeva neanche lei,ma di una cosa era sicura: sperava con tutto il cuore che Ely scomparisse dalla faccia della terra o almeno da Londra e senza immaginarlo minimamente era quello che stava succedendo veramente.

Mentre era immersa nei suoi pensieri udì la porta di casa chiudersi,sicuramente era Orlando. Corse giù per le scale velocemente con il risultato del test tra le mani e dandogli un morbido bacio sulla guancia lo invitò a sedersi per ascoltare ciò che aveva da dirgli.

Era nervosa,ma le sue qualità di attrice le permettevano di risultare perfettamente calma.

-Tra le mani ho il risultato del test e non può essere assolutamente sbagliato- prese un attimo fiato per accumulare una buona dose di coraggio che le avrebbe permesso di concludere la frase –io….- lo faccia del ragazzo era terribilmente ansiosa di sapere la verità –io non sono incinta- concluse velocemente abbassando lo sguardo.

Orlando rimase per pochi secondi senza parole,si alzò e prendendola per mano le disse:

-Kate non sorprenderti di quello che sto per dirti- la ragazza alzò gli occhi guardandolo –tu sai che l’unica cosa che ci univa era questa presunta gravidanza-

-si lo so- sussurrò lei.

-e allora sai quello che farò adesso?-

-seguirai il tuo cuore e tornerai da Ely- disse lei sottovoce.

Orlando annuì e a salvarlo da quell’addio che non si apprestava a finire fu il suono del suo telefonino. Orlando lo prese dalla tasca e portandoselo all’orecchio rispose.

-pronto?-

-ciao sono Jack-

Rimase sorpreso di udire la voce del ragazzo e per di più di sentirla amica.

-mia cugina come sta?-

-all’apparenza bene-

-non intendevo il suo stato d’animo,è incinta si o no?-

-no-

-e allora se fossi in te comincerei a correre-

-come scusa?-

-Ely sta andando in  aeroporto con sua sorella…torna a vivere in Italia!-

-Cosa???!!-

Jack stava per continuare a parlare ma ormai nessuno lo ascoltava più: Orlando aveva riattaccato e prendendo la sua giacca era corso fuori dalla porta come impazzito.

 

-Ho preso i biglietti,tra dieci minuti arriva l’aereo- disse Very sedendosi su un divanetto accanto alla sorella.

-partiamo anche con questo tempo?-chiese Ely.

-a quanto pare si-

-allora spero di arrivarci a casa-

 

-Cavolo,perché non si danno una mossa questi imbecilli!- esclamò furioso Orlando suonando per l’ennesima volta il clacson,come se fosse servito a qualcosa.

Era bloccato nello stesso punto da cinque minuti e se continuava così non l’avrebbe mai raggiunta in tempo.

Guardò nervoso l’orologio e vedendo che in fondo era ad una trentina di metri dall’aeroporto decise di scendere e di correre,anche se non aveva con se un ombrello. E così abbandonò la macchina nello spazio più vicino dove avrebbe potuto parcheggiare e fregandosene che probabilmente un vigile avrebbe fatto portar via l’auto.

Correva mentre le gocce di pioggia cadevano senza sosta e quando riuscì ad arrivare nell’edificio sembrava un pulcino bagnato.

A tutti i passeggeri si avvisa che il volo diretto a Roma partirà tra meno di due minuti ripeto a tutti………………………..”

Orlando si sentì svenire,quello era il suo volo!

Cominciò un'altra corsa disperata che si concluse quando la vide in fila per prendere quel maledettissimo aereo.

Ely” la chiamò più volte,ma lei pareva non sentirlo. Finalmente al quarto richiamo si girò. La sua espressione cambiò da silenziosa e taciturna ad una meravigliata. Dimenticò tutti e tutto e mentre gli occhi color nocciola le si riempivano di felicità gli corse incontro,il suo cuore batteva all’impazzata,gli sguardi degli altri passeggeri erano diretti a quella scena da film,ma lei vedeva solo lui andarle incontro e notò che Orlando aveva gli occhi lucidissimi,tratteneva un pianto,ma non un pianto qualsiasi,un pianto di gioia.

Quando furono a pochi centimetri di distanza lei gli saltò addosso facendogli quasi perdere l’equilibrio,mentre da un abbraccio erano passati ad un bacio passionale che pareva non finire mai.

Very stava per andarsene,volse uno ultimo sguardo alla sorella e scomparve sorridente dalla loro vista. Non si preoccupò minimamente di salutarla,l’avrebbe rivista al suo matrimonio e non l’avrebbe rivista da sola.

-e Kate?-gli chiese Ely tra labbra troppo vicine.

-non è incinta,e poi lascia stare Kate,adesso siamo solo io e te-le rispose Orlando.

-già solo io e te- sussurrò lei prima che si unissero in un altro bacio.

 

E’ strano,passi una vita inseguendo un sogno e ti accorgi che la tua isola felice era a un passo da te,che bastava allungare appena una mano per sentire l’onda che sfiora la riva e il tuo cuore che dice………..siamo arrivati……..

 

Ed eccoci alla fine di questa mia prima storia….ke ne pensate di come è finita? 

Devo dire che sono felice che sia piaciuta abbastanza e ringrazio di cuore tutti quelli che hanno commentato dandomi la forza di continuare a scrivere……………Grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

                                                                                                                                 Ely 91

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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