Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscii dalla porta un pò preoccupato e pensieroso, avevo in
mente
piu il pacco che la morte di mio zio. Non era una novità per
me,
sapevo che prima o poi doveva morire e sapevo che tutto ciò
avveniva così presto. Forse per la sua grave malattia, gli
avevano dato al massimo 1 mese e così fu, aveva un cancro
incurabile, i media tutto ciò non lo sapevano
perchè la
mia famiglia si è curata di non far espandere questa notizia
a
chi interessa solo lo scoop. I giornalisti scrivevano senza sosta,
alcuni si spostavano in tante proprietà di mio
zio,altri invece, inseguivano e pedinavano senza sosta i miei
famigliari. Nessuno conosce la residenza in montagna, hanno pagato bene
per non far uscire fuori l'esistenza di questa proprietà e
in
questo mi è stato molto di aiuto Paolo.
Smisi di assillarmi con pensieri inutili e trovai di fronte a me
l'agenzia di viaggi che cercavo, molto rapidamente entrai facendo
suonare quel campanellino sopra il mio capo, che avverte quando un
cliente entra.
Una signorina alta,mora e occhi azzurri mi disse..
- Le serve qualcosa? - sorridendo
Rimasi incantato dalla bellezza di questa donna, era giovane gli diedi
massimo 28 anni, rimasi un paio di secondi sulle nuvole e dopo mi
sentii,con voce piu alta, domandare...
- Mi scusi cosa le serve? - un pò imbarazzata da questo
silenzio tomba
- Ah sisi, mi scusi ero in sovrappensiero - dissi sorridendo e
continuai dicendo..
- Volevo vedere qualche offerta di viaggio su un volo Milano - Londra
- Si aspetti un attimo cerco le disponibilità al computer -
disse molto gentilmente
- Si certo faccia pure
Mentre scriveva per sbaglio i mie occhi si abbassarano leggermente
fino a raggiungere il seno di quella donna, non avevo mai visto una
simile perfezione o forse sono io, che dopo le mie disavventure, non
avevo guardato bene ciò che mi si presentava.
Mentre guardavo lei alzò i suoi occhi abbassando un
pò
gli occhiali e, accorgendosi del mio occhio curioso, si
coprì e
disse..
- Ecco ne ho trovato uno per venerdì mattina - disse seria e
infastidita
- Ah bene che ora? - risposi
- Partenza ore 10:00 arrivo per le 12:00 massimo 13:00
- No guardi mi serve un volo che mi permetta di essere prima delle
12:00 lì
- Mi dispiace purtroppo non ci sono voli a disposizione, purtroppo oggi
è giovedì e forse ci doveva pensare prima
- Ma neanche durante la notte? o non so un orario accessibile
- No, purtroppo questo è l'unico orario che abbiamo a
disposizione e con lo sciopero avvenuto pochi giorni fa ancora le
compagnie non si sono rimesse in moto, questa è l'unica
disponibile
Sottovoce dissi..
- Certo, sai che sfiga
- Come scusi?
- No niente, mi prepari questo biglietto - dissi in modo sgarbato
- Come vuole
Poco dopo..
- Ecco fatto ritirerà domani il suo biglietto
all'aereoporto, se può
darmi una carta di credito per pagare il conto oppure preferisce
contanti? Non risposi e frugando nel mio portafogli presi la carta di
credito
e gli e la misi davanti, la signorina la passò
nell'apparecchio
e disse..
- digiti il codice
Ci fu un attimo di silenzio che si interruppe con il suono dei tasti e
poco dopo con quello dello scontrino che attestava il pagamento
avvenuto.
- Ecco a lei arrivederci - disse la signorina
- Grazie arrivederci
Uscendo da quel negozio fui invaso di nuovo da quei pensieri che mi
torturavano, vedere la mia famiglia di nuovo non era una grande gioia
per me, ma sapevo che dovevo affrontare il tutto. Entrai in
macchina,feci le solite operazioni e arrivai a casa il piu presto
possibile. Andai a letto senza dar conto al caos che avevo lasciato
stamattina in casa e senza sistemare i vestiti appena tolti e chiusi
gli occhi sul mio cuscino preferito, non riuscirei mai a dormire in
altro cuscino. Il giorno dopo alle 6:30 mi svegliai, avevo una gran
fame perchè il giorno prima non toccai cibo e subito
preparai qualcosa. Dopo una doccia cominciai a preparare la valigia con
tutto quello che serviva e un borsone con il mio cuscino preferito.
Uscendo di casa feci una telefonata a Matt..
- Ciao Matt sono Tom
- Ciao Tom cosa vuoi?
- Sempre gentile eh, arriverò in ritardo perchè
il volo parte alle 10:00 e non sarò lì prima
delle 12:00, chiedi al notaio di ritardare un pò se non
è possibile mi aggiornate al mio arrivo.
- Va bene - chiuse il telefono senza dare spiegazioni
Questo ragazzo ha bisogno di capire quali sono le buone maniere - dissi
tra me e me.
Verso le 8:30 mi recai nell'aereoporto, decisi di arrivare prima
così potevo far imballare la valigia e non dovevo fare
nessuna fila,o perlomeno non rischiavo di trovare troppa confusione.
Verso le 9:45 mi trovai sull'aereo, aspettammo poco e alle 10:00
eravamo gia sù in quel cielo stupendo,limpido e con un sole
che spaccava le pietre.
Alle 12:00 puntuali eravamo gia lì, a Londra, il tempo era
diverso un pò di nuvole scure e il cielo ricoperto come se
dovesse piovere da un momento all'altro. Scendendo rimaneva solo di
prendere la mia valigia e dopo 15 minuti riuscì a fare
tutto. Presi un taxi e arrivai a casa di mio zio alle 13:00.
Scesi da quel taxi pagando, secondo il tassametro, il giusto per una
corsa che mi portava lì. Il cielo si ricoprì
ancora di piu di nuvole facendo cadere qualche piccola goccia di acqua
che annunciava una piovuta, suonai il campanello e qualcuno
aprì subito. Entrai e mi trovai davanti Silvestro, mio
cugino, lo prendevo in giro per il suo nome. C'era una puzza
strana,quasi di vecchio, mio cugino non disse niente e poco dopo mi
salutò dicendo...
- Ehy Tom, vecchio mio da quanto tempo - disse con un aria strana
- Ciao Silv come stai?
- Bene
- Ma che succede?
Non fece in tempo a rispondermi, che dopo un attimo, arrivò
Matt aprendo una porta scorrevole che faceva vedere tutti in torno ad
un tavolo con un aria impaurita.
Così ripetendomi dissi..
- Matt che succede?
Matt alzò la voce facendo notare a tutti che ero
arrivato e disse..
- E' morto
- Chi è morto???? - dissi urlando
Silvestro intervenne dicendo..
- Il nostro cane Pol ricordi?
Tirai un sospiro di sollievo e dissi...
- Ma voi siete matti mi sono spaventato, avete letto il testamento?
- E' morto sgozzato, l'abbiamo trovato ieri notte al nostro arrivo, era
in giardino - disse triste
- Sgozzato?
- Si - disse Silvestro
Dopo intervenne Matt e disse..
- Lasciamo stare sarà stato qualche matto, qui ce ne sono
molti è per questo che non voleva venire mai nessuno
- Ma chi si prendeva cura del cane?
- Un vicino fidato di tuo zio
- Capisco.
- Il testamento non lo abbiamo ancora letto per fortuna tua - disse Matt
Feci un accenno con la testa come se volessi dire "meglio
così", Silvestro mi mise una mano sulla spalla facendomi
segno di accomodarmi nell'altra stanza. Entrai lasciando le borse
ovunque e con la mano in aria salutai tutti e strinsi solo quella del
notaio. Dopo il notaio disse..
- Signori io credo che sia meglio aspettare fino a pomeriggio per la
lettura del testamento, ancora mancano un paio di persone
- Un paio di persone? - dissi pensieroso
- Si manca la tua famiglia Tom - disse Silvestro
- Capito a che ora la prossima lettura?
- Alle 20:00 Tom e alle 20:00 per tutti anche se qualcuno manca - disse
ad alta voce il notaio
Tutti fecero un accenno con la testa come per dire "si abbiamo capito"
e iniziarono a parlare e ad alzarsi, ad un certo punto Matt raggiunse
il notaio e disse ad alta voce..
- Abbiamo qualche provvista e siete tutti invitati a cena qui, chi non
vuole può trovare un ristorante in paese
Io non dissi niente,presi le mie cose e li portai in una stanza
qualunque per riposarmi un pò,ripensai a quel povero cane ed
è molto strano che qualcuno possa fare una cosa del genere.
Dissi ad alta voce..
- Chissà di pazzi ce ne sono in giro ma perchè
sgozzare un povero cane?
E tra questi pensieri presi il mio cuscino dalla borsa e mi
addormentai...