Capitolo 5-
Ha scelto me.
Caro diario,
da quando l’ho incontrato, ho sempre
pensato che quel bambino fosse strano. In una sola notte Edward, da
piccolo e
adorabile bambino è diventato un adulto piuttosto insolente
e piuttosto… sì,
bello.
Poi una ragazza con le ali da fata è
entrata dalla finestra lanciandogli una sacca rossa e ha parlato di
cose
strane. “Se Edward si trova in luoghi oscuri cresce in
fretta” quindi l’unica
soluzione per farlo tornare un bambino è che riceva un bacio
dalla principessa.
E la principessa deve essere la ragazza
che gli piace.
Edward ha scelto me.
Non so cosa fare, non so se aiutarlo ma ho
sempre pensato al primo bacio come qualcosa di speciale, unico: non
posso darlo
ad un bambino.
-
Tieni un diario?- Bella sobbalzò.
-
Scemo Edward! Mi hai spaventata- disse la ragazza con soggezione. Quel
ragazzo,
quel giovane uomo, la metteva in imbarazzo ma tutto ciò che
faceva, era
innocente e le sue parole, i suoi comportamenti, erano quelli di un
bambino
cresciuto troppo in fretta.
Si
sedette con lei sul divano.
Alice
li aveva lasciati la mattina prima, dicendo che sarebbe tornata per
aiutare
Edward.
-
Quando me lo darai questo bacio della vergine? Devo tornare nel mio
Regno…
James è stato arrestato dall’esercito.
-
Il mio primo bacio lo darò alla persona giusta, alla persona
della mia vita!-
esclamò lei allontanandosi da quello sguardo d’oro
e da quel ragazzo che le andava
sempre più vicino.
Una
cosa che l’aveva infastidita non poco in quei giorni era il
fatto che Edward
girasse per casa perennemente a petto nudo.
-
La persona giusta? E non potrei
essere io quella persona?-
domandò
ingenuamente.
La
mente di Bella corse velocemente al sorriso schietto di Jacob.
-
Sei un bambino, Edward- disse alzandosi e dirigendosi in cucina.
Quelle
parole colpirono nel profondo il ragazzo cresciuto in una sola notte.
-
Bella, non mi trattare come uno stupido! Sono mezzo metro
più alto di te e
questo fa di me un adulto.
-
Edward- sospirò lei cercando di spiegarsi.
-
Credo nel fatto che tu provi dei sentimenti nei miei confronti, ma non
sono veri. Insomma, sei cresciuto
in una sola
notte e ragioni ancora come un bambino!
-
Non è vero!- esclamò lui battendo un piede per
terra.
-
Visto?- domandò lei come per evidenziare il fatto che Edward
si stesse
comportando ancora una volta in modo infantile.
Lo
lasciò lì, impalato mentre usciva da casa per
andare a fare la spesa.
Improvvisamente,
Edward si sentì fallito, sentì di essere troppo
piccolo, troppo stupido, troppo
diverso per la persona a cui teneva
di più al mondo.
E
quel vuoto rimase a tormentarlo, insieme alla sete che stava tornando
lentamente ma inesorabilmente.
Così
decise di uscire, di andare a cercarla per chiederle, per la prima
volta in
vita sua, scusa.