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Autore: Blue Flower    12/09/2011    1 recensioni
Edward Anthony Masen Cullen è il legittimo erede al trono di un Regno lontano persino dal nostro immaginario. Un regno governato e abitato dai vampiri, che hanno imparato a nutrirsi l'uno dell'essenza dell'altro dal momento in cui si sono allontanati dalla civiltà umana.
Ma la famiglia reale ha molti nemici decisi ad intralciare la successione al trono, e a farlo nei modi peggiori.
Così, sotto ordine del padre, dopo un attacco magico finito male da parte di un temibile nemico, il piccolo Edward è costretto a lasciare Esperia per andare a nascondersi sulla Terra.
Lì incontrerà Isabella Swan, una giovane liceale di Forks disposta ad offrire rifugio ad un bambino sperduto.
Bella però non sa che, per colpa di un sortilegio lanciatogli da uno dei nemici di suo padre, il dolcissimo bambino si trasforma in un aitante vampiro diciassettenne appena la luce se ne va e che solo il bacio della persona amata può riportarlo alle sue sembianze originali.
Ispirato al celebre manga Meru Puri ... Spero che vi piaccia!
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, James
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 8- Maturando?

 

 

 - E… Edward- gli sussurrò Bella.
Lui ancora non capiva cosa fosse successo, ma al di sotto del suo torace vedeva delle mani più grandi di quelle a cui era abituato e lentamente si accorse che era successo di nuovo.
E stavolta era diverso: aveva voglia di baciarla su tutto il corpo, di assaporarla volta per volta sentendo il sapore del suo respiro, il profumo dei suoi capelli…

 

 Ecco il problema dei bambini: sono troppo diretti, pensò Bella mentre Edward respirava sopra di lei, ansimando. Si era accorto anche lui di esser tornato grande, ma nel suo sguardo c’era qualcosa di nuovo, di diverso rispetto a prima.
- Bella- ansimò.
- Edwaaaaaard, accendi subito la luce!- esclamò lei agitata. Lui si alzò e in un attimo la luce piombò nella stanza.
- Scusa.
- Perché lo hai fatto? Io mi fidavo di te- piagnucolò la ragazza torturandosi le mani, sull’orlo di una crisi isterica: troppi punti interrogativi, troppe stranezze.
- Sei stata tu. Io ti stavo abbracciando e… non sono stato io!- protestò il ragazzo.
- Oh, ma dai!
- Bella, te lo posso giurare.
- Non giurare! I bambini non giurano- sibilò mentre si alzava e usciva dalla camera sbattendo la porta.

Edward si ritrovò ancora una volta solo, per colpa di un piccolo malinteso e di una parola detta nel momento sbagliato. Ma stavolta non era colpa sua, lo poteva giurare.
E quel corpo era così ingombrante, scomodo, strano… Così strano che anche la sua mente ne subiva le conseguenze, anche se minime. La voglia di stare insieme a Bella, di stare davvero insieme a lei, era solo una sventurata conseguenza di ciò che gli succedeva in quei momenti? Si sdraiò sul letto a pensare, a rimuginare su ciò che era accaduto.

Bella, formulò la sua mente.

Accese la tv: telegiornale, che schifo.
“E’ previsto un blackout totale nello stato di Washington tra le nove e le nove e un quarto di stasera. Preparate le candele cittadini, perché l’oscurità arriverà tra dieci, nove…” gli occhi di Edward si fecero grandi di paura.
- Bella!- cercò di chiamare. Ma era pietrificato e lei comunque non gli avrebbe risposto.
Corse verso la cucina, ma era troppo tardi: i locali piombarono nel buio più totale.
- Edward!- sentì urlare in seguito ad un gran fracasso.
La sua vista, più forte di prima, gli permetteva di vedere le forme nell’oscurità. Si destreggiò velocemente per arrivare nella cucina, da dove aveva sentito provenire il botto.
- Edward, sei tu?
- Sì, sono io.
- Come farai adesso. Quanto cresci in un quarto d’ora?
- Non lo so- sospirò rassegnato lui, rannicchiandosi dove era seduta la ragazza.
- Ho paura, Edward- piagnucolò lei stringendosi forte al petto del ragazzo.
Lo sentiva come una roccia, un’ancora di salvezza, qualcosa a cui aggrapparsi nel buio più totale e più spaventoso.
- Anche io ne ho- le sussurrò all’orecchio lui.
- Ma affronteremo anche questo, insieme- le diede un innocente bacio sulla guancia e, senza volerlo, in quel momento Bella si sentì completa.
Edward si stava comportando come un adulto.

  
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