Passarono delle ore, e la bufera di fuori continuava a aumentare, Dante continuava a ravvivare il fuoco e a coccolarsi a Zhalia per tenerla calda, ogni tanto le sentiva il battito cardiaco, e la stringeva a se sempre più forte, sul viso della donna ogni tanto si intravedeva un lieve sorrisetto, e questo faceva rassicurare Dante -Zhalia- disse -amore mio, non posso credere che stiamo proprio in questa situazione,non posso credere che sarei arrivato al punto di tenerti in bilico tra la vita e l’assideramento, ma ti prometto una cosa, quando ti riprenderai, giuro che io…- -che tu?!!- si sentì una lieve voce femminile, Dante abbassò lo sguardo e vide che gli occhi di Zhalia si stavano man mano aprendo -Zhalia, allora stai bene?- -un po’ meglio grazie a te- -che hai sentito tutto- -dipende, sono partita da “Zhalia” e sono arrivata a “giuro che io”, che stavi dicendo- -che,che io, io- l’uomo cominciò a balbettare, capì che non ci riusciva, allora provò un altro approccio. Le prese il mento, e stringendo a se la schiena della donna, le posò le labbra sulle sue, erano fredde e gelide, allo sfiorarsi, ritornarono color rosa e morbide.