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Autore: MeddiePel    14/09/2011    4 recensioni
rikki 16 anni, ragazza ribelle. zane 16 anni ragazzo ricco e viziato. i due non si sopportano ma ... se rikki si sene male e nessuono puo ospitarla? e se fosse zane ad ospitarla? cosa succederebbe?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Intanto Rikki correva per la strada senza guardare avanti. Va a sbattere contro qualcuno.
Rikki: scu… Papà!?
Padre: piccola …
Rikki: cosa ci fai qui!?
Padre: mi sono preso una settimana di ferie
Rikki: ah … bene, ehm papà posso venire con te?
Padre: con me? Dove?
Rikki: a lavoro … dico posso cambiare città?
Padre: no Rikki … qui hai trovato degli amici …  non voglio ti allontani da loro a causa mia
Rikki: non è a causa tua … voglio andarmene da qui, non mi piace questo posto
Padre: sicura?!
Rikki: sicurissima
Padre:  Cleo ed Emma?
Rikki: capiranno …
Padre: sei sicura sicura piccola mia?
Rikki: si papà … voglio cambiare vita
Padre: va bene … andiamo a casa, iniziamo a mettere tutto in dei cartoni.
Rikki e il padre tornarono a casa.
Padre: Amore dov’è la foto di famiglia?
Rikki: sul mobile basso alla destra della tv
Padre: non c’è
Rikki: si che c’è! – va dal padre – è vero non c’è! Dov’è la foto!?
Padre: non so …
Rikki: …
Padre: dai ci pensiamo dopo, gli ossarchiotti di Camille?
Rikki: li ho messi nel cartone sull’armadio con le cose di mamma.
Padre: ok
Rikki: papi?
Padre: si?
Rikki: tu … tu vuoi bene alla mamma?
Padre: certo …
Rikki: sai che io non ho la minima idea di come vi siete conosciuti?
Padre: vieni ti racconto.
Rikki e il padre si siedono sul divano.
Padre: ci siamo conosciuti a scuola, avevamo la tua età. Ricordo che all’inizio lei non mi poteva sopportare, diceva che ero un cretino, io mi sono innamorato subito di lei anche se non lo ammettevo. Eravamo diversi … troppo diversi, quindi a stento ci salutavamo. Poi un giorno la professoressa ci obbligò a restare in classe da soli per due ore visto che la tua cara mammina aveva detto che a rompere tutti i materiali per gli esperimenti di chimica ero stato io.
Rikki: e lei perché?
Padre: perché io dicevo che era stata lei, quindi la prof punì entrambi.
Rikki: alla fine chi era stato?
Padre: Victor un ragazzo di un'altra classe
Rikki: ahahah due scemi vi siete beccati una punizione per niente! Ahahah
Padre: non per niente … la prof ci lasciò soli, così non avendo niente da fare cercai di parlare con tua madre. Lei come suo solito leggeva un libro, era bella anzi bellissima, bellissima e intelligente. Le chesi perché dava la colpa a me e lei mi rispose perché mi odiava quindi ero o no stato io a lei non importava. Poi ritornò a leggere il suo libro chiedendomi di non infastidirla perché stava leggendo una scena importante. Così la lasciai leggere, io continuavo a guardarla non riuscivo a toglierle  gli occhi di dosso. Poco dopo la prof disse che potevamo andare. All’uscita di scuola c’era tuo nonno, lui come sai è sempe stato molto severo, le disse che quella sera non sarebbe dovuta tornare a casa.
Rikki: perché?
Padre: perché era rimasta a scuola in punizione e non era andata ad aiutare lui a lavoro. Tuo nonno obbligava tutti a lavoro da lui. Comunque detto questo le diede uno schiaffo perché lei aveva risposto che non era colpa sua ma della prof. Ricordo ancora che appena lui se ne andò tua madre corse in giardino a piangere, la sua faccia era rigata dalle lacrime. Mi venne un colpo al cuore a quella vista, mi sedetti accanto a lei, non sapevo cosa fare … poi si gettò tra le mie braccia piangendo, le accarezzai i capelli e intanto lei mi diceva che il padre era severo e che non voleva più vivere in quella casa,non ci feci peso  la cocolai per un po’ e ognuno si dirigge verso la propria meta. Non parlammo più fino alla settimana dopo, quando venne a scuola con gli occhiali da sole, la prof le disse che doveva toglierli, lei non voleva ma obbligata li tolse, aveva un occhio nero. Finita la lezione le chiesi cosa era successo e disse che era stato tuo nonno, poi si sciolse i capelli e i suoi lunghissimi capelli erano diventati più corti che mai.
Rikki: glieli aveva tagliati?
Padre: si
Rikki: povera mamma … non me l’ha mai detto. E poi? Cosa è successo?
Padre: -sorride- le ho detto di correre a casa, prendere le sue cose e venire da me. L’ho ospitata a casa mia, poi passando molto tempo insieme abbiamo scoperto di avere qulcosina in comune … e poi, è successo.
Rikki: successo cosa?!
Padre: ci siamo baciati …
Rikki: noooo papà!
Padre: ehi non ho detto niente
Rikki: si ma la tua faccia parla! Siete andati oltre!?
Padre: si … ma ..
Rikki: ma?
Padre: cocciuta com’era tua madre disse che era stato un grande errore e andò via.
Rikki: e tu sei andato da lei?
Padre: no nemmeno 2 ore ed è ritornata da sola. Ci siamo giurati amore eterno e ci fidanzammo.
Rikki: wow … sembra la mia storia
Padre: cioè?
Rikki: ehm no niente >.<
Padre: va a finire di impacchettare le tue cose su!
Rikki torna in camera sua e impacchetta tutto. Due ore dopo
Padre: andiamo a mangiare una pizza non c’è niente in frigo
Rikki: ok
Arrivati in pizzeria si sedettero uno difronte all’altro.
Cameriere: cosa vi porto?
Padre:  2 Margherite, una bottiglia di cola e delle frittelle.
Cameriere: arrivano
Padre: perché vuoi partire?
Rikki: voglio cambiare aria
Padre: sicura Rikki? Hai anche legato con … come si chiama?
Rikki: chi?
Padre: il ragazzo che ti ha ospitato
Rikki: ah Zane …
Nel dire quel nome, Rikki ebbe un brivido. Davanti ai suoi occhi rivive la scena di quella notte.
**Flashback **
Avevano appena finito di fare l’amore, erano l’uno accanto all’altro, zane si avvicina al suo viso e la bacia.
Zane: Rikki …
Rikki: si?
Zane: è stato bellissimo … non so, con te è stato … diverso.
Rikki: diverso? Perché?
Zane: si diverso … diverso perché era … era amore, io ti amo Rikki. – la bacia lei sorride e l’abbraccia così si addormentano –
**Fine Flashback **
Padre: ehi … ci sei?
Rikki: ehm .. si
Padre: mangia che si fredda.
Rikki: si si
Padre: cosa pensavi?
Rikki: n-niente …
Padre: amore scusa se insisto, ma perché non ci pensi un po’ prima di partire?
Rikki: no … domani
Padre: facciamo così io ho preso una settimana di ferie. Partiremo a fine settimana. Così hai altri tre giorni per decidere e se parti hai 3 giorni per scegliere la scuola.
Rikki: … devo andare a scuola in questi tre giorni?
Padre: certo …
Rikki: no dai … ti prego papi
Padre: … è successo qualcosa a scuola?
Rikki: no, ma non voglio ti prego papi
Padre: no mi dispiace Rikki ma a scuola ci devi andare.
Rikki: ma … c’è zane … io … uff
Padre: cos’è successo con Zane? Hai litigato?
Rikki: più o meno …
Padre: e tu vuoi partire, abbandonare le tue amiche, questa bellissima città solo perché hai litigato con zane?
Rikki: no … cioè … papi fatti un po i fatti tuoi dai
Padre: ahahah piccola mia ora che torniamo a casa rimetti tutto a posto
Rikki: cosa!? No! Io voglio partire!
Padre: ok come vuoi … tanto lo so, cambierai idea. Sei identica a tua madre
Rikki: che intendi? Io non sono andata a letto con zane e non lo amo.
Padre: non ho detto questo Rikki … sei andata a letto con zane?!?
Rikki: no! L ho appena detto!
Padre: e per questo che te l’ho chiesto Rikki, l’ho hai detto ma io non ti ho detto niente.
Rikki: ah guarda mi stai facendo freddare la pizza! Mangiano và
Mangiarono,  finito si dirigono a casa. Fuori la porta c’era Isabel che li aspettava
Rikki: isabel!?
Isabel: Rikki!! – l’abbraccia – perché non mi hai detto che era tornato tuo padre?! Eh!? … salve! – rivolta al padre –
Padre: sera … ti aspetto dentro.
Rikki: ok …
Isabel: mi vuoi rispondere?! Mi hai fatto preoccupare!
Rikki: ahahah cosa pensavi mi fosse successo?
Isabel: cosa ne so io! Zane ha una faccia, non parla, non mangia … ora se ne è uscito ma era strano. Tu non sei a casa, provo a chiamarti e niente, messaggi non rispondi. Cosa devo pensare!?
Rikki: okok sta calma …
Isabel: quindi tu non hai litigato con zane vero!?
Rikki: …
Isabel: no!! Cos’ha fatto ora quel cretino!?
Rikki: ehi!!
Isabel: che c’è?
Rikki: non chiamarlo cretino …
Isabel: e come lo devo chiamare Str.. no farmi dire parole brutte!
Rikki: no nemmeno così. Zane chiamalo Zane.
Isabel:  mm… cos’ha fatto zane?
Rikki: niente …
Isabel: ah quindi litigate ma lui non ha fatto niente. Allora dimmi xke cavolo avete litigato!?
Rikki:  1. Non abbiamo litigato   2. Hai 13 anni non potresti capire   3. Come sta Zane?
Isabel: 1. Se non avete litigato mi spieghi perché Zane sta male e tu non hai avvisato che te ne andavi?      2. Ho 13 anni si, ma capisco più cose io che zane, tipo … ti sei innamorata di lui    3. Male … ma non so il perché quindi sputa il rospo!
Rikki: … torna a casa tua
Isabel: no tu ora mi dici perché Zane sta male! Cosa è successo?
Rikki: Isabel non sono cose per te … torna a casa
Isabel: no!! Cosa avete fatto?! Ti ha detto una delle sue cose?
Rikki: eh?!
Isabel: aa ti ha “insultata?!”
Rikki: no …
Isabel: mm … ke ti ama!?
Rikki: … fatti i fatti tuoi!!!
Isabel: AAAAAAAAAAA mio fratello ti ha detto che ti ama!!! Ma che bravo!! E scusa qual è il problema?!
Rikki: io non l…
Isabel: non dire che non lo ami che non ci credo …
Rikki: io non lo amo!
Isabel: si tu lo ami
Rikki: no
Isabel: si! Punto!
Rikki: aaa lo amo o no non importa! Tanto tra 3 giorni parto …
Isabel: cosa!? Che significa che parti!?
Rikki: Parto … vado via … mi trasferisco
Isabel: come puoi farmi questo!!
Rikki: …
Isabel: non puoi … ti prego Rikki …
Rikki: mi dispiace piccola … non posso restare
Sul viso di Isabel scesero delle lacrime, abbraccia Rikki e poi torna a casa.
Sig.raBennet: Isa tutto ok?
Isabel: no …
Sig.raBennet: vieni qui …
Isabel si siede sul divano accanto alla madre che le accarezza i capelli.
Sig.raBennet: dai raccontami …
Isabel: sono andata da Rikki …
Sig.raBennet: ah … come sta?
Isabel: boh … è strana … comunque c’è il padre, quindi dorme a casa sua
Sig.raBennet: e tu piangi perché lei non dorme qui?
Isabel: certo che no … io piango perché ha detto che tra tre giorni parte! Come può farlo!?
Sig.raBennet: dai calmati …
Isabel: no che non mi calmo!!
Sig.raBennet: basta! Ora smettila! Isabel Bennet Calmati!
Isabel: …
Sig.raBennet: Rikki e grande e vaccinata … se vuole partire devi lasciarla partire. Non sei nessuno per decidere della sua vita …
Isabel: ma …
Sig.raBennet: niente ma …
Un oretta dopo Zane torna a casa, Isabel dormiva sul divano, la madre era accanto a lei e vedeva un film.
Zane: ehi …
Sig.raBennet: ehi tutto ok?
Zane: si si
Sig.raBennet: Isabel mi ha detto di Rikki …
Zane: cosa ti ha detto?!
Sig.raBennet: che è andata a casa sua, c’è il padre e che tra 3 giorni parte.
Zane: cosa!?
Sig.raBennet: non lo sapevi!?
Zane: ehm .. si, io … vado a dormire domani ho scuola.
Sig.raBennet: porta prima Isabel in camera sua?
Zane: ok …
Zane prende tra le braccia Isabel e la  porta in camera sua. Poi va a lavarsi e a dormire. Quella sera né Rikki né Zane riuscirono a dormire. Il mattino dopo con aria stanca i due ragazzi si dirigono a scuola
Emma:  Rikki!!
Rikki: ehi!
Emma: oggi vieni con noi a fare shopping?
Rikki: no devo finire di impacchettare le mie cose.
Zane che era dietro di lei: quindi è vero che parti!?
Rikki: cosa vuoi?
Zane: perché parti?
Rikki: che ti frega?
Zane: smettila! Perché parti Rikki?
Rikki: perché si! Voglio andarmene! Non ti voglio vedere sparisci …
Zane: ma ..
Rikki: niente ma! Vattene!
Zane: possiamo parlare almeno due secondi?
Rikki: no!
Zane: ti prego …
Rikki: ho detto di no!! Io per te non esisto chiaro!?
Zane: ok … farò finta di non  conoscerti, di non vederti ma ti prego non partire.
Rikki: perché?!
Zane:  perché … perché non riuscirei a vivere. Rikki io ho bisogno di vederti, di abbracciarti, baciarti … io ho bisogno di te.
Rikki: ma io non ho bisogno di te! Quindi …
Zane: si invece … tu hai bisogno di me, solo che sei cocciuta più di un mulo!
Rikki: Io non Ho Bisogno di te!
Zane: bene … come vuoi … parti fa quello che ti pare! Ma ricorda … - si avvicina al suo viso, la bacia – io ti amo.
Zane si gira e va in classe sua. Rikki era rimasta impalata nel corridoio con tutti che la fissavano.
Miriam: Zane!!
Zane: cosa vuoi!?
Miriam: nervosetti eh?
Zane: non rompere Miriam!
Miriam: cosa c’è? Rikki ha capito che non siete fatti l’uno per l’altra?
Zane: no! Lei è solo confusa …
Miriam: confusa?! Dai Zane, lasciala perdere e torna con me … io ti perdono
Zane: MI PERDONI!? SCUSA MA MI PERDONI COSA!? IO NON TI HO FATTO NIENTE!
Miriam: si … mi hai tradita con qll!
Zane:      1.  TI HO DETTO DI NON CHIAMARLA QUELLA!    2. IO NON HO TREDITO NESSUNO! TANTOMENO TE! NOI NON ERAVAMO FIDANZATI! E MAI LO SAREMO!  3. LEVATI DAVANTI I PIEDI!!
Miriam: sei solo uno sciocco … - va via –
Prof: abbiamo finito di urlare!?
Miriam: mi scusi prof.
Zane: scusi … ma è colpa di Miriam, non la sopporto più
Miriam: sentitelo!
Prof: adesso basta!! Oggi voi dure restare un ora in più! Punizione!
Miriam: cosa!? No! Prof io devo andare a fare una sfilata!
Prof: problemi tuoi
Miriam: la prego … domani faccio 2 ore ma mi lasci andare alla sfilata.
Prof: … e va bene. Zane tu qualche problema?
Zane: no …
Finita la lezione Zane va in un aula che gli aveva detto la professoressa per la punizione, quando entra nota qualcuno seduto in un angolo dietro l’armadietto.
Zane: chi è?
Xx: lasciami in pace
Zane: Rikki?
Xx: cosa vuoi?
Zane: che ci fai qui?
Rikki: secondo te? Sono in punizione
Zane: ahahah che hai combinato?
Rikki: ho litigato con Miriam alla 2 ora. Te?
Zane: ho litigato con miriam alla 4 ora.
Rikki: bene …
Zane: … - la guarda –
Rikki: la smetti di fissarmi?
Zane: non ci riesco … - si avvicina lentamente e l’abbraccia –
Rikki: lasciami – cerca di liberarsi –
Zane: ti prego … solo ora … giuro
Rikki: uff …
Zane stringe di più Rikki, e inizia a baciarla. Lei non faceva niente, era ferma e lo lasciava fare.
Zane: ricambiare no eh?
Rikki: ahahah perché dovrei?
Zane: tanto so che vorresti ricambiare. Guarda visto che da sola non lo fai ti obbligo io! Ricambia i miei baci!
Rikki: no
Zane: sono i miei ultimi desideri prima che tu parta. Devi esaudirli.
Rikki: non sono obbligata
Zane: no, ma se mi vuoi anche solo un pochino di bene lo farei.
Zane ribacia Rikki, che ricambia il bacio e gli circonda il collo.
Zane: io ti amo
Rikki: …
Zane: ti amo .. non andartene – la bacia -
Rikki: …
Zane: ti amo … resta con me – la bacia -
Rikki: …
Zane: ti amo … ho bisogno di te – la bacia -
Rikki: …
Zane: ti amo … se vai via io muoio – la bacia –
Rikki: …
Zane: ti amo … se mi lasci mi ammazzo … - sta per baciarla ma Rikki lo ferma –
Rikki: tu cosa!?
Zane: …
Rikki: dillo di nuovo e ti ammazzo io! Guarda che non ti voglio sulla coscienza!
Zane: come vuoi – la bacia –
Rikki: no! Stai fermo! Che significa come vuoi!?
Zane: non mi ammazzo … al massimo mi faccio ammazzare
Rikki: zane!!
Zane: tu resta con me
Rikki: no!
Zane: ti prego …
Rikki: no
Zane: mi ami?
Rikki: …
Zane: rispondi
Rikki: - abbassa gli occhi verso il pavimento – no
Zane: dillo guardandomi negli occhi, dimmi che non mi ami guardandomi negli occhi
Rikki: - lo guarda negli occhi – io … io non … io  … uff
Zane: lo sapevo … - la bacia -
Rikki: … 

   
 
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