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Autore: zavarix    14/09/2011    4 recensioni
Kelly non ci poteva credere, suo padre non era venuto a prenderla! Dopo Sei mesi in mare voleva rivederlo ma lui non c'era! La furia crebbe dentro di lei, quella furia che le serviva solo a nascondere un'altra domanda, più difficile da sopportare: e se fosse successo qualcosa?
No, si disse, come un bravo agente speciale Leroy Jetro Gibbs aveva pensato prima al lavoro! Ma il suo intuito e la conoscenza del padre le dicevano che non era così...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Kelly Gibbs, Leroy Jethro Gibbs
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Gibbs' Daughter'
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Incredibile! Fino a due settimane fa non avrei mai pensato mi venisse l'ispirazione e invece... ecco a voi una seconda storia sulla grande e fenomenale serie di NCIS!! :)

 

Buona lettura

 

 

 

 

 

FINALMENTE A CASA

 

Dopo i sei lunghi mesi per mare finalmente la nave stava per arrivare in porto.
«...E tu Kelly? Chi ti aspetta a casa?»
Ormai questo argomento era l'unico di cui si parlasse, mentre durante quei lunghi mesi si era preferito non parlare dei familiari che non si sarebbero visti per tanto tempo.
«Mio padre. E non vedo l'ora di rivederlo» Rispose sorridendo.
«Solo lui? Neanche un fidanzatino ad accoglierti?» Chiese allora il marinaio con una sfumatura di malizia.
«Ma stai zitto Stan! Non sono affari tuoi!» Rispose Kelly sorridendo, era un gioco che facevano da un po', lui la stuzzicava e lei rispondeva a tono.
«Tu invece? Hai una bella ragazza che ti aspetta al porto?»
«E no, lo ammetto anchio sono atteso solo dai miei genitori; però saprò presto rifarmi» Ribattè lui con lo stesso tono della commilitona.
«Basta littigare lì in fondo! Siamo arrivati!»
Effettivamente il porto distava ormai solo una ventina di metri e un sacco di famiglie si sbracciavano salutando la nave e l'equipaggio.
Kelly guardò la folla ma non riuscì a scorgere il padre, 'che sciocca che sei, ci sono un sacco di persone, sarà da qualche parte nascosto'.
Ma scendendo dalla barca non vide nessuno che si avvicinasse a lei per salutarla, e sempre più inquieta girò tra la folla. Non trovandolo avvicinò all'uscita del porto, quella zona era sorvegliata e al cancello sapevano sempre chi entra e chi esce.
«Scusi, ha visto mio padre? È l'agente speciale Leroy Jethro Gibbs»
«No mi dispiace signorina non lo abbiamo visto»
No non potevano esserci errori, suo padre era molto conosciuto in quella zona, non era lì.
Non ci poteva credere, perchè non era venuto sa prenderla? Non si vedevano da sei mesi! Era furiosa, anche se questa furia era più che altro un modo per nascondere la sua preoccupazione, non voleva pensare che fosse successo qualcosa al suo amato papà.
Stava per chiamare un taxi quando Stan si accorse che lei era sola.
«Che ci fai sola soletta? Perfino tuo padre ti a dato buca?» Chiese scherzoso.
«Non scherzare Stan. Mio padre non l'avrebbe mai fatto»
«Tranquilla, avrà avuto qualche emergenza al lavoro, non è un agente dell'NCIS? Sono di strada, se vuoi ti accompagno al suo ufficio»
Lei lo guardò con gratitudine e fece un segno di assenso.
«Prima però possiamo passare da casa mia? Vorrei almeno posare le valigie» Disse Kelly risollevata dalla presenza dell'amico.
«Ok, basta che mi indichi la strada, i miei sono venuti con due macchine, una la possiamo prendere noi»
Arrivati alla casa rimasero interdetti, la porta era spalancata. Entrarono pian piano ma non trovarono nessuno, ormai Kelly era quasi disperata, non sapeva più che fare.
«Tranquilla Kelly, magari hanno svaligiato la casa mentre era al lavoro» Stan aveva optato per il male minore ma l'intuito dell'amica le diceva che l'unica cosa che avevano rubato era proprio suo padre.
Stan cercò di rassicurarla, disse che dovevano andare al suo ufficio, magari era bloccato lì da un qualche caso e non sapeva niente di quella storia.
«Ok, portami lì se vuoi, poi torna dalla tua famiglia, non vi vedete da tempo, non voglio farli aspettare ancora»
«Sei sicura Kelly?» Chiese lui, però, vedendo la faccia dell'amica, capì che era meglio non contraddirla.
«Vabbè, fai come vuoi, però chiamami appena sai qualcosa»
Kelly lo guardò, era felice di averlo al suo fianco, gli ispirava fiducia e una grande forza.
«Grazie ancora Stan»
«E di che? È un piacere» Disse lui mostrando uno dei suoi bellissimi sorrisi.




Continua...

 

 

°°°

 

Devo dire che dopo aver consumato un intero quaderno con delle storie che non mi piacevano per niente finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa di decente :)
Mi sembra un inizio pieno di promesse e vorrei sapere cosa ne pensate (io con i miei soliti dubbi se sia piaciuta o meno -.-") comunque non tenetemi sulle spine... RECENSITE!! :)

  
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