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Autore: Sonnyx94    16/09/2011    4 recensioni
Demi Lovato è appena tornata a New York. E' stata lontana per un anno, ricoverata in ospedale per una malattia che l'aveva colpita. Qui tornerà a riprendere la sua vecchia vita al liceo e tra amici ritrovati, nuove conoscenze e il calore di essere tornata a casa, scoprirà che qualcosa nella sua vita cambierà. Quel cambiamento lo provocherà Joe Jonas, trasferitosi nella Grande Mela poco dopo la partenza della ragazza. Demi imparerà che la vita può essere malvagia ma che se si è in due le cose possono risultare più facili e mai avrebbe potuto immaginare di venire salvata dal Paese delle Meraviglie, come New York, da un Pirata, come Joe.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Demi Lovato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9: Rivelazioni



(Joe POV )

< Stupido!> dissi e sbattei la fronte contro lo stipite della porta.
< Deficiente!> altra botta.
< Cretino!> ancora.
< Idiota!> sbattei ancora la testa, ma questa volta la sbattei troppo forte e mi feci male.
“Accidenti!” pensai.
Misi una mano sulla fronte, mi sarebbe venuto fuori un bel bernoccolo.
Andai al mio posto, in quella classe vuota, ormai la seconda ora stava per iniziare, ma io mi lasciai cadere sulla sedia.
Ripensai a quello che avevo appena fatto, normalmente, non me ne sarebbe importato niente ma perché questa volta mi sentivo...strano?
Non mi ero mai sentito così.
Le avevo dato della secchiona, ma non lo avevo fatto di mia spontanea volontà. Erano state Chelsea e le altre a chiedermi perché non avevo ancora iniziato a prendere in giro Demi, era la tradizione della scuola. I nuovi arrivati dovevano essere presi in giro il primo giorno di scuola, potevano essere belli, brutti, sfigati o no, ma questa fase la dovevano passare tutti. L’avevo passata pure io.
Fino ad allora non mi aveva mai dato peso questa cosa, ma ora sì e anche tanto.
Mi sentivo così stupido e impotente, ero imprigionato dalla posizione sociale in cui mi trovavo, che mi obbligava a essere la persona che non ero e mi obbligava a fare cose che non volevo.
Il mio istinto mi aveva portato a chiederle scusa, alla fine della lezione, ma lei aveva reagito in un modo che non mi sarei mai aspettato.
Demi non aveva creduto a una sola parola che le avevo detto, ma la cosa che più mi aveva impressionato, era il fatto che mi aveva parlato con talmente tanta sicurezza, senza troppi giri di parole. Di solito, i nuovi arrivati, si sottomettevano al regime di chi “comandava” la scuola e si lasciava prendere in giro, sperando che presto o tardi, tutto questo sarebbe finito.
Demi no, lei mi aveva detto chiaramente come stavano le cose e mi aveva subito inquadrato.
< Conosco le persone come te > la sua voce mi risuonava ancora nella mente.
Visto che tutti le davano il bentornato, doveva già sapere come andavano le cose nella scuola e conosceva chi la comandava.
Ma da come parlava e da come non si era fatta mettere i piedi in testa, Demi non sembrava una sfigata, era un comportamento più da “regina della scuola” ma con molta più classe.
< Resta al tuo posto e io resterò al mio > anche questa frase, non lasciava la mia testa.
Non voleva alcun rapporto con me, a parte il fatto che doveva aiutarmi in matematica, perché mentre noi avevamo già alcuni crediti, probabilmente lei ne doveva recuperare qualcuno per l’esame finale.
< Signor Jonas? > una voce di donna mi fece saltare dalla sedia.
La signora Logan era in piedi, davanti a me, si era leggermente chinata per osservarmi meglio. Era vicina al mio viso, gli occhiali a mezza luna di colore ambra, erano appoggiati sulla metà del naso, i capelli, ambrati anche loro erano raccolti in una pettinatura a cipolla, dietro la testa. Una visione orribile, soprattutto se sei soprapensiero!
< Cosa ci fa ancora qui? > mi chiese, mettendosi dritta e incrociando le braccia.
< Niente > risposi, presi lo zaino e uscii dalla classe.
Mentre camminavo senza meta per il corridoio sentii una voce che mi chiamava.
< Joe! > mi girai e vidi David che mi correva in contro.
< Hey bello, che c’è? > chiesi. David, probabilmente, era una delle persone del mio gruppo di cui mi fidavo di più, poi ora che sapevo che sua sorella era amica di Demi, mi sarebbe stato molto utile.
< Come mai ancora in giro? > mi chiese e si mise a camminare con me, la seconda ora era cominciata da un pezzo, ma che importava!
< Così... > dissi, facendo spallucce.
Camminammo un po’ in silenzio, poi mi feci coraggio e gli chiesi < David posso chiederti una cosa? >
< Certo! > rispose.
< La ragazza che è appena arrivata... >
< Demi > precisò lui.
Lo guardai sbigottito, allora la conosceva bene.
< Si > dissi.
< Che vuoi sapere? > mi chiese.
< Bè...come fate a conoscerla tutti? >
< Lei ha sempre frequentato la nostra scuola, ma l’anno scorso se ne è andata, non so perché, ma suo padre l’ha spedita a San Francisco, in collegio >
< Ah... > dissi < e perché Chelsea e le altre la odiano? > chiesi, i loro commenti in auditorium mi erano rimasti in testa.
< Oh bè... > iniziò lui < diciamo che Demi è sempre stata un passo avanti a Chelsea >
< Spiegati meglio >
< Demi è una che non si fa mettere i piedi in testa, per questo lei comandava a scuola >
< Ma non è sempre stata Chelsea a comandare qui? > chiesi, non ci capivo più niente.
< Tecnicamente sì, Chelsea comandava e comanda la scuola, ma l’unica persona che non è mai riuscita a comandare è Demi > disse, cercando di farmi capire < vedi, Chelsea, finché c’è sempre stata Demi, si è sentita minacciata, ma quando ha capito che lei non aveva intenzione di diventare popolare ha deciso di tenersela buona per evitare uno scontro, che tutti sappiamo, avrebbe vinto Demi>
< Sembra una telenovela > commentai.
< Lo è! > rispose ridendo < Chelsea non lo ammetterà mai, ma lei stima Demi, è la sua guida, comandava lei la scuola, ma non si opponeva mai a Demi, perché la teme >
< Ah... > dissi, iniziavo a capire.
< A scuola definiamo tutti Demi come: la regina mancata > disse ridendo.
< E perché? >
< Amico ma è ovvio, Demi poteva e può ancora impossessarsi del ruolo di Chelsea qui, ma non vuole, perché questo le impedirebbe di essere ciò che veramente è >
“Lei è quello che io non ho il coraggio di essere” pensai, lei aveva avuto il coraggio di voltare le spalle a tutto questo e tenersi la sua vera identità, mentre io ero stato un codardo e mi ero fatto ammaliare dalla possibilità di essere popolare, e ora ne pagavo le conseguenze.
< Quindi è per questo che Chelsea odia Demi? > chiesi < Perché ha paura che lei le rubi il suo posto? >
< Esattamente > rispose David.
< Grazie amico! > dissi e gli diedi il cinque, per salutarlo.
Mentre mi diressi verso la mia classe, David mi urlò < Ma non ti preoccupare, Demi non ruberà il lavoro alla tua ragazza > disse.
“Invece è proprio quello che vorrei!” pensai, mentre entravo in classe.
 

(Demi POV)
 
La campanella dell’ora pranzo suonò dopo un tempo che era durato quasi una vita, per me.
Uscii dalla mia classe e mi diressi verso la mensa, dove le mie amiche mi aspettavano.
Davanti al portone della mensa, trovai Chelsea e le sue damigelle, mi avvicinai per salutarle.
< Ciao ragazze > dissi.
Chelsea mi squadrò da capo a piede e le altre fecero altrettanto.
< Emm... > disse, scambiando uno sguardo con le sue damigelle < Ciao > disse in tono distaccato.
< Come vanno le cose? > chiesi, cercando di tenere una discussione decente, visto che non capivo il motivo di tanto distacco, dopotutto, io e Chelsea eravamo amiche.
< Al solito... > disse Chelsea, girandosi.
Capii che non ero gradita, così mentre le superavo dissi < Allora...ci vediamo in giro > era un saluto il mio.
< Ahahah > si misero a ridere loro < Si come no! >
Aprii la porta della mensa ed entrai, un po’ scioccata dal comportamento di Chelsea.
Feci la coda per il pranzo, ma la fame mi era passata del tutto, così presi solo una bibita e andai verso i tavoli.
Un braccio mi avvolse le spalle < Hey ragazza nuova! >
Sorrisi e mi girai, quella persona mi faceva sempre venire il buon umore.
< Tecnicamente non sono nuova > dissi.
< Si, però è divertente chiamarti così > disse Miley, portandomi al tavolo, dove Sele era già seduta.
< Ciao ragazze! > ci salutò lei.
< Ciao Sele > la salutammo noi sedendoci.
< Allora Dems, come va il primo giorno? > mi chiese Miley.
< Mmm...speravo meglio > dissi.
< Che è successo? > mi chiesero loro.
< Bè...sapete il ragazzo di prima, quello del corridoio, Joe? >
< Si... >
< È nella mia classe di matematica, ed è un cafone! > dissi sbuffando, mentre sprofondavo sulla sedia.
< Sai che novità > disse Miley, sarcastica, poi ricevette una gomitata da Sele e le chiese < Che ho detto? >
Sele alzò gli occhi al cielo e poi mi disse < Non dargli corda, sarà pure carino quanto vuole, ma ha un cervello meno evoluto di quello di una gallina > disse, cercando di tirarmi su il morale.
< Stavate parlando di me? > chiese un ragazzo, saltato fuori dal nulla, capelli neri, riccissimi, probabilmente aveva uno o due anni più di noi.
< Cervello meno evoluto di quello di una gallina? Oh si parlavano proprio di te! > disse, un altro ragazzo, che assomigliava incredibilmente all’altro, capelli neri e riccissimi anche lui, doveva avere la nostra età.
Sele e Miley risero alla battuta e li salutarono < Ciao ragazzi! >
I due si misero a sedere vicino a noi.
< Kevin, Nick > disse Miley < lei è Demi, Demi loro sono Kevin e Nick > disse presentandomi.
< Ciao! > mi salutarono loro, porgendomi la mano.
< Ciao, piacere di conoscervi > dissi io, stringendo la mano ad entrambi, avevano una faccia simpatica.
< Demi!! > sentii delle voci urlare il mio nome.
Mi girai e delle braccia mi avvolsero in un abbraccio.
< Ci sei mancata un sacco! > dissero.
< Anche voi ragazzi, ma così mi strangolate > dissi ridendo.
< Oh giusto scusa >
Alzai gli occhi per vedere in faccia i miei assalitori, sapevo già chi erano: Taylor Swift, una ragazza alta, magra e bionda; Michael Musso, un ragazzo con i capelli neri e Justin Bieber, un ragazzo con i capelli biondi e la faccia un po’ da bimbo.
Ecco la banda dei miei amici pazzi, alla quale se ne erano aggiunti due: Nick e Kevin.
Si sedettero tutti al tavolo e iniziammo a parlare del più e del meno.
< Oh no > disse Taylor seduta davanti a me < Guardate, arrivano > disse con una punta di disprezzo nella voce.
Mi girai, visto che davo le spalle alla porta della mensa e vidi David Cyrus, il fratello di Miley, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Chelsea Staub, Nicole Anderson, Ashley Tisdale e Vanessa Hudgens entrare nella mensa.
< Quanto non li sopporto > disse Taylor, stringendo il bicchiere che aveva davanti.
< Ancora non ti è passata Tay? > chiesi, lei non aveva mai sopportato quella gente.
< No! > disse lei.
Mi misi a ridere e iniziai a giocare con il tappo della mia bibita.
< Demi > mi sussurrò all’orecchio Miley, senza farsi sentire dagli altri.
< Joe ti fissa ancora > disse, senza quasi muovere le labbra.
Mi girai istintivamente e incrociai il suo sguardo, dall’altra parte della mensa, Joe mi osservava come quando eravamo nel corridoio.
Sbuffai irritata e mi lasciai cadere sulla sedia, mentre incrociavo le braccia.
“ Quello lì ha qualcosa che non va!” pensai.
< Demi che c’è? > mi chiese Justin.
< Niente...problemi da primo giorno di scuola > dissi, per tagliarla corta.
< Tipo? > chiese.
< Ma niente...è solo quel Joe Jonas che mi rende la vita impossibile > dissi e ricevetti un calcio da sotto il tavolo, da parte di Selena.
Mi piegai in due dal dolore < Ma sei fuori? > dissi < Perché l’hai fatto? > chiesi e lei mi lanciò un occhiataccia.
< Sele non ti preoccupare > disse Kevin.
< Si infatti > aggiunse Nick < sappiamo com’è nostro fratello >
Rimasi di sasso, Joe era loro fratello?
“ Dio che figuraccia!” pensai.
< Kevin, Nick scusate io non lo sapevo...se no non avrei mai detto una cosa del genere > mi affrettai a dire.
< Demi stai tranquilla> mi rassicurarono loro < sappiamo com’è nostro fratello >
< Ok, scusate ancora > dissi.
< Non ti devi scusare di niente >
Sorrisi, bè erano molto gentili.
< Allora sentiamo, cosa ha fatto nostro fratello? > chiese Nick.
< Ma no, niente di che, diciamo che mi ha preso un po’ in giro durante matematica, ma io l’ho messo al suo posto > dissi.
< Bè brava! Era ora che qualcuno lo facesse > disse Taylor.
< Senza togliere il fatto che è da stamattina che la guarda > disse Miley e io la fulminai con gli occhi, come per dire: questa potevi anche tenertela per te!
< Come fa con tutte > disse Taylor, la guardai confusa.
< L’anno scorso lei è uscita con Joe, ma la mattina dopo l’ha beccato mentre si baciava con un’altra > disse Selena per farmi capire, anche se con un tono quasi annoiato.
< Sele sai che ci sto male ancora adesso > disse Taylor.
< Si ma Tay è passato un anno! > esclamò Miley.
< Demi un consiglio? > mi chiese Kevin e io annui.
< Joe ci proverà con te, ma tu non dargli corda o finirai come Taylor > disse avvicinandosi a me e parlando a bassa voce, per non farsi sentire da lei.
< Quindi un consiglio d’amico: non sprecare il tuo tempo con lui > disse.
< Non pensavo di farlo > dissi, mentre tornavo a giocherellare con la bottiglia della mia bibita.
Poi, senza farmi notare, girai leggermente la testa e incrociai ancora quei due occhi castani, con cui non avrei dovuto perdere il mio tempo, ma c’era qualcosa in lui che mi diceva che non era tempo sprecato.


ehi ciao! Scusate l'attesa ma la scuola mi tiene molto occupata...sapete il 4° anno..bah comunque in origine questi erano due capitoli separati, ma per accorciare i tempi e per evitare di farvi soffrire troppo perchè temo non potrò più postare tanto spesso matterò due capitoli in uno così sarete più contente :D Grazie mille come sempre a tutte coloro che seguono le mie storie! Siete fantastiche!!!
Un bacio, Mara
  
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