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Autore: watereyes    21/09/2011    4 recensioni
Amu Hinamori è una normale ragazza di quindici anni. La sua vita scorre tranquilla, come un paesino svizzero in quelle palle di vetro con la neve finta. Finchè, come un fulmine a ciel sereno, non arriva qualcuno a dare una scossa a quel paesino perfetto. Un nuovo, misterioso vicino di casa...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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coup de foudre Bip bip. Bip bip. Bip bip.
Apro gli occhi a fatica. Che peccato, stavo sognando così bene... lentamente mi stiracchio e, sbadigliando, guardo la sveglia: le sette e un quarto. Molto bene, per una volta non dovrò fare le corse per arrivare puntuale, dato che sono in perfetto orario. Adesso mi alzo, mi vesto e mi preparo una bella colazione. Mentre mi sto infilando le calze però, sento come un campanello d'allarme risuonarmi in testa: "Le sette e mezza, le sette e mezza..." Strano. Che io sappia, la scuola comincia alle otto. Ma allora che cosa devo fare? Mi sto ancora arrovellando, quando di colpo ho un flashback:
Ieri sera, intorno alle undici.
- Aaaaaaaah!!! - fa Ikuto, alzandosi dal divano per sgranchirsi le gambe - Bel film, vero? - mi chiede, mentre si stiracchia la schiena. Assomiglia terribilmente a un gatto quando lo fa. A un meraviglioso gatto dagli occhi blu.
- Già... - dico io. "E ottima compagnia" penso tra me e me, anche se non lo dico. Mi alzo e lo accompagno alla porta.
- Allora ti aspetto domani mattina alle sette e mezzo davanti al cancello, okay?
- Okay. Buonanotte
- Sogni d'oro... - mi augura Ikuto, chiudendo il cancello.
Oh Cristo santo!!! Come ho fatto a dimenticarlo?!? Se ha popolato i miei sogni fino ad un minuto fa! In un attacco di adrenalina, finisco di vestirmi, lavarmi e pettinarmi: non c'è tempo di truccarmi. Corro lungo il corridoio, ma il mio mignolo sbatte contro il cassettone (a chi non è mai successa una cosa simile? xD ndw):
- Aaaaaaahia!!!! - strillo, saltellando su un piede solo - Ma... che cavolo... l'hanno messo... a fare questo stupido coso, se alla fine serve solo a farti male?!?!? - impreco. Scendo le scale di pessimo umore, lascio un biglietto ad Ami, mi infilo le scarpe ed esco di casa, con lo zaino in spalla.
- Salve! Siamo di cattivo umore? - mi saluta Ikuto, a cavallo di una moto blu.
- Orribile - sbuffo io, anche se non sono per niente sincera. Come faccio ad essere di cattivo umore quando sono con lui?
- Si vede - replica Ikuto, divertito - Dove hai la moto?
- Cavolo!!! Ho dimenticato le chiavi!! Torno subito! - eclamo, correndo in casa. Afferro le chiavi, che erano sul tavolo, ma quando esco Ikuto è sparito. "Dove sarà andato?" penso, mentre prendo Ermes dal garage.Mi sto infilando il casco, quando vedo Ikuto uscire di casa con un sacchetto in mano.
- Anche tu avevi dimenticato qualcosa? - gli chiedo
- Non proprio - risponde lui, porgendomi il sacchetto - Ho pensato che probabilmente avevi saltato la colazione
Apro il pacchetto e vedo che dentro c'è una brioche e un succo d'arancia.
- C-cosa te lo fa pensare? Non è per niente vero - dico io, arrossendo. Sfortunatamente, lo stomaco smaschera la mia pietosa bugia con un risentito e sonoro gorgoglio. Dal rosato con sfumatore rosse, divento un bordeaux dalle sfumatore quasi marroni.
- Ah no? A me non sembra - sghignazza Ikuto. E' evidente che si sta divertendo un mondo.
- C-comunque... grazie - balbetto
Ikuto smette di ridere e mi guarda, improvvisamente serio:
- Non c'è di che - dice - ma sappi che non faccio mai nulla gratis, quindi mi devi un favore - aggiunge malizioso.
- Q-quale? - chiedo, sempre più confusa e imbarazzata
- Lo scoprirai a tempo debito... andiamo ora? Altrimenti faremo tardi - e parte così, veloce come una saetta.
Lo raggiungo in un secondo e, mentre siamo fermi al semaforo, si sporge verso di me e dice:
- Gara? O devo pensare che hai paura?
Lo guardo, con gli occhi fiameggianti:
- Sta a vedere e mangia la mia polvere, piuttosto! - ruggisco, dando gas. Ci lanciamo in una folle corsa per la città, due bolidi senza controllo. Sento il vento scompigliarmi i capelli e la presenza di Ikuto accanto a me. Sorrido felice. Arriviamo pari, con una frenata degna di Steve McQueen.
- Non male, per una ragazzina - commenta Ikuto, togliendosi il casco
- Ti ho detto di non chiamarmi più così! E poi, mi spiace ma non riuscirai mai a battermi finchè sono con Ermes.
- Chi?
- Ermes. E' il nome che ho dato alla mia vespa - dico, con un leggero tono di sfida
- Ermes come il dio greco dei viaggi? In effetti la cosa ha senso... - fa Ikuto pensieroso
Lo guardo, stupita e felice. Questa è la prima volta che qualcuno, maschio o femmina, apprezza e riconosce al primo colpo il nome della mia moto. Senza accorgemene, sorrido.
- Che hai da sorridere?
- Eh? Niente niente, lascia stare...
Vedo che sta per dire qualcosa quando sento qualcuno che mi chiama:
- Amucciaaaaa!!!! Finalmente sei arrivata! Tesoro, devi assolutamente aiutarmi a...
- Ciao Tadase! - lo interrompo decisa - Ti presento Ikuto, il mio nuovo vicino di casa
Tadase si accorge solo in quel momento di Ikuto, ma gli lancia un'occhiata di apprezzamento molto più lunga del necessario.
- Piacere di conoscerti, Tadase. Io sono Ikuto Tsukiyomi
- Il piacere è tutto mio, Ikuto - sorride Tadase
In quel momento suona la campana.
- Accidenti, meglio sbrigarsi - esclamo - Ci vediamo dopo Ikuto, va bene? Buon primo giorno di scuola! - gli auguro sorridendo, prima di correre in classe. Non appena ci sediamo Tadase esplode:
- Santo cielo Amu!!! Hai visto quant'è bello? (è la prima cosa intelligente che sento dire da Tadase xD ndw) Tutte a te le fortune eh? Che gran pezzo di gnocco che ti ritrovi come vicino di casa! - Tadase si agita come se avesse un carciofo sotto al sedere e per calamrlo sono costratta a dargli una botta in testa
- Tadase!! Accidenti, vuoi deciderti a darti una calmata? E mettiti il cuore in pace. Non gioca nella tua squadra - sbotto io
- Davvero? Che gran peccato. Dici che potrà cambiare opinione?
- Spero proprio di... cioè credo di no - mi affretto a correggermi
- Speri? Ahi ahi ahi, siamo nei guai! Nei guai fino al collo, direi - Tadase si fionda sulla preda (che sarei io), come l'aquila sul topo - Ammettilo Amu, ammettilo che ti piace! Lo sai che non puoi nascondere nulla a Tadase, la Maga dell'Amore! - si vanta, mettendosi in posa.
- Ma se lo conosco da ieri! - dico, cercando (senza successo) di convincere me stessa
- Non credi ai colpi di fulmine? E' la forma d'amore più immediata e più potente. Quando l'hai trovato, tienilo stretto
Ripenso a ieri sera, ai nostri sguardi e a quello che ho sentito quando l'ho guardato negli occhi.Si, credo ai colpi di fulmine. Ovviamente, non è questo ciò che dico a Tadase:
- Tzè, ti sembro una che crede a queste cose?
- E sembra anche che tu gli piaccia parecchio - aggiunge lui, senza stare a sentirmi
- M-ma che dici?!? Se l'ho conosciuto solo ieri!!! - esclamo, più rossa che mai
- Per questo parlo di colpi di fulmine, dolcezza.


Ciao!!! :D Grazie per aver letto! :D Non era questo il modo in cui avrei voluto chiudere il capitolo, ma non sono riuscita ad andare più avanti di così, per colpa della scuola (che sia maledetta!). Mi farò perdonare, promesso! baci, watereyes
P.S. per chi non lo sapesse, il titolo del capitolo in italiano significa "colpo di fulmine"! Perdonate i nomi dei capitoli, please ^_^
   
 
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