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Autore: CP Coulter    24/09/2011    10 recensioni
Spin-off di Glee ambientato dopo Furt. Kurt inizia un nuovo capitolo della sua vita alla Dalton Academy per Ragazzi. Blaine, Wes, David, e i ragazzi di Windsor faranno diventare la sua vita (nel bene e nel male) molto più vivace di quanto non si aspettasse.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dalton

Episodio 19: Il Dipinto


 

I Windsor erano riuniti nella sala comune e tutti sedevano sul divano o stavano in piedi vicino ad esso. I loro occhi erano puntati sul maxischermo sul muro. La notizia dell'incidente si era diffusa come un incendio, e i cellulari erano suonati all'impazzata per i corridoi con messaggi che li avevano costretti a ritornare al loro dormitorio, dove il prefetto temporaneo era corso non appena Han e Dwight gli avevano riferito la notizia.

I gemelli avevano un'aria seria che per loro era atipica e stavano fissando lo schermo in attesa che iniziasse il telegiornale. Avevano tutti i visto nei titoli iniziali che avrebbero parlato dell'incidente. Nessuno sapeva dove fosse Dwight, ma Wes e David stavano fiancheggiando Blaine che era in piedi vicino alla finestra, con il telefono all'orecchio e le dita premute sul naso, come se stesse ancora cercando di trattenersi.

Sì.. dite loro che è un'emergenza,” mormorò Blaine con enorme pazienza. “.. Lo so. Dite loro che è Blaine. E che Shane.. ha avuto un incidente in montagna e sarebbe davvero molto d'aiuto se lo sapessero. Sì, lo so. Grazie.” Mise giù.

Non me lo dire,” Wes lo fissava incredulo.

Sono ancora a qualche cena d'affari o ad una festa o che ne so..” rispose Blaine mentre attraversava la stanza fino al divano. Tutti gli fecero immediatamente posto e Reed lasciò libero il posto in mezzo che stava tenendo per lui. La mano di Blaine tremò leggermente mentre rimise il telefono in tasca.

Questo è ridicolo, i tuoi genitori non possono non essere rintracciabili in un momento del genere!” scoppiò David.

Vuoi provarci tu?” sussurrò Blaine con un tono di voce molto controllato che comportava pericolo se David avesse continuato a sottolineare l'ovvio. David scosse la testa e si voltò. Blaine diventava irritabile solo quando era davvero molto stressato.

Il telegiornale iniziò, ma Blaine non vi degnò alcuna attenzione mentre sedeva perso nei suoi pensieri. In quell'istante le porte della sala comune si spalancarono e Kurt arrivò correndo, rosso in volto. Blaine si alzò immediatamente e si mosse verso di lui mentre Kurt si affrettava e lo stringeva saldamente tra le braccia.

L'ho appena saputo.. Scusa se non ero...” disse Kurt agitato mentre lo stringeva forte.

Non c'è problema,” mormorò Blaine abbracciandolo stretto, molto di più di quanto non volesse far vedere. “E' che.. non ho ancora avuto notizie. La TV non ha.. Han ci sta lavorando...” Scosse la testa. Alzò lo sguardo e sussultò leggermente.

Logan si trovava all'entrata della sala comune. Wes lo vide e si alzò. “Che ci fa lui qui?” domandò.

Sai, sono qui, posso sentirti,” borbottò Logan.

Ha sentito la notizia,” rispose Kurt guardando Blaine. “Stavamo parlando con la Medel nella sala dei Warblers. Lui..” Guardò l'altro prefetto. “Lui mi ha seguito.”

Blaine si sentì leggermente confuso e Logan poté soltanto scuotere la testa come se anche lui desiderasse spiegarsi. I gemelli stavano di fronte alla gabbia di Pavarotti con nonchalance per impedire che la vedesse, ma Logan roteò gli occhi. “So che avete preso Pavarotti e che è qui. Posso sentirlo cinguettare.” Sospirò. “E poi avete distratto Derek con una caramella “spaccamascella” che avete messo dentro anche alle palle di neve che ci avete tirato durante la tormenta.”

Il piccolo usignolo cinguettò come se volesse rispondere o forse approvare – nessuno poteva dirlo. I gemelli si guardarono imbarazzati. “...oh.”

Kurt fulminò i gemelli prima di guardare Blaine e abbracciarlo un'altra volta. Lo condusse al divano e lo fece sedere. “Che cosa hanno detto i tuoi genitori?” domandò.

Non sono rintracciabili,” disse Blaine, guardandolo intensamente e stringendogli la mano. “Ma ho lasciato due dozzine di messaggi che neanche loro potranno ignorare.”

La sala comune accolse un altro forestiero quando Justin arrivò di corsa senza fiato. “L'ho appena saputo dai Warblers di Hanover! Blaine.. mi dispiace. Sono arrivato appena ho potuto..” Vide Logan e sussultò. “Oh. Salve, Logan. Non mi aspettavo di trovarti qui.”

Logan roteò gli occhi. Era in momenti come questi che capiva quanto il suo essere solidale per qualsiasi ragione fosse inusuale. Era un testamento per la sua reputazione.

Le piccole casse sul tavolo emisero un crack che fece sussultare le persone lì vicino. La voce di Han uscì dalle casse, confermando che il Brucaliffo era di nuovo a lavoro. Kurt si era sempre domandato a cosa servissero e capì che era il mezzo con cui Han comunicava con il mondo esterno.

Fate silenzio, ragazzi. Ci sono novità in arrivo..”

Dopo quell'avviso, finalmente andò in onda il servizio e tutti nella stanza fissarono intensamente lo schermo. Blaine continuava a stringere la mano di Kurt mentre entrambi guardavano. Il servizio in sé non era molto lungo, ma per ora era tutto quello che avevano.

Il giornalista riportò che sei adolescenti della Walcott School erano saliti sulla montagna per un'escursione qualche giorno dopo Capodanno, ma solo uno o due di loro erano veri membri di un club di arrampicata. Il resto era andato con loro per l'escursione, sperando di fare esperienza con il campeggio ad alta quota. Una frana era stata annunciata subito dopo che i ragazzi erano partiti per la loro gita e d'allora non si era saputo nulla del gruppo che non era riuscito a ritornare nel giorno previsto.

Questo significava che gli scalatori erano scomparsi per ormai più di ventiquattro ore e squadre di ricerca erano state mandate a cercare i ragazzi che dovevano essere rimasti coinvolti in un incidente serio visto che le loro corde d'arrampicata erano state trovate spezzate vicino a dove era caduta la frana. I ricercatori stavano pattugliando l'area della frana alla ricerca di qualsiasi segno di vita o di corpi.

I genitori erano già stati allertati, ma per motivi di identificazione, gli adolescenti scomparsi erano stati mostrati tutti sullo schermo. Kurt sentì che Reed, pallido e tremante, era affondato sul divano accanto a lui quando la fotografia di Shane che sorrideva con i suoi compagni di classe era apparsa sullo schermo. La mano di Blaine tremò così tanto che Kurt dovette coprirla anche con la sua altra mano.

Per Blaine era troppo dover guardare e fu un sollievo quando finalmente il servizio terminò con il giornalista che annunciava che sarebbero arrivati ulteriori aggiornamenti.

Non appena il servizio terminò, le casse si accesero di nuovo.

Giusto perché lo sappiate, sto cercando ogni novità. Vi terrò informati. Ehi, gemelli, venite di sopra a prendere i walkie-talkie, così posso tenervi aggiornati se dovesse saltare fuori qualcosa di nuovo. Blaine, continuerò a cercare. Mi.. mi dispiace davvero tanto.”

Perché? Non è colpa tua..” rispose Blaine, ma il suo tono era così monocorde e studiato che Kurt capì che doveva aver detto quella frase così tante volte che ormai aveva perso ogni suo significato.

Il prefetto si alzò e uscì dalla stanza e Kurt lo seguì, prendendolo per mano e dirigendosi di sopra. Superarono i due prefetti e Justin diede una pacca affettuosa sulla spalla di Blaine. Logan guardò loro e le loro mani giunte mentre se ne andavano senza degnarlo di uno sguardo. Abbassò gli occhi mentre gli passavano accanto e poi guardò i gemelli.

I gemelli sbatterono le palpebre curiosi e Logan borbottò, “Prendetevi cura di Pavarotti o ad Harvey verrà un colpo.” Poi se ne andò. Mentre camminava nell'ingresso, tirò fuori il telefono e digitò un numero. Era abbastanza vicino a Justin che lo sentì dire, “Mi piacerebbe parlare con lui. Sì, sono Logan.”

Justin sembrava confuso, ma si voltò verso di loro. “D'accordo allora. Sarà meglio mettersi al lavoro. Dobbiamo fare tutto il possibile, giusto?”

Whoa, whoa!” scoppiò all'improvviso una voce nell'ingresso. “Perché Logan se ne stava andando.. Perché Justin..?” La voce li raggiunse. “Perché questa atmosfera?”

Tutti si voltarono e perfino Kurt e Blaine dal pianerottolo si girarono quando sentirono quella voce. Un ragazzo alto si trovava all'ingresso con indosso una t-shirt dei Dalton Kings. Al piede aveva una fasciatura, ma non aveva le stampelle e aveva anche un collare. I suoi capelli bruni erano disordinati, ma i suoi occhi azzurri sembravano abbastanza gentili. Stava guardando tutti, disorientato per le loro espressioni stupefatte.

..che c'è? Il vostro prefetto ritorna e non gli dite neanche ciao?” disse incredulo che ci fosse questo silenzio.

Quando vide il ragazzo dell'ultimo anno, Blaine sembrò all'improvviso sollevato. “Ehi Charlie,” disse con un grosso sospiro. “Bentornato.” Indicò gli altri ragazzi come se volesse ridargli tutta le responsabilità. “Sono tutti tuoi.”

I ragazzi di Windsor erano stupiti mentre il loro vero prefetto li guardava confuso. E dopo essersi tolto questo peso, Blaine trascinò Kurt di sopra, dirigendosi verso il corridoio.


 

Sono Kurt. E questa è la Dalton Academy.

Nessuno era preparato per questa notizia, soprattutto Blaine.

Tutti sembrano averla presa male, confermando che i Windsors si prendono cura l'uno dell'altro.

Windsor è il luogo più preparato ad affrontare una crisi.

..soprattutto perché di solito sono loro a causarle.

E ora Charlie, il vero prefetto, è tornato.

Il che significa che Blaine non ha altro a cui pensare se non questo.


 

Che cosa vuol dire che avete rubato l'usignolo d'onore?” esplose Charlie e tutti in sala comune rabbrividirono. Dopo che Kurt e Blaine se ne erano andati, Charlie aveva radunato il resto di loro in sala comune per delle spiegazione e per essere aggiornato su quello che stava succedendo.

Te l'abbiamo detto..” Wes fece una smorfia. “E' stato perché Logan ha detto ai genitori di Kurt..”

Chi diavolo è Kurt?” domandò Charlie che sembrava più confuso che mai.

Alice!” risposero i gemelli.

Chi diavolo è Alice?”

Questo non era il modo migliore per iniziare ad aggiornare il loro prefetto. Come Logan e Justin, Charlie Amos aveva l'affascinante lavoro di prendersi cura di coloro che vivevano nel dormitorio di Windsor in maniera ravvicinata, al contrario di Howard che era più un consigliere che altro e non era in giro molto spesso. Data poi la pazzia di Windsor, Charlie aveva spesso molti più problemi da risolvere – e da nascondere – che gli altri due prefetti. E se l'era cavata piuttosto bene, almeno fino a quando i gemelli non gli avevano procurato quell'incidente.

David gemette e affondò il volto tra le mani mentre i gemelli aggiungevano allegramente, “Alice è il novellino! Ha seguito il nostro Bianconiglio e..”

Charlie fece loro un gesto irritato con la mano. “Non stavo parlando con voi due, ma con persone sensate.” Mentre i gemelli si stizzirono per questa affermazione, guardò Wes e David in modo quasi supplice. “Quanto è lunga questa storia?”

Per incominciare, “Alice” è Kurt Hummel, il nuovo arrivato. Secondo, sei stato via per un po', Chaz, è una storia dannatamente lunga,” borbottò Wes.

Be', ho tempo ora,” disse il prefetto accigliato. “Perché c'è questa atmosfera? Blaine è il prefetto temporaneo.. voi ragazzi vi siete comportati bene con lui come vi avevo chiesto?”

Lo sbuffo divertito che uscì dalle casse costrinse tutti a guardarle. Si sentì qualcuno che tossiva, “Oh.. dannazione. Le casse erano accese? Scusate. Fate finta che io non ci sia.” La conversazione si concluse con un click.

Shane, il fratello di Blaine, è scomparso,” disse Reed a bassa voce da una delle sedie. Si stava fissando le mani. “E' andato a fare una scalata in montagna e c'è stata una frana..” Le sue mani stavano tremando – si vedeva chiaramente da come tremava la tazza di caffè che stringeva. Decise di metterla giù. “Io.. vado di sopra a controllare Blaine e Kurt e.. a finire i miei dipinti..” Lasciò la stanza di fretta.

I gemelli lo guardarono andare via con un sopracciglio sollevato. Charlie lo guardò andare via allibito poi si voltò verso gli altri per delle spiegazioni. “Ve lo chiedo di nuovo, che cosa mi sono perso?”

Lui.. be', non proprio lui.. Shane era..” Wes faticava a trovare le parole. “Be' Shane è venuto al Festival Invernale e sembrava.. molto preso da Reed. Non pensiamo che Reed ricambi ma.. non lo so, si è messo a piangere quando Shane se è partito dopo la festa di Capodanno.”

..Okay.. a proposito di questo imbarazzante avvenimento..” Charlie si avvicinò ai gemelli. “Toccava a voi ospitare quest'anno. Che cosa è successo? Vi prego, ditemi che non avete distrutto..” I profondi sospiri e i mormorii colpevoli intorno a lui lo convinsero a non completare nemmeno la frase. Non avrebbe dovuto nemmeno chiedere ai gemelli. “D'accordo, al diavolo!” Iniziò a togliersi il collare.

Whoa! Whoa!” David saltò in piedi. “Sei sicuro di poterlo fare? Chaz!”

Pensi che voglia tutta plastica addosso quando voi ragazzi chiaramente non sapete che cosa vuol dire trattenersi...?” Gettò il collare sul divano. “Vado di sopra a parlare con Blaine. Dopo tutto il tormento delle ultime settimane, potrebbe aver bisogno di qualcuno che non sia il ragazzo nuovo con...”

No!” urlarono tutti, trascinandolo indietro.

Charlie guardò le mani su di lui e poi li fissò come se avessero perso la testa, “Che problema avete?”

Non.. non interromperli,” disse Wes agitato facendo dei cenni con le mani. “Lascia che abbiano il loro momento. Ah.. abbiamo atteso una vita perché diventassero finalmente.. ufficiali.”

Che diventassero ufficialmente cosa?”

David glielo disse nell'orecchio. Charlie spalancò la bocca incredulo e poi affondò il volto tra le mani. “Oh cavoli, sono completamente perso. Non ci sono parole per esprimere la mia confusione in questo momento. Non è possibile che nessuno di voi non mi abbia mai aggiornato per tutto questo tempo. Mi riferisco a te, Han!” Urlò Charlie al soffitto.

Ehi, non tengo d'occhio le vite sentimentali di tutti!” protestò Han dalle casse. “Ho troppe maratone televisive da seguire!” Le casse si spensero di nuovo con un click.

Che cosa ha fatto Dwight per tutto questo tempo?” borbottò Charlie sempre con espressione sofferente.

In linea di massima è sempre sé stesso..” disse Wes pensieroso. “In realtà.. un pochino peggio. E' convinto che Kurt sia maledetto a causa di tutte le cose gli succedono..”

Allora dovrebbe fare un esorcismo a tutto Windsor se la base è solamente “cose che succedono”,” disse Charlie sarcastico. Si schiarì la gola, guardò gli altri ragazzi e prese subito il comando. “D'accordo. Risolveremo questo casino. Wes, David, datemi la versione e meno complicata di tutto quello che è successo. Ragazzi, voglio che facciate tutto il possibile per aiutare Blaine in questa situazione. Di sicuro qualcuno di voi ha abbastanza conoscenze per fare qualcosa. E voglio che viziate Blaine terribilmente per i prossimi giorni. Dopo tutto quello che gli avete fatto sopportare, cercate di trattenervi un po'.”

Si voltò verso i gemelli. “E Pavarotti. Ridatelo al dormitorio di Stuart o cadranno delle teste!”

Ma Logan ha infranto una regola!” protestò Evan.

Ha detto a dei genitori quello che facciamo a Windsor!” aggiunse Ethan.

Essendo anche lui profondamente immerso nella pazzia di Windsor, Charlie fece una pausa, rifletté e annuì. “Okay, d'accordo, l'usignolo rimane per un po'. Ma mantenetelo in vita e non lasciatelo in sala comune. Mettetelo da qualche parte dove Howard non possa vederlo così facilmente.” Batté le mani. “Muovetevi! Tutti! E date una ripulita a questa stanza! Adesso!”

I ragazzi si alzarono immediatamente, subendo l'ira del ragazzo più grande. Mentre Wes e David parlavano con Charlie, i gemelli si avvicinarono alla gabbia di Pavarotti e guardarono il piccolo usignolo a lungo, riflettendo su quale fosse il posto migliore per nasconderlo.

Si guardarono e sorrisero.


 

Un po' dopo, Dwight sospirò e si piegò indietro, brontolando. “In realtà no.. Continuo a non ricevere nulla dal pendolo.”

Forse perché non è così che dovrebbe funzionare un pendolo..?” La brunetta con le lentiggini all'altro capodo del telefono si stava arrampicando su uno scaffale e stava tirando giù dei libri polverosi, l'arredamento da “antica libreria” contrastava con le canzoni dei Muse che uscivano dallo stereo. “Voglio dire, sei sicuro di volerlo fare in questo modo?” Di solito non lo assecondava in questo modo, ma quella era una situazione tesa.

Sì!” urlò Dwight nel telefono. “Lo sai, l'ho già fatto!”

Dwight, quando provasti a farlo con tuo fratello non funzionò proprio bene.” Era un'accusa molto schietta che colpì tutto i nervi giusti. “Non funzionò come avevi pianificato.”

Dwight si irrigidì e fulminò il telefono. “Hai intenzione di aiutarmi o no, Aimee?”

Aimee McKleenan sospirò e prese altri due libri dalla sua collezione. Era la referente di Dwight in Ohio per tutte queste cose. Quel che tutti sapevano era che Dwight manteneva numerose conoscenze utili in tutta la nazione. Se non fossero stati più esperti, avrebbero potuto giurare che lo spiritualista stava progettando una operazione di caccia in stile Supernatural.

Ehi, ho dei fratelli anche io!” borbottò la ragazza nel telefono mentre sfogliava le pagine del libro. “So come ci si sente.. Quindi sì, sono qui che ti aiuto..

Grazie,” rispose Dwight con un sorriso. Aveva passato le ultime ore seduto con una grande mappa delle montagne del Colorado, circondato da candele, vari cristalli rocciosi, ingredienti e un pendolo di cristallo che pendeva sopra la mappa. A un ordinario spettatore, sarebbe potuto sembrare semplicemente matto, ma lui sapeva che cosa stava facendo.

O almeno così pensava. Ma quando il pendolo non era riuscito a trovare Shane sopra la mappa, aveva deciso di chiamare un esperto. E conosceva solo una persona in Ohio e quella persona era Aimee con la sua infinita pazienza.

Questo intero processo era il motivo per cui Dwight non si trovava al piano di sotto. Sapeva che cosa si provava a perdere un fratello e tra tutti coloro che si trovavano al piano di sotto lo sapeva meglio di come gli sarebbe piaciuto. Nel momento in cui aveva saputo della scomparsa di Shane, era corso con Han a riferire a Blaine la notizia - nello stesso modo in cui avrebbero dovuto riferirla a lui anni fa -ed era poi ritornato di corsa al dormitorio per fare di tutto per cercare Shane.

Non era riuscito a trovare Alan.. non in tempo. Ma che fosse dannato se non fosse riuscito a trovare Shane in qualche modo.

Si sentì un forte tonfo quando Aimee aprì un libro ed egli allontanò i suoi pensieri da un luogo in cui non avrebbero dovuto indugiare. Dopo un momento di borbottii tra sé, la ragazza disse, “Okay.. dice che quando stai cercando qualcuno, sarebbe molto d'aiuto avere qualcosa che sia direttamente connesso alla persona che stai cercando. Non se funzionerà anche con quel tuo folle metodo, ma..

Ma non conosco il ragazzo!” protestò Dwight guardando l'orologio ticchettante e sapendo che il tempismo era cruciale. “Non ho nulla di suo!”

Con estrema pazienza, Aimee gli parlò molto lentamente con cautela. “Non hai detto che sei nello stesso dormitorio di suo fratello..?

Già..” Qualcosa scattò e Dwight sbatté le palpebre. “Oh! ..pensi che dovrei prendere il sangue di Blaine?”

Perché deve per forza essere sangue?” domandò Aimee incredula. “Prendi una foto, una maglietta, qualcosa!

Va bene! Okay, hai ragione. Un secondo, ti richiamo!” Dwight riattaccò e corse fuori dalla porta. Si affrettò verso la porta di quercia della camera di Blaine, ci andò a sbattere contro e iniziò a bussare incessantemente finché non venne aperta.

Sì?” sibilò Kurt mentre apriva la porta, trattenendosi chiaramente dal fare un commento così crudele da far ribaltare le budella. Vide Dwight e si accigliò. “Dwight, se è ancora del cibo..”

Cibo?” Dwight sbatté le palpebre.

Kurt roteò gli occhi e aprì la porta un po' di più.

I Windsors affrontavano lo stress a modo loro e amavano pensare che fossero a conoscenza di come la persona che stavano aiutando l'affrontasse. Questo spiegava il piano delle cento tazze di caffè nella stanza di Kurt il giorno in cui l'avevano sentito urlare contro Tabitha. Sfortunatamente, qualcuno aveva ricordato a loro che quando Blaine faticava con gli studi alla Dalton, teneva degli snack a portata di mano nella sua stanza così che potesse mangiare mentre studiava (e soprattutto perché quando studiava troppo si dimenticava di mangiare).

Così in qualche modo, tutti a Windsor si erano convinti – e non c'era il minimo dubbio su quale coppia di ragazzi identici avesse avuto l'idea, perché sicuramente Wes e David erano più furbi – che il modo migliore di aiutare Blaine fosse il cibo. Kurt aveva lasciato la camera di Blaine per trenta minuti, nulla di più, ma quando era ritornato Blaine era stato circondato di cibo – che variava dal cibo del fast food, dolci e interi pranzi da gourmet. L'ex prefetto temporaneo non aveva nemmeno la forza di dire ai suoi gentili compagni di dormitorio di smetterla e lasciava che tutto accadesse.

Kurt sospirò e roteò gli occhi verso quel disordine e verso Blaine che era seduto sul suo divano mentre era al telefono con qualcuno che evidentemente era abbastanza importante per lui, visto che stava in silenzio. Kurt guardò Dwight e indicò il cibo. “Prendi qualcosa, ti supplico.”

No, sono qui per vedere Blaine!” disse Dwight immediatamente entrando. “Ho bisogno di qualcosa che appartenga a Shane o sia direttamente collegato a lui.”

Chiedo scusa?”Kurt strabuzzò gli occhi. “Perché?”

Sto cercando,” disse immediatamente Dwight. “Sto provando a trovarlo sulla mappa. Non sta funzionando. Ho bisogno di qualcosa di suo.”

Che tipo di ricerca?” domandò Kurt, incrociando le braccia e guardando Dwight accigliato. Davvero? In un momento come questo? Sul serio?

In questo caso, è quando prendi un pendolo e lo fai pendere sopra una mappa per trovare qualcuno..”

Kurt voleva strangolarlo e riuscì solamente a dire le parole che sarebbero dovute diventare il motto del dormitorio di Windsor: “Ma sei impazzito?

No..” Blaine riattaccò con chiunque stesse parlando e si alzò. Fece un vago cenno a Dwight. “Dagli quello che vuole.”

Kurt fissò il suo fidanzato incredulo. “Che cosa?”

Ecco.” Blaine tolse una foto dalla bacheca di sughero sopra la sua scrivania e la lanciò a Dwight che la prese con facilità. Dwight la guardò e vide che era una fotografia di Shane – solo Shane, catturato durante una risate che si poteva udire uscire dalla fotografia – e annuì. “Fantastico! Grazie!”

E così Dwight lasciò la stanza di corsa. Kurt vide la porta sbattere e si voltò verso Blaine, camminando verso di lui accigliato. “Okay, questo è troppo. Se ora stai assecondando Dwight, devi sederti e calmarti.”

No, va bene se è Dwight.” Blaine si sedette con un sospiro. “Puoi.. urlare contro a tutti gli altri per il cibo, ma dovresti lasciare che Dwight faccia quello che vuole.”

Perché?”

Dwight probabilmente è l'unico a Windsor che può capire.” Blaine si appoggiò alla spalla di Kurt senza esitazione. “Anche il suo fratellino Han sparì. Dwight non seppe nemmeno che Alan era sparito – nessuno volle dirglielo – fino a che non fu sparito per quasi tre giorni. Dwight era a casa di un parente quando accadde. Aveva tredici anni e Alan sette, ma erano molto vicini. Alan venne trovato morto.. nel punto esatto in cui Dwight aveva predetto che l'avrebbero trovato.” Blaine sospirò “.. non è stato un bel colpo per la sua psiche. Quindi se vuole fare questa cosa per Shane, io dico che bisogna lasciargliela fare.”

Kurt si alzò e si inginocchiò di fronte a lui prendendogli la mano. “Blaine.. questo non è quello che accadrà a Shane, lo sai. Non arrenderti in questo modo. Tu sei l'ultima persona che deve arrendersi.”

Non mi sto arrendendo,” rispose Blaine.

Sì, invece! Guardati!” Kurt indicò lui e il resto della camera. “Guarda tutto questo! Non ti sei ancora arreso completamente, ma posso vedere che stai iniziando a farlo. Tu.. stai cadendo a pezzi”

Io.. non posso..” Blaine faticò a contenersi e non ci riuscì. “Io sto per impazzire. Non posso.. perdere Shane. Non posso. Ho perso tutti quelli del mio passato e pensavo che avrei combattuto per il mio fratellino e alla fine l'ho mollato. E ora è da qualche parte..”

Tu non l'hai mollato..” lo sgridò Kurt guardandolo male. “Nessuno ha mollato nessuno. Sei venuta alla Dalton perché alla fine stavi cadendo a pezzi. Era l'ultima risorsa. Il fatto che tu abbia resistito così tanto la dice lunga sul perché alla fine sentivi di dover scappare. Succede! C'è un limite che una persona può sopportare prima di.. “Si fermò, lasciando uscire l'aria. “..pensavo che dopo che io avessi lasciato la mia vecchia scuola avresti capito.” Si voltò, domandandosi quale fosse il modo migliore per alleggerire le sue preoccupazioni.

Blaine lo guardò e vide la frustrazione sul suo volto. Sorrise debolmente e toccò la guancia di Kurt, costringendolo a guardarlo. “..Sono felice che tu sia qui.”

Kurt fece un piccolo sorriso, ma i suoi occhi non lasciarono mai la sua faccia. “..dove altro dovrei essere?” Kurt si piegò in avanti e gli mise le mani sulle spalle. “Sei tu quello che voleva uscire con me. Quindi ora sei costretto a rimanere con me.”

Blaine sorrise e appoggiò la fronte su quella dell'altro ragazzo. “...sopravviverò.”

Kurt si fece avanti e lo baciò brevemente. Poi si piegò indietro e disse, “Che cosa dicono quelli che hai chiamato?”

Blaine scosse la testa. “I miei genitori hanno finalmente risposto. Mamma sembrava preoccupata.. papà sembrava arrabbiato... Ma stanno andando lì proprio mentre parliamo. Io.. volevo andare, ma non me l'hanno permesso. Mi hanno detto di rimanere qui. E di aspettare.”

Kurt passò una mano tra i capelli di Blaine. “Allora.. aspetteremo con te. Tutti noi.”

Non capisco perché non possa andare a cercarlo con loro.”

Perché l'ultima cosa che dovresti fare e salire su quella montagna.” Kurt si accigliò. “Sono piuttosto sicuro che sia ancora pericolosa dopo quella frana. E così avremmo due fratelli in pericolo.”

Sospirando, Blaine si appoggiò al divano, la mano ancora stretta a quella di Kurt. “Penso che tu abbia ragione, ma.. non riesco a farne a meno. Sento che dovrei.. fare qualcosa di più.”

Non c'è molto che si possa fare.. anche se i tuoi giorni saranno lì, tutto quello che faranno sarà aspettare.” Kurt si sedette di nuovo accanto a lui. “Quindi aspettiamo. E speriamo che quel pazzo di tuo fratello ne esca tutto intero.”

Blaine annuì. Intrecciò le sue dita con quelle di Kurt mentre diceva, “Ti darebbe molto fastidio.. rimanere qui stanotte?”

Nonostante non volesse, Kurt diventò scarlatto. “Oh.. no.. non c'è problema, se hai davvero bisogno che rimanga.”

Sì, ne ho bisogno.” Blaine non lo stava guardando e chiaramente non stava dando molto importanza a quello che stava dicendo e forse era per questo che non aveva notato l'espressione di Kurt. Lo guardò e disse, “Solo se tu lo vuoi.”

Oh.. sì, lo voglio.” Kurt alzò le spalle con nonchalance. Perché ora era così imbarazzante? E la situazione... questa reazione era decisamente non necessaria. Era solo per dargli supporto. Saltò in piedi, sistemandosi i vestiti. “Be'... vado.. a prendere le mie cose. Per portarle qui. Tu rimani qui e..” si vide intorno e vide solo cibo. Roteò gli occhi. “.. e mangia o qualcos'altro.” Lasciò la stanza in fretta.

Blaine, che si era appoggiato a Kurt ed era caduto sul divano quando l'altro si era alzato, lo guardò andare via, leggermente confuso dalla sua alacrità. Fu solo allora che realizzò le implicazioni di avere il proprio ragazzo in camera per una notte. La sua faccia diventò rossa e lui gemette. “Questo non è il momento per pensarci!” brontolò tra sé.

Decise di accendere la televisione, sperando di ricevere qualche notizia in più.

Quando Kurt entrò nella sua stanza, fu sollevato di trovarla in ordine e pulita al contrario di quella di Blaine che era stra colma di cibo. C'era silenzio, ma nel mezzo della stanza, Reed sedeva nell'area comune, guardando un dipinto non terminato.

E quando si voltò sorpreso verso Kurt, il suo compagno di stanza si fissò le mani macchiate di pittura e le lacrime iniziarono a mescolarsi con la vernice.

Oh Reed.” Fece un passo avanti e il suo piede urtò un pezzo strappato di un dipinto. Abbassò lo sguardo e lo guardò accigliato mentre lo raccoglieva: era il ritratto quasi finito a pastello di Shane, ma ora era rovinato. “Ma che..”

Non sono riuscito a finirlo,” borbottò Reed in tono abbattuto da dove sedeva, voltandosi verso il suo lavoro. “..quando si tratta di lui.. non riesco mai a terminare.”

Ma di che cosa stai parlando? Gli hai dato a un dipinto all'aeroporto.”

Non era finito nemmeno quello. Non se n'era accorto, ma come avrebbe potuto?” Pugnalò la tela con un pennello. “.. non riesco mai a finire” Tracciò una linea scura per definire un ricciolo e le sue mani tremarono – e si fermò. Gettò il pennello a terra, spinse via la tela – questa cadde rumorosamente e lui non si preoccupò nemmeno di raccoglierla – e affondò la testa tra le mani. Sembrava arrabbiato, frustrato e più confuso che mai.

Okay, devi smetterla,” disse Kurt, più severamente di quanto non avesse voluto mentre attraversava la stanza e raggiungeva il suo amico. In questo caso però era veramente necessario. Scosse Reed con forza. “Guardami, Reed! Smettila di piangere e guardami!”

Io..non riesco nemmeno a respirare in questo momento..!” tossì l'altro ragazzo mentre la vernice e le lacrime gli scorrevano sul volto. Kurt borbottò qualcosa di incomprensibile, prendendo dei fazzolettini da una scatola vicina e pulendo via la vernice.

Reed lo allontanò debolmente. “L'ultima cosa che ho fatto.. è stata rifiutarlo..” tossì, rise amaramente e sibilò allo stesso tempo. Questa confusione di suoni rifletteva ciò che provava per sé stesso in quel momento. “..Forse non ricambiavo quei sentimenti quando lui me li ha rivelati.. ma si era innamorato di me e questo non era mai successo prima! Hai idea di quanto maledettamente colpevole io mi senta in questo momento? Non è giusto! Perché sta succedendo tutto questo?”

Kurt digrignò i denti. Mise giù i fazzolettini e schiaffeggiò Reed. Non era stato uno schiaffo forte come quello che aveva dato a Logan, ma servì a stordire l'altro.

Silenzio.

L'altro ragazzo sembrò tornare in sé, fissandolo stupito e con una guancia scarlatta. Le lacrime si fermarono immediatamente. Kurt lo guardò con un'espressione penetrante. “Mi dispiace, ma ho dovuto farlo. Eri isterico. Shane. E'. Vivo. Hai capito?”

Questo sembrò fare effetto su Reed. Probabilmente aveva solamente bisogno di sentire qualcuno dirlo ad alta voce. “..Io..” Sbatté le palpebre. “Oh, cielo, sì. Che cosa stavo facendo..?”

Kurt, ora che aveva ottenuto la sua attenzione, ammorbidì il tono. “Fino a che Blaine ed io non sentiremo qualcosa riguardo ad un cadavere, almeno che tu non lo venga a sapere direttamente da noi, devi smetterla di piangere.” Ricominciò a togliere la vernice dalla faccia e dalle dita dell'amico. “Devi smetterla di essere così spaventato e devi smetterla di distruggere i tuoi lavori!”

Brontolò mentre raccoglieva la tela e la poneva sulle ginocchia di Reed. “E' soltanto isterismo.” Raccolse i pennelli dal tavolo e li mise nel kit di Reed. “Dobbiamo concentrarci, d'accordo? So che sei sconvolto – tutti a Windsor lo siamo, francamente – ma piangere in questo modo non serve a nulla.”

Già..” mormorò Reed con l'aria di qualcuno appena sveglio. Rimase a lungo in silenzio prima di alzare la testa confuso. “Scusa, ma quando saresti entrato e perché sei qui?”

Kurt roteò gli occhi e scossa la testa mentre si puliva le mani, rialzandosi dal tappeto. “Come vorrei poter filmare la tua espressione in questo momento.”

La porta della loro stanza si aprì e Wes e David apparvero ansimanti.

Ehi!” disse Wes senza fiato, appoggiandosi allo stipite della porta mentre David attraversava il corridoio per raggiungere la camera di Blaine e avvertirlo. Wes teneva in mano un walkie-talkie dal quale usciva la voce di Han. “Ha trovato qualcosa!”

Ehi,” disse Han dal suo rifugio al piano di sopra. Stava lavorando alacremente al suo computer. “Sto seguendo i progressi del gruppo di ricerca in tempo reale attraverso un satellite..

Come puoi farlo esattamente?” domandò Blaine nel preciso istante in cui arrivò. Kurt lo raggiunse immediatamente e gli prese il braccio.

Han esitò un attimo prima di dire, “Potrei aver fatto del lavoro da hacker un po' creativo ed aver “preso in prestito” un satellite spia..

Visto il silenzio che seguì, Han aggiunse immediatamente, “Non è che fosse uno di quelli puntati in questo momento contro un'altra nazione, sapete! E sono stato veramente veloce, ve lo giuro. Tipo un paio di minuti.. mezz'ora al massimo..

Non sono sicuro se doverti ringraziare o doverti odiare perché ora siamo tutti imputabili di un reato federale..” borbottò Blaine premendosi le dita sulle tempie.

Diccelo e basta, Han,” disse David.

Il gruppo di ricerca ha trovato alcune tracce degli scalatori. Hanno trovato qualcosa in fondo ad una gola. Ora è tutto rovinato, ma sicuramente deve essere qualcosa che è caduto ad uno degli scalatori. Non sanno che cosa sia esattamente..

Gli altri attendavano con impazienza.

...ma dicono che sia un piccolo dipinto in un contenitore cilindrico.


 

La mezzanotte passò senza alcuna notizia del gruppo di ricerca a parte quella che Han aveva riferito. Non era promettente. Nessun Windsor voleva che Blaine passasse la notte da solo, soprattutto dopo le ultime notizie, ma Blaine insistette affinché rimanesse solamente Kurt. Visto che Blaine era il suo ragazzo, aveva la precedenza, ma Kurt non se la sentiva di lasciare Reed da solo. Reed d'altra parte, lo buttò praticamente fuori dalla stanza.

Per amor del cielo, Kurt, vattene,” aveva insistito il suo amico, gettandogli le sue cose. “Pensi che mi faccia piacere che tu mi veda in questo stato? Vai! Dai il tuo supporto a Blaine o altro. Il tuo compito è aiutare lui, non me.”

Così Kurt se ne andò, ma non senza chiedere ai cospiratori di tenere d'occhio il loro amico un po' intontito. I gemelli infestarono la stanza per un po', fino a che Reed non dovette buttarli fuori perché si erano messi a tirare di scherma con i suoi pennelli. Wes e David invece erano in camera di Blaine e stavano cercando di aiutarlo con tutto il cibo, fino a che Charlie non decise finalmente di dare un po' d'ordine a quella pazzia e disse a tutti di andarsene.

Dovevano essere le due del mattino quando Dwight udì il leggero bussare alla sua porta. Non alzò nemmeno gli occhi dal pendolo che dondolava al lume di candela, l'unica fonte di luce nella stanza. “..è aperto.”

La porta si aprì cigolando. “Il mio compagno di stanza sta dormendo,” mormorò Dwight.

Lo so..”

Dwight alzò lo sguardo e vide Reed con le braccia strette intorno a sé per proteggersi dal freddo. Indossava uno di quegli strani pigiami che aveva le maniche troppo lunghe per lui. Gli occhi erano gonfi. “...Posso restare qui per un po'?”

Dwight lo studiò a lungo. Notò che Reed aveva attraversato la linea di sale di fronte alla porta senza problemi e non erano ancora le tre quindi era probabile che quello fosse veramente Reed e non un'altra creatura. Alzò le spalle e gli fece cenno di sedersi accanto a lui su uno dei cuscini per terra.

Reed chiuse la porta, si sedette accanto a Dwight e posò le braccia sul tavolo sbirciando la mappa con i suoi lucidi occhi marroni. Le ciglia erano ancora bagnate. “...che cosa stai facendo?”

Dwight stava ancora muovendo con cautela il pendolo sopra la mappa. I suoi occhi mostravano chiaramente che non aveva smesso di farlo per almeno sei ore. “..sto cercando Shane.”

Con..una collana?” domandò Reed.

Pendolo,” replicò Dwight concentrandosi di più.

Reed guardò quel bel pezzo di cristallo dondolare sopra la mappa. “..sono abbastanza sicuro di aver visto qualcosa del genere in una replica di Streghe. Sai che dicevano che in realtà non funziona veramente?”

Shh!” brontolò Dwight. “Trovai Alan in questo modo e troverò anche Shane in questo modo. E non ho intenzione di fermarmi fino a quando non ci sarò riuscito.”

Chi è Alan?” domandò Reed.

...il mio fratellino.”

Oh..” Reed era troppo assopito per avere una vera reazione. Affondò la testa tra le braccia con un sospirò. Non seppe cosa succedette dopo quello, ma dovette essersi addormentato sul tavolo. Quando si svegliò, Dwight era ancora intento a fare quello che stava facendo, ma intorno alle spalle di Reed c'era una coperta.

Mi sono addormentato...?”

Per mezz'ora.”

Reed studiò il pendolo. “Da quanto lo stai facendo?”

..Da quando l'ho saputo..?”

Perché?”

Te l'ho detto. Non mi fermerò fino a quando non avrò trovato Shane.” Senza guardare, indicò una fotografia sul tavolo. Reed la prese con cautela e vide Shane ridere nella foto. Sorrise molto debolmente. “..quando avrai finito.. posso tenerla?”

No,” disse Dwight gentilmente ma con tutta la testardaggine per cui era conosciuto. “Quando avrò finito, troveremo Shane e non avrai più bisogno della foto.”

Sembrava così sicuro che Reed quasi sorrise. Era quella sicurezza che aveva bisogno di sentire e nonostante i ragionamenti di Dwight potessero essere completamente discutibili, decise di rimanere per un altro po'.

Contrariamente a quanto Kurt si era aspettato, passare la notte in camera di Blaine non fu imbarazzante. Fu tutto completamente innocente. Condivisero lo stesso letto e per un po', mentre entrambi se ne stavano sdraiati li, appoggiati alla testata del letto con le mani giunte, cercando di prendere sonno e scoprendo di essere troppo preoccupati per farlo, non c'era molto che potessero fare.

Aspettarono.

Kurt era sicuro di essersi addormentato per primo, ascoltando Blaine respirare, perché la coperta che copriva entrambi era tutta dalla sua parte quando si mosse. Ma fu la musica a svegliarlo.

Era bassa e tenue, chiaramente suonata da qualcuno che non voleva essere sentito. Ma Blaine era seduto dall'altra parte, con le mani sulla tastiera. I suoi occhi cerchiati di nero mostravano chiaramente che non aveva ancora dormito e che in qualche modo stava cercando di tenersi occupato durante l'attesa.

Sembrava che la musica giungesse da un posto lontano, proprio come l'espressione nei suo occhi.

Woke up this morning

And I heard the news…

I know the pain of a heartbreak

I don't have answers

And neither do you

I know the pain of a heartbreak…

Kurt si tirò su per ascoltare e guardare Blaine. Lui non notò Kurt. Era difficile credere che potesse notare qualsiasi cosa al momento.

The confusion and the doubts you had

Up and walk away

They walk away

When a heart breaks…

Kurt camminò in silenzio verso di lui. Questo fece alzare lo sguardo di Blaine per la prima volta. Realizzò che Kurt era sveglio e sembrava volesse fermarsi, ma Kurt alzò la mano e scosse la testa, facendogli cenno di continuare.

Blaine sorrise debolmente mentre Kurt si sedeva accanto a lui, ponendo le dita sulla tastiera e suonando insieme a lui. Le loro mani erano quasi si intrecciavano fra loro.

I heard the doctor

But what did he say

I knew I was fine about this time yesterday

I don't need answers

I just need some peace

I just need someone who could help me get some sleep…

Who could help me get some sleep…

Kurt sorrise leggermente mentre continuavano a suonare insieme e Blaine continuava a cantare. Sorrise a Kurt quando alzò lo sguardo verso di lui. Sembrava stare un po' meglio ora e quel sorriso diventava sempre più luminoso ogni volta che le loro mani si toccavano.

This isn't easy

This isn't clear

And you don't need Jesus

Til you're here…

Then confusion and the doubts you had

Up and walk away

They walk away

When a heart breaks…

La musica si concluse lentamente e Blaine si appoggiò a Kurt mentre poneva le sue mani sopra quelle di lui sulla tastiera. “..Mi dispiace averti svegliato.”

E' stato un bel modo per svegliarsi.” Kurt lasciò che si appoggiasse a lui per un momento. “Ti senti un po' meglio adesso?”

Un po',” Blaine annuì.

Nessuno novità?”

Non ancora..”

Allora torna a letto,” Kurt sorrise alzandosi in piedi e tirando su Blaine. “Se dovrai sopportare tutto questo, avrai bisogno di pensare razionalmente. E non si può pensare razionalmente senza un buon sonno.”

Ci volle un bel po' per convincerlo, ma alla fine Blaine si arrese. Quando si addormentò, stava fissando le fotografie sulla sua bacheca di sughero ed era impossibile dire se stesse pensando a Shane o tutto in generale. Nell'oscurità sussurrò a Kurt, “Quando tutto questo sarà finito..non voglio pensarci mai più.”

Pensare a cosa?” domandò Kurt.

Non ricevette una risposta. Blaine si addormentò subito e Kurt lo seguì immediatamente dall'altro lato del letto.

Il giorno successivo la luce del sole filtrò attraverso le finestre in modo fin troppo allegro. Blaine dormiva ancora quando Kurt si svegliò e vide Wes e David nella stanza e i gemelli all'ingresso.

David agitò leggermente le braccia e fece cenno di non svegliare Blaine. Kurt si allontanò con cautela dal corpo addormentato di Blaine e raggiunse gli altri due. “Che succede?” sussurrò.

Stavamo solo controllando.” David guardò Blaine. “Come se la sta cavando?”

Non ha dormito fino alle quattro,” sospirò Kurt. “Lo so perché anche io ero sveglio.”

Il Brucaliffo dice che i ricercatori stanno controllando le zone più lontane nella speranza che gli scalatori siano finiti da qualche parte fuori mano. Stanno sperando di trovare più loro tracce.” Wes sembrava leggermente stressato. “Reed non è nella sua stanza.”

E' nella mia,” mormorò Dwight comparendo all'improvviso all'ingresso. Aveva l'aria di uno che non dormiva da giorni e le sue occhiaie scure erano più pronunciate del solito. “Sì è addormentato lì.”

Howard ci ha detto che il Bianconiglio può saltare le lezioni oggi,” disse Evan.

Può rimanere qui in attesa di novità. Se fosse per noi, sarebbe già su uno dei nostri aerei per il Colorado,” aggiunse Ethan. “Ma non hai detto che i suoi genitori non lo vogliono lì?”

Kurt annuì. “Vogliono che rimanga qui e che aspetti. Suppongono che abbiano tutto sotto controllo..”

Il walkie-talkie sul tavolo emise un crack che fece sobbalzare tutti. Blaine probabilmente non aspettava altro perché all'improvviso si svegliò con l'aria confusa.

Ragazzi,” disse Han. “Ci sono sviluppi. Blaine, sei lì?

Sono in ascolto.” Blaine si stava strofinando gli occhi.

Il numero dei gruppi di ricerca è stato allargato per poter controllare più zone. Qualcuno con delle serie conoscenze ha mandato delle truppe in più, ora è quasi un piccolo esercito. Sono appena arrivati.

Blaine era sorpreso. “Io.. non ne sapevo nulla.” Era sicuro che i suoi genitori non avessero quel particolare tipo di influenza. Guardò gli altri. I ragazzi di Windsor si limitarono a guardarsi tra di loro. Nessuno di loro aveva mandato persone in più.

Han non era riuscito a trovare maggiori informazioni. Disse soltanto. “Be'.. visto il loro numero, possiamo aspettarci delle novità in giornata. Siamo davvero fortunati che gli scalatori siano spariti presto. Non avremmo così tanto tempo altrimenti. C'è ancora una grossa possibilità che siano vivi da qualche parte. Resisti, Blaine.” Il walkie-talkie fece un altro crack e Han chiuse le radio comunicazioni.

Blaine guardò i ragazzi. “Dovreste andare a lezione.”

Possiamo bigiare e stare con te,” si offrì Wes, ma Blaine scosse la testa. “No. Andate a lezione. Io..io starò bene qui.”

Posso rimanere,” disse Kurt guardandolo.

Blaine lo guardò a lungo come se stesse combattendo con sé stesso. Voleva chiaramente che lui rimanesse, ma alla fine, scosse la testa. “..Io.. penso di dover rimanere da solo per un po'. Voi ragazzi dovreste andare.”

Kurt spostò lo sguardo, annuendo lentamente. “..va bene. Capisco.” Raggiunse Blaine e lo baciò. Blaine ricambiò il bacio, trattenendosi dal tenere Kurt con sé mentre l'altro ragazzo si allontanava.

Sarò qui in cinque minuti se dovesse accadere qualcosa,” disse Kurt.

D'accordo.”

Io non andrò a lezione,” dichiarò Dwight. “Ho delle ricerche da fare.” E se ne andò di nuovo, ritornando nella sua stanza. Aveva detto che non si sarebbe arreso e i Windsor, che non potevano fare molto se non aspettare e chiedere ai loro genitori che facessero più pressione sulle ricerche, quasi invidiavano la sua sicurezza.

Nessuno in classe riuscì a concentrarsi; quello era evidente. I professori che avevano i cospiratori come studenti notarono che prestavano a malapena attenzione e i loro cellulari erano sempre accesi, in attesa di novità. Dopo la seconda minaccia di confisca, smisero semplicemente di sgridarli.

Nemmeno Reed era andato a lezione: Han aveva riferito che Reed era in camera di Blaine a dipingere e a tenere compagnia al fratello maggiore (nonostante le insistenze di quest'ultimo affinché il pittore andasse in classe). Decisero di lasciarlo stare. Gli artisti erano strani e spesso erano persone sensibili a affrontavano le cose a modo loro: non tutti avrebbero capito.

Con tutta la scuola che parlava dell'incidente e di come il fratello del solista dei Warblers fosse smarrito e possibilmente morto, il morale era veramente basso e i ragazzi continuavano a sussurrare per i corridoi.

Justin sembrava molto stressato mentre parlava con Charlie, camminando lungo il corridoio in mezzo ai pettegolezzi più tardi nel pomeriggio. “Perfino Hanover è preoccupato, quindi possa a fatica immaginare come sia nel tuo dormitorio.”

Be', l'atmosfera non è festosa come mi aspettavo, ma si stanno tutti dando da fare per Blaine,” Charlie annuì zoppicando sul suo piede ferito. “Hanno cercato di sommergerlo di cibo e ho dovuto fermarli.”

Non ho mai pensato che Blaine fosse il tipo che mangia quando è stressato.” Justin sbatté le palpebre.

Oh no, è il tipo che si dimentica di mangiare quando è stressato.” Charlie alzò le spalle. “Ad ogni modo, hai saputo se qualcuno ha sfruttato qualche sua conoscenza per questa storia? Han Westwood ha detto a qualcuno dei ragazzi che un numeroso gruppo di ricercatori è stato mandato sulla zona. So che la famiglia di Blaine ha una certa influenza, ma non di quel tipo. Nessuno degli altri Windsor se n'è preso il merito.”

Be' nessuno ad Hanover ha fatto nulla,” rispose Justin confuso. “Spencer Willis potrebbe avere quel tipo di influenza – è lui quello che ha le conoscenze nei Marines – ma non mi ha detto nulla riguardo al mandare delle persone. Pensi che dovrei chiederglielo?”

Forse, se non dovesse saltare fuori nulla,” mormorò Charlie. “Deve essere terribile per Blaine: so che ha un passato davvero infernale.”

Justin annuì e vide Kurt passare accanto a loro nel corridoio diretto alle prove dei Warblers. Wes e David gli andarono in contro chiedendogli immediatamente qualcosa ma Kurt si limitò a replicare con un cenno del capo, con il volto pallido e l'aria preoccupata, guardando fuori dalla finestra in direzione del dormitorio di Windsor. Justin sospirò. “Neanche Alice l'ha sta prendendo bene, a quanto vedo. Ma visto che è il suo ragazzo..”

Okay, perché tutti conoscono questa storia?” Charlie era incredulo.

Siamo un gruppo piuttosto chiacchierone, lo ammetto. Non ho saputo nulla di nuovo per tutta la notte. Ci sono novità?”

Nessuna, ma Han dice che dovremmo riceverne qualcuna in giornata.”

Quel ragazzo è un po' strano,” disse Justin pensieroso. “E' sempre nella sua stanza e non va quasi mai a lezione.”

A quanto pare è cagionevole di salute,” Charlie fece una smorfia. “O almeno questo è quello che i suoi genitori amano dire agli insegnanti così che possa rimanere nella sua stanza e spedire i compiti per via telematica. Ma si fa vedere durante gli esami.”

Be' per ora.. è molto utile,” ammise Justin, ma dentro di sé iniziò a interrogarsi sulla sanità mentale di tutti al campus. Chi altro sarebbe stato abbastanza pazzo da fare cose del genere?

Nel dormitorio di Windsor, Dwight continuava a far dondolare il pendolo sopra la mappa. Non aveva dormito più di dieci minuti. Probabilmente conosceva talmente bene le montagne del Colorado che se gli fosse stato dato un foglio di carta, avrebbe potuto disegnare tutta la cartina a memoria. Ma continuava comunque a vegliare in silenzio.

Al vivavoce, Aimee sembrava stanco. “Dwight.. lascia stare. Non puoi continuare per ventiquattro ore, è disumano! Non funziona così. I pendoli non..”

Non ancora!” sibilò Dwight.

Dwight..”

Shh!”

Passarono altri dieci minuti. E all'improvviso Dwight trattenne il respiro. A chiunque altro sarebbe parso che stesse iniziando a cedere, ma il fatto che i pendolo avesse puntato un punto preciso per Dwight era il punto di svolta.

Aimee! Aimee!” saltò in piedi facendo cadere qualche candela.. Le spese velocemente con il piede, ma era entusiasta. “Ce l'ho fatta! Ho trovato il posto! L'ho trovato.. ho trovato Shane!”

Aimee sembrava preoccupata. “Dwight! Aspetta un minuto, calmati!

Grazie, ti devo un grosso favore! Da qui ci penso io!” Dwight riattaccò immediatamente. Con un grosso pennarello rosso fece un cerchio intorno al punto preciso e strappo la mappa dal tavolo. Come un fulmine corse in camera di Blaine, dove c'era il walkie-talkie che comunicava con Han.

Oltre al walkie-talkie, in camera di Blaine c'era anche Reed che stava poggiando lentamente i suoi pennelli. Il suo volto e i suoi vestiti erano pieni di macchie colorate e le sue dita erano fredde e addormentate e tremavano mentre posava il suo “arsenale”. Davanti a lui, su un cavalletto, si trovava un dipinto terminato.

Fece un sorriso tremolante. “.. ce l'ho fatta. Ho finito.” Ho finito davvero.

Blaine, che si trovava dietro di lui, vide il dipinto e sorrise debolmente. Reed aveva terminato il ritratto di Shane ed era l'unico dipinto terminato che ritraesse Shane che Reed avesse mai fatto. Nonostante fosse stato dipinto tutto a memoria, la somiglianza era incredibile. “Già. E' fantastico, Reed.” Il pittore aveva l'aria stanca e non rispose.

Dwight arrivò rumorosamente nella stanza. “Blaine!”

Reed sussultò e si voltò, stupefatto. “Dwight?”

Anche Blaine era sorpreso. “Qual'è il problema?”

Ho trovato Shane!” disse Dwight senza fiato. “Ce l'ho fatta.. l'ho trovato!” Afferrò il walkie-talkie che era sul tavolo e per poco non inciampò in una poltrona a sacco nel farlo. “Han! Han, ci sei? Puoi sentirmi?”

Il gracchiare del walkie-talkie fece gemere le orecchie del recluso al piano di sopra che lanciò delle occhiate taglienti alla voce impertinente. “Sì,” disse con una finta voce gentile. “Posso sentirti estremamente bene.”

Ho trovato Shane! Vedi? Ce l'ho fatta! Puoi vedermi, o pazzo onnisciente drogato di internet?” Dwight stava saltando su e giù sul divano, sventolando la mappa intorno al punto a cui presumibilmente si trovava la telecamera di Han. Reed era nel panico e continuava ad avvertire Dwight di fermarsi o altrimenti sarebbe caduto.

Hai una telecamera qui?” domandò Blaine indignato.

Han si limitò a scuotere la testa con un sospiro poi si portò una mano alla testa e gemette esasperato. “Dwight, stai fermo!” Con due rapidi click, riuscì ad ottenere una buona visuale della mappa. “Ce l'ho fatta. Ora puoi smetterla.

Dwight saltò giù dal divano e cadde addosso a Reed, facendo finire entrambi contro il tavolino da caffè. Blaine tirò su entrambi mentre nella sua stanza Han studiava le coordinate che Dwight aveva cerchiato.

Dwight, come le hai trovate?” domandò “I ricercatori hanno già setacciato questa zona.. Seriamente, hai solo tirato una freccetta e..”

Si fermò quando il suo computer gli mandò il segnale che era arrivato un nuovo messaggio dai ricercatori. Alzò lo sguardo verso l'origine del messaggio. Lo fissò incredulo. Veniva dal punto che Dwight aveva cerchiato.

..non è possibile.” Afferrò le sue cuffie e disse, “Aspettate un minuto, ragazzi.” Lasciò cadere cuffie e microfono, cliccò sul messaggio e lo lesse. Il suo cuore iniziò a martellare. Lentamente si appoggiò indietro.

Qualcuno era stato trovato.

Ma..

Si leccò le labbra ormai secche e aprì il secondo messaggio. Era difficile da decifrare – aveva accesso soltanto a un lato dei messaggi che andavano avanti e indietro. Ma di una cosa era certo mentre la sua mano tremava sul mouse.

Qualcuno era stato trovato. Un ragazzo.

Ed era morto.

Han prese di nuovo il microfono con le mani che tremavano. “Blaine... devo... farti una domanda.”

All'unisono, tutti i cellulari dei Windsors iniziarono a suonare. Tutti, non importa dove si trovassero al momento, li tirarono fuori per vedere di che cosa si trattava.

Blaine non è nel dormitorio. Qualcuno di voi l'ha visto? Non riesco a trovarlo. -H

I cospiratori si guardarono. Immediatamente Wes, David e i gemelli corsero alla sua ricerca. Kurt fece marcia indietro nel corridoio e premette il tasto “chiama” sul suo cellulare mentre camminava pallido in volto.

Han!” disse nel momento in cui il Brucaliffo rispose. “Che cosa vuol dire che non riesci a trovarlo?”

Non lo vedo in nessuno dei mie schermi. Sto cercando di guardare nelle telecamere che ho per la scuola, ma te l'ho detto, non è che sia riuscito a metterle dappertutto. Non ho coperto nemmeno i giardini. Non so dove sia.

Kurt si portò una mano alla testa con aria preoccupata. “Perché se ne sarebbe dovuto andare..?”

Han sembrò esitare per un lungo momento. “Potrebbe.. avere qualcosa a che fare con quello che.. gli ho detto prima.

Kurt immediatamente si fece scuro in volto. “..che cosa gli hai detto?”

Han sembrò profondamente a disagio. “..dalle comunicazioni che stavo ricevendo, alcune persone erano confuse... Da quello che ho capito, qualcuno aveva trovato il corpo di un ragazzo con i capelli scuri con indosso la giacca di un altro liceo.. Io.. ho dovuto chiedere da quale liceo Blaine e Shane venissero per.. esserne sicuro.

E..?”

Stanton. ...Era la giacca del Stanton High School Dance Club.”

Kurt si coprì la bocca con una mano e si lasciò cadere su una sedia, il volto pallido mentre ricordava le fotografie sulla bacheca di sughero: le iniziali sulla scuola erano SHS. “Oh dio..” Fece dei respiri profondi. “E Blaine..?”

Non mi ha risposto. Ha solo.. smesso di parlare. E poi è corso via e..

Kurt riattaccò senza neanche salutare e corse fuori dalla scuola verso i giardini.

A metà strada tra Windsor e Stuart, a fianco di un sentiero poco frequentato, c'era un piccolo giardino commemorativo. Vi era un pergolato con una vite rampicante e sotto di esso una panchina di pietra. A malapena poteva essere chiamato giardino commemorativo: al massimo era solo un posto dove sedersi e dove non si recava nessuno. Era fuori e mano e piuttosto dimenticato, visto che era in un posto scomodo, completamente addossato contro il muro della scuola.

Blaine ora sedeva sulla panchina, piegato in avanti con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani giunte premute contro le labbra nel modo in cui ci si bacia le mani durante una preghiera – ammesso che stesse pregando. Fissava davanti a se con lo sguardo vuoto, cercando di respirare.

Tutto era ancora freddo. Poteva sentire il suo respiro uscire troppo facilmente – e anche con troppa calma – per qualcuno che sarebbe dovuto essere con i gruppi di ricerca nonostante ciò che dicessero i Windsor.

Suo fratello era lì fuori da qualche parte. Non importava che avessero trovato il dipinto di Reed in fondo ad una gola, non importava che avessero trovato quelle funi spezzate e che ora stessero cercando ogni angolo più remoto della montagna per ogni segno dei dispersi.

.. non importava che avessero trovato un corpo con una giacca.

Poteva credere che avesse perso tutti i suoi vecchi amici - poteva credere che Jude fosse morto, che Erin fosse scappata e che Micah era scomparso – ma si rifiutava che avesse anche perso Shane. Shane era stato l'unico ad essere sempre stato con lui fin dall'inizio. Shane, a quel punto, era davvero tutto ciò che gli era rimasto.

Un rumore di passi si fermò di fronte a sé. Quando alzò lo sguardo, dubitò che ciò che stesse vedendo fosse reale.

Non dovresti stare qui fuori,” disse Logan. Non aveva alcuna espressione. Stava solo affermando l'ovvio.

Blaine si portò le mani sulla testa. “Già.” Ma non si mosse.

Ci fu un momento di silenzio poi si udì un lieve fruscio e Logan si sedette accanto a lui sulla panchina.

Blaine quasi si voltò per guardarlo. “..allora che ci fai qui?”

Logan si limitò a fissare il cielo che imbruniva sopra di lui. “.. vieni sempre qui quando sei turbato. Quando i Windsors non sono riusciti a trovarti, ho pensato che fossi qui.”

Sono sorpreso che te lo ricordi.”

Ci fu una pausa imbarazzata. Blaine azzardò uno sguardo verso di lui e vide quella strana nebbia negli occhi di Logan che fissavano il cielo. Si domandò se fosse quello che intendesse Kurt quando diceva che non sembrava sé stesso, se fosse quello l'annebbiamento causato dalle medicine.

Allora non aveva mai saputo che Logan avesse bisogno di prendere dei farmaci o la ragione per cui suo padre l'aveva esiliato a Westerville.

Sapeva solo che si arrabbiava e che si sfogava sulle persone. E tutto quello che sapeva era che ora era si era seduto accanto a lui senza problemi e se ne stava semplicemente lì.

..mi dispiace per tuo fratello, Blaine,” mormorò Logan continuando a non guardarlo.

Dopo un po' Blaine sussurrò, “Perché.. ogni volta che mi siedo qui, tu ti presenti.. e di solito ti scusi?”

Certe cose non cambiano mai.”

Blaine annuì distrattamente, sospirando tra sé. “..odio davvero questa panchina.”

Logan lo guardo e annuì, posando le mani sulle ginocchia. “..anche io.”

Seguì un silenzio molto meno imbarazzato mentre Logan si piegava indietro e sospirava, facendo uscire una nuvoletta dalle labbra. Faceva troppo freddo per stare là fuori.

..Han dice che hanno trovato un ragazzo con la vecchia giacca della scuola di Shane.”

Logan annuì lentamente.

Blaine fissava il nulla di fronte a sé, i pugni premuti contro le labbra. “.. devo ancora accettare la cosa.”

Ci vuole un po'” concordò Logan gentilmente

Perché ti sei seduto qui?” domandò infine Blaine senza convinzione.

Logan per poco non rise, guardandosi le mani. “..mi piacerebbe saperlo.” Fece un grosso sospirò e ammirò la vista del cielo con i suoi occhi annebbiati – chissà che cosa vedeva attraverso di essi? “Forse sono le pillole.”

Blaine annuì leggermente. Logan si fermò e aggiunse, “..o forse è solo la forza dell'abitudine.” Sorrise debolmente a Blaine. “Ti trovo sempre qui.”

Di solito.. è colpa tua se mi siedo qui.”

Vero,” concordò Logan mentre il suo sguardo assente vagava su quel poco che potevano vedere del giardino. “Ah.. te ne ho fatte tante, non è vero?”

Blaine sollevò un sopracciglio. “Se le medicine ti rendono così accondiscendente, allora te le pagherò io stesso.”

Logan rise piano. “Ci pensa mio padre a quello.”

Tu padre ti sta ancora addosso, eh?”

Organizzerai la più grande festa nella storia della Dalton se mai mi si “levasse di dosso”,” disse Logan enfaticamente. E poi completamente fuori argomento, “Incredibile quanto poco ti odi quando sono così. Forse è uno dei lati positivi.”

Quando abbiamo iniziato a odiarci?” domandò Blaine genuinamente confuso, cercando di ricordare con le sopracciglia corrucciate. “Perché mi sembra che sia passato molto tempo, per quanto mi ricordi, da quando non ci odiavamo così tanto.”

Non completamente,” lo corresse Logan. “C'è stato un momento in cui andavamo piuttosto d'accordo. Temporaneamente, sì, ma andava.. tutto bene.”

La chiacchierata che stavano avendo in quel momento era quello che avevano sempre rimandato da quando Logan aveva sferrato il colpo finale, cioè lanciare Blaine contro il pianoforte a coda nella Sala dei Warblers dopo l'enorme litigata dell'anno scorso, quella che aveva scosso i Warblers nel profondo e che li aveva resi indubbiamente nemici.

Si erano allontanati e non si erano più guardati indietro, anche quando Logan stava frequentando il secondo solista che era un loro amico comune. Non avevano più pensato a quello che in passato si erano fatti vicendevolmente fino ad ora.

Non avevi mai avuto intenzioni molto serie con me, vero?” domandò Blaine dubitando che non fosse vero. “Per te è sempre stato lui quello più interessante.”

E' stato soltanto il mio rimpiazzo,” rispose Logan con una traccia della sua vecchia arroganza nonostante il tono docile. “E nonostante io fossi pronto a dedicargli tutte le mie attenzioni.. lui era più affascinato da te.”

Non è mai stato interessato a me.” Blaine lo guardò male. “Guardava te tutto il tempo.”

Logan lo guardò e sorrise. “Nello stesso modo in cui Kurt guarda te adesso?”

Blaine si tirò su. “Non mettere Kurt in mezzo...”

Non posso non mettere Kurt in mezzo, Blaine..” rispose Logan con calma. “Perché è il culmine di tutto ciò che ho cercato di cambiare da quando sono tornato alla Dalton. E' il motivo per cui sto facendo la maggior parte di questo..” Indicò il suo stato. “.. a me stesso.”

Blaine strabuzzò gli occhi. Logan gli spiegò pazientemente. “Io sono superficiale, viziato e meschino.. tu sei quello che cerca di essere maturo, posato e servizievole. Forse è per questo che non ha funzionato. Tu eri in un luogo che io non potevo raggiungere.” Sorrise debolmente. “Queste tue qualità, almeno.. posso dirlo onestamente.. le ho ammirate fin dall'inizio.”

Logan si alzò dalla panchina. “Quindi non perdere la tua compostezza ora.. lo trovò davvero irritante e, detto da uno che non può sentire praticamente nulla, non è poco. Shane non approverebbe.”

Controllò il suo orologio. “Ecco il mio consiglio: vola fino in Colorado e vedilo con i tuoi occhi. Con l'aiuto dei gemelli, ci metterai al massimo sette ore con andata e ritorno.”

Blaine lo guardò camminare via, poi si alzò quando un pensiero gli attraversò la testa. “Logan.”

Il ragazzo più alto si voltò leggermente con uno sguardo interrogativo. Blaine lo fissò. “..sei stato tu a chiedere chemandassero persone in più per le ricerche?”

E con sua sorpresa, il prefetto di Stuart sorrise. “...avere un Senatore degli Stati Uniti come padre, anche uno che è un completo stronzo, ha i suoi vantaggi. Sono sicuro che troverà un modo per sfruttare i suoi sforzi 'caritatevoli' a suo vantaggio per la prossima campagna elettorale.”

Blaine lo fissò incredulo. “..perché l'hai fatto?”

In primo luogo, non riesco a sopportare tutti i tuoi drammi. E' davvero molto irritante. Secondo, rende Kurt ancora più attaccato a te del solito e ciò andrebbe a mio svantaggio. E visto che Kurt non ha ancora mostrato di odiare la mia compagnia, continuerò a combattere, con o senza medicine. E terzo..”

Logan si voltò ricominciando a camminare. “Sembri esserti dimenticato che in molto molto tempo fa in una qualche dimensione parallela che è ormai svanita... che io ti amavo, una volta. E' una terribile orrenda cosa del passato.. ma c'è stata.”

Era quasi fin troppo e Blaine non poté fare altro che fissarlo senza parole. Logan si sorrise all'angolo e sorrise debolmente.

Dirò ai gemelli di prepararti l'aereo e suggerirò a Kurt dove trovarti. Non mi piace vederlo preoccupato, soprattutto per te. E' uno spreco.” E se ne andò.

Un paio di ore dopo, Kurt si trovava di fronte alla portiera di un auto e stava abbracciando forte Blaine. I Windsors si trovavano dietro di lui, cercando di dare loro spazio. Reed e Dwight stavano con loro, Dwight sembrava abbattuto e Reed, macchiato di vernice, si stringeva a lui mentre le lacrime gli scendevano dagli occhi. Han non era presente.

I gemelli avevano spiegato ai loro genitori la situazione e avevano detto loro che avevano bisogno di un jet privato per portare immediatamente Blaine in Colorado e ritorno. Sorpresi dalla generosità della richiesta, i genitori acconsentirono.

Blaine liberò Kurt dalla stretta. Gli strinse la mano con aria leggermente dubbiosa. “..sei sicuro di non volere..?”

Kurt scosse la testa. “Non è qualcosa in cui dovrei essere coinvolto. E'.. tra te e la tua famiglia. Se si fosse trattato di me.. non avrei voluto che tu fossi con me per vedermi identificare mio fratello morto.” Al solo pensiero, Kurt si immaginò, con un peso nello stomaco, a come sarebbe stato se avesse dovuto identificare Finn...

Scosse la testa, ma pose le sue mani sulle spalle di Blaine. “Ma sarà meglio che io sia la prima persona che chiamerai, hai capito?”

Non potrei comunque pensare ad un'altra persona da chiamare..” mormorò Blaine. Abbracciò di nuovo Kurt e lo baciò. Stringendolo forte per un altro istante. Sussurrò “ti amo” quando lo lasciò andare. Non aveva mai avuto più significato di quel momento, quando sembrava che avrebbe potuto perdere chiunque.

Kurt annuì, replicando con un sorriso, “Ti amo anche io.”

Blaine si allontanò e sorrise ai suoi amici. Wes e David lo abbracciarono velocemente, dandogli delle pacche sulla schiena per confortarlo prima di allontanarsi con aria imbarazzata, non certi di cosa fare dopo. Blaine si voltò soltanto verso gli altri, rivolgendo loro un piccolo sorriso, e salì in macchina.

E così, Blaine partì per l'aeroporto.

Charlie radunò l'infelice truppa di Windsor all'interno del dormitorio, cercando di dimenticare gli ultimi eventi. Dwight era inconsolabile: stava chiaramente cercando di trattenere le lacrime mentre camminava dentro. Salì di sopra senza guardare nessuno e sbatté la porta.

Wes si voltò verso Reed, posandogli una mano sulla spalla. “Stai bene, amico?”

Reed si limitò a scuotere la testa e camminò di sopra. Kurt guardò Wes. “Me ne occuperò io. Tu e David.. aspettate con i gemelli.”

Kurt si diresse di sopra, ma i gemelli lo inseguirono fino al pianerottolo. “Ehi, Alice.”

Che c'è?”

..Pavarotti è nella tua stanza. Ricordati di nutrirlo.”

Kurt li guardò a bocca aperta. “Lo avete messo nella mia camera? Perché?”

L'abbiamo portato in tutte le stanze nel dormitorio,” disse Evan. “Volevamo vedere dove gli sarebbe piaciuto stare!”

Ha smesso di cinguettare e si è fermato quando abbiamo messo la gabbia nella tua camera!” Ethan lanciò in aria le braccia. “Forse ha sentito che lì era meno in pericolo?”

In una stanza con Reed..mmm-hmm..” Kurt roteò gli occhi e continuò a salire. Seguì il suo compagno di stanza e lo trovò nella loro camera buttato a pancia in giù sul letto, macchiando di vernice la sua trapunta. E proprio come i gemelli avevano detto, l'usignolo d'onore era nella sua gabbia e sembrava osservare con interesse ciò che succedeva. Kurt sospirò e chiuse la porta. Quelle giornate gli parevano infinite.

Kurt vide il dipinto capovolto sul divano e capì che cosa fosse prima ancora di prenderlo in mano Sbatté le palpebre. “Be'.. l'hai finito.”

Ci fu un borbottio indecifrabile dal letto. Kurt pose già il dipinto e si sdraiò sul letto accanto a Reed. “So che ti commuovi facilmente e anche io sono piuttosto sconvolto da tutta questa situazione, ma c'è una ragione specifica per cui non hai smesso di lasciare lacrime e vernice dappertutto..?”

Il borbottio era sempre incomprensibile. Kurt gli sfiorò la spalla con un pennello. Reed si voltò con gli occhi umidi e gonfi.

Non sono nemmeno riuscito a dirgli addio,” ripeté guardando il soffitto. Sollevò leggermente una mano macchiata di vernice. “Se n'è andato. E io pensavo che, ehi, forse l'avrei rivisto di nuovo. Sarebbe stato bello. Per allora forse avrei potuto capire che cosa diavolo c'è di sbagliato in me..” Si voltò di nuovo e continuò il suo monologo con borbottii incomprensibili.

Kurt annuì lentamente cercando di studiarlo. “.. hai finito il dipinto, Reed. Mi hai detto che non ci riuscivi. Non significa forse che.. hai capito cosa dire?”

Il “mmph” dal letto poteva essere tradotto con “credo di sì”. Reed rotolò di nuovo sul letto e si trovò accanto al letto con i ricci sparsi per le lenzuola. “.. ma non ha più importanza.” Prese alcuni fazzoletti dalla scatola sul comodino e si soffiò il naso. “E' inutile.”

Blaine è andato a identificare un cadavere,” gli fece notare Kurt. “Non..non possiamo essere ancora sicuri se sia..” Guardò il soffitto e sospirò. “Ti piace davvero, non è così?”

..E' così terribile..? Quando non ho ancora capito..?” Reed lo guardò con aria interrogativa. “.. è così terribile che mi piaccia nonostante non abbia capito che cosa.. sono?”

Stai parlando con uno che è andato dietro solo a ragazzi etero,” borbottò Kurt. “Non posso esserti molto d'aiuto se stai cercando di dare un senso a quello che provi per qualcuno.”

Quindi.. va bene?”

Sole se va bene per te.” Kurt si voltò verso di lui, sollevando un sopracciglio leggermente.

Reed fece un sorriso triste. “Sì. Ma..” Si appoggiò sulla spalla di Kurt. “.. Ho perso la mia opportunità. Io.. ho continuato a pensare al tempo che abbiamo passato insieme a New York.. Non è per niente come me. E' fuori di testa, è un casinista, è pazzo, è così sicuro di sé.. Si muove velocemente – voglio dire, riesce sempre ad afferrami prima che io cada. E' semplicemente.. qualcuno completamente diverso. Sembrava così sicuro di sé nel momento in cui mi ha visto.. e ancora ad esso non riesco a capire che cosa veda in me.”

Benvenuto nella vita amorosa di un adolescente maschio,” sbuffò Kurt. “Quando avrai capito esattamente che cosa passa per la testa della persona che ti piace, fammelo sapere così potremo brevettarlo e diventare incredibilmente ricchi.” Si fermò e roteò gli occhi. “Be', più di quanto tu non lo sia già.”

Reed sospirò e prese la mano di Kurt. “..fa sempre così male avere il cuore spezzato..?”

Kurt fissò il soffitto e gli strinse la mano. C'erano un sacco di ricordi da cui attingere per rispondere. “..sì. Ma anche se adesso fa male da morire.. poi passa. Ci vuole un po', ma passa.” Lo guardò. “D'altro canto però.. cantare aiuta.”

Davvero..?” Reed lo guardò incredulo.

Sì, faccia di vernice,” Kurt sorrise. “Al mio vecchio glee club ci mettevamo a cantare ogni volta che avevamo qualcosa per cui cantare. Almeno io lo facevo. Anche voi ragazzi cantate ogni volta che volete, giusto?” Si rialzò. “Perché? C'era qualcosa che avresti voluto cantargli?”

Reed si tirò su e si voltò con lo sguardo fisso sul dipinto.

Era quasi mezzanotte. La sala da ballo Orione era vuota, ma il palco era ancora lì. Era quasi noioso per i gemelli da aprire, ma tutti i cospiratori di Windsor vi entrarono mentre Reed saliva sul palco. Kurt rimase in piedi di fronte a lui sorridendogli. Gli piaceva avere degli assoli per sé, ma pensò che in quel momento voleva sentire Reed cantare un assolo.

David accese le luci che illuminarono Reed, facendo brillare i suoi occhi e le lacrime in essi. Reed guardò tutto quel bagliore e sorrise debolmente. I ragazzi gli fecero cenno di iniziare.

Reed sorrise un po' di più e fece un grosso respiro, ricordando per chi stava cantando – in parte per sé e in parte per Shane che, come lui, doveva aver vagato nel buio senza nessuno a cui rivolgersi. Così come Shane l'aveva protetto una volta, per un breve e prezioso istante durante il Capodanno, Reed avrebbe voluto fare di tutto per ricambiare il favore.

Sollevò la testa e cominciò a cantare.

Don't give up

It's just the weight of the world

When your heart's heavy

I will lift it for you…

Molto lontano da lì, in Colorado, Blaine camminò verso il grande piazzale usato come quartier generale per le ricerche e le operazioni di salvataggio. Si guardò intorno e vide i suoi genitori. Si irrigidì quando vide suo padre, ma quando i suo occhi incontrarono quelli della madre pieni di lacrime, abbassò la testa e riuscì a rivolgerle un piccolo sorriso di conforto.

Li raggiunse e nel farlo, notò l'espressione di suo padre. Per la prima volta, non stava guardando Blaine con freddezza. Lo stava guardando come se lo vedesse davvero per la prima volta.

Don't give up

Because you want to be heard

If silence keeps you

I will break it for you…

Logan si appoggiò alla finestra della sua stanza fissando la luna. Delle fotografie erano sparse ai suoi piedi. In esse vi erano ritratti volti dell'anno scorso. Una volta avevano avuto un gran valore per lui, ma adesso non significavano nulla nel suo stato annebbiato e confuso.

Ma stretto in mano teneva lo spartito della canzone che la Medel aveva fatto cantare a lui e Kurt e per un momento gli sembrò di poter sentire qualcosa. Guardò il messaggio di suo padre.

Non so che cosa ti abbia preso.. ma il gruppo di ricerca è stata una buona idea.

Logan sorrise tra sé.

Everybody wants to be understood

Well I can hear you

Everybody wants to be loved

Don't give up

Because you are loved

You are loved…

Kurt sorrise e guardò Reed cantare. Stava cantando con così tanta emozione da togliergli il respiro. Stava cantando con tutto il suo cuore.

Don't give up

It's just the hurt that you hide

When you're lost inside

I will be there to find you

Blaine si rivolse ai suoi genitori con un espressione interrogativa e sua madre lo abbracciò forte. Con sua grande sorpresa, gli stava sorridendo. Stava sorridendo! Gli prese il volto tra le mani con gratitudine. La loro reazione confuse Blaine per un momento.

Sua madre gli stava dicendo che si sarebbero presi cura di tutto. Lui voleva vedere il cadavere con la giacca della scuola, ma i suoi genitori scossero la testa, dicendo che non c'era bisogno che vedesse nulla. Si mise a protestare: voleva vederlo con i suoi occhi.

Don't give up

Because you want to burn bright

If darkness blinds you

I will shine to guide you

Dwight era sdraiato sul letto e stringeva al petto una foto incorniciata. Ritraeva lui quando aveva tredici anni, pieno di vita e felicità, abbracciato ad un ragazzino di sette anni. Gli assomigliava molto, ma sembrava infinitamente più allegro con occhi che brillavano e ridevano. Entrambi indossavano mantelli da mago e stavano agitando delle bacchette. Al collo avevano due identici pendoli di cristallo.

La didascalia argentata riportava: Alan ed io, Halloween.

Dwight chiuse gli occhi e lasciò che le lacrime gli scorressero sul volto mentre stringeva la cornice sempre di più. Quel pendolo non era nemmeno il suo.

Mi dispiace.. mi dispiace così tanto.. Avrei dovuto sforzarmi di più, Alan.. Mi dispiace così tanto.. Mi farò perdonare, te lo prometto...”

Everybody wants to be understood

Well I can hear you

Everybody wants to be loved

Don't give up

Because you are loved...

Reed, illuminato a pieno dalla luce, chiuse gli occhi e cantò con tutta la sua energia.

La madre di Blaine gli tocco velocemente la spalla e lo costrinse a voltarsi verso la porte.

E sulla porta, sorretto dai medici, pieno di graffi, tagli e ferite su tutto il corpo, il braccio, la gamba e la testa fasciati, ma completamente intero e vivo, c'era Shane che stava guardando suo fratello meravigliato.

Blaine era a bocca aperta e nel giro di un secondo venne sommerso da un centinaio di emozioni diverse, poi incontrò gli occhi di suo fratello e si lasciò andare, correndo verso di lui.

You are loved

Don't give up

It's just the weight of the world…

Quello che avevano trovato – l'altro scalatore – era uno dei compagni di classe di Shane, la persona che aveva salvato quando la loro fune d'arrampicata si era spezzata durante la frana. Shane aveva fatto di tutto per impedire che il suo amico cadesse e così si era procurato un tendine spezzato. Entrambi erano caduti sulle rocce e quando la frana era terminata, avevano cercato a fatica di ritrovare il sentiero. Non sapevano nemmeno che cosa era successo agli altri.

Shane aveva lasciato la sua giacca con il suo compagno perché si proteggesse dal freddo. Ma quando Shane, l'unico tra i due che poteva muoversi, si era recato nei boschi per cercare aiuto, ma nel frattempo il suo amico era morto per un'emorragia interna. Shane era stato ritrovato ore più tardi dei ricercatori. Il resto degli scalatori stava venendo salvato, uno alla volta, secondo le indicazioni di Shane.

Mentre Shane si gettava tra le braccia di suo fratello, la prima cosa che disse fu, “Ehi Blaine.. Per un attimo ho pensato che non ti avrei rivisto.”

Incapace di fermarsi, Blaine si limitò ad abbracciarlo mentre le lacrime gli scorrevano sul viso.

Non aveva perso suo fratello.

Don't give up

Everyone needs to be heard

You are loved…

.. e ho imparato che la vita è maledettamente corta.. quindi se per te va bene.. dopo che hanno finito di ricucirmi.. puoi portarmi a vedere Reed? Perché, dannazione, non sono pronto a morire come un uomo rifiutato!”

Questa fu la seconda cosa che Shane disse e non aveva intenzione di cambiare idea. E questa era la ragione per cui nella seguente chiara mattinata dell'Ohio – nonostante le precauzioni dei medici, nonostante le proteste dei loro genitori e dopo che erano state raccolte le testimonianze necessarie – Blaine scese dall'auto di fronte al dormitorio di Windsor e aiutò anche Shane che aveva stampelle, tutore per il braccio e una quantità infinita di fasciature.

Kurt corse fuori senza far rumore, ancora in pigiama, per andare loro incontro. Sorrise quando abbracciò stretto Blaine, baciandolo, infinitamente sollevato di vederli entrambi e diede anche a Shane un abbraccio più lieve. Wes and David, affacciandosi dall'ingresso, diedero loro il benvenuto sorridenti. Shane sorrise di rimando, la guancia ancora graffiata.

Don't give up...

Mentre Shane entrava e si dirigeva verso le scale, Dwight emerse dalla cucina con una tazza di caffè e lo vide. Shane incrociò il suo sguardo e gli rivolse un sorriso e un cenno del capo prima di continuare a camminare verso i gradini. Dwight, con gli occhi sgranati e la bocca spalancata, fece cadere la tazza che si frantumò rumorosamente. Cadde indietro contro il muro, afferrando il pendolo che aveva al collo e lasciandosi scivolare sul pavimento.

Mentre Wes e David lo guardavano perplessi per la sua reazione, Dwight si portò le ginocchia al petto e scoppiò a piangere.

I gemelli gli sorrisero dal mezzanino.

You are loved...

Kurt lasciò solo Shane nella loro stanza illuminata dal sole. Dalla finestra, Pavarotti cinguettò un piccolo e dubbioso benvenuto per il nuovo arrivato. Reed era sul suo letto, ancora addormentato – era così esausto che niente avrebbe potuto svegliarlo. Si era ripulito le mani dalla vernice e sembrava sereno, mentre i raggi del sole si posavano proprio su i suoi ricci rossicci. I segni lasciati dalle lacrime erano spariti. Era il pià pacifico ragazzo imbranato del mondo o almeno così sembrava in quel momento.

Blaine aiutò Shane a raggiungere il lato del letto. Lì, Shane si inginocchiò, prese la mano di Reed fra le sue e appoggiò il suo mento sul materasso, limitandosi a guardare con i suoi occhi grigioverdi e lasciando che Reed dormisse mentre lui lo fissava.

Lo guardava come se non potesse mai averne abbastanza.

E poi, un piccolo movimento, e le sue ciglia sbatterono nella luce del sole.

Shane sorrise leggermente. “...ciao.”

Nel prossimo episodio: Dopo che Harvey e la Medel annunciano gli agognati duetti per San Valentino, ci sono sicuramente alcuni problemi, visto che i duelli ritornano con un desiderio di vendetta: Kurt è deciso a non andarsene senza una parte da solista e di sicuro ci saranno almeno due persone che combatteranno con lui. Il dormitorio di Stuart è ancora arrabbiato per la scomparsa di Pavarotti e i Windsor non sono ancora pronti a restituirlo. Se continua così, qualcuno dichiarerà “guerra” proprio prima di San Valentino e ciò non è mai un buon segno.

Non ci crederete, ma ce l'ho fatta!
Chiedo scusa per il ritardo, ma ho appena iniziato l'università e quindi ho dovuto traslocare a Milano e assestarmi alla nuova routine nella grande città.
Queste ultime due settimane sono state due settimane completamente GLEE: tra film, inizio di stagione, Emmys e mille e più spoiler su tumblr, non c'era un luogo dove non ci fosse qualcosa collegato con la nostra serie televisiva preferita :)
Questo è forse il mio capitolo preferito per tre motivi:

  1. L'arrivo di Charlie. Il prefetto di Windsor è uno dei miei personaggi preferiti!

  2. La storia di Dwight e suo fratello: sapete già che io amo Dwight. Questo capitolo me lo ha fatto amare ancora di più.

  3. Il dialogo tra Blaine e Logan nel giardino. Non ho parole per descriverlo.

  4. Shane e Reed!!!

Spero che la traduzione vi sia piaciuta e spero di aver reso bene questo capitolo complesso.

Se siete dei grandissimi fan della Klaine vi suggerisco di andare a leggere i capolavori “The Dapper Highwayman” e “The Lima Job” di MotherGoddamn. Li potete trovare sia su fanfiction.net (in Inglese) o qui su EFP tradotti meravigliosamente da prongs992 (colei che ha tradotto anche il capitolo 9 di Dalton).

Ultima comunicazione di servizio: ricordo la pagina di facebook della traduzione che potrete trovare su questo link: http://www.facebook.com/pages/CP-Coulters-Dalton-la-traduzione-italiana/268310853198972

Un bacio,

Caro.

  
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