Tutto
cominciò con un matrimonio
Capitolo 2 ♣ Un mistero
da risolvere
Dal
capitolo precedente:
“-M…Misty…?”
Il ragazzo guardò l’immagine di lei camminare. Era cambiata molto dall’ultima
volta. I suoi capelli erano diventati un po’ più lunghi, e di certo adesso si
ritrovava in un corpo da adulta. Era diventata così bella da poter causare
invidia alle altre donne della sala.
-La sposa è stupenda…-
mormorò appena Iris, poi si voltò verso Ash. –Tu la
conosci?
Il corvino fece un
debole segno con la testa. Non riusciva a capirne il motivo, ma non voleva che
Misty si sposasse.
-Pfff- lo sbuffo di Burgundy lo fece tornare alla
realtà. –è solo una psicopatica, Iris. Vale poco più di niente.
-Non è vero. Noi non
potremmo mai essere alla sua altezza- fece un sorriso forzato
la ragazza dai folti capelli viola.
La sposa continuò a
marciare, dirigendosi verso l’altare, dove l’aspettava
Spighetto, con il più felice dei suoi sorrisi. Ash poteva vedere da un miglio
di distanza che fosse emozionato. Poi il suo sguardo si diresse verso di Misty.
Chissà se l’aveva notato tra tutta quella folla.
La sposa raggiunse
l’altare, e il prete cominciò a parlare.
Il corvino, più
guardava i due, più sudava freddo. Era terrorizzato all’idea che quei due si
sposassero. Non voleva che accadesse.
Mise a giocherellare
nervosamente le mani sudate.
-Ash, che ti
prende?- domandò Iris preoccupata, poggiando le sue mani su quelle di lui.
-Non voglio che
questo strafottuttissimo matrimonio avvenga- rispose nervoso lui.
-Beh, ma…-
Iris fece un mezzo sorriso. -…si amano. È giusto così- sussurrò alla fine.
-Idiota-
sussurrò Burgundy a Iris, voltandosi verso di loro, poi guardò il corvino.
–Ash, sono dalla tua parte. Fermiamo il mio Spighet…ehm…il matrimonio!
Lui
accennò entusiasta il suo approva mento, poi la guardò con aria interrogativa.
–Ma…come?
-Niente di più semplice, ad
un certo punto il prete chiederà “se c’è qualcuno che ha qualcosa da dire,
parti ora o tacqui per sempre”, a quel punto tu ti alzi e dici che non vuoi che
il matrimonio avvenga e spiega i tuoi motivi.
-Ok…ehi, aspetta! Ma perché devo farlo io?-
ribatté Ash. –è ingiusto!
-Non, mon ami, c’est la
vie!
Ash sbuffò, per poi guardarsi attorno, sperando
che ci fosse qualcun altro di sua conoscenza lì attorno. Tra tutta quella
gente, però, riuscì a notare un volto molto familiare, ovvero
quello di Lucinda. Il corvino sorrise: come sarebbe
potuta mancare?
Notò che stava parlando con qualcuno…
-Aww, come sono contenta di essere qui!- esultò
una ragazza dai lunghi capelli blu, abbracciando un ragazzo. –Arigattouuu!
-No, di nulla mia cara Lucinda- le sorrise
dolcemente un ragazzo dai capelli castani, accarezzandole sensualmente la
schiena, causandole un brivido.
-No…Gary! Uff…siamo in chiesa!- lo rimproverò
lei.
-Scusami. È che…sei così
carina!
-Pfff…ok, questa volta ti perdono- gli sorrise
Lucinda. –Comunque, continuiamo a vedere il matrimonio.
-Certo!
-Kyahhh!!! Oh-mio-dio!
Ma quella è Misty! Kyahh, com’è
si è fatta sexy!- commentò una ragazza dai capelli castani, agitando il braccio
di un povero bambino con gli occhiali.
-Vera…dannazione! Non dire queste parole!- la
rimproverò lui.
-Scusa- sorrise beffardamente lei, dandogli un bacetto
sulla guancia, facendolo arrossire non poco, poi il bambino si voltò verso
l’altra persona che stava accanto a lui.
-Ah, Brock! Queste donne sono tutte uguali!-
commentò seccato, ricevendo una risata da parte dell’altro.
-Ah, ah, ah! È vero
Max, sono complicate, ma così dannatamente affascinanti…- iniziò a sognare ad
occhi aperti l’uomo dalla carnagione scura, mentre a Max scese un’enorme
gocciolina dalla testa.
-Bene- questa parola detta dal prete attirò
l’attenzione dei presenti: il momento era arrivato!
Ash e Burgundy si scambiarono un’occhiata, sorridenti.
-Vuoi tu, Misty Williams, prendere Spighetto
come tuo sposo?
-Sì, lo voglio- sussurrò contenta. Una lacrima
di gioia le scese sul volto.
-E tu, Spighetto, vuoi prendere Misty Williams
come tua sposa?
-…S…S…ehm…- l’improvviso sguardo incerto di
Spighetto attirò l’attenzione dei presenti. Cosa stava
succedendo?
-Amore…- mormorò debolmente Misty preoccupata.
–C’è qualcosa che ti turba?
Spighetto serrò le labbra, dando un’ultima
occhiata verso gli invitati e i non.
Ash lo notò subito. Stava guardando di
nuovo dalla sua parte.
Poi tornò a guardare Misty, e le sorrise.
-Sì, la voglio.
Un enorme applauso si udì in tutta la chiesa.
-Se qualcuno a qualcosa da ridire parli ora o
tacqui per sempre.
-Vai Ash, è il tuo turno- sussurrò Burgundy.
Ash fissò Burgundy con aria più che
preoccupata. Cosa avrebbe potuto dire a tutta quella
gente. Quale potrebbe essere una buona ragione per fermare questo matrimonio.
Neanche lui non voleva che questo avvenisse, ma
perché, perché? Qual era la ragione.
-Avanti, idiota, muoviti!- Burgundy gli diede
una gomitata, mentre lui si morse il labbro inferiore.
Fece il movimento per alzarsi quando qualcuno,
anzi, qualcosa lo precedette.
Si udì improvvisamente un forte rumore che
stava facendo traballare i vetri della chiesa, causando panico alla gente.
-Ma…ma cos’è?- mormorò Tracey.
Si udì un rumore assordante, e qualcosa ruppe
violentemente il soffitto.
-Kyaaah!- urlarono alcuni, accovacciandosi
disperatamente a terra, mentre alcuni guardarono verso l’alto.
Non c’era niente.
I rumori improvvisamente non si udirono più, la pace aveva regnato di nuovo.
-Ma…ma cos’era?- si domandò Misty, terrorizzata.
-Evidentemente è stato un piccolissimo e
brevissimo tornado. Scienza, mia amata- spiegò Spighetto, pavoneggiandosi della
sua conoscenza.
-S…Spighetto?
-Sì?
-Il tornado sa…creare incendi…?
-Come?- Spighetto si voltò, notando che, ad un lato della chiesa, c’era una fiamma di fuoco, che
stava aumentando sempre di più.
-Evacuate!- urlò il prete. Gli altri non se lo
fecero ripetere due volte, e fecero quanto richiesto.
-Beh, non è proprio così che speravo che
andasse, ma mi sta bene comunque- sorrise soddisfatta Burgundy ad Ash, mentre
si alzavano anche loro, evacuando.
-Mh…- fece poco convinto l’altro.
Usciti tutti dalla chiesa, Ash non perse tempo.
Doveva cercare Misty tra tutta questa folla. Doveva parlarle, non sapeva
neanche lui il perché, ma doveva. Aveva bisogno di sentire la sua voce.
Sbatté involontariamente contro una persona di
sua conoscenza…
Alzò lo sguardo, notando un ragazzo dai capelli
castani.
-Oh, Gary, sei tu!- sorrise.
-Ehi Ash! Ne è passato di tempo!- ricambiò il
saluto l’altro.
Il corvino lo guardò per qualche secondo, per
poi notare una presenza accanto a lui.
-Ci sei anche tu Lucinda! Che piacere vederti!-
quasi urlò.
-E…Ehm…i…io…ecco…- mormorò imbarazzata,
iniziando a giocherellare con le mani.
-Mh?- Ash non capì. Perché Lucinda aveva le
guancie così rosse quando si erano rincontrati?
-Ah, Ash! Mi sono dimenticato di dirti- sorrise
Gary, prendendo la ragazza per la vita. –Lei è la mia ragazza. Ci siamo messi
insieme qualche giorno fa.
-Pe…però non capisco- intervenne la ragazza dai
capelli blu, guardando Ash imbarazzata. –Perché qualcuno avrebbe dovuto
interrompere il matrimonio con questi mezzi…
-Sinceramente questo ha colpito anche me- si
aggiunse una ragazza dai capelli castani si aggiunse alla conversazione,
insieme ad un bambino con gli occhiali e ad un uomo
dalla pelle scura.
-Oh mio dio!- fece Ash.
Quante persone che non vedeva da un sacco di tempo.
-Brock! Vera! Max! Ci siete anche voi!- sorrise
Ash, più contento che mai.
-Certo!- disse Vera. –In fondo Misty è la mia
migliore amica!
-Nonché unica- sussurrò Max, ricevendo una
gomitata da parte dell’altra, e una risata da parte degl’altri.
-Beh, Brock- incominciò Lucinda. –Come va con
la tua palestra?
-Bene, bene!- disse. -Pensa che ora mi sono anche fidanzato- aggiunse con aria sognante.
-Ah, sì? E con chi?- chiese Ash, più curioso
che mai.
-Non si dice! È una sorpresa!- rispose Brock.
-Uh…ok…AH, piuttosto, stavo cercando Misty e
Spighetto…li avete visti?- domandò Ash, guardandosi attorno.
-Io sì…cioè…li ho visti mentre uscivano dalla
chiesa. Ma sembrano essersi dileguati- mormorò Brock,
guardandosi attorno.
-Capisco…- mormorò tristemente Ash. Perfino Iris si era dileguata. Anche Burgundy e Ursula.
Tracey invece parlava con qualcuno, di sua non
conoscenza. Evidentemente era un suo amico.
Ma quale importanza poteva avere, per ora. Doveva
pensare a trovare gli sposi, soprattutto lei.
*
Una ragazza dai capelli rossi e gli occhi
azzurri piangeva disperatamente su un letto
matrimoniale.
-Ma perché proprio oggi doveva succedere!!!- urlò tra i singhiozzi e le lacrime. –Io ci tenevo così tanto al mio matrimonio!!
-Su, Misty- provò a consolarla quello che
sarebbe dovuto essere il suo futuro marito. –Calmati, ti prego.
Misty smise di piangere a dirotto, fece un
respiro profondo, sistemandosi seduta, vicina a Spighetto.
-Scusa- mormorò.
-Ehm…no, non fa niente. In fondo è stato
proprio una cosa dell’altro mondo.
-Avrei preferito arrivassi in super-ritardo
sull’altare- borbottò, ricevendo una risata da parte
di lui.
-Mah…non penso che sarei rimasto vivo-
aggiunse. Anche Misty iniziò a ridere. Spighetto fece un’espressione
rassicurata: almeno rideva. Era così bella quando rideva.
-Troverò il colpevole di tutto questo, te lo prometto, Misty.
Spazio
Autrice:
Ciao, come va? Spero bene! Io? Anche io, di certo non va male!
Alloooora, inanzitutto volevo dirvi
che ora, capitolo per capitolo aggiungerò delle
immagini. Ah, a proposito, “Cabernet” da ora si chiamerà Burgundy! L’avevo
chiamata così perché quello è il suo nome giapponese…
Comuuunque…che altro si può dire?
Spero vi sia piaciuto!
Lasciate una recensione anche questa
volta. Nello scorso capitolo mi sono quasi commossa ç__ç
Beh, vi saluto.
Ciao! ^___________________________^