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Autore: midnight89    09/06/2006    1 recensioni
Chi non conosce Get backers??Tutti o quasi...così ho deciso di scrivere questa fanfiction..Ban e Ginji vincono un premio,una settimana ad Okinawa tutto compreso,riusciranno in 7giorni a riordinare i loro sentimenti?Per chi è incuriosito o chi adora la coppia BnxGinji,ecco questa fanfiction (IN PROSEGUIMENTO)
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi scuso per il ritardo ma ecco il secondo capitolo,vi assicuro che i prossimi sono già stati scritti e saranno sempre miglior

Mi scuso per il ritardo ma ecco il secondo capitolo,vi assicuro che i prossimi sono già stati scritti e saranno sempre migliori..insomma d’altraparte sono slo sette lunghi giorni XD Grazie mille per i commenti

BUONA LETTURA!

Ginji era sdraiato sul letto con gli occhi chiusi che ascoltava il rumore dell’acqua che scendeva...Ban...chissà cosa sarebbe accaduto se il compagno gli avesse detto”ma dai Ginji, dormiamo insieme in quel catorcio di auto figurati se mi faccio problemi per un letto!”

Poi magari gli avrebbe dato un bacio, bello, davvero un bel sogno...ecco cos’era. Doveva smettere di fantasticare e godersi quella settimana di relax con Ban,chissà quando sarebbe accaduto di nuovo. In quell’istante Ban uscì dal bagno con l’accappatoio-Ginji dovresti provare a...-vide che era sul letto con gli occhi chiusi,magari dormiva. Sorrise e si avvicinò in silenzio e si abbassò fissandogli il volto. Poi Ginji gli fece “Buhu”e per poco a Ban non venne un infarto. Questa avventatezza fu punita con un colpo in testa.-Buuuuuuuuuuh,Ban mi hai fatto male!-piagnucolò-Colpa dei tuoi scherzi cretini- esclamò sistemandosi gli occhiali. Ginji si mise seduto e lo afferrò per l’accappatoio-Nooo,Ban non essere arrabbiato!-esclamò strattonandolo-E basta Ginji vuoi togliermi l’accappatoio per caso?-domandò e si liberò da quella presa e fece per andarsene ma poi udì uno “Scuuuuuuuuuusa” e come si voltò vide Ginji che gli si lanciava addosso e lo travolgeva completamente facendolo cadere a terra. Finirono per terra, Ban sotto e sopra un Ginji disperato incurante della situazione alquanto imbarazzante -Ban, scusa,ti faccio sempre arrabbiare!-Ban era immobile,non sapeva cosa fare quando Ginji si sarebbe accorto della situazione,e neppure riusciva  a liberarsi causa il dolce peso dell’amico. Ginji continuava imperterrito con il suo lamento quando il compagno chi mise una mano davanti alla bocca facendolo zittire, Ginji solo allora si accorse di come stavano le cose, ma non riusciva davvero a smuoversi, era paralizzato-Sei proprio un bambino, lo sai?-esclamò Ban, incurante della situazione. Ginji era rosso in faccia e tremava, cosa diavolo aveva fatto?Ban riuscì quindi a liberarsi e alzandosi si sistemò l’accappatoio mentre l’amico era  a terra ancora immobile, nel pieno della confusione. Ban gli scombussolò i capelli passando ed esclamò-Tra poco è ora di pranzo...-detto questo tornò in bagno per cambiarsi. Ginji rimase immobile, poi quando udì il rumore del phon scattò in piedi e corse fuori dalla stanza. Come gli era venuto in mente di saltargli addosso così?E perchè Ban aveva avuto quel comportamento?Poi però il suo voltò mutò in un sorriso e corse sino alla balconata e lì respirò a pieni polmoni e scoppiò in una risata quasi isterica, poi si fermò e abbassò lo sguardo-Sono stato proprio uno scemo, Ban avrà ormai capito di sicuro...-forse era solo una partita persa in partenza...ma da quando lui si arrendeva senza lottare?Ora si sarebbe mantenuto un poco sul distante, voleva che fosse Ban a fare la prima mossa, per vedere davvero cosa aveva capito. Ginji  si passò una mano tra i capelli biondi e fece ritorno verso l’interno.

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Era già la terza volta che passava per quel corridoio e non era ancora riuscito a trovare il giusto percorso, poco aiutava la piantina che indicava con una freccia rosso fuoco “voi siete qui”. Sbuffò per l’ennesima volta e si lasciò guidare dove lo portava la sua mente-Ban mi ucciderà appena lo trovo, sempre se lo troverò...-poi udì una mano sulla spalla e sobbalzò rilasciando una bella scarica elettrica che colpì in pieno il suo “assalitore”. Era Ban. -Dannata torpedine!Basta, la prossima volta non ti tocco nemmeno con un guanto di gomma!-esclamò rimettendosi in piedi                                  -Ban!Ban! Finalmente ti ho trovato! Pensavo di non uscire più da questo labirinto!-esclamò lanciandosi al collo. -Se continui a girare in tondo come un cretino è logico!-esclamò liberandosi da quella stretta e incamminandosi.-In tondo?Come fai a dirlo?-. Ban sghignazzò. -Sono già cinque minuti che ti sto seguendo.-Ginji rimase immobile poi sorrise, Ban non aveva capito proprio nulla, meglio così. Così che lo raggiunse e insieme s’incamminarono verso la sala da pranzo.

Le portate erano stupende ed una più deliziosa dell’altra, i piatti europei erano davvero ottimi,ben diversi dalla cucina di Pore.-Hai qualche idea per questo pomeriggio?-domandò l’amico interrompendo le mandibole di Ginji dal loro lavoro-Io?...Beh mi sarebbe piaciuto andare al mare. -esclamò con un sorriso. Ban lo fissò un attimo e poi si alzò per uscire a fumare-Perfetto ci vediamo tra poco in stanza...-e così andò. Ginji rimase lì seduto fissando le bollicine dell’acqua frizzante che risalivano e scoppiavano in superficie. Poi prese il bicchiere dal quale Ban aveva bevuto, se avesse bevuto sarebbe stato un poco come baciarlo no?Rise e poi si alzò,ma prima di andarsene bevve da quel bicchiere.

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Quando Ban ritornò in stanza vide che Ginji dormiva beatamente sul letto. Non poté non sorridere al vederlo. Gli si avvicinò, questa volta fu ben attento nel notare che dormiva per davvero. Respiro regolare, il torace si alzava e si abbassava ritmicamente. Gli accarezzò i capelli, ma tolse la mano non appena Ginji fece un borbottio. Allora decise di uscire fuori in balcone e rimirare il paesaggio, davvero impagabile, chissà come sarebbe stato al tramonto...doveva essere qualcosa stile film d’amore, con nubi rosa e viola e un lui che bacia una lei e una brezza gli scompiglia tutti i capelli. Poi si fermò da quel fantasticare, da quando era diventato così melenso?Ginji gli faceva davvero uno strano effetto. Si lasciò andare sullo sdraio che vi era e si addormentò placidamente per diverse ore.

Ban si svegliò in modo alquanto movimentato. Ginji lo stava strattonando da diversi minuti. -Ban-chan dai svegliati!Ban?!!-Finalmente l’amico aprì gli occhi e lo sguardo non era dei migliori. -Bel modo di svegliarmi...aggraziato come al solito. -Ginji sorrise-Avresti voluto essere svegliato come la bella addormentata?Con un bacio?-Ban lo guardò un poco sorpreso,ma Ginji già era corso dentro e stava cercando il suo costume nell’armadio. Ban si rassegnò, evidentemente aveva capito male.

Finalmente raggiunsero la spiaggia riservata dell’albergo: ampia, con bar e campi per giocare a beach-volley,per nulla male. Ginji era già alla ricerca della loro postazione quando d’improvviso si mise a saltare disperandosi,. Ban preoccupato lo raggiunse subito-La sabbia scotta!-piagnucolò l’amico. Questo non lo salvò dall’ira funesta di Ban, che dopo una sonora lezione lo superò e raggiunse la loro postazione. Ginji lo raggiunse saltellando e sistemò le sue cose a fianco di quelle dell’amico che si era acceso l’ennesima sigaretta. -Ban io vado a farmi il bagno. Vieni?Vieni?-domandò allegro. -Magari più tardi...-Ginji avrebbe voluto insistere ma non lo ritenne opportuno così che si spogliò rimanendo in costume e iniziò a correre verso il mare urlando come un bambino- MAREMAREMAREMARE!-Ban ispirò profondamente,era davvero un bambino. Poi il suo sguardo fu attirato da una madre che tentava di spalmare la crema al figlioletto urlante che voleva solamente entrare in acqua. Ecco quel bimbo somigliava molto a Ginji...al pensiero gli venne da ridere. Poi rammentò che Ginji non aveva nemmeno preso in considerazione l’idea di mettersi la crema. Si sarebbe scottato, avrebbe imparato dalla sua fretta a non farsi del male da solo come era solito fare. Avrebbe trascorso il resto della vacanza all’ombra con i suoi lacrimoni. Poi però il sorriso si spense, si alzò in piedi ed osservò che Ginji già sguazzava in mare. Sospirò e lo chiamò, ma quello era tanto preso che nemmeno aveva sentito. Ban allora lo raggiunse un poco seccato-Ginji esci da lì non hai la crema...ti scotterai..- Ginji si fermò -Ban sei venuto a nuotare!Che bello!- C’era da aspettarselo,non aveva sentito nulla. Ban entrò quel che bastava per agguantarlo e trascinarlo fuori-Ban!!!!Che fai?!!!Perché??!-Ban sbuffò per l’ennesima volta-Mettiti la crema idiota,o passi il resto della settimana sotto l’ombrellone!-Ginji lo fissò poi esclamò -Ma dai!Non succede nulla se non la metto Ban-chan!Non ho mica due anni!-esclamò ridendo. Ban non lo mollò -Te lo scordi!Dopo sono io che dovrò sopportare le tue lamentele!-e dicendo questo lo scaraventò sulla sdraio e gli mollò in mano la crema. Ginji era allibito, da quando Ban si mostrava così...così premuroso?Sorrise ammirando Ban di spalle, non avrebbe mai creduto che il compagno potesse diventare...protettivo. Ban non aveva certo intenzione di mostrare quel suo lato affettuoso, si sedette e si mise a leggere un giornale incurante delle occhiate dell’amico. Era nel pieno della lettura di un articolo quando percepì qualcosa di glaciale percorrergli la schiena si voltò di scatto e si trovò a poca distanza dal viso di Ginji. Arrossì vistosamente e balbettò -Ch..che stai f..facendo?-domandò. Ginji sorrise-ti metto la crema, no?Vuoi scottarti per caso?-Ban rimase in silenzio e poi scattò in piedi-Non ho bisogno di queste frivolezze...-ma il compagno lo trattenne-Se non vuoi essere inchiodato da una scarica elettrica stai qui!-esclamò con tono deciso. Ban ne rimase stupito, il volto serio di Ginji, la mano che l’aveva trattenuto. Sorrise, infondo al cuore non gli dispiaceva questa situazione, così che si arrese-Ginji...- l’amico si aspettava un commento acido ma invece ricevette solo-...grazie...-e si sedette di spalle all’amico. Ginji  rimase allibito, ma poi sorrise e si dette da fare con lo spalmare la crema al compagno. Ban si sentì in paradiso, percepire il compagno così vicino, così a contatto...e non poter far niente, era una tortura paradisiaca!Dal conto suo Ginji faceva del suo meglio senza riuscire a nascondere il rossore che aveva invaso il suo volto; quando ebbe finito fece per andarsene ma una mano lo fermò per il braccio-Ora tocca a te!Non mi sfuggirai!-esclamò Ban inchiodando l’amico per terra. Ginji stava letteralmente tremando sotto i tocchi di Ban, nascondeva il volto tra le ginocchia, sarebbe stato un guaio se l’amico l’avesse visto in quelle condizioni.-Fatto, vai a nuotare!-esclamò dandogli uno spintone. Ginji non si mosse subito, quando si alzò fece di tutto per nascondere il volto all’amico-G...grazie eh...ciao!-e corse via. Ban sorrise, era davvero un bambino, un bambino tremendamente affascinante.

Erano passate diverse ore ormai, quando finalmente Ban si decise a raggiungere il compagno in acqua, gran parte della gente se n’era andata, ora il silenzio regnava sovrano insieme al fragore delle onde. Ban arrivò alle spalle di Ginji che stava facendo il morto cullato dal moto regolare delle onde. Il ragazzo si trattenne dal baciarlo, quel corpo chiaro in splendido contrasto con l’azzurro delle onde, labbra rosate sulle quali Ban fece cadere delle gocce di mare che destarono subito l’amico-Ban?!-poi quando si accorse che si trattava veramente dell’amico fu entusiasta. –Ban-chan finalmente!Credevo che non venissi più...-esclamò. L’amico si limitò a sorridere,quegli occhi blu considerati tanto pericolosi ora potevano essere paragonati a delle pietre preziose,brillavano con i riflessi del sole ormai calante. Ginji si trattenne nel dire che fosse affascinante,si era già lasciato sfuggire la battuta della bella addormentata-Beh,fino ad ora non hai fatto che muoversi a destra e manca,ed ora che sono qui stai qui impalato?-domandò retoricamente iniziando  poi a spruzzare l’amico. Ginji fu preso alla sprovvista ma partecipò subito a quel gioco.

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Il sole aveva iniziato a nascondersi sotto il mare e i due ragazzi si stavano asciugando sotto l’ombrellone ormai chiuso. Ginji osservava con sguardo perso il paesaggio, si era alzato un lieve venticello che gli scompigliava i capelli ancora umidi mentre Ban stava seduto con gli occhi chiusi pensando a chissà cosa. Il biondino si alzò e raggiunse la riva, sin dove le onde arrivavano, poi si sdraiò lasciando che le onde gli bagnassero sino alle ginocchia. Ben presto vide un’ombra avvicinarsi-Che stai facendo?-domandò Ban mentre ancora si asciugava i capelli con l’asciugamano. -Guardo il paesaggio...in città non si può certo ambire a vederlo, no?-Ban annuì e poi si sedette a fianco dell’amico. In effetti il panorama era magnifico e l’acqua ora tiepida che bagnava le gambe era estremamente rilassante. -Che faremmo se non avessi vinto i biglietti?-domandò sdraiandosi vicino a Ginji-Sicuramente saremmo alla ricerca ancora di un qualsiasi lavoro da fare e andremmo a lagnarci nel solito bar...come sempre...-Ban sorrise -Come sempre...- s’incupì un poco,era davvero una vita difficile quella che facevano,piena di rischi ed incertezza ma era bello infondo,infondo non era solo,era circondato da buoni amici...e da Ginji ovviamente. Si voltò ad osservarlo, era irradiato dagli ultimi raggi del sole che facevano risplendere i suoi capelli biondi. -Sei stato bravo oggi Ginji...se avessi rilasciato qualche scarica elettrica in acqua sarebbero morte tutte le persone che ci stavano- esclamò ridendo. Il biondino sorrise-Non faccio apposta certe volte...-sembrava quasi che si stesse scusando così che Ban per sdrammatizzare gli schizzò un poco d’acqua addosso. -Non era una predica la mia...-Ginji sorrise-Lo so e...che idea!-esclamò ridendo poi si voltò verso Ban ed esclamò -Hai mai provato a fare l’angelo sulla neve,Ban?- L’amico lo guardò confuso- Massì,non ci vuole nulla!-e dicendo questo iniziò a muovere su e giù le braccia e le gambe,poi si fermò. -Ecco, dai prova tu!-esclamò ridendo. Ban non disse nulla, si mise seduto ed esclamò -Come può crearsi un angelo da me che sono il figlio del demonio?-dicendo questo si alzò scrollandosi la sabbia di dosso e se n’andò. -Ban!-esclamò Ginji alzandosi-Ban, non fare così...Ban?!-a nulla servirono queste parole. L’amico si era già avviato fuori dalla spiaggia con le sue cose senza attendere niente e nessuno. -Ban...-le parole si persero nel vento. Ginji cadde in ginocchio e rimirò il suo angelo, che senso aveva di esistere un angelo solitario?

 

  
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