Titolo: Il miglior rimedio contro lo stress.
Autore: Third Moon
Fandom: Harry Potter
Pairing: Draco/Harry
Raiting: Pg
Avvertimenti: Scene di vita quotidiana, one shot, bastardaggine gratuita ;)
Note: Questa one shot (che, in realtà, è poco più di una flash fiction) è stata scritta per il primo prompt del Drabble day "Io. Tu. Un letto. Adesso.'



- Potter questo sarebbe un rapporto correttamente stilato? - Draco gli aveva ripetuto la stessa frase ad ogni sua minima obbiezione, per tutto il tragitto dal Ministero a casa loro. E dire che Harry aveva pensato ad una passeggiata per rilassarsi un po', e aveva anche comprato quei pasticcini al cioccolato che tanto piacevano a quel tiranno nella speranza di rendere il rientro più 'dolce'.

- Draco, - gli rispose con tutta la calma possibile, seppur esasperato dalle continue correzioni.
- Il rapporto non è finito, ho ancora domani per completarlo e sono sicuro che il Capo lo approverà.

“Ma per quale motivo gli ho permesso di farmi da supervisore?” si chiese mentalmente, girando la chiave nella toppa, aspettando di sentire la sicuramente contrariata risposta del suo amante. Gettando un'occhiata al tavolo del salotto, pieno di fogli appallottolati con il timbro ministeriale, e penne d'oca rovinate dall'inchiostro capì perché.

- Sarà meglio che sia così, - disse prontamente Draco. - Ho già sprecato abbastanza tempo con te, mio caro Mr. Aiutami Non So Scrivere Un Rapporto!

Harry si tolse il mantello, e sfilò dalla tasca il sacchetto con i mignon. Notò che Draco lo stava fissando cercando di dissimulare il suo interesse nei confronti di quelle squisitezze, ma
dopo tre anni di convivenza, Harry aveva imparato tre cose.

- Ah, e così sarei io ad averti chiesto aiuto? - disse sedendosi sul divano, prendendo con noncuranza un dolcetto e mettendoselo in bocca.

La prima era che Draco non aveva molta pazienza, non ne aveva mai avuta.

- Ovviamente! E non ho ancora ricevuto neanche un misero 'grazie', - rispose, avvicinandosi di un passo ma senza sbilanciarsi, rimanendo a braccia incrociate. Gli ricordava un po' un gatto che si avvicina lentamente alla lisca di pesce lasciata sopra il lavandino dal padrone distratto.

- In realtà ti avrei voluto ringraziare con questi, - sorrise sornione Harry, sventolandogli davanti il sacchetto della pasticceria. - Ma non mi sembri in vena di dolcezza, dopo tutto il nervoso che accumuli a causa mia!

La seconda era che non faceva niente per niente, neanche per lui.

- Uhm, a questo si può rimediare, - rifletté Draco, muovendosi per raggiungerlo sul divano. Harry, senza aspettare altro, lo afferrò per il polso e se lo tirò a sedere sulle gambe.

- Ah sì? E come?

- Beh, - rispose accarezzandogli con un dito le labbra. - Secondo te quale sarebbe il modo più efficace per sfogare lo stress? - domandò, continuando ad accarezzarlo seducente.

- Io un'idea ce l'avrei... - disse, accogliendo il suo viso tra le mani e baciandolo appassionatamente. Una volta ripreso fiato, e ormai del tutto scollegato da quello che non rientrasse nell'etichetta 'Io. Lui. Un letto. Adesso.', lo osservò senza aggiungere altro, lasciando il resto sottinteso, e abbandonò la testa sullo schienale del divano.

- Io ho un'idea migliore, - sussurrò Draco tra un bacio ed un altro, per poi alzarsi improvvisamente, afferrando il sacchetto ormai dimenticato tra i cuscini.

- Si sa che la cioccolata è il miglior rimedio contro lo stress! - concluse, addentando con gusto un dolcetto, infrangendo ogni sua aspettativa.

La terza cosa che Harry aveva imparato era che un bastardo rimane un bastardo, seppur innamorato.