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Autore: watereyes    02/10/2011    4 recensioni
Amu Hinamori è una normale ragazza di quindici anni. La sua vita scorre tranquilla, come un paesino svizzero in quelle palle di vetro con la neve finta. Finchè, come un fulmine a ciel sereno, non arriva qualcuno a dare una scossa a quel paesino perfetto. Un nuovo, misterioso vicino di casa...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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good morning Un fascio di luce dorata penetra attraverso le tende della finestra e mi sfiora il volto come una carezza.
- Ma che caz...! - sbotto, rovinando l'atmosfera delicata di una riga fa e schermandomi gli occhi feriti da quella lama di sole. - Eppure ero sicura di averla chiusa!!
Con un sospiro, mi butto giù dal letto e spengo la sveglia prima ancora che inizi il suo odiato suono. "Beh, almeno mi sono alzata presto. Per una volta." penso, mentre mi sistemo i capelli. Scendo le scale di ottimo umore e trovo Ami già intenta a fare colazione.
- Buongiorno! - la saluto, sorridente.
- Buongiorno.. Come mai tutta questa allegria?
- Così. Non c'è un perchè - rispondo, spalmando della marmellata su una fetta di pane. Bugia. Altrochè se so perchè sono felice. Ikuto ed io andremo a scuola insieme anche oggi. Ed è stato lui a chiedermelo! Al settimo cielo, comincio a canticchiare. Poi, all'improvviso mi ricordo di una cosa che farà impazzire Ami di invidia. Decido di giocare un po' con lei.
- Allora, com'è andata ieri sera? - le chiedo, in tono innocente
- Bene, come vuoi che sia andata..  risponde Ami, guardandomi strano. In effetti ha ragione, è estremamente inusuale che io le faccia domande di questo genere perchè di solito attacca una pezza infinita - ..perchè me lo chiedi? - aggiunge, addentando un biscotto.
- Così. A proposito, ieri sera sono andata a cena dai nostri nuovi vicini di casa..
- Ah si. Ho conosciuto la donna, Souko. E' molto simpatica. - dice Ami. "Perchè hai visto solo la sua facciata. Non sai ancora niente della loro vera natura" penso, lugubre. - Comunque, cosa stavi dicendo? - dice Ami, facendomi segno di proseguire.
- E niente. Sono dei tipi davvero simpatici. Un po' strani, ma davvero carini. Pensa, hanno due figli della nostra stessa età.
- Davvero? E frequentano la nostra scuola?
- Si, la ragazza è in classe con me... verrà a scuola oggi per la prima volta, ma entrerà alla seconda ora per.. ehm, vari motivi, mentre il ragazzo ha un anno in più di me e perciò uno in meno di te.
- Perchè la ragazza entra dopo? A proposito, come si chiamano? Sai non vorrei fare brutte figure..
- Non preoccuparti, non penso che ti dimenticherai i loro nomi facilmente... soprattutto quello della ragazza! - esclamo, in tono misterioso.
- Mm? Che intendi dife con quetto? -  biascica lei, con la bocca piena.
- Perchè... - dico, facendo una pausa ad effetto. Dio, dovrei fare la presentatrice televisiva! - la nostra nuova vicina di casa è...
Toc toc toc.
- Ami? Zuccherino, sono io!
- Kyaaah! Il mio Tato!!! - strilla lei, assordandomi le orecchie. Si precipita ad aprire la porta - Amorrreee!!!!
- Tesorino, è stata così amara la mia vita senza di te... - le "sussura" lui, facendosi sentire da tutto il quartiere. "La mia vita? Ma se non sono passate nemmeno otto ore! A meno che il suo  arco di vita non sia quello di una farfalla" penso io, disgustata. Comunque, mi sembra ovvio che Ami non mi degnerà più di un secondo della sua preziosa attenzione. Beh, sono cavoli suoi. Scoprirà chi è la sua vicina di casa da sola. Spero solo di essere presente quando questo succederà.
- Amu, io vado! Esco un'ora prima perchè manca la prof di mate (magari mancasse anche a me, qualche volta! ndw), okay? Ci vediamo stasera!
- Okay, buona giornata - le auguro, mentre esce. Finisco di prepararmi ed esco alle sette e mezza precise. Ikuto non è ancora arrivato, quindi porto fuori Ermes dal garage. Mentre lo spingo fino in strada arriva Ikuto, già a cavallo della sua moto.
- Buongiorno! Hai fatto colazione? - mi chiede, con il suo solito sorrisetto.
- Ciao! Si, ce l'ho fatta stavolta - gli dico, sorridendo a mia volta. Salgo sulla mia vespa, ma c'è qualcosa che non va. Perchè non si accende? Ikuto mi guarda con aria interrogativa. Sempre più agitata, continuo a girare la chiave.
- Oh, andiamo!!! -sbotto, incapace di trattenermi.
- Qualcosa non va? - mi chiede Ikuto, piegando di lato la testa. Mi giro e il mio cuore perde un colpo: Cristo santo, come fa ad essere così irresistibile? Ormai è una droga.
- Secondo te? - gli chiedo, sarcastica. Sempre più agitata, continuo a ravvivarmi i capelli, scompigliandoli - Cosa faccio adesso? Ikuto? - gli chiedo, vedendo che non mi risponde. Sembra perso nei suoi pensieri, che si trovano nelle profondità di quegli occhi così incantevoli. Gli sventolo la mano davanti alla faccia e lui si riscuote di colpo:
- Cosa c'è?
- Buongiorno eh! Meglio tardi che mai! Dicevo: Cosa facciamo adesso con la moto? E, soprattutto come facciamo ad essere puntuali quando mancano solo venti minuti?
- Tutto qui? Beh, mi sembra piuttosto semplice! Rimettiamo la moto in garage e chiamiamo il meccanico!
- Ma che genio. E io come ci vado a scuola? Volando? (Magari con un bel chara change! Ma non in questa storia! ndw)
- Ovviamente no. Vieni con me.
Arrosisco di botto. No, anzi di più. Provate ad immaginare un rosso davvero molto ma molto acceso. Fatto? Beh, adesso moltiplicate per un milione. Ecco, la mia faccia era più o meno di quel colore e cominciave pure a fumare. Ottimo.
- C-con te? C-c-cioè, mi porti tu?
- E chi sennò? Pensi che io abbia un fratello gemello? (Magari! Uno è per me, allora! Scusate, adesso la smetto ndw)
- N-no.. però..
- Però cosa? E perchè continui a balbettare? Ti innervosisco? - mi chiede malizioso.
- Certo che no! Scemo! - sbotto arrabbiata, salendo sulla sua moto.
- Non te ne approfittare, eh? - mi dice, con quella faccia da schiaffi.
- A fare che?
- A stringermi la vita ed abbracciarmi con la scusa della mia guida spericolata.
- Pervertito! E poi, mi spiace deluderti, ma non ci avevo nemmeno pensato. E la tua guida non mi spaventa per niente, anzi! - ribatto, scarlatta. Okay. Ho detto una bugia. E' possibile che, forse, in un angolo remoto della mia mente, mi sia balenata l'immagine di Ikuto sulla moto come un principe azzurro sul cavallo bianco. Solo che lui è meglio. Molto meglio di quello smidollato di principe azzurro che compare solo alla fine della storia e sveglia la principessa con un bacio. Certo, se mi baciasse non è che mi tirerei indietro e...
- Waaaah!!!! - urlo. Istintivamente, mi aggrappo alla vita di Ikuto e lo stringo. Sento i suoi muscoli sotto la maglietta leggera, non sono muscoli che si mettono in mostra come quelli dei palestrati strapompati, ma non si può dire che non ci sono. Anzi! Eccome se ci sono!
- Beh? Non avevi detto che la mia guida non ti spaventava per niente? - mi chiede in tono falsamente innocente Ikuto - O non hai saputo resistere alla voglia di abbracciarmi?
Lo colpisco con un pugno alla schiena. - Pervertito! Mi hai solamente colta di sorpresa, tutto qui. - esclamo, senza però lasciare la presa. - Ikuto... volevo chiederti una cosa.. come mai non hai fatto i tuoi soliti commenti quando hai visto che Ermes non andava?
- Soliti commenti? - fa lui,fingendosi offeso. Poi però il suo tono diventa serio: - Non potevo farlo, perchè ho visto quanto tieni a quella moto. Sembra quasi che la consideri una persona!
Sorrido felice, perchè mi ero accorta che Ikuto mi osservava con attenzione. Stringo un po' di più la presa e mi appoggio alla sua schiena, serena.
- Ehi, Bella Addormentata, guarda che siamo arrivati! - è Ikuto che mi chiama. Apro gli occhi e realizzo che mi sta tenendo in braccio.
- Cosa? Argh! Ikuto, ma che fai? Mettimi giù! Subito! Ci stanno guardando tutti!!! - sbraito. Come ho fatto ad addormentarmi nel giro di dieci minuti?!? E' impossibile!
- Uffa, stai calma!! Mi piace stringerti tra le braccia.. e non voglio metterti giù! - ridacchia Ikuto, stringendomi di più a sè.
- Stupido idiota! Non capisci che così tutti parleranno di noi? Senza contare ciò che mi farà passare tua sorella e le mie compagne di classe! Mettimi giù! Immediatamente!!! - grido, dibattendomi come un pesce fuor d'acqua. Dal canto suo, devo dire che Ikuto si sta divertendo un mondo.
- Perchè pensi che non lo sappia? E' anche per questo che lo faccio! - mi sussura all'orecchio, prima di mettermi giù - E poi, è una piccola vendetta: Voglio dire, ti annoia così tanto la mia guida che non riesci a stare sveglia? - continua, avviandosi lungo il marciapiede della scuola. Mentre gli cammino fianco a fianco, noto che tutti gli studenti si spostano, creando un varco. Cristo, ecco come si sentiva Mosè mentre apriva le acque!
- Beh, in effetti... Non sei granchè come pilota - lo provoco. Ci mettiamo a bisticciare finchè non arriviamo all'entrata della mia classe:
- Beh, ci vediamo a ricreazione, allora - mi dice Ikuto, scompigliandomi i capelli.
- Certo! Anzi no. Mi ero dimenticata che ho ginnastica e quella mi fa sempre saltare la ricreazione perchè ci porta fuori e l'abbiamo fra la terza e la quarta ora (è così anche per me! Che sofferenza terribile! ndw)... Ci vediamo all'uscita, okay? Ti aspetto accanto alla tua moto! E vedi di non fare tardi! - dico, imitandolo.
- Ahahah. Molto spiritosa. Prova a ridere adesso, se ci riesci - mormora lui, avvicinandosi lentamente a me. Mi sposta i capelli da una parte e mi bacia l'orecchio dolcemente, facendomi provare un'emozione davvero indescrivibile. Gnak.
-
Aaaaahiaaaa!!!!! Ma che fai? Mordi? Tu, brutto gattaccio pervertito! Vattene in classe e non farti più vedere, hai capitooooo???? -  strillo, agitando i pugni e attirando l'attenzione di molte persone.
- Eheh. Buona lezione, Amu - mi augura Ikuto, mi augura Ikuto, allontanandosi verso la sua classe.
Ancora furibonda, entro in classe. Oh no. Le mie compagne sono tutte in fila, come tante casette a schiera, con le braccia incrociat e un'espressione assassina.
- Amu, ci devi una spiegazione!!!! - urlano all'unisono, scagliandosi verso di me come una mandria di bufali inferociti. Lancio un'occhiata disperata a Tadase, ma lui è immerso in modo davvero fasullo nella lettura del libro di storia. MI giro, un'espressione di puro terrore è dipinta sul mio viso. Me la pagherà cara, molto cara.
Orribile comunque, questa sensazione di dejà vu.

Ciao!!! Scusate per il ritardo e per l'oscenità del capitolo! Cerco sempre di farlo più lungo, ma non ci riesco mai, vuoi la scuola, lo sport o la musica... Mi uccideranno! :D Farò davvero fatica fino al 17  di ottobre, perchè ci sono i colloqui generali e tutti devono avere almeno un voto. Ma immagino sia così anche per voi.. comunque, dico io: Pazzi!!! Sono dei pazzi! Ma qualcuno gliel'ha detto che hanno ben  nove mesi per torturarci e che possono prendersela comoda?! Cioè, una donna fa un figlio in nove mesi (e questo cosa centra?) In più mi stanno succedendo un sacco di cose a cui nemmeno io riesco a credere! Mi sembra impossibile che accadono proprio a me e non so se essere felice o no. La cosa certa è che ho paura sia di buttarmi che di non farlo. Scusatemi tanto, sto scrivendo un sacco di sciocchezze perchè sono confusa, se volete evitate di leggere (non qppena avrò pubblicato, mi vergognerò di quello che ho scritto, lo sento). In sostanza, tornando alla storia, andrà un po' a rilento, ma prometto di impegnarmi, anche perchè nel prossimo capitolo (Parlo soprattutto con te,
MissBabyLaboom ) Ikuto dirà ad Amu quello che deve fare! Sarà un po' strana come cosa, credo, ma ha senso. O forse no. Oddio, sono in preda alla follia, è meglio che smetta! Ciao a tutti grazie per sopportarmi! Vi auguro una settimana meravigliosa!
Baci
watereyes
   
 
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