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Autore: yolima90    03/10/2011    0 recensioni
Eva e Licia sono due sorelle che hanno perso tutto e stanno scappando da un pazzo folle che le stà dando la caccia senza mai fermarsi . è un killer che non vede l'ora di mettere le mani sulle due sorelline , ma un giorno Eva stremata dalle forze si lascia cadere sulla soglia di una porta di uno sconosciuto . Senza sapere di essere finita in casa di un cannibale di nome Jack ( "interpretato " da Tim Roth. Ho pensato a lui quando ho creato questo personaggio folle )
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per alcuni giorni tenni d’occhio i giornali, non me lo persi neanche uno, lessi tutti gli articoli su di lui con molta attenzione  e con un pizzico d’interesse , mi era sempre incuriosito queste cose…il giallo. Nella mia vecchia camera avevo una pila di libri gialli con quantità mostruose di polvere, quando ne prendevo uno rischiavo sempre di farmi venire un’asma pazzesca e lasciarci le penne. Mia madre mi ripeteva sempre di darci una pulita a quei vecchi libri ..neanche una volta che io lo abbia mai fatto.
Girai piano il giornale e mi trovai davanti delle foto davvero orribili. Erano le foto di cui parlava Jack l’ultima volta, erano foto in bianco nero ma si capiva benissimo quello che volevano mostrare. In effetti erano crude per un pubblico minorile. La mia mano stava ferma lì..pronta a girare pagina ma i miei occhi volevano ancora vedere quelle immagini tremende. Rimasi fissa su quelle immagini per dieci minuti buoni per poi voltare pagina e dedicarmi al gossip giornaliero e altre stupidate che offriva il mondo .
Jack era in cortile che  si godeva il sole di quella mattina leggermente fresca. Indossava un paio di occhiali scuri e una buffa maglietta con la scritta Pink e sotto vi era raffigurato una cagnolina rosa che camminava tenendo una sigaretta tra le zampe.
Bastò il mio respiro per farlo voltare , andai da lui avevo ancora il giornale tra le mani
<< Ti sei data alla lettura ? >> 
sapevo che mi stava guardando con quel sguardo che ti bucava l’anima
<< Senti stasera mi hanno invitato a una noiosa festa..vorresti..ti piacerebbe venire? Mi faresti da dama? >>
<< Si >> dissi in un sussurro ,solo allora lui si alzò e mise le sue mani sui miei fianchi provocandomi un brivido per tutto il corpo, sorrise
<< Mi piacerebbe vederti sorridere ..sorridi Eva, non morirai ..credimi >> mi lasciò andare e fece un passo indietro.
 
La sera arrivò  , in camera mia mi era stato messo sul letto una vestito nero lungo scollato assai elegante e dei bracciali di swaroski e per finire una crema al profumo di cocco .
Erano le nove di sera quando scesi al piano di sotto, Licia sarebbe stata con una baby sitter chiamata all’ultimo momento da Jack. Era una vecchia signora che mi ricordava le nonne buone delle favole. E a Licia non avrebbe fatto fatica a stringere amicizia con la buona vecchina, le spiegai tutto come avrebbe fatto mia madre se ci avesse lasciato a una baby sitter , una cosa che non accadeva mai. Ci portavano sempre dietro i miei genitori anche se andavano a una festa di alto lignaggio .
<< Eva? >>
mi voltai ,lui era lì in piedi vicino alle scale. Era terribilmente affascinante, l’unica parola che mi venne in mente per rendergli giustizia ma sapevo che non era abbastanza. Jack sembrava  venuto da un altro mondo. Univa sensualità e fascino in un’unica cosa..Lui.
<< Sei stupenda. >> disse mentre le mie guance prendevano fuoco e i miei occhi si abbassarono per un attimo a fissare i miei tacchi neri lucidi.
 
<< Signora Holly non faremmo tardi semmai la chiamiamo. >>
<< Non si preoccupi. Divertitevi >>
Jack mi tese la mano la guardai un attimo prima di prenderla e avviarci fuori dove una limousine ci stava aspettando  con l’autista che teneva aperto la portiera.
Non ero mai entrata dentro a una limousine prima d’ora, Jack mi sorrise ma io non ricambiai ero troppo impegnata a guardarmi intorno e dirmi a me stessa che non stavo sognando, ero davvero dentro a una limousine e stavo andando a una festa piena di ricconi dove avrei bevuto champagne da fontane d’oro puro. La macchina sfrecciò veloce lungo la strada, per tutto il tragitto nessuno dei due parlò, indirizzai il mio sguardo fuori a vedere il cielo stellato  e la luna che timidamente usciva da una nuvola che voleva farla sua .
La limousine voltò a sinistra e volto per due volte a destra per poi rallentare e fermarsi davanti a un parco tutto illuminato affolato di gente, qualcuno venne ad aprirci la porta , le luci della festa m’illuminarono quasi aceccandomi che mi dovetti nascondere dietro a Jack il quale mi prese la mano e mi trascinò dentro alla festa. Diede l’invito a un giovane ragazzo che mi guardò prima che lui lo richiamasse all’attenzione, mi scappò un sorrisino prima di riprendere la nostra camminata verso il divertimento.
<< Guarda Eva, tutti guardano solo te perché sei la più bella >> strinse forte la mia mano esile
<< Forse guardano te. Credono che non sei di questo mondo  >>
i nostri sguardi si incrociarono per un attimo prima che lui prendesse da un vassoio un bicchiere di champagne offrendomelo mentre io mi chiedevo come mi era uscita quella cosa dalle mie labbra , questa volta non diventai rossa o forse si..ma il buio lo nascose per bene se era così.
<< Stasera puoi bere. Io non ti dirò nulla. Puoi fare tutto quello che vuoi >>
presi dalla sua mano il bicchiere e mi accorsi che le nostre mani erano ancora unite e una parte di me non aveva intenzione di lasciarlo andare.
Ci avviammo verso una signora con un neo sulla guancia, era in compagnia con altre tre signore ,quando ci videro salutarono calorosamente Jack lasciandomi fuori da tutto ciò ma anche in quel momento le nostre mani non si staccarono mentre le labbra del mio cavaliere toccavano le guance di quelle tre dame.
<< Jack Thompson! L’uomo più bello di stasera! >> esclamò la donna
<<  Troppo gentile Signora Dallison >>
le tre donne ridacchiarono mentre i loro occhi se lo mangiavano, per pochi secondi provai gelosia e il mio corpo si spostò verso Jack come se volessi far capire a loro che era il mio cavaliere quella sera e non il loro.
<< Ma chi è questa graziosa signorina che ha con lei? Sua nipote? >>
Jack rise e scosse la testa guardandomi
<< Signore vi presento la mia bellissima dama di stasera che gentilmente ha deciso di accompagnarmi e sopportarmi per tutta la festa>>
<< Piacere Eva >> dissi sorridendo alle tre arpie che mi fissarono leggermente disgustate e imbarazzate  e gelose come non mai.
<< Pensavamo che foste venuto con Lily..>> disse una
<< Si, prima l’ho incontrata..spero che vada tutto bene tra voi due ,siete una  così bella coppia >> disse un’altra
Jack sospirò
<< Mi dispiace dirvelo signore mie ma io e Lily non stiamo più insieme>>
ci fù un coro di “oooh” dispiaciuto e mani che si portarono vicino alle labbra con tono drammatico e occhi che mi lanciarono fulmini . Come osavo stare accanto a Jack quando invece quel posto aspettava alla bella Lily? Ricambiai lo sguardo ma meno minaccioso .
<< Vi dobbiamo lasciare , spero di poter rubarle un ballo nella serata signora Dallison >>
mi trascinò via da quelle streghe.
<< Sono delle arpie eh? Non le sopporto anch’io, non si fanno mai i fatti loro. Mi scuso se ti hanno fissato male, ma guardano tutti così >> si strinse nelle spalle , mi passò un piatto con una fetta di torta alla panna solo allora le nostre mani si staccarono << Mai e poi mai fare amicizie con certe signore di quel livello mia cara, ti rovinano la vita..credimi. >>
addentai il dolce ,la panna mi si sciolse in bocca e io toccai il sorriso senza avere il bisogno di un paio di ali o di morire mentre lui addentava un dolce al cioccolato fondente.
<< Ci vieni spesso a queste feste? >>
<< Non sempre..non amo questo genere di feste. Mi diverto più alle feste di popolo >> sorrise << Una volta abitavo in Toscana, vicino ad Arezzo. E lì da giugno ad agosto c’erano queste feste piena di gente allegra , si mangiava da dio e le donne erano più divertitenti delle donne che ci sono qui. >> si guardò intorno
<< Mia madre amava organizzare feste. >> appoggiai il piatto sul tavolo << mio padre un po’ di meno ma lei non l’ha mai saputo . >> sorrisi << Una volta organizzò una festa per mio padre a sorpresa, fu una bellissima festa,aveva fatto una mega torta per lui..al cioccolato fondente, come quella. Solo che mia madre non era una brava cuoca ma noi per non offenderla la mangiammo tutta fino all’ultima briciola. >>
<< Di cosa sapeva? >> domandò lui incuriosito
<< Era terribilmente disgustosa,pensa che diede anche una fetta al gatto dei vicini il quale dopo averla annusata non la mangiò e scappò via terrorizzato da quel piatto. >>
ridemmo
Passammo la serata a girovagare per la festa parlando tra di noi ridendo qualche volta lasciando fuori tutti gli invitati ,Jack non si fermò più a parlare con le tre arpie o altra gente, dedicò tutta la sua attenzione su di me, mangiammo ogni tipo di dolce fregandocene dei pareri degli invitati che ci fissavano male , assaggiai anche un piatto tipico giapponese che aveva un nome strano che mi sfuggì presto dalla mente perché mi si presentò un altro piatto di una nazione diversa questa volta : Messico che aveva un nome più interessante a quello di prima.
Mandai giù litri di birra nel mio corpo innocente, e anche qualche bicchiere di vodka, se io sembravo ormai andata Jack teneva sempre quel comportamento di uomo serio che non si ubriacava mai. Ballammo mentre la gente ci guardava , non eravamo gli unici a ballare ma era come se tutta l’attenzione degli invitati fosse finita su di noi.
Jack era un’ottimo ballerino al contrario di me che per due volte gli pestai i piedi ma era troppo cavaliere per incavolarsi e abbandonarmi lì in mezzo alla pista.  
<< Sai per un’attimo prima quando parlavi con quelle donne sono stata gelosa. >> dissi con la testa che mi girava , eravamo seduti su una panchina del parco,lui era seduto io ero distesa con la testa sulle sue ginocchia mentre lui mi accarezzava i capelli
<< Ah si? >> disse lui con un tono leggermente divertito
<< Si, tu sei il mio cavaliere ,loro non possono chiedere di averti. >> dissi seria , sentivo la birra fare la salsa nel mio stomaco e non solo.
I suoi occhi mi guardarono ,confermai il suo fascino.
<< Sei dannatamente affascinante Jack. >>
Jack si fermò
<< Stasera non guardavano me, ma guardavano te. Te lo dissi all’inizio della festa, tutti guardano te perché non sei di questo pianeta. Come fai ad essere così affascinante? Che segreto nascondi? >>
<< Perché? Dovrei nascondare un segreto?>>
<< Non lo so, hai qualcosa nello sguardo che sembra che nascondi un segreto, sei anche misterioso >>
Sorrise
<< Lo sapevo,non dovevo farti bere. Sei ubriaca mia cara >> avvicinò il viso al mio
<< Una parte di me in questo momento ti vuole baciare, un’altra parte invece vuole solo rimanere a guardarti >>
Ci fu un attimo di silenzio prima che lui prese la parola
<< Sei ubriaca . >>
Due ragazzi passarono senza badare molto a noi che eravamo al buio,lì le luci della festa non arrivavano.
Jack si avvicinò così vicino che le punta dei nostri nasi si toccarono, sentivo il suo respiro sul mio e l’ultima cosa che mi ricordo fu “ Che Dio mi perdoni “ e poi il nulla più profondo che potesse esistere su questa terra.
   
 
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