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Autore: SailorDisney    04/10/2011    2 recensioni
Il cuore di Dolly sobbalzò. Finalmente aveva ricevuto il sorriso tanto sperato, da quel cowboy pensieroso. Improvvisamente sentirono Bonnie sbadigliare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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5.

Woody salì sullo scaffale dove solitamente Dolly dormiva.

“Dolly..ci sei? Posso entrare?” chiese Woody affacciandosi.

“Sniff…” qualcuno stava piangendo.

“Uh? Dolly…sei tu?” Woody intravedeva una sagoma nel buio.

“Chi è?” chiese la figura nell’ombra.

“Sono..Woody. Dolly, esci fuori di lì!” disse Woody deciso.

Dolly uscì dall’ombra asciugandosi le lacrime e con un sorriso forzato sul viso. “Woody! Scusa ero..distratta. che ci fai qui?”

“Dolly… tu stavi piangendo. Cosa c’è che non va?” la interrogò Woody.

“Io? Piangendo? Ma figurati!” rispose lei fingendo una tranquillità che non aveva.

“Dolly.. non mentirmi. Cosa succede? Ti va di parlarne?” chiese nuovamente Woody.

Il sorriso falso di Dolly si trasformò lentamente in un broncio e inaspettatamente scoppiò a piangere.

Woody la abbracciò istintivamente, sapeva che era la cosa giusta da fare in quel momento.

“Adesso stai tranquilla!” disse lui abbracciandola ancora più forte. “Vieni con me..” disse il cowboy prendendola per mano.

Dolly rimase in silenzio, era emozionata ma sapeva di non doversi illudere. Woody la portò dentro la casetta dei giochi di Bonnie, si sedettero sul tappeto morbido al suo interno.

“Qui potremo parlare meglio! E poi è così colorato! Mette allegria, non credi? Ed è proprio quella che ci serve!” disse lui guardandosi intorno.

Dolly sorrise. “Si.. hai ragione..Woody io non so cosa mi sia preso.. non fraintendermi, sono felice del vostro arrivo. Siete tutti così simpatici.. è che.. ho paura che Bonnie possa smettere di giocare con me..”

“Oh, Dolly! Come ti è venuta una cosa del genere in mente?” la rimproverò Woody.

“Sai.. io e Bonnie ci siamo incontrate la prima volta in un vecchio negozio di giocattoli. Era triste vedere tutte quelle deliziose bambole di porcellana essere scelte per prime, chi poteva comprare una bambola di pezza come me? Poi arrivarono le bambole Barbie ed io scomparii completamente dalla circolazione, ero solo un pezzo vecchio da tenere su uno scaffale. Ma Bonnie era speciale, non appena mi vide, chiese subito alla mamma di comprarmi, ricordo ancora che non valevo più di 5 dollari.”

Woody sorrise cercando di immaginare quella scena.

Dolly continuò a parlare: “Da quel giorno lei non mi abbandonò mai, anche se…nelle sue storie sono sempre la strega. Come biasimarla? Il mio aspetto, non suggerisce altro. Sarebbe stato bello avere il fisico mozzafiato di Barbie Modella in passerella ma invece.. sono solo un piccolo batuffolo di pezza. Destinato prima o poi a scucirsi e ad essere gettatavia.” Disse affondando la testa fra le gambe.

“Oh..Dolly. Non dire così…” disse Woody. Le appoggiò la mano sulla spalla. “Bonnie ti ama! Sei la sua bambola del cuore! Non potrebbe mai sostituirti o buttarti! Sei il suo giocattolo!”

“Sniff…dici davvero?” mormorò Dolly.

“Ma certo!” poi le prese la mano. “Tu sei speciale, Dolly! Non hai da invidiare nulla a qualsiasi bambola che ritieni migliore di te! Credimi.. lo penso davvero.”

Woody si fermò un istante. Sentì una scossa dentro di sé. Come se le cose che aveva appena detto gli avessero illuminato una parte nascosta del suo cuore. Poi riprese il controllo, sentendo Dolly parlare.

“Io.. non so come ringraziarti, Woody. Sei davvero un grande amico..”

“Oh, figurati!” rispose lui. Poi cominciò a canticchiare guardandola: “..i tuoi problemi, sono anche i miei! E non c’è nulla che io non farei per te! Se siamo uniti, scoprirai che c’è un vero amico in me..” sorrise.

Dolly rispose al sorriso divertita. “Grazie Woody! Lo stesso vale per te, potrai contare sempre di su me!”

Woody alzò il palmo della mano, Dolly battè il cinque. Poi entrambi scoppiarono a ridere.

“Allora.. adesso ti va una bella partita a scacchi?”

“Ma..Woody, è notte fonda! Non hai sonno?!”

“Hmm.. perché dormire quando si può giocare?”

“Ma.. noi siamo giocattoli! Non facciamo altro!”

Continuarono a ridere per tutta la notte, senza riuscire a cominciare nessuna partita a scacchi.

 
L’indomani mattina Bonnie si svegliò per andare all’asilo.

Woody e Dolly erano ancora dentro la casetta, lei si era addormentata sulla spalla di Woody e lui appoggiava la testa su quella di Dolly, le loro mani si sfioravano appena.

“Sveglia gente! Bonnie è andata all’asilo!” gridò Hamm con il suo vocione.

Woody e Dolly si svegliarono di colpo, poi si voltarono a guardarsi, in leggero imbarazzo ed uscirono dalla casetta.

Jessie sfrecciò davanti a loro come una furia.

“Buongiorno! Avete visto lo stereo per caso?!” chiese Jessie frenando di colpo vedendo Dolly, che solitamente era informata su tutto.

“Lo stereo? Hmm.. no..mi spiace Jessie.” Rispose lei.

“Oh! Per mille bufali impazziti! E’ importante!” esclamò lei.

“HIIIII-IIII!!!!” Bullseye nitrì cercando di richiamare l’attenzione di Jessie che si voltò vedendo accanto a lui, il piccolo stereo che cercava.
“Eccolo! Oh, Grazie Bullseye!” disse accarezzandogli la criniera.

“Jessie ma si può sapere che…” provò a dire Woody seguendola.

“Forse ho capito come dimostrare a Buzz che ho ragione io.. e che non mi sono inventata niente riguardo il suo lato spagnolo nascosto!”
“Si ma non capisco come..”

Jessie inserì il disco che portava sotto il braccio, nello stereo.

“Ora vedrai..” Disse Jessie sorridendo furba.

Buzz era intento ad aggiustare un’astronave di cartone, mostrando al pupazzo Totoro che si trattava solo di un’ala spezzata.

Jessie spinse il bottone “play” sullo stereo. Una musica spagnola cominciò ad uscire dalle casse.

Buzz cominciò a muoversi, come trascinato dalla musica, non riusciva a controllare il suo corpo.

Improvvisamente si mosse fino a Jessie, prendendola dolcemente da un fianco.

“Ehm.. io non so davvero cosa mi è preso..”  disse imbarazzato.

Jessie capovolse la situazione, afferrandolo lei. “Lasciati andare..Buzz.” disse con uno sguardo sensuale.

Buzz rispose con un sorriso furbo.

I due cominciarono a volteggiare sopra quelle magiche note. Buzz cominciava ad avere delle visioni nella sua mente, ricordi affollati.

.. Hay un amigo en mi ..Hay un amigo en mi..

Buzz comandava quella danza, come se non avesse fatto altro in vita sua. Sentiva il ritmo prenderlo e avvolgere ogni suo movimento, e capiva che Jessie lo seguiva egregiamente. Ma ogni volta che la guardava, riaffioravano nella mente immagini che non ricordava di aver mai vissuto.

Cuando salgas a volare.. hay un amigo en mi..

Woody lanciò una rosa e Jessie la afferrò con la bocca, poi continuarono a danzare, mentre il contatto visivo tra loro non si perdeva neanche un secondo. Poi ricordò di essersi inginocchiato davanti a lei. Di aver già fatto una danza simile per lei.. e di.. averla portata in salvo dentro il camion della spazzatura! Ma quello non era lui… o si?

.. Hay un amigo en mi ..Hay un amigo en mi..

Quando le ultime note annunciavano la fine della canzone, Buzz fece volteggiare un’ultima volta Jessie, afferrandola infine fra le sue braccia.

Tutti applaudirono, alla conclusione di quello spettacolo entusiasmante!

Ma.. non appena la canzone finì, Buzz lasciò la presa e Jessie cadde a terra.

“Ohi…” si lamentò Jessie toccandosi la testa.

“Jessie! Scusami! Ti sei fatta male? Io non..” disse Buzz inginocchiandosi accanto a lei.

“Sto bene, Buzz! Voglio sapere solo se ti sei finalmente convinto..” disse lei guardandolo seria.

Buzz sorrise. “Io…”

Jessie attendeva una risposta, trepidante.

“Io.. non ricordo nulla, mi spiace.” Mentì lui.

Jessie rimase delusa, si alzò in piedi e abbattuta si allontanò.

-E’ stato tutto inutile.. quelle romantiche dichiarazioni, quelle scenate di gelosia sono state tutto frutto di un malinteso. Quello non era Buzz..probabilmente non ricorderà nemmeno quello che è successo dopo..- pensò lei triste.

-Perché le ho detto una bugia? Io non vorrei mai mentirle.. ma cosa posso fare? Ammettere di ricordare sarebbe come rivelarle i miei sentimenti ed io.. non posso rischiare di perderla, per ammettere che.. la amo.- Pensò Buzz afflitto guardandola allontanarsi scuotendo la testa.
 
 
   
 
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