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Autore: Dioni    10/10/2011    1 recensioni
Giappone,sengoku jidai,mentre il paese del sol levante percorre il suo periodo più caotico,un giovane yokai vive la sua vita,inconsapevole che la sua esistenza sarà turbata dall'arrivo di un nuovo nemico,più forte e temibile di quanto lo siano stati i suoi nemici precedenti,ma in suo aiuto interverrà un umano molto particolare,proveniente da una terra lontana.
Tra intrighi e battaglie,personaggi famosi e luoghi dimenticati,una storia prende vita,una storia dove niente e quello che sembra e che alcuni segreti e meglio che rimangano tali.
Buona lettura.
(crossover Inuyasha/Assassin's Creed.)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La neve continuava a cadere,ma per loro due era come se il tempo si fosse fermato,anzi,non esisteva nemmeno,erano entrati in un mondo che apparteneva soltanto a loro.

Il mondo che li circondava era come se fosse scomparso,nelle loro menti c'erano soltanto loro due,un Dayokai e un umano,in quel momento si stavano preparando allo scontro,non sapevano il motivo,ma dovevano combattere.

I loro sguardi erano di fuoco,i loro muscoli pronti all'azione,le loro menti elaboravano mosse e strategie di combattimento, in poche parole si stavano preparando a un grande scontro.

La piccola Rin rimase a fissare i due provando un senso di curiosità che legava alla loro immobilità,ad un certo punto Rin cominciò a sentire qualcosa nelle narici,chiuse gli occhi,aprì la bocca aspirando ossigeno,fece indietreggiare la testa e poi accadde l'inevitabile....starnutì.

Nell'esatto momento in cui la bambina emise quello starnuto i due guerrieri si erano risvegliati dal loro mondo immaginario e tornarono con la mente a quello reale,era giunto il momento,dovevano far scontrare le armi,involontariamente Rin aveva dato il segnale per iniziare a combattere.

I due guerrieri si mossero a vicenda e in meno di mezzo secondo le loro armi si erano scontrate,Sesshomaru usava la sua spada,Bakusaiga,mentre Ezio usava delle armi davvero particolari,due lunghe lame d'acciaio sottili come un foglio che passavano sotto i polsi dell'incappuciato.

Entrambi cominciarono a far forza l'uno verso l'altro,Sesshomaru non riusciva a capire come Bakusaiga fosse stata fermata da quelle che ha prima vista sembravano due semplici pezzi di metallo umano,la cosa lo stupiva e di certo non era il tipo che si impressionava facilmente.

Sesshomaru stava avendo la meglio sullo scontro fisico,essendo un dayokai il suo fisico gli permetteva di raggiungere una forza sovraumana,ma anche Ezio aveva i suoi vantaggi,a lui non serviva la forza bruta per vincere,lui usava sia la testa sia le sue...abilità nel trarre in inganno il suo avversario,a differenza di Sesshomaru non sentiva il bisogno di giocare pulito,non aveva l'obbligo di combattere lealmente.

Lo Yokai spingeva Ezio che era costretto a piegarsi con la schiena per non cedere alla spada del suo avversario,l'umano doveva pensare in fretta se voleva salvarsi la vita.

- Diamine,costui ha la forza di un toro.

Ezio si piegava sempre di più e tra poco tempo avrebbe subito il colpo di bakusaiga.

- E va bene,se non posso batterlo lealmente userò le mie abilità.

L'umano si fece forza e cercò di arrestrare il colpo dello Yokai.

- le mie abilità...di ASSASSINO.

Con sforzo immane si spostò a sinistra con la schiena ancora curva e muovendo le lame a destra facendo scivolare il filo della katana sulle lame da polso di Ezio, Sesshomaru utilizzò tanta di quella forza nel tenatativo di uccidere Ezio che quando il filo della spada scivolò sulle lame il colpo era divenuto incontrollabile e il colpo venne deviato in basso a sinistra.

Ora in vantaggio si trovava Ezio che pur non avendo la forza e la velocità di Sesshomaru possedeva agilità e astuzia,non che Sesshomaru fosse stupido,ma a differenza di Ezio Sesshomaru combatteva lealmente senza nascondere nulla al proprio avversario.

Ezio si raddrizzò con la schiena e subito dopo mise in avanti il braccio sinistro irrigidendolo,Sesshomaru era girato di spalle mentre cercava di ricomporsi e ritrovare la sua posizione di lotta,per far questo però si dovette girare verso l'umano il più in fretta possibile.

Si girò velocemente,ma non abbastanza per prevedere quello che stava per succedere,Ezio teneva il braccio dritto davanti a lui puntando verso lo Yokai,con un veloce movimento dei muscoli che si trovavano dal gomito al polso avevano similuto la stessa azione che fece Ezio quando mise la mano destra vicino al polso,un rumore simile ad uno sparo da arma da fuoco millecinquecentesca si sentì in quel momento.

Sesshomaru stava vedendo quello che stava accadendo ad un velocità superiore a quella di un comune mortale,in quel brevissimo spazio di tempo che gli era a disposizione vide qualcosa sotto la manica sinistra di Ezio,uno strano cerchio di metallo dalla quale si sprigionò un piccolissima luce bianca seguita dalla fuoriuscita di una biglia di metallo grande quanto a testa di miyoga,in quel momento capì che cosa gli stava venendo incontro,un proiettile,già una volta si era ritrovato contro delle armi da fuoco,ma quelle che affrontò lui non erano armi sofisticato come quella di Ezio,(per chi non lo sapesse o non se lo ricordasse andate a vedere episodio 133 e 134).

La mortale sfera di ferro si avvicinava sempre di più allo yokai ormai preparato a deviare quel colpo,nella sua mano destra stava accadendo qualcosa di strano,gli artigli dell'idince e del medio si erano colorati di un verde chiarissimo,quasi fosforescente,le due dita rimangono ferme e rilassate in attesa del proiettile.

 Il proiettile si avvicina sempre di più,di più,di più,ancora più vicino....in quel preciso istante,iniziò il contrattacco.

- Frusta di luce.

Un lungo fascio di luce venne proiettato dalle due dita scelte per fare quella tecnica,un veloce movimento della mano e il fascio lucente distrusse il proiettile senza il più piccolo sforzo,anche stavolta un arma da fuoco aveva fallito contro il veleno dello yokai.

Ezio abbassò il braccio sbalordito non solo dalla deviazione del proiettile,ma anche dalla velocitò di esecuzione del contrattacco dello yokai,quelli che per Sesshomaru erano poco più di cinque secondi per Ezio ne era passato solo mezzò secondo dallo sparo al colpo deviato,era la prima volta che si trovava davanti ad un avversario del genere,Nella sua mente cominciavano a formarsi delle domande.

- Ma come diavolo a fatto a bloccare un proiettile ? La pistola celata e in grado di penetrare qualsiasi armatura,eppure lui ha deviato il proiettile come niente,e poi quella ambigua striscia verde che ho visto a malapena con la quale ha deviato il mio colpo...questo essere non ha nulla di umano.

con questi pensieri nella testa Ezio abbassò la testa rivolgendo lo sguardo verso il sacchetto bianco per poi tornare con lo sguardo verso Sesshomaru.

- E se anche lui fosse....no,non credo...comunque meglio stare in guardia,potrebbe avere in serbo qualche altra sorpresa.

Anche Sesshomaru stava facendo degli strani pensieri rivolti verso l'italiano.

- Non riesco a crederci,è la prima volta che mi capita un avversario simile,egli e umano eppure riesce a tenermi testa quasi come se nulla fosse,Naraku e morto da tempo e non credo che centri qualcosa con lui,che sia un monaco? No,impossibile,se fosse stato un monaco avrebbe recitato qualche formula magica oppure mi avrebbe attaccò con armi benedette e lui non ha nulla del genere,la sua aura e diversa da tutte quelle che ho già sentito in passato,c'è qualcosa che non mi convince,meglio stare in guardia contro questo straniero.

I due rimasero perfettamente fermi nello scrutarsi l'un l'altro,nessuno dei due era riuscito ad aver la meglio sull'altro,nessuno dei due era disposto ad arrendersi.

Nessuno dei due mostrava segni di stanchezza e quindi potevano ancora combattere per molto tempo,ma non si erano accorti di un piccolo e tenero esserino che guardava spaventato la lotta...la piccola Rin.

La bambina mise a terra il povero Jaken ancora stordito per la botta di prima,era completamente intontito e parlava a vanvera.

- Padron Sesshomaru...dove siete?...Jaken vede tante stelline che gli girano intorno alla testa.

Il povero Jaken era delirante e ci sarebbe voluto un pò di tempo prima che si fosse ripreso completamente,presto il suo piccolo corpo sarebbe stato sommerso dalla fredda neve che ancora scendeva velocemente dal cielo.

Rin guardava le due maestose figure con la paura negli occhi,era terrorrizata dal fatto che uno dei due potesse morire in questo duello inutile e senza senso.

- Non è giusto,perchè devono combattere?...io non voglio.

Rin cominciò a correre verso i due combattenti con tutte le forze che aveva a disposizione, le sue gambe non erano di certo quelle di una scattista,ma se si trattava di qualcuno che voleva bene avrebbe corso alla velocità del vento,o almeno avrebbe cercato di avvicinarsi a quella velocità.

- Pandron Sesshomaru...Ezio,fermatevi.

Mentre la bambina si avvicinava ai duellanti cominciò a sentire qualcosa che le veniva da dentro,una pulsazione,lenta e costante,però lei non si era fermata a controllare che cos'era e andò avanti comunque.

Ezio e Sesshomaru si stavano preparando all'attacco finale che avrebbe dovuto mettere fine alla vita del loro avversario,si misero in posizione,si guardarono un attimo...e poi...cominciarono a correre l'uno incontro all'altro,Entrambi si prepararono al colpo decisivo  che avrebbe decretato il vincitore.

Rin si avvicinava sempre di più ai due sfidanti ormai prossimi allo scontro.

- Per favore,smettetela,finitela,vi supplico.

Era arrivata in mezzo al punto in cui Ezio e Sesshomaru si sarebbero colpiti a vicenda decretando il vincitore dello scontro,all'improvviso però Rin senti una strana senzazione dentro di lei,qualcosa di profondo,qualcosa di imspiegabile...qualcosa di potente e sconosciuto,Dentro di lei sentì una pulsazione così potente che a malapena riusciva a controllare.

I due si avvicinavano sempre di più,in quei piccoli istanti prima dello scontro accaddero molte cose di irrilevante importanza,il lento scroscio del fiume,il cielo grigio scuro,la neve candida che ricopriva ogni cosa,nessuna di queste cose era rilevante in quel momento,ciò che più contava in quel momento era impedire che quei due si facessero male,era li in mezzo senza sapere che cosa fare.

Sesshomaru vide la bambina davanti a lui con occhi impauriti e sull'orlo delle lacrime.

- Togliti Rin.

Dall'altra parte invece Ezio teneva pronte le lame celate che sarebbero sbucate da sotto i polsi,anche lui notò la piccola Rin davanti a lui.

- Spostati bambina e pericoloso.

Rin rimaneva li,ferma e convinta di dover far cessare quell'inutile duello.

Sesshomaru mosse Bakusaiga portandola sopra la testa in attesa che l'umano si avvicinasse abbastanza da poter essere colpito con un fendente portato verso il basso che l'avrebbe sicuramente ucciso,Ezio invece spiccò un salto in direzione dello yokai e portando il braccio sinistro sopra la sua testa con il palmo della mano rivolto in alto estrasse una delle lame celate,la sua intenzione era quella di atterrare sul petto di Sesshomaru,farlo cadere per via della forza del salto che avrebbe subito al momento dell'impatto e infine infilargli la lama nella gola uccidendolo quando quest'ultimo fosse caduto a terra.

Per entrambi era arrivato il momento decisivo,separati dalla piccola Rin e qualche metro di distanza l'uno dall'altro,passo dopo passo,centimetro dopo centimetro,nessuno dei due poteva più tornare indietro...nessuno dei due era in grado di capire chi avesse avuto più probabilità di affondare il colpo prima del proprio avversario,ciò che era certo e che entrambi avrebbero usato tutta la loro volontà per vincere quel titanico scontro.

Ezio saltò in direzione dello Yokai e Sesshomaru abbassò velocemente la spada,ormai la disgrazia sarebbe stata inevitabile,ma in quel preciso istante accadde qualcosa di strano...e stavolta centrava con Rin,in lei si sentì un ultima pulsazione,ma questa qua era fortissima,non sarebbe riuscita controllare quella strana cosa che si era fatta strada dentro di lei.

- Cos'è questa cosa? Non mi piace,mi sento strana.

Rin non riusciva più a trattenersi,chiuse gli occhi facendo scendere due calde lacrime colme di preoccupazzione,e proprio in quel momento sentì qualcosa rompersi,un ultima pulsazione si fece sentire in tutto il corpo,era una senzazione indescrivibile e allo stesso tempo molto potente.

- basta,smettetela.

Ed ecco infine,un evento inaspettato...Rin mise tutta la forza che gli era in corpo per fermarli.

- BAAAASTAAAAAAAAA.

Dal corpo di Rin fuoriuscì una  pulsazione così potente da essere uscità dal suo piccolo corpo e provocare un onda d'urto dalla grande potenza si abbattè sia sull'umano che sullo yokai.

I due erano arrivati al punto in cui sarebbe stato deciso chi fosse il vincitore,ma in quel momento nessuno avrebbè saputo chi avesse vinto se i colpi fossero andati a segno,ma non andò così.

Ezio e Sesshomaru furono travolti da una forza immensa e lanciati via l'uno lontano dall'altro,entrambi stavano per sbattere gravosamente a terra ma accadde qualcosa di strano,entrambi si bloccarono a pochi centimetri dal terreno,qualcosa li teneva sospesi a mezz'aria senza che loro potessero fare niente per impedirlo,provarono a muoversi ma  era tutto inutile,si guardarono attorno per capire qualcosa e ciò che videro fu impressionante,sui loro corpi si trovavano delle linee che percorrevano tutto il corpo e che sprigionavano una luce dall'aspetto artificiale,le stesse luci che emetteva la sfera in possesso di Ezio,fu proprio ques'tultimo a capire che cosa stava accadendo.

- La bambina,deve essere stata lei a causare questo,ma come ci è riuscita?

All'improvviso Ezio sgranò gli occhi.

- Possibile che lei sia...appenna potrò liberarmi cercherò di comunicare con entrambi,magari riesco a calmare quello strano essere di forma umana.

Dall'altra parte invece Sesshomaru cercava di capire quello che era accaduto,non riusciva a spiegarsi cosa fosse successo,era la prima volta che gli capitava una cosa simile.

- Cos'è successo? Non riesco a muovermi e non capisco cosa abbia fatto Rin,forse la presenza dell'umano potrebbe coincidere con quello che è appena successo,appena mi libererò proverò a parlarci,anche se preferirei evitare di chiedere spiegazioni ad un umano.

In quello stesso momento,a metà tra la distanza che divideva l'umano dallo yokai vi era Rin ancora in piedi e con gli occhi ancora chiusi,le due lacrime erano cadute e non altre erano scese dai suoi occhi,riaprì gli occhi molto lentamente quasi non fosse nemmeno lei ad aprire le palpebre,ho per meglio dire,non sembrava lei quando le aprì.

Quando gli occhi si aprirono completamente mostrarono qualcosa di nuovo,in quello stesso istante i due combattenti erano caduti al suolo,l'effetto dell'onda d'urto su di loro era finito e quindi recuperarono lentamente le facoltà motorie,i loro corpi erano intorpidi e facevano fatica a muoversi,ma si rialzarono e si tirarono su come veri guerrieri,si vedeva lontano miglia che entrambi avevano la pellaccia dura.

Si rimisero in piedi e osservarono la bambina che si trovava di fronte a loro,da lontano videro qualcosa di strano,nella zona degli occhi,erano lontani per capire quello che succedeva,ma ciò che videro era inspiegabile,dai loro posti videro due piccole luci dai contorni rotondi e molto potenti,sembravano due piccole luci abbaglianti che oltrepassavano la neve che scendeva velocemente e che ostacolava anche lo sguardo più potente,la bambina si girò in direzione dello Yokai,Sesshomaru si dovette riparare gli occhi con una mano poichè le luci gli abbagliavano gli occhi.

Cercò di capire che stava succedendo e all'improvviso gli venne in mette un idea per lui assurda,sgranò gli occhi a quel pensiero assurdò,le due luci che gli venivano incotro erano proiettate dagli occhi della piccola Rin,per quanto assurdo fosse una cosa simile aveva indovinato,era rin a proiettare quelle luci potentissime.

- Yokai.

La voce veniva in direzione di Rin,ma a differenza della bambina questa voce era quella di una donna adulta,non di una bambina.

- Cosa?

- Hai capito bene,Yokai,non e questo il nome della tua razza in questa parte del mondo?

- Tu non sei Rin.

- Rin? Ti riferisci a questa bambina? Esatto,io non sono lei,d'altronde come potrei essere lei se io sono venuta prima di te,o per meglio dire,sono venuta prima della tua razza,so cosa siete...e non siete ciò che voi pensate.

La bambina si girò in direzione di Ezio,puntò il suo sguardo abbagliante contro l'assassino,i suoi occhi lucenti avrebbero accecato anche gli occhi dell'umano,ma proprio come Sesshomaru anche Ezio aveva le sue capacità,e non era nulla di magico,si concentrò su i suoi occhi,passò mezzo secondo, e infine si attivò il suo potere e non ci fu bisogno di coprirsi gli occhi per contrastare quel potente bagliore.

Il mondo attorno a lui era diventato nero e tutto ciò che aveva un contorno,una forma ecc veniva difficile identificare se questa non'era di una certa importanza,le potenti luci proiettati dagli occhi di Rin erano scomparse e in lontananza si videro due cerchi bianchi e un traccia luminosa dorata sul nero corpo di Rin.

- Profeta.

Disse la voce Adulta rivolgendosi ad Ezio.

- Tu?

- Si,io,credevo di averti detto che il tuo compito era finito,eppure tu ti spingi a cercare risposte che non devono essere ,non per il momento.

- Sono alla ricerca della conoscienza,sono qui per la saggezza perduta dei nostri antenati,non so che posto sia questo.

L'umano tocca la sfera riposta nel sacchetto.

- E stata lei a condurmi fin qui,anche se non so come ci sono finito,intendo rimanere qui.

- Fa come ti pare,ma ricorda profeta,anche qui vi sono coloro che portano la croce,ma ci sono anche coloro che ti aiuteranno nella tua causa,molto presto ti troveranno,ora va.

- Aspetta.

Disse Ezio allungando il braccio in direzione della bambina.

- Per ora e tutto,arrivederci.

La voce sconosciuta scomparve e la bambina di cui aveva preso possesso perse la sua vista dalla luce abbagliante e riprese i suoi occhi naturali,poco a poco cominciò a riprendere le sue funzioni motorie e la sua attività celebrale ricominciò a funzionare come prima,lei si guardò attorno per capire cos'era successo e tutto ciò che si sentiva dentro era un gran vuoto...un vuoto accompagnato dalla paura.

- Cos'è successo?Non ricordo nulla.

All'improvviso gli sorge un dubbio.

- Dov'è il signor Sesshomaru?

Rin si girò indietro e vide in lontananza il suo signore.

- SIGNOR SESSHOMARU.

Cominciò a correre verso lo yokai con tutta la forza che aveva nelle gambe per poter riabbracciare il suo signore e sentirsi al sicuro tra le braccia del suo signore,correva a più non posso verso l'unica creatura che avrebbe potuto rassicurarla.

- Signor Sesshomaru.

- Rin.

La bambina arrivò di fronte a Sesshomaru e fu così grande la sua gioia nell'averlo davanti che gli saltò addosso a braccia aperte,da parte sua Sesshomaru abbracciò la bambina pur mantenendo una freddezza apparente ma senza nascondere il fatto che voleva farle sapere per mezzo della sua stretta che in quel momento era al sicuro da qualsiasi cosa.

- Stai bene Rin?

- Si,credo...Signor Sesshomaru.

- Dimmi

- Io...io.

La bambina scoppiò in lacrime alla vista degli occhi dello Yokai che trasmettevano forza e sicurezza che lei sentiva dentro il suo signore.

- Ho avuto paura...tanta paura.

Rin non smetteva più di piangere per il terrore provato in quegli istanti,Sesshomaru le prese la testa e gli la mise sul suo petto.

- Calmati Rin,adesso ci sono io qui.

Lo yokai gli accarezzava la testa in segno di affetto e protezione,poi la mise a terra.

- Vado a parlare con lo straniero,tu rimani qui.

- D'accordo.

Disse Rin con tono un pò triste,in quel momento non voleva stare da sola,aveva bisogno del suo signore,aveva bisogno di stare al sicuro.

Sesshomaru si incamminò verso lo straniero con passo lento ma deciso,da uando era arrivato quello straniero erano sucesso troppe stranezze,voleva delle risposte e le avrebbe avute...in un modo o nell'altro.

Ezio invece usava ancora la sua particolare vista,vide in lontananza la nera figura dello yokai con una traccia luminosa colorata di blu.

- Blu...in questo caso ci vado a parlare.

Detto questo Ezio smise di usare la sua abilità personale e tornò a utilizzare la sua normale vista da umano,anche lui si mosse in direzione dello Yokai con passo lento e calmo.

Tutto sembrò andare per il verso giusto,ma poi all'improvviso accadde qualcosa.

- Sesshomaru,dove sei dannato.

A sentire quella voce Ezio cominciò a pensare.

- Sta arrivando qualcun'altro,meglio andarsene.

Ezio cominciò a correre verso la foresta facendosi notare da Sesshomaru che lo stava seguendo con lo sguardo.

- Dove ti sei nascosto?.

La voce si fece di nuovo sentire ed era accompagnata da qualcuno che presto si fece vedere dallo Yokai.

Dagli alberi uscì fuori un ragazzo dai lunghi capelli bianchi,con due orecchie da cani sulla testa,degli abiti rossi dalle maniche larghe e gli hakama con un effetto palloncino nella parte bassa e per finire una katana dal fodero nero e il manico rovinato.

- Ah eccoti qui.

Disse il ragazzo rivolgendosi a Sesshomaru.

- Inuyasha,cosa vuoi da me?

- Ero nei paraggi e ho sentito dei rumori di battaglia,per non parlare di quell'aura spaventosa di prima...e se non mi sbaglio ho sentito qualcuno gridare.

Lo yokai rimaneva in silenzio senza dare una risposta al fratellastro minore.

- Quell'urlo era di Rin,vero?

- Non'è una faccenda che ti riguarda,e poi perchè ti interessa così tanto?

- Perchè? Come non ne sai nulla?

- Di che parli?

- Alcuni villaggi nelle vicinanze sono stati attaccati da brigati e banditi.

- E allora?

- Gira voce che negli attacchi erano coinvolti anche dei demoni di basso rango guidati da uno Yokai dalle vesti particolari.

- Non ho ancora capito cosa possa centrare con me.

- Volevo sapere se tu ne sapessi qualcosa in più di me.

- Non ne so nulla.

Sesshomaru si girò in direzione di Rin e si mise in cammino nella sua direzione.

- Rin.

- Si signor Sesshomaru.

- Prendi Jaken,c'è ne andiamo.

- Si.

La bambina corse a prendere il Kappa,lo prese,lo mi se sulle spalle come un sacco di patate e se lo portò dietro.

Inuyasha rimase ad osservare il fratello mentre quest'ultimo se ne andava con la solita freddezza degna di un iceberg,lo vide andarse nella direzione del fiume in cui l'acqua continuava il suo percorso.

- Ma tu guarda che tipo.

DEtto questo Inuyasha se ne tornò indietro diretto verso la foresta innevata,si addentrò in mezzo agli alberi e continuò per la sua strada.

- Meglio tornare al villaggio,forse gli altri hanno nuove informazioni.

Mentre pronunciava queste parole un altra figura si trovava a qualche albero di distanza da lui,l'umano incappucciato aveva sentito quelle parole e le aveva tradotta alla perfezione,una cosa per niente normale.

- Aspetto un momento,sbaglio ho quello che ho sentito era in italiano...forse l'onda d'urto di prima mi ha fatto qualcosa di particolare,in ogni caso ora capisco la lingua di queste terre,non sarà un problema orientarmi da queste parti,ora mi serve un posto dove passare la notte,meglio seguire quel ragazzo, se non sbaglio ha parlato di un villaggio.

L'italiano cominciò a seguire Inuyasha rimanendo distante da lui ma senza esagerare o se ne no avrebbe perso le sue traccie,segretezza e silenziosità erano tra le sue abilità migliori.

Ezio si faceva strada tra gli alberi senza far rumore e seguiva l'haynou senza problemi,in quello stesso momento Inuyasha aveva la sensazione che qualcuno lo seguisse,senza contare il fatto che sentiva l'odore di un umano,pensava che forse era solo una senzazione e quindi non si doveva preoccupare,continuò a camminare ignaro che Ezio lo stesse seguendo.

Dopo un pò Inuyasha arrivò dall'altra parte della foresta,in lontananza si vedeva un tipico villaggio giapponese circondato da colline e campi di riso ricoperti dalla neve,si vedeva il fumo uscire dalle capanne in lontananza chiaro segno che faceva così freddo da chiudersi in casa e godersi il focolare domestico.

Inuyasha guardava il villaggio con occhi colmi di gioia.

- Spero che Kagome abbia preparato qualcosa da mangiare,perchè ho una fame

Detto questo Inuyasha cominciò a correre come una furia raggiungendo una velocità elevata,Ezio uscì fuori dalla foresta per niente stupito da quello che aveva visto,ormai aveva capito che quelle terre di cui non sapeva niente erano piene di insidie e fatti inspiegabili.

- Ho l'impressione che questo paese nasconda molte sorprese,meglio farci l'abitudine.

Ezio si incamminò verso il villaggio in lontananza,forse qualcuno sarebbe stato così buono da ospitarlo per la notte,se non per qualche giorno.

Mentre camminava pensava a quello strano essere che vide nella radura,il cui aspetto umanoide nascondeva capacità straordinarie come la forza sovraumana che Ezio aveva provato di persona sul suo corpo,oppure quello strano fascio di luce che fuoriuscì da due artigli della mano dello yokai e respinse il proiettile come se nulla fosse.

L'onda d'urto,la bambina posseduta,la voce, il ragazzo dalle orecchie canine,Ezio era già venuto a conoscienza di oggetti,presenze e luoghi sconosciuti alla maggior parte dell'umanità,ma forse quel paese nascondeva qualcosa di più e lui voleva scoprire i segreti di quel paese di cui non sapeva nulla,pensando a questo si mosse con passo deciso e lo sguardo di un aquila fiera e coraggiosa che non temeva di librarsi in cielo,nemmeno quando il sole gli copriva gli occhi con la sua potente luce,nella sua mente riecheggiavano queste parole.

- Scoprirò il motivo sconosciuto per la quale sono arrivato qui,svelerò i misteri che troverò lungo il mio cammino,abbatterò ogni nemico che maltratta,colpisce e inganna la povera gente,andrò in cerca di coloro che mi potranno aiutare nella mia causa,sono Ezio Auditore da Firenze...io sono un assassino.
  
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