Crossover
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Autore: _Arthur_    11/10/2011    2 recensioni
Sora decise che poteva sacrificarsi [...] e fece scorrere la scura lama nel suo petto [...] Melinda, in quel momento, era a posto: niente e nessuno avrebbe potuto disturbarla
Crossover tra "Kingdom Hearts" (giochi) e "Ghost Whisperer" (serie TV)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Telefilm, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capiolo 7
Arrivi e fughe!

Aiden stava correndo… era strano per lui, che era ancora un bambino e certe cose non le capiva, ma sentiva che qualcosa non andava, c’era troppa calma. Così aveva deciso di correre nella stanza della madre. Passando davanti al bagno, notò che dall’acqua della vasca saliva del fumo in lente, lentissime spirali… praticamente immobili. Era una vecchia abitudine della mamma fare il bagno la sera, quando nessuno la disturbava.
Aprì lentamente la porta della camera e il suo sguardo volò subito al lettone. Suo padre Jim dormiva beatamente, sembrava addirittura che non respirasse neanche, ma accanto a lui una figura molto lontana da quella di sua madre lo stava osservando.
- Ti stavo aspettando, Aiden – lo accolse una vocina stridula.
 
Melinda si svegliò di scatto.
Era costato parecchio a Sora e Roxas ammetterlo, ma anche lei aveva bisogno di dormire. Ma il sogno la aveva disturbata dopo neanche tre ore. Era pienamente cosciente del fatto che non era stato semplicemente un incubo.
- Cosa succede? – Sora le sbucò proprio di fianco
- Dov’eri? –
- a vedere come sta il mio io originale! Che domande… -
- e come sta? –
- non troppo bene; è appena uscito dalla macchinetta di Naminè… ma questo te lo spiegherò un'altra volta. Cosa è successo a te? Se non mi ricordo male, gli uomini dormono almeno sette ore!-
Melinda pensò per qualche istante a come formulare la domanda.
- Sora, dimmi la verità; come hai fatto a raggiungermi, voglio dire, nella mia dimensione? Come ci si muove da questa a quella? –
- Beh… è importante? –
- Molto, si –
Il Riflesso sospirò piano, pensieroso.
- non scattare troppo, però… diciamo che ho dovuto aprirmi un varco. –
- e come hai fatto di preciso? –
- uff… quante domande! Va bene! Ti ho trasportata fino a qui nel sonno. E per fare ciò ho dovuto tagliuzzare il tempo nella tua dimensione! –
- tagliuzzare? –
- Si! È un po’ complesso da spiegare: Tu appartieni ancora a quella dimensione, però ho fatto in modo di poterti tagliare via dal legame che avevi con il tuo tempo; appena sei entrata in questa dimensione ti sei riallacciata al nostro tempo, ecco perché ho dovuto farti “riaddormentare”! L’unico modo per strappare una persona all’attrazione del tempo è mentre dorme. Quindi ti ho “presa” quando ti eri appena addormentata! Capito?–
Questa frase colpì come uno schiaffo la donna.
- Tu… tu non sai cosa hai fatto! –
 
Topolino aveva appena finito di raccontare i fatti al piccolo Aiden.
Era sempre strano parlare con i bambini, non capivano certe cose e ogni tanto aveva l’impressione che perdessero dei pezzi... ma il Re era rimasto piacevolmente colpito da quel piccolo umano. Certo, non aveva potuto spiegargli tutto... non gli aveva accennato minimamente alla faccenda dei Riflessi, ne all'Organizzazione... in effetti si era limitato a dirgli che sua madre era in pericolo e aveva bisogno della sua forza e di tutto il suo coraggio. Stranamente Aiden gli aveva risposto con un "lo so, cosa devo fare?". Quel bambino sapeva molte cose, probabilmente aveva percepito di non essere più legato al suo tempo, di seguire un andamento del tutto diverso.
"Accidenti a quel fantasma" pensò Topolino " perchè fa le cose senza pensare?!?"
Ma, il caso volle, quel piccolo errore di valutazione che aveva commesso si era rivelato una grande fortuna.
"combattere il caso con il caso; fino a un'ora fa ero molto sfortunato; ma ora abbiamo una possibilità. Spero solo non sia troppo difficile"
- Allora, Aiden, cosa hai deciso, verrai con me? -
Non trovò paura sul suo volto, ma solo una ferrea decisione
- Si -
 
“Pazienza essere portata in una dimensione sconosciuta, attaccata da mostriciattoli neri orripilanti, seguita da un fantasma e un non-essere dalla dubbia provenienza, minacciata da una tizia vestita di rosso e spedita a in stile shuttle fra un pianeta ed un altro… ma Aiden non doveva esserne coinvolto!!” Melinda era spazientita e decisamente arrabbiata
- quindi mi vuoi dire – gli stava chiedendo per l’ennesima volta Sora – che portando te qui, avrei scollegato anche tuo figlio dal suo tempo? E ora vaga, collegato a questo tempo per un pianeta completamente immobile? –
- SI! E tutto questo perché tu non ti sei preso la briga di controllare che io e mio figlio non fossimo “collegati”! –
- … e questo è grave? –
- GRAVE?!? DI PIÙ!! Anche perché qualcuno di questa dimensione lo ha convinto a venire anche lui! –
- Puoi descrivermelo? –
La donna pensò per qualche secondo. La visione era durata talmente poco che non avrebbe saputo dire cosa effettivamente aveva visto
- Aveva una voce molto squillante… ma del corpo… dall’ombra si intravedevano due enormi cerchi, proprio dove dovrebbero esserci delle orecchie! –
Sora pensò per qualche attimo:
- Voce squillante e cerchi… orecchie… Ma si!! –
- cosa?!? –
- Beh, devi sapere che non sono molte le persone vive che potrebbero attraversare una dimensione e tornare con qualcun altro… una in questo momento è con il vero Sora, il mago della corte, l’altra non può che essere il Re, Topolino che, guarda caso, corrisponde esattamente alla tua descrizione! –
E poi si mise a ridere.
- beh, cosa c’è da ridere? –
- No… ahah… è che… quelle sono davvero delle orecchie! Comunque, se in questo momento il Re lo sta portando qui, vuol dire che è al sicuro, più che al sicuro… probabilmente lo porterà al castello e lo terrà finchè noi non avremo finito! –
- e adesso dimmi, sapientone – rispose acida Melinda – come faccio io ad esserne sicura?!? –
Ma quella che probabilmente sarebbe stata una bellissima discussione venne interrotta dall’arrivo di Roxas:
- VIA! VIA!  Dobbiamo andarcene subito! –
- Roxas! Dov’eri? –
- al castello che non esiste! hanno capito qual è il nostro piano e vogliono strapparci i Riflessi da sotto gli occhi!  In questo momento sta arrivando Marluxia! –
Se non fosse assolutamente certa che i nobodie non potessero provare terrore, Melinda avrebbe cercato di calmare la paura di Roxas.
- e chi è? –
- è il nobodie del Riflesso che ci siamo fatti sfuggire… il corpo che conteneva l’anima che… ahhhhh non ci capisco più niente! –
Evitarono di chiedere come aveva fatto a saperlo, evitarono di parlare di Aiden, evitarono di guardarsi in faccia.
Avevano un problema: fuggire all’istante verso un posto che non sapevano
Fu Sora a parlare:
- Melinda, di a Roxas che andiamo ad halloweentown! Tu aspetta il NERO e parti subito!
Questa frase causò una doppia emozione in Melinda: repulsione all’idea di usare nuovamente la catenella, paura per il nome appena pronunciato dal Riflesso.
- Roxas, ad halloweentown, subito! –
Non se lo fece ripetere due volte. Entrambi sparirono all’istante.
E mentre anche Melinda partiva alla velocità della luce, potè notare un turbinio di petali, proprio dove prima non c’era nulla.

- - - -
Questa volta sono stato bravo, vero?
cioè... più o meno
per quel che riguarda la rapidità si,... per quel che riguarda l'incasinatezza no... ho solo peggiorato la situazione!
Però ho aggiunto un terreste alla trama, dai... il nostro spirito "PIANETONALISTA"  dovrebbe esserne contento!

ok dopo questa brutta cosa che ho scritto vi invito a recensire, soprattutto se non avete capito qualcosa! sono disposto a chiarire qualunque dubbio voi vogliate presentarmi!!
la chiudo qua, vah!
un salutone e un GRAZIE a tutti! :D
BuonCiao!
_Arthur_
  
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