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Autore: tokykia    12/10/2011    3 recensioni
Questa storia parla dello scambio culturale fra due licei. La storia è completamente diversa da come la conoscete. Akito e Sana non si conoscono. Anzi! Lei è fidanzata con Naozumi! Neanche lei e Fuka si sono mai incontrate. Ed è la prima storia che scrivo!
Tratto dal capitolo sei:
'-H-ho visto N-Naozumi e Fuka che si b-baciavano- detto questo mise la testa fra le mani e scoppiò di nuovo in lacrime.
Hayama strabuzzò gli occhi. Non se lo sarebbe mai aspettato! Il giorno prima li aveva visti quasi baciarsi, mielosi da far venire la carie, e ora veniva a sapere che il damerino aveva baciato Fuka... Aspetta! Fuka??! La stessa Fuka che da anni ci provava con lui?!
-Hai detto Fuka?!- Akito non capiva. Anzi, non se l’aspettava!
Sana annuì con la testa, tra i singhiozzi.
-Ahhh! Che bello! Finalmente me la sono tolta dalle scatole!- Akito sospirò sollevato.'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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 Questa storia parla dello scambio culturale fra due licei. La storia è completamente diversa da come la conoscete. Akito e Sana non si conoscono. Anzi! Lei è fidanzata con Naozumi! Neanche lei e Fuka si sono mai incontrate. Ed è la prima storia che scrivo!
 
 
 
 
-LA NOTIZIA-
 
POV SANA
-La nostra classe parteciperà a uno scambio culturale con una classe della città di Osaka- disse il prof distraendomi dai miei pensieri, che come sempre erano rivolti al mio bellissimo fidanzato Nao.
Che splendida notizia!!!! Avevo sempre desiderato partecipare a uno scambio culturale, ma la scuola non ne aveva mai organizzato uno...
Ma che demente che sono! E che mente bacata che mi ritrovo! Non mi sono ancora presentata!
Io mi chiamo Sana Kurata, ho 16 anni e sono iscritta al terzo anno di liceo (linguistico, per la precisione, perché io adoro le lingue!). Abito a Tokio in un’enorme casa con mia madre, la famosa scrittrice Misako Kurata. Sono fidanzata da ormai due anni con Naozumi Kamura, un ragazzo dolcissimo con occhi azzurro oceano e capelli dal colore indecifrabile. Ho molti amici ed amiche e sono una normale ragazza giapponese, a parte per i capelli rossi...
Ma tornando alla realtà *guarda che sei tu quella di fantasia!*, non vedevo l’ora di parlare della gita con le mie amiche!
 
***
 
Driiin!!!
La campanella dell’intervallo era suonata. Stava mettendo a posto i libri della lezione precedente, quando le mie amiche mi raggiunsero.
-Sana! Non vedo l’ora che arrivi il giorno dello scambio!-questa era Hisae, che si elettrizzava per ogni minima cosa, comparendo di soppiatto alle mie spalle e facendomi sobbalzare.
-Oh, anche io non vedo l’ora!-disse Aya –Tu Sana? Non sei elettrizzata?-
-Sì, Aya. Anzi, non sto più nella pelle!- dissi in un gridolino.
Saltellammo come delle bambine tenendoci per mano.
-Calmatevi o rischiate di spaccarmi i timpani!-
Comparvero due ragazzi: Tsuyoshi, il fidanzato di Aya, e Gomi.
Quello che aveva parlato era il più scorbutico dei due, Gomi.
Tsuyoshi si andò ad appiccicare alla sua dolce metà Aya. E sottolineo dolce! Ora capirete perché.
-Ciao mia dolce tortina alle fragole-disse lui...
-Ciao mio dolce bignè al cioccolato-disse la stucchevole ragazza...
-Mi sei mancata crostatina!-
-Anche tu, pasticciotto!- lo avete capito, il perché? Mi facevano venire il latte alle ginocchia, le carie ai denti, dei conati di vomito e, perché no, pure una bella indigestione! Non avrei mai creduto di vomitare per un’indigestione di dolci immaginari!
Quei due ce la mettevano tutta per farmi andare da un dottore! Ma c’era da aspettarsi di tutto da loro!
-Ehm, zuccherini!- dissi io con voce altrettanto mielosa –Vi dispiacerebbe non farci venire la carie ogni volta che siamo con voi?!-dissi alzando la voce verso la fine della frase.
Loro diventarono rossi, come sempre quando li ascoltavamo nella loro fase vomitevole, cioè ogni volta che aprivano bocca per dirsi qualcosa!
-Guarda che anche tu sei abbastanza sdolcinata quando sei con Naozumi!- mi ricordò Hisae, l’unica tra noi a non essere fidanzata e, quindi, ad avere il diritto di giudicare...
-Già, l’altro giorno, quando siamo andati tutti insieme in gelateria, eravate così zuccherosi che il mio gelato si è rifiutato di essere considerato un dolce!- disse quel simpaticone di Gomi.
Le mie guance arrossirono lievemente. Aspetta un attimo! Naozumi!! Mi dovevo vedere con lui all’intervallo! Che mente bacata che mi ritrovo! Ultimamente pensavo spesso questa frase... forse c’era da preoccuparsi...
Corsi via a gambe levate lasciando di stucco i miei amici. Naozumi mi aspettava. Chissà poi da quanto!
 
 
-Ehi! Ma dove ti eri cacciata?!- mi rimproverò Naozumi.
-Mi...mi ero momentaneamente dimenticata dell’incontro- dissi quasi bisbigliando, ma sicura che lui mi avrebbe sentito...
-Come hai detto scusa? Non ti ho sentita...- la mia immaginazione e il mio corpo caddero a terra sorpresi. Di solito riusciva a capirmi...
-Ti sei offesa perché non ti ho capita?- annuii facendo la mia famosa faccia offesa.
-Beh, vediamo di rimediare!- e così dicendo avvicinò il mio corpo al suo, mise le mani sui miei fianchi e mi baciò appassionatamente. Ricambiai all’istante:adoravo il suo modo di farsi perdonare!
Driiiin! L’intervallo era finito ma chi riusciva a sentire la campanella?! Noi no di certo!
-Mi spiace disturbarvi, ragazzi, ma è suonata. Bisogna entrare in classe!- un compagno di classe di Nao ci riportò alla realtà.
Così corsi via verso la mia classe. Ero già in ritardo, non volevo peggiorare la situazione!
 
 
-Signorina Kurata! E’ consapevole del fatto che la campanella è già suonata e lei è di nuovo in ritardo per la mia lezione di storia?- disse quella vecchia bisbetica della mia professoressa, mentre entravo strisciando nel tentativo di non farmi beccare.
-Sì, mi scusi tanto-dissi da brava alunna quale non ero, tirandomi su e facendo una specie di inchino.
“E lei è consapevole del fatto che se continua a torturarmi  così un giorno la strangolerò sig.ina Kamome*!?”ma questo non glielo dissi... anche se avrei tanto voluto!
-Dove diavolo ti eri cacciata?! Sei sparita dalla nostra vista nel giro di due secondi!-mi bisbigliò Hisae, che era dietro di me, ma non sentii neanche la sua domanda. Già pensavo alla gita... a quanto mi sarei divertita... alle nuove amiche che mi sarei fatta...
La notizia mi aveva davvero elettrizzata!
Chissà che compagna mi sarebbe capitata? Simpatica? Antipatica? Era ancora tutto da vedere...
 
 
Era un giorno d’inverno, di gennaio, ma Sana per la felicità data dalla notizia il freddo non lo sentiva proprio e per lei splendeva il sole.
 
 
§
 
 
 
 
 
*Kamome in giapponese vuol dire bisbetica. C’era nome migliore per quella vecchia prof?
 
Lo spazio di Kia: Grazie di avere letto questo primo capitolo della mia storia!
Lo so, mi odierete per aver messo Sana e Naozumi fidanzati *voi:ora ti prendiamo! E mi puntate contro delle pistole. Kia:No! Vi scongiuro!*.
Naozumi non lo sopporto, ma serviva per la storia! Andando avanti mi perdonerete! *Kia lo spera e incrocia le dita*
Pazzia personale a parte, cosa ne pensate della storia? Siete curiose di leggere il prossimo capitolo?
Spero tanto che vi piaccia, ma già non convince me! Figuriamoci voi! È solo l’inizio, perciò non è
gran ché ed è pure un po’ corto... dovrete leggere il secondo capitolo per essere più soddisfatte.
Accetto qualsiasi tipo di recensione!
Sia le negative che le positive sono ben accette: mi serviranno a migliorare la storia.
Commentate in tante! Ma ricordatevi che è pur sempre la mia prima fic!
Tokykia.
(chiedo perdono per qualsiasi errore grammaticale \ di battitura che sia sfuggito ai miei occhi)
  
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