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Autore: SailorDisney    16/10/2011    5 recensioni
“Saremo amici per sempre, vero?” domandò lei, con l'innocenza tipica di un bambino che ha scoperto da poco il significato della parola amicizia.
“Certo, per sempre!” disse lui sorridente.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Marron | Coppie: Goten/Marron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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7.

Il giorno dopo, Marron si svegliò distrutta. Si sentiva a pezzi, non aveva chiuso occhio tutta la notte.

C-18 entrò in camera sua per svegliarla.

“Sveglia, signorina! Oh ma… già in piedi?” disse mentre la figlia si abbottonava la camicia.

“Già..” mormorò lei.

“Ascoltami bene… “ disse prendendola dalle spalle. “Non so chi o cosa ti abbia ridotta così, ma posso dirti una cosa. Tu sei mia figlia, sei speciale. Non permettere a nessuno di farti stare male. Mi hai capita bene?”

Marron abbozzò un sorriso. “S-si mamma… hai ragione.”

“Bene.. e adesso sbrigati, prima che tuo padre si finisca anche la tua colazione.” Disse tornando al piano di sotto.

Marron ritrovò un po’ di buonumore, uscì di casa e cominciò a riflettere.

“Goten… non so cosa sia successo. Eri così sincero durante quel bacio… ho riposto in te tutta la mia fiducia. Perché adesso non conto più nulla?”

Mentre questi pensieri la tormentavano, scorse nel marciapiede opposto la figura di Trunks.

“Ehi, Trunks!” lo chiamò da lontano.

Trunks sbiancò non appena la vide, non era bravo a tenere i segreti.

“Ehi, Marron..eheh… ciao!” disse impacciato.

“Io, volevo scusarmi per ieri… ti sono arrivata addosso e non ti ho nemmeno chiesto scusa. Mi dispiace, era un brutto momento..” disse lei abbassando lo sguardo.

“Sta tranquilla..eh… avevi appena visto, Goten quindi eri sconvolta..” disse lui. Poi si morse la lingua.

“Già e… ehi, un momento. Tu come fai a sapere che c’entra Goten?”

“Io?..io, ho.. ipotizzato. Già, ipotesi.. teoria. Tutta scienza. E .. sono arrivato alla conclusione, da solo! Eheh…” cercò di comporre una risposta sensata senza successo.

Marron lo scrutò. “Trunks… tu sai qualcosa.”

“Io? Ahah! Che sciocchezze! Non so niente né di Goten né delle minacce! Nulla!”

“Minacce… ma che vai dicendo?”

“Le minacce di Valese! Ops… no, intendevo…”

“Ora mi dici tutto quello che sai!” Marron lo afferrò dal colletto della camicia e lo alzò dal terreno.

“Caspita… certo che i geni della tua famiglia, non scherzano..” commentò lui in difficoltà. “Ok.. ti dirò tutto ma mettimi giù!”

Si sedettero su un gradino, Trunks raccontò ciò che era successo, le minacce di Valese e le bugie di Goten.

“Quindi… lui vuole proteggermi?” disse lei arrossendo.

“Già… farebbe di tutto perché non ti sia fatto del male, anche a costo di farsi odiare da te.”

Marron si alzò in piedi di scatto. “Devo andare!”

“Ehi ma…”

“Grazie mille, Trunks!” disse lei correndo a gran velocità.

 
Marron sfrecciò in direzione dell’università. Goten e Valese erano lì davanti, lui con lo sguardo rivolto in aria, mentre lei parlava senza fermarsi mostrando l’anello al suo dito.

“Ascoltami bene…” disse una voce alle loro spalle. Valese si voltò. “Lascia stare Goten.. lui non vuole stare con te.”

Valese fece un sorrisetto beffardo. “Hmm… ne sei proprio sicura? Eppure, questo anello dimostra il contrario.. hihihi…” disse allungando la mano, suscitando le risa di tutti quelli intorno.

“Forse quell’anello dimostra solo quanto tu sia meschina..” rispose Marron.

Goten rimase in silenzio. Cosa stava facendo?

Valese cominciava a infastidirsi. “Meschina…? Almeno io non colleziono buoni voti appartandomi con gli insegnanti..” disse velenosa.

Tutti mormorarono, guardando Marron.

 “Stupida ragazzina viziata… hai commesso un grave errore..” disse la voce di Goten che cominciava a raccogliere energia, tutti indietreggiarono impauriti.

Marron si mise in mezzo. “Stai tranquillo, calmati adesso..” gli disse. Poi si voltò verso Valese. “Mi dispiace.. non mi hai lasciato altra scelta. Dimmi un po’, ti sei mai rifatta il naso?”

“NO!” esclamò lei stizzita.

Marron sferrò un potente pugno sul suo naso, buttandola a terra in un solo colpo.

“Che colpo…!” commentò Goten.

“Oh.. e tanto perché tu lo sappia. Non potrei mai appartarmi con nessun insegnante, neanche volendolo. Sono troppo occupati…” detto questo, gettò a terra vicino a lei una foto di Valese in.. una situazione  inequivocabile con il professore di biologia.

Tutta la gente intorno vide la foto e cominciò a additare la ragazza, deridendola.

“E tu…come hai fatto a…?!” gridò Valese dolorante.

“..so che eri lì quando sono stata aggredita. Eri appena uscita da quell’aula… sono arrivata giusto in tempo per immortalarti… sapevo che prima o poi ci avrei fatto qualcosa con quello scatto..” disse voltando le spalle.

Goten  era sbalordito. Afferrò il polso di Marron prima che andasse via.

“Marron io…”

“Sei uno stupido, Goten!” disse lei voltandosi con gli occhi pieni di lacrime.

Lui la abbracciò contro la sua volontà. Lei cercò di dimenarsi in tutti i modi, poi lo strinse ancora più forte abbandonandosi a quell’abbraccio.

“Scusami per come ti ho trattata… non volevo che Valese dicesse delle cose brutte su di te e…”

“Sssh..” lei lo zittì. Alzò il viso e lo avvicinò al suo sorridendo.

Goten la baciò senza darle il tempo di reagire. Lei lo abbracciò al collo accarezzandogli i capelli.

Poi si guardarono.

“Ti amo..” disse Goten.


 
 
QUALCHE TEMPO DOPO
 
C-18 aprì la porta.

“Entra.” Disse senza sorridere.

Goten sorrise timido. “Eheh… buonasera.” Disse varcando la soglia di casa.

Marron corse ad abbracciarlo. Poi lo prese per mano e si sedettero a tavola.

Crilin guardava fuori dalla finestra.

“Goku… come vorrei che fossi qui per vedere tutto questo..”

Sul vetro, comparve la sua immagine riflessa. Era proprio il sorriso di Goku.
 
 
 
 
   
 
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