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Autore: Third Moon    16/10/2011    1 recensioni
Quando dieci anni dopo Draco ritorna a casa non sa cosa aspettarsi dalla vita.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Autore: Third Moon
Beta reading: Nefene
Pairing: Draco/Harry
Genere: Introspettivo, romantico
Avvertimenti: One shot, un titolo osceno dettato dal rintronamento del raffreddore!

Grazie a Nefene che ha betato questa shot e che ha sempre tanta pazienza ;) E un altro grazie enorme a stregabuffyna che mi ha aiutato tantissimo nella ricerca della casa e in tanti altri sensi (sto ancora lavorando sulla costruzione della statua di Lucius, ci vorrà un po' di pazienza!)

Per l'inizio di una nuova esperienza e di una nuova avventura.




"Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi."



Quando aveva lasciato casa Draco si era sentito perso. Aveva passato l'intero pomeriggio in camera, ad osservare i particolari con i quali sua madre aveva ordinato di decorare le colonne del letto. Erano di legno scuro e l'artista che le aveva create era riuscito ad infondere una forza magnetica a quegli intarsi, facendogli percepire soltanto sfiorandole con i polpastrelli, l'energia magnetica dell'albero di cui una volta doveva aver fatto parte.
Aveva passato l'intero pomeriggio così perché sua madre quell'unico dettaglio lo aveva fatto creare appositamente per lui.

I draghi, figlio mio, ti proteggeranno da qualsiasi creatura ti voglia fare del male.

Era una sciocchezza, anche da bambino Draco lo aveva sempre saputo - e suo padre, d'altronde, non mancò mai di farglielo presente - ma in qualche modo anche se aveva storto la bocca, anche se non aveva ringraziato, anche se si era steso tra le coperte pensando che non aveva certo bisogno di quegli stupidi affari di legno, si era sentito al sicuro.

Quanto avrebbe voluto sentirsi così di nuovo. Ma la realtà era che aveva paura e che nessuno l'avrebbe protetto, stavolta. Così si era alzato, aveva chiuso la porta e se ne era andato senza guardarsi indietro.


***

La guerra era una realtà, non una fantasia. Era inutile rifugiarsi in un angolo, chiudere gli occhi e sperare che tutto finisse. Aveva dovuto combattere i suoi migliori amici al fianco dei propri nemici, in un rovesciamento di ruoli che più di una volta gli aveva fatto credere che quel Deus ex machina che tirava le fila del mondo avesse dato le dimissioni già da tempo.

La sua presa di posizione non era stata altro che un'inevitabile conseguenza: vedere il proprio padre ridotto a nient'altro che il fantasma dell'uomo potente e rispettato che era stato un tempo gli aveva provocato un moto di rabbia; era stato ciò a svegliarlo da quel mondo illusorio che i suoi genitori avevano plasmato intorno a lui.

Se non avesse preso una decisione presto avrebbe dovuto rinunciare ai suoi genitori, le uniche due persone per le quali aveva accettato di portare avanti una guerra non sua.

Da anni tiene ben nascosta l'idea infantile che i giusti trionfano, perché fino a questo momento non ha avuto conferme del contrario e d'altronde i suoi motivi sono tutt'altro che altruistici. Perciò, quando Draco scaglia l'ennesima maledizione contro uno dei padri dei suoi vecchi amici non prova nulla, se non rassegnazione.


***

Quando dieci anni dopo Draco ritorna a casa dopo mille battaglie affrontate da solo, non sa cosa aspettarsi dalla vita. Vorrebbe tanto nascondersi sotto le coperte e sapersi al sicuro dal mondo grazie a un drago di legno che lo veglia dalle colonne del letto, ma non può farlo.
Non sa perché fino a dieci minuti prima era abbracciato a Potter, non sa perché lo ha baciato, non sa perché con lui si è sentito a casa.

Vorrebbe tanto trovare una risposta, ma anche questa volta la verità è che Draco non sa, e può solo indovinare. Così, quando sta per abbassare la maniglia della sua camera, si volta e corre via e desidera con tutto se stesso di non aver sprecato un'opportunità.

Quando Harry apre la porta di casa, Draco non trova le parole così si limita a guardarlo sperando che capisca. Quando si sente prendere gentilmente la mano, si fa accompagnare dentro casa e non se la sente proprio di parlare, così si limita a fermare la sequela di balbettii sconnessi di Harry e lo bacia di nuovo.

Nell'attimo in cui si lascia stendere sul letto, Draco non ha più paura e non vuole scappare. Sfiora il suo viso, la bocca, le spalle e quando Harry entra in lui si sente di nuovo completo e al sicuro. Non ha più bisogno di nessun drago di legno perché non ha più paura.


   
 
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