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Autore: Luce Lawliet    19/10/2011    14 recensioni
Il mio nome è Lyanne Stoinich e questa è la mia storia.
A sedici anni sono stata rinchiusa in un istituto, con altri pazienti, molto...speciali.
Già, perchè il Wammy's Hospital è un luogo molto particolare, decisamente non adatto a voi se non sapete sopportarne la tensione.
Il Wammy's Hospital è un Ospedale psichiatrico.
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, Mello, Misa Amane, Near, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Grayor's Istitute.


Cartella statale n° 1712.

 

Paziente: Melissa Moah Stoinich.

 
Data di nascita: 1 novembre, 1995.


Paziente dell'Ospedale dal: 18 giugno, 2006.


Dottori responsabili:  Demetri Krovski, psicologo

                                        Marishka Gredova, infermiera

                                        Igor Golubev, medico

 

 

     
      
                          
                                                                                                                  I
                                                                               
                                                                                   Disturbo Dissociativo dell'Identità (DDI)

 

 

I criteri diagnostici per il DDI sono: presenza di 2 o più identità o stati di personalità distinte, ciascuna con i suoi modi relativamente costanti di percepire, relazionarsi, pensare nei confronti di se stesso e dell'ambiente; almeno 2 o più di queste identità o stati di personalità assumono in modo ricorrente il controllo del comportamento della persona; incapacità di ricordare importanti nozioni personali non spiegabili con una banale tendenza alla dimenticanza; l'alterazione non è dovuta né agli effetti fisiologici diretti di una sostanza né a una condizione medica generale.

Il DDI sembra rappresentare il precipitato di un fallimento nei processi di integrazione tra i vari aspetti della memoria, della coscienza e dell’identità associata a gravi traumi. L’alternarsi dei diversi stati di personalità può essere causa di una confusione diagnostica per l’emergere di formazioni sintomatiche di discontinuità della coscienza comuni ad altre psicopatologie, oltre ad una vasta gamma di "sintomi secondari" (sintomi ansiosi, ossessivo-compulsivi, depressivi, fobici, di abuso di sostanze psicotrope, di disturbi del comportamento alimentare - antropofagia nel caso della paziente in questione, ma è un dato poco sicuro -, di comportamenti antisociali, etc.) su cui spesso i clinici si concentrano erroneamente, giungendo inevitabilmente a diagnosi errate e improntando trattamenti che risultano inefficaci.

È un improvviso, inaspettato allontanamento dal proprio ambiente, con incapacità a ricordare il proprio passato, confusione riguardo alla propria identità e parziale o completa assunzione di nuove personalità, più o meno dominanti.

È un disturbo estremamente raro, collegato sovente ad esperienze traumatiche (disastri naturali, guerre, violenze sessuali e abusi ripetuti durante l’infanzia, etc.) che producono uno stato di coscienza alterato "dominato dalla volontà di sottrarsi al trauma e dimenticare".

Ha una durata molto limitata nel tempo, risolvendosi usualmente nel giro di ore o pochi giorni. Sono stati descritti casi anche di molti mesi ( ed è il caso di Melissa).

app. [ Nel caso della paziente il dottor Krovski nutre il potenziale sospetto che ad assumere il controllo del suo corpo siano più di 2 personalità, sebbene sia ancora troppo presto per stabilire il numero esatto.]

Può portare ad attacchi di amnesia ( caso riportato a pagina II).

 

 

 


                                                                                                          II

                                                                                          Amnesia dissociativa


Si intende la perdita improvvisa di ricordi anche importanti, appartenenti alla propria storia personale. Ne esistono 5 tipi differenti:


- amnesia sistematizzata: in cui il paziente non ha ricordi rispetto ad una persona in particolare, specifica;

- amnesia generalizzata: il paziente sembra incapace di ricordare tutto quanto riguarda la sua intera vita;

- amnesia continuativa: il paziente non è in grado di ricordare gli eventi successivi ad uno specifico momento, sino al presente incluso;

- amnesia selettiva: il paziente non ricorda una serie di eventi relativi ad un determinato periodo di tempo, anche se riesce a ricordarne altri compresi nello stesso periodo;

- amnesia circoscritta: il soggetto è incapace di ricordare tutti gli avvenimenti relativi ad un periodo circoscritto della propria vita, generalmente relativi alle ore successive all'evento traumatico, dal punto di vista psicologico.

Dopo sei mesi di riabilitazione, il funzionamento mentale di Melissa sembra essere alterato dal quarto tipo. Il periodo riguarda l'incidente con il compagno di scuola Liev Sokolov.

App. [Il dottor Krovski ha iniziato un delicato trattamento di ipnosi da quasi un mese, con scarsissimi risultati. Il che ha dato la conferma che la mente della paziente, seppur giovane, è estremamente potente e in qualche modo consapevole dei tentativi del dottore di scioglierne le barriere.]

 

 

 


                                                                                                             III

                                                                                             Borderline.

 

 

Borderline significa " linea di confine", rappresenta l'espansione della classifica psicoanalitica classica dei disturbi mentali.

Può essere associata alla schizofrenia, sebbene quest'ultima non tocchi gli estremi delle psicosi, pur giungendo al loro limite; il disturbo Borderline è il più particolare.

Ormai è certo che la paziente ne sia affetta e le cure, associate alle sedute di interventi ipnotici e ai metodi classici, continuano a non offrire risultati accettabili.

Addirittura in quest'ultimo periodo gli effetti delle cure sembrano essere l'esatto opposto di ciò che il dottor Krovski si aspettava, perciò egli ha ritenuto opportuno interrompere l'approccio.

App. [ La patologia si sta sviluppando più in fretta del previsto. Bisogna iniziare a prendere in considerazione una possibile e inaspettata disregolazione emozionale legata all'instabilità della paziente.]

 


 

 


Estratti dal diario del dottor Krovski_

 


13 agosto.


Questo pomeriggio pioveva e Melissa è rimasta quasi mezz'ora davanti al portone chiuso. La pioggia le dà fastidio, perchè le impedisce di uscire fuori e ovviamente nemmeno il personale glielo permette. Non è una bambina delicata, anche se a prima vista può dare l'impressione contraria.

In quasi due mesi trascorsi qui dentro, non abbiamo dovuto sforzarci per convincerla ad interagire con i pazienti della sua età.

Anzi, quando si tratta solamente di interagire, è molto brava.

Normale, curiosa come qualsiasi bambina della sua età.

Non ha mai sollevato questioni sul cibo offerto in Mensa, non ha ancora alzato la voce con me, neanche una volta.

E in questo periodo, sono comparse tre personalità differenti, in lei.

Due sono ignote e una si è presentata come Liev Sokolov, il bambino coinvolto nell'incidente scolastico. Preferisco non credere che sia stata Melissa a fargli del male, oltretutto non ci sono prove certe... anche se in fondo, è stato proprio per questo che il padre ha insistito per portarla qui.

Liev Sokolov si è trapassato le guance da parte a parte con delle forbici, infilzandosi anche la lingua e morendo dissanguato, ma Melissa e la gemella Lyanne si trovavano con lui, in quel momento. Melissa aveva tracce di sangue sulle mani e Lyanne inizialmente non era stata in grado di rispondere a nessuna domanda.

Dopo cinque sedute, ho provato a domandare a Melissa di Liev, chiedendole se si sentisse triste per lui e lei ha scosso la testa.

Le ho chiesto il motivo e lei ha risposto: << Secondo la Bibbia, ora dovrebbe essere in Paradiso, perciò perchè dovrei essere triste?>>, nella più totale serenità.

<< Perchè non lo potrai vedere mai più... non ti dispiace per quello che gli è capitato?>>

<< Se l'è andato a cercare. Gli piaceva essere imprudente.>>

In seguito, non ha mai più parlato di lui.

 

 


20 agosto.


Ieri, dopo pranzo mi hanno informato che Melissa non ha smesso di piangere per tutta la mattinata. Vani sono stati i tentativi degli infermieri di consolarla e di farle mangiare qualcosa, non voleva uscire dalla stanza.

Ha continuato a piangere fino all'una di notte, senza addormentarsi neanche una volta, senza smettere.

E nessuno ha ancora compreso il motivo.

Si è rifiutata di parlare anche con l'infermiera Gredova.

Ha pianto e basta.

Stamattina sono venuti a trovarla i fratelli, restando con lei per tutta la giornata. Le ha fatto molto bene, dato che non ha smesso di sgambettare per i corridoi dell'Ospedale come un grillo, dopo la loro visita. E' stata anche disposta ad accettare una piccola seduta prima di andare a dormire. A dispetto delle mie aspettative, ha risposto con naturalezza quando le ho chiesto il motivo del suo pianto.

<< Mi sentivo abbandonata.>>

E' un dato di fatto, nei pazienti affetti da Borderline. Il senso di abbandono è una caratteristica comune in tali soggetti.

Tuttavia, non ne avevo mai riscontrato uno, per di più così giovane.

E' ancora presto per dirlo, ma a giudicare dai risultati, non so se sarò in grado di aiutarla.

 

 


7 settembre.


C'è qualcosa che non va nel comportamento di Melissa.

Me ne sono accorto adesso, ma temo che la cosa stia andando avanti da giorni, ormai, per fortuna l'infermiera Gredova me l'ha fatto notare.

Nulla è cambiato nel suo atteggiamento, con noi si dimostra sempre il più educata possibile, cercando di non dare mai problemi... recentemente ha iniziato a chiedere innumerevoli volte quando la faremo tornare a casa, ma per il resto è uguale... non fosse che stranamente, in certi attimi si irrigidisce bruscamente, passando da mobile a immobile, da seduta ad alzata, da ferma si affretta a cambiare velocemente stanza... forse non è niente...

Forse è soltanto inquieta.

Eppure, ho la sensazione che ci sia qualcosa che non mi dice, qualcosa che non va. Negli ultimi tempi ho preferito analizzare il suo caso indipendentemente, per darle un po' di tranquillità, ma penso sia il caso di riprendere le sedute pomeridiane.

 

 


15 settembre.


Melissa è stata rinchiusa due giorni fa in una stanza di isolamento e bloccata con una camicia di forza, per impedirle di aggredire nuovamente il personale.

Ecco qual'era il motivo della sua costante agitazione.

L'abbiamo scoperto l'infermiera Gredova e io, quando una telecamera ha ripreso il momento in cui la paziente Emma Lankgrover ha cercato di importunarla, poco prima di condurla fuori dal nostro campo visivo.

Quando siamo arrivati, non era rimasto che un lago di sangue, oltre al corpo di Emma Lankgrover inerme per terra.

Melissa gridava così forte che ha terrorizzato tutti i pazienti più giovani. Marishka ha provato ad avvicinarsi per sedarla e all'improvviso lei l'ha aggredita, strappandole con i denti il pollice della mano destra. Ha afferrato una sedia e l'ha scaraventata più volte contro la finestra, tentando disperatamente di fuggire, finchè non è giunto il resto del personale.

Il corpo di Emma Lankgrover aveva parecchie dita staccate dalle mani, numerosi segni di morsi sulla carotide e gli occhi sembravano cavati, come se Melissa glieli avesse accecati ripetutamente con le unghie. Una tale violenza... è troppo anormale, in una bambina di undici anni.

Lo strato di pelle che avrebbe dovuto ricoprire la zona carotidea sul collo della donna non è stata trovata.

<< Mangiata, sicuramente.>>, così si è espresso il dottor Golubev.

Mangiata da lei.

Melissa è antropofaga.

Un'altra anomalia.

Anche questa, terribilmente complicata e pericolosa.

Ne abbiamo finalmente la prova.

Ora dovremo tenerla rinchiusa.

Ma dovremo di conseguenza cambiare drasticamente metodi con lei.

...E' difficilissimo.

Non eravamo preparati a questo genere di... mutazione.

Come procedere, adesso?

Da due giorni non fa altro che agitarsi, tentando di liberarsi della camicia di forza, urlare a squarciagola; e se qualcuno prova ad avvicinarsi mostra i denti, ringhiando come una belva selvatica, lanciando avvertimenti con lo sguardo, senza mai parlare.

Rifiuta il cibo e il contatto fisico.

Tenta continuamente di liberarsi della camicia di forza.

Sembra quasi non sentire il dolore che i lacci le provocano, stringendola.

Forse lo fa di proposito.

Sarebbe dopotutto un'altra caratteristica frequente nei Borderline: tendenza all'autolesionismo.

No.

Questo no, non possiamo permetterle di continuare così.

E' cambiata troppo repentinamente.

Dev'essere stato qualcosa di grave che ha fatto Emma Lankgrover a farla reagire in questo modo... oppure no. Devo scoprirlo al più presto, prima che i sintomi della sua malattia si rafforzino.

Al momento non sembrano avere pieno controllo su di lei, ma le stanno annebbiando la mente, rendendola incapace di riconoscerci.

Se continuerà su questo ritmo, le conseguenze saranno terrificanti.

Il suo umore diventerà totalmente incontrollabile.

Passerà da momenti di profonda tristezza e rammarico a momenti di spensieratezza, da attimi di serenità in secondi, minuti, ore di furore puro che la renderanno pericolosa come non mai.

Non voglio ricorrere all'elettroshock per tenere a bada i suoi istinti e renderla inoffensiva.

E mi assicurerò che nessuno ricorra mai a ciò con lei, non oso immaginare cosa potrebbe succederle, sarebbe devastante per un'undicenne...

A questo punto, essendo costretto a prendere una decisione veloce, l'unica cosa che al momento possiamo fare è provare a sottoporla a varie sedute di intervista diagnostica SCID-II.

Devo farlo, devo sapere contro quanti nemici sto combattendo, devo sapere quante personalità vivono come parassiti nel corpo di quella bambina.

 

 


1 novembre.


Le visite dei suoi famigliari diminuiscono.

Ormai Melissa parla a malapena con loro.

Questa è la prima volta che non festeggiano il suo compleanno come una vera famiglia.

Ho avuto modo di parlare con la sorellina Lyanne, un amore di bambina.

Durante la sua ultima visita le ha lasciato una fotografia che ritrae loro due insieme. In quell'immagine è impossibile distinguere l'una dall'altra...

Sono passati quindici giorni e le sedute continuano.

Stiamo facendo del nostro meglio, ma Melissa continua a bloccare qualsiasi nostro tentativo di contatto.

Eppure avrebbero dovuto già esserci considerevoli risultati.

Al momento, possiamo affermare con certezza di aver colto almeno cinque personalità differenti in lei, tra le quali - ancora inspiegabile - Emma Lankgrover.

Inspiegabile.

Sapevamo già che Melissa è estremamente empatica.

Siamo infatti giunti alla conclusione che una delle sue personalità sia nata proprio a causa di un elevato fattore conoscitivo di tale persona.

In parole povere, l'empatia è ciò che permette a Melissa di assumere una nuova personalità.

O almeno, così eravamo convinti.

Certo, per qualche mese ha frequentato Emma Lankgrover, ma quando quest'ultima personalità è sbocciata per la prima volta sulle prime non abbiamo saputo reagire.

Era così simile...!

Era identica.

Ora posso confermarlo.

Ci troviamo con le spalle al muro.

La cosa forse si sta facendo troppo impegnativa per noi.

Per di più, a giudicare dalle scarse informazioni in nostro possesso... non credo ci resti molto da tentare, ancora.

 

 


28 novembre.


" La mente funziona solo quando è aperta."

Lo disse Frank Zappa.

Non era un medico, o uno scenziato, o uno psicologo.

Era un compositore e musicista statunitense.

Ma tempo fa lo apprezzavo molto, poichè mi trovavo d'accordo con le sue idee.

Per esempio, aveva ragione quando disse: << Alcuni scienziati affermano che l'idrogeno, poiché sembra essere ovunque, è la sostanza basilare dell'universo; non sono d'accordo. Io dico che c'è molta più stupidità che idrogeno, e che quella è la vera sostanza costitutiva dell'universo.>>

Aveva ragione anche quando affermò: << La religione è uno dei maggiori ostacoli che dobbiamo affrontare nel mondo d'oggi.>>

E purtroppo, ha ragione anche adesso.

" La mente funziona solo quando è aperta."

Guarda caso, la mente di Melissa è chiusa a doppia mandata.

MALEDIZIONE!!!

Sono talmente frustrato che non riesco più a concentrarmi sul mio lavoro... dannazione, non vedo scappatoie...

 

 


13 dicembre.


Ci sono stati altri due omicidi all'interno dell'Ospedale.

E' successo questa mattina.

Melissa ha lamentato forti dolori al ventre e due addetti al personale l'hanno portata in infermeria, togliendole la camicia di forza.

Non siamo stati in grado di salvare quelle persone.

Melissa si è accanita contro di loro con una rabbia quasi bestiale.

Sta peggiorando.

Ancora.

 

 


1 gennaio.


Ci siamo riusciti...

Ci siamo riusciti...!

Stavo per gettare le ultime speranze al macero, ormai.

Tuttavia, l'intervista SHID-II ha avuto la meglio.

Anche se... non l'avrei mai detto, ma ora che ne sono venuto a conoscenza preferirei dimenticarmi la verità...

18 personalità.

Questa è la verità.

Melissa possiede 18 personalità differenti dentro di lei.

Siamo completamente scioccati.

Non possiamo aiutarla in nessun modo.

E anche se ci provassimo con tutte le nostre forze, vista la sua tenace resistenza, ci impiegheremmo anni e anni per estirpare anche solo una parte di quelle personalità!

Ho bisogno di fermarmi.

Di chiarirmi le idee.

Ho chiesto alla mia sostituta di riprendere il mio lavoro, intendo assentarmi a lungo.

A Melissa non dispiacerà, ormai quasi non si accorge della mia presenza.

 

 


8 gennaio.


Sarà il mio ultimo appunto, per quanto riguarda questo periodo.

Ho chiesto un permesso al direttore, il quale per fortuna ha accettato senza questioni.

Tuttavia, ci ho pensato e ho preso una decisione: non intendo abbandonare Melissa.

Durante le nostre sedute ho percepito uno scorcio, una tenue, esitante spirale di luce sepolta sotto una montagna di smarrimento e dopo questa pausa, tornerò e cercherò con tutte le mie forze di tirarla fuori.

Infine, c'è un'ultima cosa che non ho appuntato, perchè l'ho sempre considerata scontata in soggetti come lei: Melissa ha un amico immaginario.

Nulla di sorprendente, oserei dire l'unica cosa " normale" che un medico si aspetta senza colpi di scena da questo tipo di paziente.

L'infermiera Gredova le ha chiesto di quest'amico e lei ha risposto che ce ne sono tanti come lui.

<< Chi sono?>>, le ha chiesto, mentre le porgeva un bicchiere di latte e cacao.

Melissa ha osservato il bicchiere e ha risposto: << Lo addenserei molto*.>>

Di per sè non sembra avere importanza, ma la cosa strana è che parla da sola solo quando è sola. In mezzo alle altre persone non lo fa e questa è una cosa curiosa.

Ci sono altri pazienti nell'Ospedale convinti di avere amici immaginari, ma parlano liberamente con loro, da soli o in compagnia.

Ora non mi resta che andare a salutare Melissa, sperando di non coglierla in un momento di rabbia.

Purtroppo la sorveglianza è costretta ad essere rigida con lei; non sappiamo come evitare che faccia qualcosa di pericoloso, se non con questi metodi.

 

 


 


 



* Chissà se vi era già balenata in testa la mezza idea che quella frase in realtà, altro non fosse se non un anagramma! ^ ^

Vi informo che se riuscirete a indovinare cosa ha realmente detto, scoprirete il fulcro centrale del seguito di The Wammy's Hospital!!
( Se non ci riuscirete, dovrete aspettare...)


Avrete capito quindi che il seguito ci sarà ( e ci sarà anche BB, tranquille!)


Non so quanto ci vorrà prima che lo cominci perchè sono presa con la scuola e ho altre fic da terminare -.-


Il seguito si intitolerà: Red Eye- La vendetta dello Shinigami.



Bene, se siete riusciti a leggere tutto il capitolo senza morire dalla noia, allora siete mitici!!!
Grazie 1000 a tutti voi, a presto.

Un mare di baci,

Luce Lawliet. 

   
 
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