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Autore: SlightlyMad    19/10/2011    2 recensioni
Allora, è un po' che avevo in mente questa ideuzza e l'ho concretizzata solo ieri cominciando a scrivere questa prima storiellina. Il titolo non so proprio come mi sia venuto in mente, però credo che sia d'effetto XD. E' una raccolta di varie situazioni Britin, ma NON One-shot, o almeno non solo. Non sono sicura che si possa fare, ma io lo faccio lo stesso. Quindi, saranno ff di capitoli diversi, di generi diversi e di rating diversi, tutti però accomunate da un tema, ovvero quello dei colori, che possono essere quelli che rappresentano le sfumature del carattere dei personaggi, soprattutto Brian, perchè mi piace sviscerarlo, o semplicemente quelli che la storia mi ispirava XD Sarà una specie di caleidoscopio con il quale cercherò di capire di più dei nostri eroi e della loro storia, insieme e non. Non so quanti capitoli saranno, e in effetti non so nemmeno se sia saggio cominciare un qualcosa di così poco "indirizzato" mentre ho una long in corso ( che non trascurerò!), ma avevo bisogno di scrivere qualcosa di diverso, e nel caso non riuscirò a darle un senso... bè, in quel caso si vedrà!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ritornò il giorno successivo. Bussò e il ragazzo gli aprì la porta sbattendocelo sopra dopo averla richiusa. Gli infilò la lingua tra i denti e le mani sotto il cappotto.

-Ti voglio-

Una certezza: molti lo volevano e glielo dicevano. Ma in quel modo... Brian ebbe dei dubbi. Si staccò dall'altro, che rimase perplesso.

 Oh, fanculo.

Brian lo respinse con una mano e lo lasciò a guardare stranito la porta. Quando il ragazzo si voltò trovò Brian ai piedi del letto intento a togliersi una scarpa.

 


-Non avevi paura?-

-Tutti hanno paura,no?-

Justin ricordò la sua prima volta.

-Sì, è vero-

Brian lo seguì in quel ricordo condiviso piacevolmente da entrambi.

-Non fu molto diverso-

 


-Metti le gambe qui-

Brian obbedì, il cuore che tremava e lo sguardo fermo, glaciale.

Il ragazzo si allungò verso il proprio comodino, aprendo un barattolo e prendendone fuori una conchetta di vaselina. Brian lo guardò spalmarsela addosso. Il ragazzo gli prese le coscie con le mani ancora unte.

-Farò piano-

Brian cercò di nascondere un lieve tremorio al pomo d'Adamo. Al contatto con la punta, fredda e unta, automaticamente ritrasse il bacino. Sul volto dell'altro si dipinse un sorriso amorevole ma compiaciuto. Gli prese i fianchi per tenerlo fermo.

-Rilassati-

Di nuovo la punta, il freddo, poi solo caldo e bruciore. Brian sbarrò gli occhi e serrò la mascella. Come poteva rimanere rilassato in una situazione simile? Cercò di concentrare lo sforzo provocato dal dolore sulle proprie mani, che stringevano disperatamente il lenzuolo, e sui suoi arti inferiori, che continuavano a contrarsi.

-Se non ti rilassi farà molto più male- gli sentì dire boccheggiante accennando a un sorriso.

Brian chiuse gli occhi, cercando di distinguere le miriadi di sensazioni differenti che il suo corpo stava provando in quell'istante. Provò a concentrarsi, ma con quell'intrusione gli sembrava impossibile rilassarsi. Frustrato, fece per allontanarsi ma l'altro lo trattenne per i fianchi. Lo sentì spingersi avanzando di un altro tratto. E ancora bruciore, che si fece più vivido un attimo dopo, quando fu l'altro ad allontanarsi e a riprendere il barattolo. Sentì il freddo della crema, questa volta direttamente sul suo corpo, e poi le mani dell'altro separargli le natiche, tastando in profondità mentre lo penetrava nuovamente. Non lo sentì completamente, ma l'altro cominciò comunque a muoversi. I sensi gli si ovattarono e la mente gli si annebbiò. tutto quello che riuscì a percepire fu il digrignare sordo dei suoi denti.

 

 


Jurtin lo ascoltava rapito.

-Ti ha fatto male?-

-Niente di insopportabile- sminuì lui con un mezzo sorriso.

-Era bravo?- chiese Justin in preda alla curiosità.

Brian ridacchiò.

-Non seppi dirlo la prima volta, anche se sì, ci sapeva fare. Ma in seguito ebbi modo di appurare che non era affatto malaccio-

Justin lo guardò interrogativo.

-Vuoi dire che...-

-L'ho rivisto- rispose con ovvietà.

-Perchè?-

Brian sogghignò alzando le soppracciglia.

-Per approfondire-




Ok, non so come ci sono riuscita, ma rieccomi qui! Entro la settimana prossima arriverà anche il nuovo capitolo della long, promesso! Avrei una piccola precisazione sulla scena di sesso, anzi forse due: intanto, l'avrete notato tutti, l'assenza di preservativo. Brian infatti avrà avuto 17\18 anni, e essendo lui nato nel '71, vuol dire che l'anno della storia è circa l'88. Mi sono un po' scervellata, ma un film mi è venuto in aiuto: si chiama "la legge del desiderio" di Pedro Almodovar, regista che venero, ed è del 1987, e c'è unaa scena a cui questa è ispirata dove non viene usato il preservativo. Naturalmente quegli erano gli anni di diffusione dell'HIV, però  è anche vero che non molti ne erano a conoscenza e continuavano in questo modo, e per questa deduzione mi è stato utile il film Philadelphia, davvero stupendo, se qualcuno non l'avesse visto, che è ambientato nel '93, anno dell'uscita del film, e in cui il protagonista dice di essere stato infettato non mi ricordo quanti anni prima, comunque direi pieni anni '80, anni in cui si cominciava solo a conoscere l'esistenza di questo virus, ma non i problemi effettivi. Baando tutta la mia conoscenza sulla cultura cinematografica, è molto probabile che abbia fatto degli errori, e che questa mia scelta possa essere molto ingenua, in quel caso scusatemi, ma vi assicuro che ci ho rimuginato parecchio sopra prima di scriverlo. O Dio, quanto ho scritto! Devo proprio andare ora. Bè, spero che vi piaccia, e per qualunque dubbio, non esitate a farvi sentire, anche via MP. Ok, ora devo PROPRIO scappare. Un bacio, ciao!




OOOOooo 

  
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