Damon’s
POV
Osservavo
Elena spaventata, con gli
occhi sbarrati di fronte a Klaus.
“Come hai detto, scusa?” domandò quasi
incredula. “Hai sentito benissimo… posso smettere
di soggiogare Stefan ad una
condizione” sussurrò l’Originario
avvicinandosi a me.
“E l’unico che mi può aiutare sei tu,
Damon Salvatore” “Perché
dovrei?” “Penso che sia nei tuoi interessi
risvegliare
la Bella Addormentata dal suo lungo sonno” disse Klaus
criptico.
“Non ho la più pallida idea di cosa tu
stia parlando…” sibilai.
“Oh, è vero… Anni fa ti ho soggiogato
per dimenticare!” “Damon, che cosa sta
dicendo?” “Non lo so, Elena… E non lo
voglio sapere. Forza, andiamocene” la presi per il polso e
cercai di
trascinarla fuori dalla stanza.
“Cosa c’è? Non mi credete? Lasciate che
ve lo dimostri. Squartatore, adesso
puoi entrare” dal portone principale del casato Salvatore
entrò Stefan, mio
fratello.
Klaus lo fissò dicendo: “Stefan
Salvatore, riaccendi i tuoi sentimenti. Ritrova la tua
umanità”.
Mio fratello lo guardò perplesso, ma in
un momento capì tutto.
Il suo corpo fremette e gli occhi del
predatore ritornarono quelli di Santo Stefan.
“O mio Dio!” sussultò.
“Elena…” “Stefan”
diamine, già si rimettono insieme. No, non li voglio vedere
mentre si baciano.
Mi fa male. Perché io sono solo, in realtà.
“Ma vi ricordo, carissimi, che posso
facilmente soggiogarlo per la seconda volta… Se volete
evitare questo
spiacevole inconveniente, vi conviene seguirmi. Soprattutto tu,
Damon” “Io non
ho intenzione di…” fui interrotto da Elena.
“Damon… ti prego” mi sussurrò
avvinghiata a Stefan.
“D’accordo. Lo farò” Klaus
sembrò
soddisfatto. “Eccellente! Si parte per Firenze,
Italia” lo fissammo atterriti.
“Sì, signori Salvatore. Ho già
prenotato
i biglietti. Destinazione: le vostre Origini” Elena lo
rincorse mentre già
usciva dalla porta sul retro.
“Qual è il tuo piano Klaus? Cosa vuoi
fare?” gli domandò.
“Semplice: andiamo a svegliare una mia
sorella dormente”.
Elena
guardò Stefan, poi me.
E capì che non avevamo scelta.