EPILOGO
Lei fu svegliata dai teneri raggi che provenivano dalla sua finestra , attese un attimo ad aprire gli occhi assaporando quella sensazione di beatitudine , quella sera ci aveva messo un po’ prima di prendere sonno, perciò comincio a stiracchiarsi mugugnando, allungo la mano verso il suo lato e non lo trovo –E’ andato a prepararmi la colazione che dolce!- “Spike! Sono sveglia!” apri gli occhi e si trovo a fissare il soffitto, si sollevò di scatto, non ci volle molto per capire dove si trovasse.
Si guardo in torno…non poteva essere, no! Non era vero, usci dalla sua stanza in quel corridoio lesse il numero sulla sua porta 132, scalza ancora in pigiama, guardo giù verso il parcheggio, ritorno nella sua stanza “No! Non può essere stato!” comincio a spaccare tutto quello che gli capitava a tiro, incurante del chiasso che faceva, urlava si dimenava come una pazza in quella stanza d’albergo, soprattutto quel albergo, piangeva e urlava il suo nome “Spike!!!!perchè mi hai fatto questo scherzo !Spike!!!!!!!!!!”. La porta si apri Willow entro di corsa e la vide lì seduta sul pavimento con l’aria sconvolta e un po’ titubante visto la discussione avuta la sera prima , l’abbraccio forte al suo petto accarezzandole i capelli e piangendo con quella che era la sua migliore amica tra le braccia sentendo ancora vivo quello stesso dolore che ora condividevano con lei e disse “Buffy…calmati è stato un sogno! Era solo un sogno!”
FINE