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Autore: kekkuccia    26/10/2011    1 recensioni
La storia è ambientata dopo la fine del manga,quindi ci sarà qualche spoiler. Troveremo Ed e Al separati,Winry e Pinako a gestire la loro officina per automail,Roy e Riza ancora alle prese con un nuovo esercito,un nuovo comandante supremo e una nuova Central City. La storia non si allontana molto dalla trama del manga-anime ma ci saranno comunque colpi di scena e amori che non sono stati trattati in quest'ultimo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Rapimento.




Quel sorriso, potrò mai dimenticarlo? Sarò tanto forte da andare avanti senza vederlo mai più?
Non lo saprai mai se almeno non ci provi prima.
Vado, col cuore, con la mente. Vado via.
Perchè al tuo ritorno non ci sarò, non sarà come tutte le altre volte. Qualcosa sta cambiando, noi siamo cambiati. E quello che abbiamo chiamato "amore" evidentemente non è abbastanza da tenerci uniti.
Stammi bene Ed, mi raccomando.
Winry.

"Nonna, dagliela oppure fai in modo che la legga." Winry diede un tenero bacio sulla guancia di Pinako.
Pinako le accarezzò i capelli. "Quando la tua prossima visita? Perchè sai che dovrai comunque tornare, anche solo per dire che sei ancora viva."
Winry sorrise appena. "Appena troverò il modo, tornerò. Ma solo per te, nonna. Adesso fammi prima partire, ok? Non preoccuparti per nulla, posso farcela!"
Pinako asciugò una piccola lacrima e si aggiustò gli occhiali sul naso. "Mi mancherai, e odio il fatto che tu non te ne stia andando ma stia scappando."
Winry si morse un labbro. "Non sto scappando, sto solo trovando la mia strada. Nonna, ti voglio bene."
Dicendo questo la bionda salutò con una carezza anche il suo piccolo cane. "Dan, mi raccomando, prenditi sempre cura della nonna e dell'officina. Adesso è tutto in mano tua. Sei proprio un bravo cane."
Si alzò e diede un altro bacio alla nonna. "Non ti avevo mai vista piangere, sei così bella." le disse all'orecchio.
"Quante storie, adesso vai!" disse quasi scoppiando a piangere Pinako.
Winry le sorrise dolcemente per un'ultima volta trattenendo le lacrime quanto mai prima. "Mi mancherai." le disse prima di voltarle le spalle.
Pinako scoppiò nel pianto più rumoroso della sua vita.

"Sono sicuro che ci raggiungerà. Avrà tutti i permessi e tutti i motivi per aver fatto tardi." Ed sembrava voler convincere più se stesso che il Generale.
Roy non distoglieva lo sguardo dal panorama. Edward allora attirò la sua attenzione. "Sai qualcosa della guerra?"
Roy sbuffò. "Che cosa posso sapere? Le guerre sono tutte uguali, non c'è niente da sapere. Si muore, si perde e si vince. Questa è una guerra."
"Non dirlo così, è infernale!" aggiunse disgustato Edward.
"Mi dispiace molto, acciaio, ma è così. Non pensare che stiamo andando in vacanza dal tuo fratellino, perchè non è assolutamente così. Spera di tornare dalla tua bella con tutte e due le gambe."
Edward pensò a quando ancora non le aveva tutte e due. Che cosa avrebbe pensato Winry se fosse tornato da Xing con una gamba in meno? Non l'avrebbe perdonato mai.
"Non perderò certamente una gamba dopo aver passato mezza vita a riprendermela!" disse con decisione il biondo.
Il Generale sorrise. "Questo è lo spirito giusto, Acciaio."
Ed impererrito tornò sull'argomento Riza. "Ma tu sai perchè il Colonnello non è venuto stamattina?"
Mustang poggiò le mani sulle ginocchia e guardò dritto negli occhi il ragazzo. "Avrei dato tutto pur di saperlo."
"Ma secondo me è qualcosa di davvero importante, tanto da non averla fatta partire! Ti rendi conto di quanto non sia dal Colonnello un comportamento simile?"
Roy aprì le braccia. "Che cosa vuoi che ti dica? Non mi ha detto niente, e non l'ha detto sicuramente a nessun altro. Spero che non sia niente di grave, e spero di rivederla presto. Nella mia attuale posizione, non posso fare di più."
Edward cominciò a guardare fuori dalla finestra. "Mah." sospirò.

Alphonse ripose un libro di alchimia nello scaffale. "Sono sicuro che con il fratellone qui, andrà tutto bene."
Mei tristemente abbassò lo sguardo. Per quanto farai ancora tanto affidamento su tuo fratello? Non sei venuto qui per poter vivere una vita lontano da lui?
Alphonse glielo alzò con una mano. "A che pensi?"
Mei sorrise falsamente. "A niente! Sono così contenta che Ed sarà qui a momenti!"
Al sorrise con convinzione. Era veramente quello che più desiderava in quel momento. "Anche io!"
Ling rimase seduto e zitto in cucina dei due ragazzi. Lan Fan era accanto a lui ma non riusciva a capire il motivo di quella sua serietà, non era dal suo Imperatore!
Ling le sorrise. "Non ti preoccupare, nel caso lo stessi facendo."
Lan Fan arrossì di botto. "Per niente, sire!" si affrettò ad aggiungere.
Ling allungò la sua mano fino a sfiorare quella della sua guardia. "Finché saremo insieme, andrà tutto bene." a quelle parole Lan Fan stava per sciogliersi ma fortunatamente Ling continuò il discorso. "Anche se questa è una guerra vera, finchè avremo l'aiuto di Central, saremo a posto. Non sanno quanto l'esercito possa essere preparato, ad Ishival sono stati impeccabili. Sicuramente qui non si spargerà così tanto sangue, insomma, è comunque il mio popolo e non posso permettere che tutto questo continui ancora per molto, ma avremo aiuti importanti e possiamo vincere, insieme."
Lan Fan ascoltava, sicura che quelle parole in realtà Ling le stesse dicendo a se stesso. Quella era la sua prima guerra, e lui era il protagonista, questo doveva recargli non poche preoccupazioni. "Non dipende tutto da lei, sire. La guerra non è scoppiata per colpa sua." cominciò a tranquillizzarlo.
Ling le sorrise teneramente. "Non devi dirmi le cose che vorrei sentirmi dire, Lan Fan, dovresti invece farmi una partaccia indimenticabile."
Lan Fan rimase allibita. "Perchè?"
"Perchè lo merito. Perchè ho aspettato fin troppo per sapere che i miei stessi fratelli sono il problema in questo paese, che dovevo cominciare a lottare da subito, che non sono stato veloce neanche nel richiedere aiuto alle forze di Central. Ecco perchè."
Lan Fan strinse la mano del suo Imperatore che lui aveva soltanto sfiorato. "No, non è così. Non posso semplicemente biasimarla perchè per questioni di tempo non è intervenuto prima, preferisco lodarla invece del fatto che la sua prima preoccupazione non sono stati i nemici ma le persone che stavano morendo a causa di questi nemici, devo lodarla perchè non ci ha pensato due volte a mettere da parte il suo orgoglio e chiamare delle persone militarmente forti per porre fine a tutto questo, devo lodarla perchè nonostante tutto non riesce a sorridere più perchè si sente sulle spalle tutta la gente di questo paese come se fosse la sua famiglia. Ecco perchè non ho niente da biasimare, o meglio, voglio lodarla lasciando stare quello che sta sbagliando."
Ling portò la mano della ragazza alla sua bocca e le scoccò un bacio. "Non voglio dire una frase stereotipata, ma.. senza di te, non saprei come fare."
Lan Fan tolse velocemente la mano da Ling e arrossì ancora più vistosamente di prima.

Il treno si fermò di colpo. "Siamo arrivati alla stazione di Xing." affermò una voce maschile dagli altoparlanti.
"Ci siamo!" disse Edward alzandosi in un momento.
Roy rimase ancora seduto. Ma dopo un sospiro si alzò per prendere la sua valigia.
Havoc corse fino al vagone nel quale stavano seduti i due soldati. "Generale!" disse col fiatone.
Roy fece cadere la valigia sul sedile dallo spavento. "Havoc, che ti prende?"
"C'è una chiamata da Central! E' il Colonnello!" Roy lo spostò in malo modo e raggiunse di corsa il telefono.
"Riza!" disse preoccupatissimo e sollevato allo stesso momento.
Ma Riza non si fece prendere da alcuna emozione. "Generale, l'ho chiamata per dirle che oggi darò le mie dimissioni. Mi licenzio." disse con un filo di voce.
Roy strabuzzò gli occhi. "Di che cosa stai parlando? Sei impazzita? Perchè te ne vorresti andare, Riza?! Che succede?"
Riza nello stesso tono monotono di prima. "Generale, le chiedo soltanto di firmare quelle che sono le mie dimissioni. Le arriveranno presto per via fax a Xing. Mi raccomando." e qui il suo tono si fece molto più preoccupato. "Non muoia liggiù." e chiuse la chiamata.
"RIZA! RIZA!" urlò inutilmente il Generale. "CAZZO!" disse buttando la cornetta del telefono per terra.
Edward lo raggiunse ansioso anche lui. "Sta bene? Va tutto bene? Perchè mai non è qui?"
Roy mordendosi il labbro. "Ha lasciato l'esercito." disse portando una mano sugli occhi.
Ed rimase esterrefatto. "Come.. come è possibile?" bisbigliò senza capirci niente.
Il capotreno tornò a parlare dagli altoparlanti. "Il treno ripartirà per Central City tra venti minuti."
"Sarei tentato di rimanere qui, vorrei tornare indietro e poterle chiedere dal vivo il motivo che l'ha spinta a lasciarmi." disse tristemente Mustang.
Edward gli diede una pacca sulla spalla. "Non ha lasciato te, ha lasciato l'esercito. Non ti lascerebbe mai, ti ha dedicato tutta la sua vita fino ad adesso, non avrebbe il minimo senso!"
Roy si rimise in sesto e prese la sua valigia. "Seguimi Acciaio, abbiamo una guerra da affrontare."
Edward rimase per un secondo fermo ma poi cominciò a correre per rimanergli dietro. "Non puoi richiamarla?"
"Adesso devo lavorare, non posso fare proprio niente." disse con uno sguardo completamente vuoto.
Che animo ha un uomo che mette da parte tutto quello che ha a questo mondo soltanto perchè così gli è stato ordinato?
Ecco perchè non sarò mai un vero soldato.

Mei cominciò a stendere i panni ma si fermò nel sentire il pianto di un bambino. "Piccolino? Va tutto bene, dimmi dove sei."
Il pianto si interruppe per qualche secondo, ma il bambino non disse nulla, Mei continuò a cercarlo. "Se non mi dici dove sei, ci metterò più tempo a trovarti. Puoi fidarti, non voglio farti niente di male."
Mei una volta capito da dove proveniva quel lamento e cominciò a correre verso quella direzione. Girò l'angolo dal quale era sicura che venisse la voce e si sentì una pistola puntata alla tempia. "Che cos-"
"Stai calma. Adesso sei un nostro ostaggio, Mei." la voce dell'uomo che le puntava la pistola alla tempia era fin troppo conosciuta dalla ragazza. Il che la depresse ancora di più.
"Come potete farmi una cosa del genere, proprio tu, Masahiro, che mi hai affidato la missione per la quale io ho rischiato la mia vita!"
Il giovane dai capelli ramati prese Mei per le spalle, la legò. "Noi non vogliamo uccidere te, sappiamo quanto tu ci abbia aiutato, ma abbiamo bisogno di comandare."
"Il comando di Xing non tocca a voi, che cosa ne direste di farvene una ragione?!" Mei cercava di ribellarsi senza successo.
Masahiro le prende il viso. "Stattene buona, vedrai che non ti faremo niente."
Mei lo guardò con uno sguardo di fuoco. "Sai benissimo che non ho mai avuto nè mai avrò paura di te e dei tuoi uomini, voglio soltanto vivere in pace. E soprattutto non voglio che Al si preoccupi per me. Per questo.." sferrò un fortissimo calcio nello stinco del ragazzo. "Non ti permetterò di prendermi in ostaggio tanto facilmente!"
Masahiro dolorante si stese con un ginocchio sull'asfalto."Non rendere le cose più difficili Mei."
Mei viene assalita da altri due uomini, provò con i calci ad allontanarli avendone la meglio. "Masahiro smettila! Per quanto ancora vorrai sempre decidere tu? Perchè non permetti alla gente di questo paese di essere felice?"
Masahiro gettò la pistola per terra. "Io voglio che la gente sia felice, ma come pretendi che possa esserlo sotto il comando di quel buono a nulla di mio fratello?"
Mei si fermò di scatto incrociando gli occhi nerissimi del ragazzo. "Tuo... fratello?"
Masahiro si avvicinò dando una forte ginocchiata nella pancia della ragazza. "Mi dispiace, non sarei voluto arrivare a tanto con te, ma non mi hai lasciato altra scelta."
Mei sputò un pò di sangue e si buttò a terra. "Sei.. il fratello di Ling? Come puoi andare contro il tuo stesso fratello?"
Masahiro riprese la pistola e legò anche le gambe della ragazza. "Conoscendolo, sarebbe soltanto un buono a nulla, lo conosco proprio perchè sono suo fratello."
Mei non aveva più forza per dimenarsi. "Lascia che questo lo decida la gente di Xing! Fagli provare a tenere il titolo che tutto il paese all'unanimità gli ha affidato!"
Masahiro prese una pezza che legò alla bocca di Mei. "Le tue chiacchiere sono inutili, la mia decisione è questa. Ling non deve essere l'imperatore di Xing, perchè quel posto spetta esclusivamente a me!"
Detto questo, il ragazzo si sistemò le armi addosso, mise una mano nei capelli ramati e portò Mei lontano da quel posto.


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Per quanto tempo sono mancata? Mio Dio, scusatemi tutti! Ma questa storia diventa sempre più difficile da organizzare, spero soltanto di trovare il modo per continuarla e non farla diventare scontata!
Passiamo alle recensioni:
Una Certa Ragazza: sono onorata che sia riuscita a delineare Roy nel modo che più ti aggrada, continua a farmi sapere che cosa ne pensi!
Juliet__Albarn: grazie millissime per tutti i complimenti! Sono semplicemente stracontenta che il mio modo di scrivere ti piaccia :) spero che ti piaccia anche questo capitolo e che trovi un tuo nuovo commento

LadySaika: tesoro, grazie per la tua recensione! Mi fa piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto tanto, per quanto riguarda Roy e Riza adesso si vedrà, non è sicuramente una situazione facile quella creatasi. Winry ti sembra stupida? Dai, poverella xD cerca semplicemente di fare il meglio che può provando ad essere sempre forte, non è da biasimare secondo me :) poi ovviamente ognuno può pensarla come vuole! Grazie ancora, spero di rivedere una tua bella recensione anche a questo capitolo




Me ne vo', datemi la voglia di aggiornare, che non c'è, lasciandomi tante belle recensioni!
A presto

Un piccolo ringraziamento a Silvery Lugia per le correzioni :)




  
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