È un po’ che camminiamo.
Le nostre mani sono ancora intrecciate ed è calato il silenzio, ma non mi pesa.
Sentire il calore della sua pelle, così vicina alla mia, mi trasmette una sensazione di pace e tranquillità che non provavo da un sacco di tempo.
“chissà se per lui è la stessa cosa..” mi chiedo.
“ehi.. A che pensi?” mi chiede lui dopo un po’ che mi osserva.
“a niente..” provo a sviare.
“lo sento, sai? Il tuo cervello che fa rumore. E poi quella non è una faccia da niente.” ribatte lui sicuro di quello che sta dicendo.
“presuntuoso da parte tua, non trovi?” gli chiedo.
“cosa?” mi fa eco lui.
“pretendere di avere ragione.”
“ma io lo so di avere ragione!” continua, sempre più convinto.
“non so come spiegartelo, ma è come se ti conoscessi da sempre. E riesco a leggertelo in faccia che stai pensando a qualcosa..” e dicendo così mi spiazza.
Nota una panchina poco distante da noi e ci si avvicina, sedendosi subito dopo.
E la cosa che mi spiazza ancora di più è che invece di farmi sedere accanto a lui mi attira a se, facendomi atterrare sulle sue gambe.
“quella della sigaretta era solo una scusa per avvicinarti e parlarti!” inizia a dire.
“era tutta la sera che ti osservavo e c’era qualcosa che mi attirava. Mi sono detto “Marco, questa la devi proprio conoscere!” e così appena ti ho visto tirare fuori il pacchetto mi sono avvicinato.” continua, un po’ titubante e imbarazzato.
Io me ne sto lì, seduta sulle sue gambe ad ascoltarlo.
Ho capito dove vuole andare a parare, forse, e non posso fare altro che pensare che mi sta leggendo nella mente, perché sottoscriverei ogni singola parola che sta dicendo.
“tu ci credi all’anima gemella?” chiedo mentre lo guardo fisso negli occhi.
“onestamente? Non c’ho mai creduto a ste cazzate qui. Almeno non fino a stasera..”
Ci guardiamo, per un momento che sembra infinito, e in quello sguardo leggo tutta la sua sincerità e sembra quasi volermi scavare a fondo.
“una volta ho letto che le anime gemelle si conoscono già e quando si incontrano in una nuova vita possono anche non riconoscersi subito, ma poi una frase o un gesto le sveglia e loro si ritrovano..”
“questo” e gli prendo la mano “è stato questo che mi ha fatto capire qualcosa..” e non riesco più a sostenere il suo sguardo, tanto intenso da farmi male.
Sento il suo fiato sul collo e con la coda dell’occhio vedo che si è avvicinato.
Tremo e lui se ne accorge.
Con due dita mi prende il mento e mi fa puntare nuovamente gli occhi nei suoi.
Sono paralizzata dall’intensità del suo sguardo.
Lo vedo avvicinarsi.
“stai tremando. Hai freddo?” mi chiede a un passo dalla mia bocca
Riesco solo a scuotere la testa, come risposta negativa.
Ho la gola secca e qualcosa che mi blocca le corde vocali, non riuscirei a dire nemmeno una parola al momento..
Con una lentezza infinita si avvicina e posa le sue labbra sulle mie: un lento sfiorarsi che piano si trasforma in qualcosa di più profondo.
Quando ci stacchiamo i nostri occhi rimangono comunque incollati.
“non ti dico che sarà facile e so che può sembrare folle, ma voglio conoscerti meglio..” mi dice con un filo di voce.
“le cose facili non mi sono mai piaciute e poi un pizzico di follia non fa mai male!” gli rispondo e subito dopo vengo di nuovo assalita dalla sua bocca.


Ed eccoci alla conclusione di questa schifezzuola!
Avevo parlato di un epilogo,ma non mi convince per niente..
Per ora lasciamo le cose così,nel caso mi dovesse venire l'ispirazione e dovessi ritenermi soddisfatta lo posterò in seguito.
Ringrazio tutte le persone che hanno letto questa storia e,soprattutto,le 4 splendide fanciulle che l'hanno aggiunta alle seguite :)
Alla prossima schifezzuola xD
..Fra..