Shiri
 
Si allontana e mi guarda negli occhi.
Sospira e il suo respira caldo mi inonda il viso.
 “Vorrei dirti che questo bacio è stato qualcosa di unico…vorrei poterti baciare di nuovo e non sentirmi tremendamente in colpa e vorrei averti incontrato tempo fa perché credimi, se fosse successo, saresti stata l’unica…per me” dice non allontanandosi dal mio viso.
Non posso credere a quello che ho sentito. Sto sognando, sì, sicuramente è così. Non può essere altrimenti.
“Ma non posso” continua frustrato. “Perché hai ragione, tu non appartieni al mondo e io…non appartengo al tuo. Siamo così diversi” dice spostandomi una ciocca di capelli dal viso. “ma tanto uguali”
“Perché mi stai dicendo tutto questo?” gli chiedo a bassa voce.
“Perché ti meriti un ragazzo diverso, un ragazzo che non sia troppo attento a non farsi fotografare dai paparazzi, un ragazzo che non sia sempre in giro per il mondo. Ti meriti un ragazzo che ti stia vicino, che ti protegga, che ti ami davvero, un ragazzo…normale” sussurra l’ultima parola.
Si allontana di qualche centimetro.
“Non avrei dovuto baciarti è solo che non sono riuscito a controllarmi tu sei così…” mi guarda negli occhi. “intensa” dice con un sorriso.
“Anche tu” rispondo ricordando il suo bacio e le sue parole. Scuote la testa. Riprende il pacchetto di sigarette e si riavvicina a me. Lo butta nel bidone.
“No!” esclamo.
“Era vuoto” mi dice trattenendo una risata.
Sbarro gli occhi.
“Ti odio!” esclamo.
“Così cominciamo a ragionare” dice soddisfatto. Gli lancio un’occhiata e scoppia a ridere.
È ora di andare. Io e Rob non ci apparteniamo, almeno, non in questo universo.
“Sarà meglio che vada” dico camminando lentamente verso la porta. Mi blocca e mi fa girare verso di lui. Mi porge il cappellino.
“Voglio che tu lo tenga davvero”
Non dico nulla.
“Ti prego. Così so che avrai qualcosa di mio”
Sorrido debolmente mentre sento il magone. Riprendo il cappellino in mano.
“Sai, in un’altra vita…saresti di sicuro il mio ragazzo” gli dico con gli occhi lucidi.
Sorride. “Ne sarei onorato ragazza del pub” dice sfiorandomi una guancia con le dita.
“E la prossima volta che mi citi in una rivista…voglio i diritti, okay?”
“Agli ordini” dice ridendo. Rientriamo nel locale e lui raggiunge il suo amico. Io Mike.
“Ho finito per stasera, ti va di cenare insieme ora invece che domani?” mi propone.
Guardo verso Rob che mi sorride e mi fa un cenno con il capo. Mi metto il suo cappellino e sorride ancora di più. Forse non lo rivedrò, questa volta per davvero. O forse lo rivedrò, non ne ho idea. Per ora, mi basta sapere che sarei potuta essere la ragazza che lui avrebbe amato. Non posso chiedere di più.
Eravamo le persone giuste, ma al momento sbagliato...
“Sì Mike, andiamo pure fuori a cena” gli dico prendendolo sotto braccio.
“Ehi, hai visto che c’era Robert Pattinson stasera?”
“Sì” rispondo semplicemente mentre usciamo.
“È carino secondo te? Tutte le ragazze gli muoiono dietro”
“Uhm…è carino” dico ridendo.
Ride anche lui e continuiamo a camminare.
 
Rob (Sei mesi dopo)
 
Sono seduto in macchina e aspetto che torniamo in albergo. La giornata è stata pesante. Abbiamo girato per dieci ore di seguito. Sono a pezzi. Ho solo voglia di chiudermi in camera e dormire. Intanto rigiro tra le mani il cd che oggi ho ricevuto in camerino. Non so come Stephanie lo abbia avuto ma il pacco diceva che era per me. Ho capito dal primo istante di che cd si trattasse. Mi è bastato vedere la firma sul biglietto che lo accompagnava:
“Straniero, sono qui dove voglio essere. Grazie per avermi ispirato. Ragazza del pub”
Apro lo sportellino dello stereo e metto su il cd. La prima si intitola Stranger, sconosciuto. La faccio partire.
È qualcosa di unico. La sua voce è qualcosa di unico.
Mi metto comodo mentre l’auto parte.
L’ultima volta che l’avevo vista mi aveva detto che in un’altra vita sarei stato sicuramente il suo ragazzo. Sorrido a quel pensiero così dolce.
L’idea mi piace da morire...
 
Sconosciuto, sembri così diverso
Qualche altro desiderio ti scorre in mente
E tu l’hai fatto succedere
Mi hai fatto pensare a te nella mia vita
E adesso spero che il mio desiderio non sia debole
Spero che la mia volontà sia abbastanza
Perché avevi reso tutto bello per me…avevi reso tutto bello…
Sconosciuto perdonami se sembra che io ti conosca così bene
È solo che sei stato come acqua quando avevo sete e
Adesso ti penso anche se non sai
La ragione per cui ti amo così tanto
Ma non importa perché hai resto tutto bello per me…
So che sarebbe troppo aspettare l’amore
Sarebbe troppo aspettare qualsiasi cosa
Allora canto le parole che vorrei dirti e canto
Il tempo che vorrei passare con te perché hai reso tutto bello per me…
Come potrei sentirmi più in alto…
Come potrei sentirmi meglio…                                
Come potrei sentirmi più felice…
Sconosciuto, sembri così diverso
Qualche altro desiderio scorre nella mia mente
E tu l’hai fatto succedere
Mi hai fatto pensare a te nella mia vita.

Nota: Se siete arrivati a leggere fin qui vuol dire che questa breve storia vi è piaciuta e desideravate sapere come finiva. Mi dispiace di averla conclusa ma non volevo portarla per le lunghe e scrivere tanto per scrivere. Volevo che avesse una fine dolce e nostalgica. È così che avevo pensato la storia ed è così che ho voluto concluderla. Spero davvero di non avervi deluso. Ci tenevo a precisare che la canzone riportata sopra – Stranger – è di Elisa dall’album Then Comes the Sun. Non sono parole mie. Mi sembrava rappresentasse molto bene il senso di questo breve racconto. Mi piaceva l’idea che potesse essere stata Shiri a scrivere quelle parole. Detto questo, non mi resta che ringraziarvi per avermi seguita!
Auguro a Rob tutta la felicità di questo mondo.
 
 
Ah, dimenticavo…anche per me in un’altra vita sarebbe di sicuro il mio ragazzo (: