Prima classificata al “La famigerata Nuova Generazione – Contest!”
indetto da Tefnut nel Forum.
La marionetta e il burattinaio
Fleur non aveva mai sopportato James.
Non c'entrava niente il fatto che la prima parola di Dominique
fosse stata Jamie, no. Quella era solo una questione
di assonanza: Jamie era più facile di mamma.
Il problema era l'influenza che avrebbe potuto avere su di lei.
Dominique era ingenua, piccola,
troppo piccola, e James – Fleur
ne era certa – la condizionava, la guidava come un burattinaio muove la sua
marionetta. Le avrebbe fatto fare le scelte sbagliate.
Quando aveva sette anni si arrampicava
con Dominique sulla scogliera come un incosciente, senza pensare che sua figlia
sarebbe potuta scivolare e spaccarsi la testa. Aveva provato a impedire a Dom di seguirlo, ma i suoi tentativi erano stati vani,
perché se non uscivano di casa per correre lungo la
riva del mare, s'incespicavano sul grande faggio piantato nel retro del
giardino, quello dai rami fragili, che parevano cedere solamente sotto la forza
di uno sguardo.
Allora si era dovuta rassegnare all'idea che avrebbe potuto
vigilare su di loro dalla finestra della camera di
Louis, che dava sulla baia. Per sicurezza aveva anche il materiale del primo
soccorso: non si sapeva mai cosa sarebbe potuto accadere da un momento
all'altro – sopratutto con quell'irresponsabile di James.
Quando Dominique compì sei anni, James ne aveva di
già dieci, e Fleur decise che ormai erano
troppo grandi per poter dividere la stessa stanza durante i week end in cui Ginny e Harry relegavano il figlio mal riuscito a Villa Conchiglia. La mattina dopo
trovò Dominique nel letto di James, e nemmeno il pensiero che fossero bambini, solo bambini, riuscì a calmarla.
Il giorno dell'undicesimo compleanno di Dom, arrivò la lettera di Hogwarts. Lei era così felice di andare a scuola che Fleur confuse il suo amore per il sapere col suo amore per James.
Anno dopo anno, estate dopo estate, tutto
sembrò migliorare: non li trovava più mano nella mano, abbracciati dietro la
scogliera o stesi nello stesso letto.
Fu allora che si illuse di aver tagliato
i fili che legavano la marionetta alle dita del burattinaio, e continuò a
pensarlo fino a una sera non li sentì parlare.
Dominique aveva tredici anni e non aveva mai avuto un ragazzo,
James sedici, e di ragazze ne aveva avuto fin troppe.
Lei disse qualcosa a proposito di una certa Margot, lui la lasciò due giorni
dopo.
E Fleur si rese conto che James non era
altro che una marionetta.
Note varie ed
eventuali
Non so come mi è
venuta l'idea di scrivere una James/Dominique dal
punto di vista di Fleur, fatto sta che alla fine l'ho
fatto. Credo che una madre capisca certe cose ancor prima dei propri figli,
sopratutto se è attenta e iperprotettiva. Ecco, io Fleur
la immagino così: per questo penso che lei abbia intravisto quello c'era tra Dominique e James ancor prima di loro due.
La storia è ambientata in un lasso di tempo
che comprende la loro infanzia e l'inizio dell'adolescenza, ed è collocabile
nello stesso universe di “The Prophecy”,
sebbene sia comprensibile anche senza aver letto quest’ultima.
E’ arrivata prima al “La famigerata nuova
generazione”, indetto da Tefnut nel forum di
EFP, ed è stata precedentemente betata da Santa June ♥
Beh, questo è quanto. Passo e chiudo!
Un bacio,
Seph