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Autore: LadyGuns56    28/10/2011    1 recensioni
Scorcio di vita quotidiana di Paul ( so che e' morto , ma e'bello scrivere qualcosa per ricordarlo) e Brenna sua moglie. Come gli amici ti possono stare vicino e come la droga puo'troncare tutto quello che hai .
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disasterpiece

 
Eccoci all’ultimo capitolo . Sono contenta delle recensioni avute e ringrazio le persone che hanno seguito questa storia.
Spero che quest’ultimo capitolo vi piaccia .
Buona lettura  :).

 
 
 
Tutti arrivarono in pochi minuti e appresero con dolore la morte di Paul. Ancora sotto shock si sedettero nel salotto, riempiendolo “Dobbiamo accompagnare Brenna a riconoscere il suo co ….” , Shawn si bloccò , “corpo “ , concluse Mick con voce tonante .  “ Ma non sarebbe meglio che ci andasse uno di noi e Brenna rimanesse con uno di noi a casa?” chiese James. Joey che teneva la mano di Brenna disse “ No le i è una parente ed è l’unica che può firmare. L’accompagnerò’ io e quando ritorneremo decideremo cosa fare”. “No Jo ti farebbe solo male vederlo “, disse Corey , che gli era seduto accanto , ma Joey rispose con fermezza “ Corey accompagnamici se vuoi , io voglio essere accanto a Brenna”. Corey capì che il suo amico non sarebbe stato convinto da nessuno e quindi accompagnati anche da James uscirono nell’afosa serata di Des Moines.
 

 
L’amicizia e’ l’unico sentimento che ci fa fare di tutto.
 

 
 
      Quando arrivarono all’ospedale, scesero subito all’obitorio. Nessuno parlava e tutti guardavano quel corpo privo di vita come se fosse una realtà molto lontana. “ Si e’ lui” , disse Joey al posto di Brenna, che stava ancora piangendo . Il dottore senza dire una parola ricoprì il volto di Paul e li fece accomodare in una stanza adiacente. Prese un foglio e una penna e fece firmare Brenna ancora scossa, poi li accompagnò all’uscita e li salutò con una stretta di mano  porgendo le sue condoglianze a Brenna. Come robot salirono in macchina e si chiusero nel loro dolore
.

 
 
      Non riusciremo mai ad accettare la morte in nessuna delle sue  forme.
 
Tre settimane erano volate e Joey ancora non riusciva a crederci. Il giorno dopo avevano fatto una conferenza stampa per annunciare la morte di Paul. Ora si stava vestendo per andare al funerale del suo migliore amico . Di colpo le gambe gli cedettero e una terribile angoscia lo pervase. Poteva esserci lui in quella bara , perché proprio il suo migliore amico era morto?
Le lacrime si portarono dietro un ricordo, vecchio e sepolto da molto tempo…
 
 

 
Notte di S. Silvestro 1992
 
“Cazzo Jo apri mi sto gelando il culo qua fuori “.Joey scese gli scalini a due a due e aprì la porta con rabbia , per mandare a fan culo il disturbatore di turno .Appena l’aprì , qualcuno li appioppò un grosso cartone e lo spostò con una mano. Joey lo riconobbe subito, “Che cazzo ci fai qui Paul? Non dovresti essere alla festa della band ?”. Paul nel frattempo aveva buttato il  suo giaccone sul divano e stava salendo  le scale. Entrò nella sua camera, gettandosi sul letto. “Fai come se fossi a casa tua “ borbottò Joey , lui sghignazzò “Nah mi stavo annoiando a morte senza di te e poi saperti  solo soletto rintanato in casa mi dava fastidio . Così ho portato la festa da te “ , Paul fece un sorriso da stregatto che non prometteva nulla di buono . “Certo un hurrà a Paul l’organizzatore di feste non volute e rifiutate più volte. Allora qua dentro c’è la festa suppongo” e Joey indicò il voluminoso carton. Paul annuì con quel suo strano sorriso dipinto sulla faccia e con lentezza snervante estrasse dei cd dalla tasca anteriore dei suoi pantaloni mimetici  “ ho pure delle cose nuove da farti sentire vecchio mio” .Joey dimenticò tutto e con un balzo degno di un felino, strappò i CD in mano a Paul ,accese lo stereo e mise il primo. Joey gli sorrise  “tu mi conosci fin troppo bene. Grazie “ .
Due ore dopo erano ubriachi fradici e ridevano come matti , “ Dai io non ti ci vedo proprio vecchio con i capelli bianchi a fare da balia ai tuoi nipoti Paul”. Paul si era fatto serio e con gli occhi semichiusi disse “E se uno di noi morisse prima di diventare vecchio?” , Joey smise di sghignazzare e lo guardò perplesso “Vuoi dire se morissimo prima del tempo ?”. Paul annuì e aggiunse “ in qualsiasi modo “, i Cannibal Corpse riempirono il silenzio che calò fra i due. Joey finì un’altra lattina di birra e la buttò sul pavimento, l’alba era sorta da un pezzo, ma la stanza era ancora al buio . “ Dai facciamo un patto “ disse Joey .Paul lasciò la bottiglia di Jack Daniel’s che si stava scolando e rise fragorosamente “Ma dai Jo non voglio pensare a queste cose adesso. Ho tutta la vita davanti e poi voglio formare con te una band di schizzati “ . Joey rise , ma subito tornò serio “ Dai io dico che alla mia morte dovrai mhhh….” , Paul senza aspettare che il suo amico finisse di pensare urlò “Non voglio che tu pianga al mio funerale ne che ti autodistrugga  per me”. Joey rimase a bocca aperta alle parole di Paul, ma poi subito borbottò “Mi chiedi troppo e poi non mi suiciderei per un bassista da quattro soldi come te”. Paul rise di nuovo facendo volare la bottiglia dall’altra parte della stanza e con una pacca da orso, che fece tossire il povero Joey gli si fece più vicino “E io cosa dovrò fare al tuo funerale Monkey?” “ Non voglio che tu venga a piangere davanti alla mia tomba quando sarai vecchio” , Paul non rise e con voce sarcastica disse “ E Jo il filosofo comparve “ .Joey non gradì la battuta e diede un pugno a Paul sul costato , lui finse di essersi fatto male e con un gemito si accasciò sul letto . Joey ci cascò e con voce preoccupata gli si avvicinò  “ Paul tutto bene? Sei vivo ?” , ma una cuscinata  lo fece volare indietro  “Ahahahahaha ci caschi ancora , ma allora sei proprio scemo Jo altro che saggio “, disse Paul che si era rialzato e si stava sbellicando dal ridere, Joey era caduto dal letto e con passo malfermo vi risalì . Con uno sbuffo disse “ Dai seriamente lo vogliamo fare o no questo patto?”, Paul smise di ridere e afferrò due birre. Ne lanciò una a Joey e aprì l’altra per se .“ Bene allora brindiamo a questi patti di morte e alla nostra morte futura. “  e con mani malferme fecero cozzare le due lattine di birra ridendo a più non posso.

 



Non doveva piangere , doveva mantenere il suo patto con Paul .Si rialzò e finì di annodare la cravatta  “Jo mi allacci il vestito . Uff questa zip è durissima e non riesco a portarla fino a su “ . Joey  andò da Brenna per aiutarla.
Il funerale fu bruttissimo. Tutti piangevano e gli Slipknot avevano il muso lungo e poca voglia di parlare . Alla fine della cerimonia ,  tutti se ne andarono , lasciando qualcosa sulla lapide di Paul e facendo le condoglianze a Brenna. Anche gli Slipknot si erano dileguati dopo la cerimonia. La madre di Brenna si sarebbe presa cura di sua figlia e quindi Joey poteva tornare a casa .
Non avendo voglia di fare nulla a parte  tapparsi in casa guidò il più velocemente possibile per arrivarci . Corse dentro e appena chiusa la porta un senso di solitudine lo pervase.  Si accasciò a terra  e cominciò a piangere.

 
 
 
 
 
 
 
  

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