Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast
Segui la storia  |       
Autore: _NyuKumi    30/10/2011    2 recensioni
Ispirata ad uno dei miei tanti sogni stupidi, vi presento la mia prima Fanfiction: un normalissimo viaggio d'istruzione che però si trasforma in tutt'altro! Spero vi piaccia e che non sia troppo banale, accetto consigli e critiche, quindi non trattenetevi! Buona lettura :3
NB: Le parti in grassetto indicano quello che pensa la protagonista.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

Cavolo, si è già scaricato l'iPod! E io ora che faccio in aereo?!

Prima di scendere dal pullman notai sfortunatamente che avevo dormito durante tutto il viaggio con l'iPod acceso, quindi niente più musica fino al nostro arrivo in hotel!

Mah, forse è meglio così. La mia operazione “scordati dei Beast” avrà più successo senza la musica!

In effetti, se continuavo ad ascoltarli, altro che dimenticarmi del concerto, come potevo dimenticarmi di loro che cantavano dal vivo le mie canzoni preferite?!

 

Completamente storditi dalle ore di sonno, senza un briciolo di forza, prendemmo le corrispettive valigie dal portabagagli. A stento riuscivo a riconoscere la mia, ma grazie ad un gentilissimo ragazzo di una sezione a me sconosciuta (mi resi conto di non aver mai visto quel ragazzo in cinque anni) che mi aiutò a tirarla fuori, riuscì a raggiungere in tempo la mia classe, che si stava avviando verso l'entrata dell'aeroporto.

Erano le 6 e mezza del mattino e c'era una folla immensa.

Persone che con calma facevano shopping svaligiando ogni negozio che si trovavano d'avanti; altre che correvano a più non posso, impaurite dalla possibilità di perdere il proprio volo.

Noi eravamo nella prima categoria: i professori ci avvisarono che, essendo arrivati con un ora di anticipo, avevamo una mezz'oretta di svago.

Così, presi tutti dall'euforia, fatto in fretta e furia il check-in e i controlli vari, senza le valigie come palle al piede, ci avviammo anche noi per iniziare il nostro “shopping sfrenato”.

E non eravamo nemmeno arrivati a Parigi.

Ahhh ragazze, guardate quanto è carino quel vestito!!”

Ormai erano andate.

Chiara, scusa, ma non avrai mica intenzione di spendere tutti i soldi qui a Roma?!” le chiesi ridendo. Anche io ero attratta da parecchie cose, ma cercavo di trattenermi!

Che senso aveva andare all'estero senza uno spicciolo?

Si, ma guardalo! Sarebbe perfetto per la festa di Lucia il mese prossimo, sai che figurone!”

Non riuscimmo a persuaderla. Ci costrinse ad entrare nel negozio, aspettare che lei provasse il vestito desiderato e farle dei complimenti dicendole quando le stesse bene.

Vi prego ammazzatemi!

Dopo qualche altro giretto qua e là per l'aeroporto, mi accorsi che mancava ancora un po' di tempo alla fine dell' “intervallo”:

Ehi! Ale, Chiara! E' ancora presto. Laggiù c'è un bar, perchè non prendiamo qualcosa? Ho fame, non ho fatto colazione, voi?”

Si bella idea!” Risposero all'unisono.

Ci sedemmo e dopo qualche minuto arrivò il cameriere. Ordinammo 3 caffè e due cornetti.

Il tempo passò tra chiacchiere e risate, eravamo molto eccitate. Non vedevamo l'ora di arrivare a destinazione.

Ad un certo punto mia cugina, Alessandra, fa la fatidica domanda. Non l'avesse mai fatta.

Ah, Anna, ma quel concerto di cui mi parlasti settimane fa? I Best, com'è che si chiamavano?”

BEAST Ale, BEAST.. E comunque, scusa se ti posso sembrare antipatica, ma sto cercando disperatamente di non pensarci. Sai benissimo che non ci vado.”

Chiara rideva, mi aveva sempre presa in giro per i “cinesi” che ascolto. In realtà lei non mi era nemmeno mai andata tanto a genio, ma era amica di mia cugina e cercavo di mettere da parte la mia antipatia, quando c'era Alessandra.

Ma come fai a pensare di andare a sentire dei cinesi cantare, invece di venire al viaggio con noi?! Ti dirò, hai fatto la scelta più saggia! Spendere tutti quei soldi per un concerto cinese! Ahahah!”

Ma brutta stronza razzista che non sei altro! Sono 5 maledettissimi anni che cerco di non dare peso alle cagate che spari ogni santo giorno, non farmi rovinare il faticosissimo lavoro che ho fatto fino ad oggi!

Era proprio questo quello che avrei voluto dirgli, o forse peggio. Ma mi trattenni.

Ahahah! Chiara, davvero, diventi ogni giorno più divertente, sai? Toh! Guarda un po': è tardi. Dovremmo avviarci, i professori saranno in pensiero!”

Le rivolsi il sorriso più falso che potevo fare in quel momento. Lasciai la mia parte dei soldi sul tavolo, presi la borsa e mi avviai da sola al posto in cui dovevamo incontrarci con tutti i ragazzi.

Arrabbiatissima, borbottai parole incomprensibili fino a quando non mi raggiunsero anche loro.

 

La Quinta A?? Dove sono i ragazzi della Quinta A?!”

PROFESSORESSA! SIAMO TUTTI QUI!” urlò la rappresentante di classe da lontano.

Quando ci avvicinammo i professori ci riunirono tutti per comunicarci qualcosa. Sembravano un po' allarmati.

Ragazzi, ci siete tutti?? Bene, perché c'è stato un contrattempo e l'aereo partirà con massimo 30 minuti di ritardo! Non so come sia potuto accadere, ma dobbiamo adeguarci e aspettare un altro po'. Questa volta però non vi concedo nessun “giro turistico”. Rimarrete qui, tutti uniti. Non voglio perdere di vista nessuno.”

Ecco, ci mancava solo il ritardo del volo. Com'è possibile che un aereo parta in ritardo?! Cos'è, un treno, la metro?! Pensandoci, non so perchè, mi venne da ridere!

Stranamente il tempo passo in fretta e alle 8 in punto prendemmo una specie di tram che ci portò fuori il grande aereo. Non era la prima volta che ne prendevo uno, ma ogni volta che lo vedevo, così grande, pensando a quanto in alto andasse, mi venivano i brividi.

Salimmo tutti insieme, con le Hostess che salutavano in francese ogni persona che entrava, e ci sedemmo nei posti assegnati.

Guarda caso mi capitò proprio il posto vicino a quella vipera di Chiara. Bene. Meno male che, insieme a lei, vicino a me c'era anche una ragazza della sezione B con cui ero sempre andata d'accordo. D'altronde, anche lei, come me, leggeva manga e avevamo più o meno le stesse passioni.

Passai il viaggio parlando con lei, cercando di evitare Chiara e facendo qualche pisolino ogni tanto.

Alle 10 finalmente arrivammo all'aeroporto Parigino.

 

 

Quello che succede adesso già lo conoscete.

Quindi è inutile riparlarne.

Vi dico solo questo: Yang Yoseob, il mio membro preferito dei B2ST, uno degli Idol che mi ha sempre attratto, era di fronte a me. Non sapevo cosa fare, come comportarmi.

Era lì, che preoccupato continuava a chiedermi come stavo. Ancora non riuscivo a capire se stavo sognando, se era la realtà.

Forse il desiderio del concerto mi stava facendo avere delle allucinazioni?!

Intanto Alessandra continuava ad urlarmi contro di muovermi, che stavano andando tutti via.

Non riuscivo a sentirla.

Solo quando lui mi prese la mano, per aiutarmi ad alzarmi, mi ripresi.

Era tutto vero.

Grazie, faccio da sola!” Non so perché, ma la frase mi uscì in coreano, nella maniera più spontanea possibile.

Mi guarda perplesso e mi rendo conto della cavolata che avevo appena fatto.

Parli coreano??”

MA.. TI SEMBRA IL CASO DI VANTARTI DEL FATTO CHE HAI STUDIATO COREANO IN QUESTO MOMENTO??!! CHE FACCIO ORA?!

Completamente impazzita, non sapendo cosa fare, decisi di ascoltare mia cugina che continuava a chiamarmi a squarciagola. Corsi via, senza dirgli niente.

 

Durante il tragitto verso l'hotel non riuscivo a far altro, oltre che a pensare alla GROSSA figuraccia che avevo fatto un momento prima.

 

 

*E siamo arrivati al momento clù (?) della fanfiction! Ringrazio tutti quelli che la stanno leggendo e che continueranno a leggerla! Se avete qualche consiglio o qualche critica fate pure! Spero vi appassioni ancora di più andando avanti con i capitoli! Chu ~

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast / Vai alla pagina dell'autore: _NyuKumi