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Autore: _lullaby    31/10/2011    2 recensioni
"Ciao nonno, ti prego resta con me."
Inizia così il diario di Charlotte "Charlie" Allen che, per una serie di circostanze sfortunate, è costretta a trasferirsi da Houston nella piccolissima cittadina di Woodbridge, in New Jersey, ospitata dagli zii Mike e Franny. Charlie, con questo diario, spera di poter sentire ancora vicino a sè la presenza del nonno materno, la persona più importante per lei all'interno della famiglia ma scomparso qualche anno prima, ma non sa che questa stessa corrispondenza a senso unico l'aiuterà più di quanto non creda. Si sa, gli spiriti sono bravi ascoltatori.
[INTERROTTA]
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eighth chapter - Welcome to wherever you are

7 anni dopo...
1983


“Caro nonno,
dopo sette anni di assenza ricomincio a scriverti solo per avvisarti che non sono stata né risucchiata da un buco nero e né catturata da una banda di messicani desiderosi di un ricco riscatto. Sono riuscita a sopravvivere e devo dire che soltanto adesso, a ventidue anni, riesco finalmente a godere tanto dalla vita. Purtroppo non è molto il tempo a mia disposizione, perciò spero che possa bastarti un breve riassunto di ciò che ti sei perso nelle precedenti puntate di quella soap opera che è la mia intera esistenza.

Cinque anni fa sono riuscita a diplomarmi con il massimo dei voti, la mia insegnante di letteratura è stata la persona più fiera di questo risultato insieme agli zii. Avresti dovuto vederli, sembrava quasi avessi preso l'Oscar alla carriera. C'era pure mamma in mezzo al pubblico ma questo lo seppi soltanto in un secondo momento.
Qualche mese dopo mi decisi finalmente a far visita alla nonna. Fino a quel momento avevamo avuto solo conversazioni telefoniche e qualche cartolina ogni tanto.
La trovai seduta in una piccola poltrona a dondolo, proprio vicina alla finestra. Osservava la gente che passava con aria distratta, il volto una maschera di felicità. Mi rallegrai di vederla così, pensai che finalmente qualcosa stava andando per il verso giusto. E invece sai che cosa fece? Si voltò e, con animo sereno e candido, prima mi prese per le mani: i suoi occhi chiari riuscirono a scrutarmi fin dentro l'anima. Poi sorrise e mi disse qualcosa che non dimenticherò mai: “Segui sempre i tuoi sogni bambina, d'accordo? Non lasciare che nessuno ti butti giù e ti impedisca di essere felice. Mai. Hai un grande futuro davanti a te, me lo ha detto una persona speciale sai? Quindi abbi fiducia e non mollare mai”. Rimasi scossa, non mi aspettavo un discorso del genere da una persona come lei. Dai miei ricordi di bambina ricavo sempre l'immagine di una donna devotissima al proprio marito e con un credo fervente, molto dura con se stessa e rigida e autoritaria con il resto del mondo. Ma a volte, quando soltanto suo marito o sua nipote potevano vederla, cambiava. Mostrava così tanta dolcezza che potevi affidarle tutto te stesso senza esserne mai deluso.
Ricordo che piansi in quel momento e le continuai a ripetere, in una specie di litania continua, che l'avrei tirata fuori da lì. Glielo promisi con tutta me stessa.
Nonna morì una settimana dopo la mia visita, i medici dissero che la trovarono con il sorriso sulle labbra e una scritta accanto al comodino: “E' venuto a prendermi”. Se è lì accanto a te salutamela e dille che mi dispiace non aver potuto mantenere la promessa.
Non ho mai preso in considerazione l'idea di laurearmi, seguo il corso dei miei sogni. Voglio diventare una grande fotografa, imprimere i momenti e tenerli sempre con me nel bene o nel male. Per adesso faccio qualche lavoretto qua e là per riuscire a mantenermi, ma lo considero soltanto un esercizio per riuscire a sopravvivere.
Vivo come una fuggitiva, sempre in cerca d'ispirazione. Anche se per adesso ho trovato un porto sicuro in cui attraccare per un po', la Grande Mela.
Con i soldi guadagnati con i vari lavori e qualche servizio fotografico malriuscito, sono riuscita a prendere un microscopico appartamento in affitto verso la periferia della città. Fortunatamente non sono sola, due anni fa ho conosciuto un ragazzo a Sayreville che...”

Che cosa stai scrivendo?” mi chiede una voce familiare.
Chiudo in fretta il diario e alzo lo sguardo. “Mi hai fatto spaventare John!”
Mi sorride e si siede accanto a me nella scala antincendio. “Scusa. Scrivi un diario?”
Diciamo.” rispondo, tirando una boccata di fumo dalla sigaretta appena accesa.
Posso leggerlo?”
NO.” urlo quasi, alzandomi di scatto. John rimane allibito dal mio gesto per un secondo, ma si alza compostamente e, come se non fosse successo nulla, mi da una pacca sulla spalla. “D'accordo, d'accordo. Nessun problema, torniamo dentro? Odio il freddo.” mi chiede, strizzando l'occhio destro e stringendosi nelle spalle per difendersi dall'inverno newyorkese.
Annuisco, riponendo il diario all'interno della borsa nera in pelle che porto sempre con me.
Abbasso la testa per evitare di urtarla prima di entrare all'interno del mio appartamento, John mi attende seduto nel divanetto. Ripassa il testo di una nuova canzone con aria assorta, mordicchiandosi il labbro inferiore di tanto in tanto. Gli occhi azzurri vagano per le mille parole scritte distrattamente a penna con una grafia disordinata, che a volte non riesce a comprendere neanche lui.
Mi piace vederlo così, sembra che nessuno possa turbarlo. Prendo la macchina fotografica dalla mia borsa e clic!. Oh ha mosso i capelli in un altro modo e la luce sembra illuminarlo perfettamente. Un altro clic!.
Ad un tratto sospira, segno che qualcosa non va per il verso giusto. Si distende nello stesso divanetto, la testa poggiata sulle mie gambe e gli occhi azzurro cielo rivolti al soffitto.
Che succede?” chiedo, accarezzandogli i capelli biondo scuro.
Dave. Sempre le stesse lamentele sul genere musicale.” Dave Sabo, chitarrista della neo nata band di John e amico d'infanzia dello stesso.
E allora? Dove sta il problema?”
Temo che sarò costretto a mandarlo via. La situazione sta diventando insostenibile.”
Sai già con chi sostituirlo?”
No davvero. Quanto odio questo genere di situazioni!” ruggisce, stringendo la mano destra in un pugno saldo.
Cercando di allentare la sua tensione, prendo il suo pugno tra le mani e lentamente cerco di aprirlo. Accarezzo il suo palmo aperto e le mie dita scorrono lungo le sue, sfiorandone i duri calli e i piccoli tagli. Porto quella stessa mano alle labbra e la bacio come una mamma con il proprio bambino per assicurargli che ogni cosa andrà bene. John si alza improvvisamente e si volta a guardarmi, stavolta dritto negli occhi. Quella stessa mano che ho baciato qualche secondo prima, adesso vaga per i miei capelli e per il mio viso. Prendo il respiro e chiudo gli occhi, aspettando che il momento avvenga. Ad un tratto sento la sua mano correre lungo il mio naso e... Stringerlo.
Ci sei cascata.” mi sussurra a un centimetro dalle labbra e con un sorriso beffardo in pieno viso.
Stronzo.” gli rispondo e faccio per alzarmi. Lui ride, ride della bella buttando indietro la testa per la potenza delle risate. Fino alle lacrime.
Lo osservo confusa, che cosa c'è di tanto divertente da ridere così?
E' la tua espressione Charlotte, è buffa.” mi dice candidamente, prendendo una sigaretta dal suo pacchetto, ma un mio gesto imperativo lo impone a spostarsi verso la finestra per fumare.
Non concederti mai così facilmente, gli altri crederanno che sia facile prendere il tuo cuoricino e strapparlo in mille pezzi.” una boccata di fumo. “Stasera vieni a vederci giusto?”
Annuisco. “Ovviamente, sono pur sempre la vostra fotografa no?”
John butta la sigaretta fuori dalla finestra, si avvicina e mi stampa un leggerissimo bacio sulla guancia. “Grazie.”
E di che cosa?”
Per esserci, tutto qua. A stasera, passo a prenderti allo stesso orario di sempre.”
Ma John ho...”
... Il lavoro al supermarket, lo so. Non ti preoccupare più per quello, ti ho fatto licenziare.”
Spalanco gli occhi per lo stupore. “CHE COSA HAI FATTO?! John quel lavoro mi serviva per pagare l'affitto e...”
Lui, con aria tranquilla, alza le spalle e mi sorride. “Hai un nuovo lavoro da stasera, fotografa ufficiale della band. Sarai adeguatamente retribuita, nessun problema e un giorno potrai permetterti dieci di questi squallidi appartamenti.”
Cosa ti fa sentire così sicuro del fatto che sfonderete?”
Lo so e basta, chiamalo sesto senso o grande forza di volontà. E' lo stesso.”
Sorrido, colpita ancora una volta dalla sua incredibile sicurezza. Forse fu proprio questa la prima cosa che mi colpì di lui il giorno in cui ci incontrammo, due lunghi anni fa. Per uno strano caso del destino finimmo per lavorare insieme nello stesso negozio di scarpe e scoprimmo di avere tantissimi interessi in comune, musica in primis. Mi piacque immediatamente come persona perchè era così diverso da... Lui. In qualsiasi cosa, ma a volte riusciva a ricordarmelo nelle piccolissime cose.
Lui è sempre rimasto una di quelle ferite impossibili da rimarginare. E' un punto fisso, ma dai comportamenti incomprensibili. Dal giorno del ballo scolastico non seppi più nulla di lui, soltanto che decise di abbandonare l'università per dedicarsi alla musica. Da amici seppi anche che stava per essere preso nei Kiss e dentro di me pensavo “grazie nonno, hai mantenuto la parola” ad ogni successo che otteneva.
Sì, forse non l'ho mai dimenticato e mai lo farò. Sono fatta così purtroppo ed è dura cambiare una ragazza di origini texane.
Ad un tratto John mi interrompe dalla sfilza di pensieri e mi dice che deve andare e che ci vedremo stasera. Sente che sarà una serata memorabile.

E se lo dice John Bongiovi, c'è da fidarsi.




Gooodmorning e buon Halloween a tutti! Finalmente sono riuscita a trovare un po' di ispirazione per pubblicare l'ottavo capitolo e per dimostrare che ci tengo alla mia storia, nonostante tutto. Un grazie particolare a tutti coloro che leggono e commentano questa storia, o semplicemente mettono un "mi piace". Grazie davvero :)
Un bacione grosso e al prossimo capitolo che sarà parecchio scoppiettante. Perchè? It's a secret, ma chi conosce bene la storia dei Bon Jovi può capire il motivo! 
Goodbye ;)

 

   
 
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