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Autore: Dio Lucciola Delphine    09/07/2006    13 recensioni
Pierre: “Ma è semplicissimo! Con una festa … Immagina…fiumi di alcol…ragazze ubriache…
e lo sai cosa fa una ragazza ubriaca…quando è ubriaca?” gli strizza un occhio.
Jun: “Dorme?”
Pierre: “NO!”
Jun: “ah…piange!”
Pierre: “NO!”
Jun: “ehm…ti racconta la sua vita?”
Pierre: “Ma no idiota!!Ci sta ci sta!!”
Jun: “Ah ci sta!”
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata come le altre

Era una calda mattina di inizio Agosto.
Tutto era calmo e tranquillo, il sole era sorto da poche ore, ma c’era già una grande afa.
La foresta, che circondava la Deava, era piena di vita in questa stagione, infatti ovunque si potevano vedere animali di ogni tipo, fra cui Apollo intento a cacciare.
Dopo molti tentativi, il ragazzo riuscì finalmente a catturare un coniglio e tutto contento saltellò verso la Deava.
Come al solito era in ritardo, infatti tutti gli altri Element erano già in classe che seguivano la quotidiana lezione di Sophia.
Mentre i ragazzi si stavano concentrando su un compito, improvvisamente la porta si spalancò con violenza e da essa entrò un trionfante Apollo che teneva in bocca un povero coniglietto, più morto che vivo per la paura.
Non appena Silvia lo sentì entrare gli disse: “Com’è che sei in ritardo?”
Apollo farfugliò una specie di risposta incomprensibile, dato che aveva la bocca impegnata in ben altre faccende: non poteva assolutamente permettere alla sua preda di scappare, non dopo tutta la fatica che aveva fatto per prenderla.
Silvia non capendo cosa stesse dicendo il ragazzo, si voltò verso di lui.
Silvia: “Ma come diavolo parli?....Ma che schifo, cos’hai in bocca…ANIMALE!SPUTALO SUBITO, LASCIALO ANDARE!!
Così urlando, la ragazza saltò addosso ad Apollo, che per la violenza del colpo subito lasciò andare il povero coniglietto che finì in testa a Sirius.
Sirius alquanto scocciato: “Togliti immediatamente dalla mia testa, bestia immonda” disse prendendo la bestiola e gettandola per terra.
Sirius cercando di ricomporsi: “I miei poveri capelli…sono stati inquinati dalla putrida bava di quel lurido animale..”
Tutta la classe stava ridendo, quando Reika entrò con il caffè per Sophia.
Reika: “Eccomi qua con il suo caffè”disse dirigendosi verso Sophia e non facendo attenzione allo scompiglio generale.
Ma la sua Sfortuna era in agguato, infatti la ragazza inciampò nel coniglio che Sirius aveva appena messo a terra, cadendo e rovesciando tutto il caffè addosso al ragazzo.
Reika imbarazzata: “Ecco la mia solita Sfortuna….perdonami Sirius!!Posso aiutarti?”
Silvia imbestialita, che aveva momentaneamente smesso di menare Apollo, iniziò a sbraitare contro la ragazza: “Ma guarda cos’hai fatto??Non ti sembra di aver già combinato abbastanza guai???Fatti curare…non sei molto normale…qualsiasi cosa che tocchi rompi!”
Sirius si alzò con una grande macchia di caffè sulla maglia; “Basta così sorella…non ha certo fatto apposta” sorridendo verso Reika.
Pierre: “Non ce la faccio più!” disse ridendo a crepapelle.
Tsugumi preoccupata: “Tutto bene Sempai??Aspetta ti aiuto io!”disse correndo verso di lei.
Pierre: “Attenta, potresti essere colpita dalla sua Sfortuna!!”
Sirius:”Pierre, non essere ridicolo…è stato solo un incidente….e….”
Non riuscì a finire la frase, che Tsugumi inciampò in uno scalino, sbattendo violentemente la faccia per terra.
Pierre: “E quella come la chiami allora???” disse ridendo più forte di prima.
Tsugumi: “Che botta!!!” disse alzandosi dolorante.
Reika arrossì imbarazzata, dato che tutta la classe, escluso Sirius e Tsugumi che si massaggiava il naso, rideva.
In quel momento arrivarono Rena e Fudo.
La ragazza prese in braccio il piccolo coniglietto che tremava impaurito in un angolo della classe.
Il coniglio aprì gli occhi e si trovò a muso e a faccia con Rena, che lo guardava affamata.
Per l’eccessiva paura di un tale mostro, morì di crepacuore
e Apollo esclamò: “Stasera si mangia coniglio”
Fudo: “Che cos’è questo casino??? Cosa succede qui???”
Sophia: “Niente di speciale Comandante!!”
Fudo: “Bene sono venuto per informarvi che presto, ci sarà un esame molto importante…e voi lo dovete sostenere tutti…e da questo dipenderà la vostra permanenza alla Deava!Buona fortuna!”
Tutti gli Element rimasero sconvolti dalle parole del Comandante, tutti tranne Apollo che se ne stava tranquillamente a scaccolarsi sul banco.
Il ragazzo, notando lo stupore generale della classe, appoggiò la mano (usata poco prima per scaccolarsi)sulla spalla di Silvia, che immediatamente gli urlò: “Vedi di levare immediatamente quella mano zozza dalla mia spalla!!!”
Apollo: “Senti….Che cos’è un esame??” chiese innocentemente.
Silvia: “Ma sei deficiente???Cosa vorrebbe dire cos’è un esame???E’ una specie di test che serve per vedere quello che hai imparato nel corso dell’anno…Capito?”
Apollo: “Veramente……….NO!Ma nessun problema….Principessa Fessa…tu spieghi sempre male….non si capisce niente quando parli te!”
Silvia: “Allora arrangiati…Fatti buttare fuori!!” disse ringhiando.
Apollo sbadigliò tranquillo per poi andarsene con il suo adorato, ma ormai morto, coniglietto.
Silvia fece per corrergli dietro, ma il fratello la trattenne.
Sirius: “Lascialo andare…magari è la volta buona che ce ne liberiamo.”
Silvia: “Ma fratello….”
Sirius: “Ma cosa?”
Silvia: “Ha bisogno del nostro aiuto…altrimenti non ce la farà mai a superare l’esame…!!”
Sirius: “Ma…è quello che spero…non mi piace saperti in compagnia di quella Bestia immonda..”
Silvia uscì un po’ tristemente dalla classe, andando a cercare Apollo, anche senza l’appoggio di suo fratello, era decisa ad aiutarlo.
Reika rivolta a Sirius: “Non ti sembra di essere stato un po’ duro con lei?”
Sirius: “Forse, ma non riesco proprio a sopportare quell’animale.”


Dopo pranzo, Pierre era in giardino con Jun e stavano parlando del più e del meno, quando il ragazzo più grande improvvisamente disse: “Ormai è estate…dobbiamo divertirci…l’amore sta sbocciando sotto i nostri occhi…dobbiamo ubbidire ai richiami del nostro corpo…”
Jun: “Amore, Richiami…hai preso un colpo di sole?”
Pierre: “Ma stai zitto…tu ti ecciti solo davanti ad un computer…ma io sento il bisogno…di…di…”
Jun interrompendolo: “Ti sei spiegato, ti sei spiegato!!!Ho capito fin troppo!!E comunque non c’è una ragazza in tutta la Deava disposta a stare con te!”
Pierre: “Ma no…sono solo delle timidone…ma io le saprò far cadere ai miei piedi…vedrai…con i mezzi giusti, saranno così pazze di me…da fare tutto ciò che vorrò!Bwuah Bwuah!”
Jun: “E come pensi di fare?”
Pierre: “Ma è semplicissimo!Con una festa!” disse abbracciando Jun: “Immagina…fiumi di alcol…ragazze ubriache…e lo sai cosa fa una ragazza ubriaca…quando è ubriaca?” gli strizza un occhio.
Jun: “Dorme?”
Pierre: “NO!”
Jun: “ah…piange!”
Pierre: “NO!”
Jun: “ehm…ti racconta la sua vita?”
Pierre: “Ma no idiota!!Ci sta ci sta!!”
Jun: “Ah ci sta!”
I due iniziarono a fantasticare, sbavando come dei Rotwailer e in quel momento Sirius a braccetto con Reika li vide e disgustato esclamò: “Siete Inguardabili, state rovinando la bellezza naturale di questo Giardino perfetto.”
Pierre scattò in piedi e non badando a Sirius: “Così è deciso!Jun…tu hai il compito di invitare tutti…e mi raccomando, che tutti gli esponenti di sesso femminile presenti alla Deava, partecipino al grande evento!!!” detto questo, scappò via.
Jun imbarazzato si voltò verso Reika e Sirius rimasti sconvolti dal comportamento di Pierre: “ehm..vi va di venire alla festa di Pierre?”
Sirius: “E quando sarebbe?”
Jun : “Eeeeee...bé voi tenetevi liberi!!Vi faccio sapere poi!” disse scappando via.
Reika e Sirius si guardarono negli occhi stupiti.
Sirius: “Potrebbe essere divertente!Ti va di andarci?” Reika abbassò lo sguardo: “Con la mia Sfortuna…non sarà divertente!”
Sirius: “Smettila…non credo a queste sciocchezze!”
Detto questo, un piccione fece la cacca sulla spalla di Sirius.
Reika: “Hai visto?La mia solita Sfortuna!”
Sirius fece forzatamente un sorriso.

Jun riuscì ad avvertire tutti della festa e felice tornò da Pierre.
Pierre era intento nei preparativi e quando Jun entrò esclamò spaventato: “MA A CHE COSA SERVE QUEL COSO?”
Pierre con un ghigno maligno: “Aspetta e vedrai…..”

FINE PRIMO CAPITOLO
____Speriamo che questa storia vi piaccia!^^ continueremo presto e commentate numerosi!!____
  
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