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Autore: FairyCleo    16/11/2011    9 recensioni
Dal capitolo 1:"Erano trascorse tre settimane dall' ultima volta in cui aveva trascorso una giornata con la propria famiglia al completo. Erano trascorse tre settimane da quando aveva litigato per l' ennesima volta con Chichi.
Erano trascorse tre settimane da quando lei aveva preparato i bagagli, lasciando lui e Gohan soli in quella piccola, silenziosissima casa in cui non sarebbero mai più risuonati i passi leggeri della donna che Goku aveva sposato".
Dal capitolo 3: "Io non so se sei venuto a conoscenza degli avvenimenti che hanno segnato la mia famiglia nelle ultime settimane..."[...]"Vegeta, mio papà non ha preso bene la cosa... è stanco, spento, immotivato.[...]"So che il tuo più grande desiderio è quello di battere mio padre, è per questo che ti chiedo di aiutarlo. Allenati con lui Vegeta. Diventa il suo nuovo stimolo. E sono certo che diventerai anche tu un super sayan. Il super sayan più forte della storia".
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gohan, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il piano di Gohan


Gohan era uscito di corsa, dicendo al padre di avere un' importante commissione da sbrigare.
Goku, dal canto suo, non aveva obiettato, nonostante il comportamento di suo figlio fosse molto più che strano. Sembrava che gli stesse nascondendo qualcosa.
Forse, voleva andare a trovare sua madre e non voleva dirglielo!!
Ma perché mai avrebbe dovuto fare una cosa simile??
Avrebbe potuto localizzarlo facilmente, ma non gli sembrava corretto spiarlo. Se Gohan aveva preso quella decisione l' avrebbe rispettata.
Tanto sarebbe tornato... no?

Sconsolato, Son Goku, il guerriero più potente dell' universo, si era rannicchiato sul divano, in posizione fetale, cercando di infondersi un senso di protezione con le sue stesse braccia.
Come poteva essersi ridotto in quello stato non riusciva proprio a capirlo.

                                                                *

Il piccolo Son volava veloce verso la Capsule Corporation.
Ora che la sua meta si stava avvicinando, cominciava a credere che la sua idea non fosse poi così geniale.
In fondo, però, non aveva niente da perdere.
A parte la propria vita, probabilmente!
' Tutto sta nel trovare le parole giuste! ' continuava a ripetersi. E sperava davvero di trovarle.

Durante il tragitto, continuava a pensare a quanto assurda fosse tutta quella situazione.
Aveva pensato persino di compiere una deviazione, dirigendosi a casa del nonno per provare a convincere sua madre a tornare a casa.
Ma, tra le due ipotesi, era convinto che la prima fosse realizzabile con maggiore facilità.

Dall' alto della sua posizione, Gohan aveva cominciato a vedere le luci della città che si espandevano nella piana come miliardi di lucciole in riva ad un lago nero e profondo.
Non gli piaceva molto la città.
Non che ci avesse mai vissuto, doveva dare atto alla mancanza di prove pratiche, ma avrebbe evitato quell' esperienza volentieri.
Troppo rumore, troppo traffico, troppo smog.
Preferiva di gran lunga la sua bella casetta sperduta tra le montagne!
Lì poteva correre tra gli alberi, fare il bagno nel lago, respirare aria pura e giocare a rincorrere gli animali.
Molto, molto meglio!!
E poi, era come se le montagne stesse lo proteggessero, e il silenzio creava un' intimità quasi surreale. C' erano solo lui, il suo papà e la sua mamma. O meglio, erano rimasti solo lui e il suo papà ridotto ad uno straccio.
La cosa lo rendeva terribilmente triste, ma era sempre meglio di niente.

Una lacrima solitaria aveva attraversato la sua guancia sinistra.
Ma l' aveva asciugata subito. Non aveva il tempo di piangere: la Capsule Corporation era vicina.

Era atterrato cercando di fare meno rumore possibile. Erano le 20. 30, piuttosto tardi per una visita, in effetti. Ma aveva fretta. Si trattava del suo papà, mica era lì per pettinar le bambole!!

Facendosi coraggio, si era recato all' ingresso della dimora semi-sferica, passando attraverso il grande giardino pieno di piante e fiori colorati. Il caldo di quella lunga estate non accennava a diminuire. Era certo che avrebbero avuto quella temperatura per un altro bel po' di tempo.
Questo avrebbe portato alla nascita di altri fiori meravigliosi.
La vita andava avanti sempre e comunque.
La natura non lo dimenticava mai. Erano gli uomini a scordarlo.

Una struttura separata dalla casa aveva attirato la sua attenzione.
Si trattava della Gravity Room.
Bulma doveva averne costruita una apposta per il proprio ospite.
La cosa non lo rassicurava affatto!
Pensare a quanto potesse essere diventato potente lo spaventava. Si trattava sempre dell' uomo che aveva cercato di ucciderlo.

Ma ormai era tardi per i ripensamenti: dopo aver preso un lungo respiro, Gohan si era fatto coraggio e aveva bussato.
Un attimo dopo, la figura alta e slanciata di Bulma era comparsa davanti a lui, aprendogli la porta con il suo solito sorriso a trentadue denti stampato in viso.

"Ciao Gohan!! Benvenuto!! Hai fatto presto!! Non sai come sono contenta di vederti! Come sta Goku?? Vieni in cucina! Avrai di sicuro una gran fame!! Goku è una buona forchetta, ma non è proprio quello che si definirebbe un cuoco provetto! Sai, mia madre si sta dilettando con la cucina italiana, in questo periodo, ed oggi ha preparato le lasagne! Sono sicura che ti piaceranno un sacco!! Forza! Va a lavarti le mani e raggiungimi in cucina! Ai miei farà piacere sapere che mangerai da noi!".

Dopo quell' accoglienza, come dirle di no?
E poi, doveva darle atto: suo padre era tanto caro, ma era stato capace di bruciare persino due uova al tegamino.
E poi, quelle lasagne emanavano un odorino davvero invitante... Era certo che a stomaco pieno avrebbe ragionato meglio, trovando le parole adatte da usare per il proprio discorso.

Ora, il problema consisteva nel trovare il bagno! Quella casa era un vero labirinto.
Dopo numerosi tentativi falliti, aveva aperto l' ultima porta del secondo piano, trovandosi, però, a sbattere contro qualcosa di duro e umidiccio.
"Ahio!".
Quel qualcosa di duro e umidiccio era il motivo del suo viaggio fin lì.

"Cerca di guardare dove vai, stupido moccioso!".
Vegeta, il principe dei sayan, stava immobile davanti alla porta del bagno, nudo, con solo un microscopico telo bianco legato in vita e il corpo ricoperto da centinaia di goccioline bollenti.
I suoi occhi biechi sembravano averlo trafitto da parte a parte.
Al giovane guerriero si era gelato il sangue nelle vene.

"Vegeta... ti chiedo scusa... io non volevo...".
Ma il principe lo aveva superato senza neppure ascoltarlo, dirigendosi verso quella che doveva essere la propria camera.
Il cuore di Gohan martellava impazzito.
Ora o mai più.
"Vegeta! Aspetta!".
Il burbero sayan si era fermato nel bel mezzo del corridoio, gocciolante, aspettando che Gohan proseguisse. Non si era degnato neppure di girarsi verso il proprio interlocutore.
"Emmm.... ecco... io..." - cavolo quant' era difficile - "Ecco... la cena è pronta. Vieni a mangiare prima che tutto si raffreddi".
Era un codardo. Era un autentico codardo.
"Tsk... io non mangio con quegli sciocchi umani attorno. Mangio nella mia stanza".
Bingo.
"Allora lascia che sia io a portarti la cena".
Un lungo momento di silenzio aveva superato quella frase.
"Fa come ti pare" - ed era sparito dietro la porta della propria stanza.

                                                                           *
Gohan ci aveva impiegato più o meno un minuto per tornare in cucina, prendere il vassoio che la signora Brief aveva preparato per quel maleducato che ospitava in casa, e risalire al piano di sopra.
Aveva bussato due volte, attendendo la voce di Vegeta dargli il permesso di entrare.

"Ecco qui! La madre di Bulma ti ha preparato proprio una bella porzione di lasagne! E ti ha versato anche un bel bicchiere di vino rosso! Buon appetito!".
Senza neppure degnarlo di uno sguardo, Vegeta si era seduto alla scrivania, cominciando ad assaporare la sua cena.
Ottima. Se c' era qualcosa di buono in quel maledettissimo pianeta, quello era proprio il cibo.

Gohan lo guardava con curiosità: era strano per lui vedere un uomo assaporare lentamente ogni singolo boccone di cibo. Era elegante. Da vero principe. Molto diverso da lui e da suo padre.
"Dì un po'... che hai da guardare?".
Il piccolo si contorceva le mani, incapace di guardarlo in viso.
Doveva farlo. Non avrebbe avuto altre occasioni.
"Senti Vegeta... io non sono venuto qui solo per portarti la cena, come avrai potuto immaginare..." - gli sembrava il modo migliore per iniziare un discorso.
Vegeta continuava a mangiare, tranquillo.
"Io non so se sei venuto a conoscenza degli avvenimenti che hanno segnato la mia famiglia nelle ultime settimane...".
Vegeta sapeva giusto qualcosa. Aveva sentito Bulma e sua madre parlavare di quanto fosse stata sciocca Chichi ad abbandonare la sua famiglia.
Probabilmente, quella donna si era stancata di un idiota come Kaharot e di quel bambino petulante.
"Vegeta, mio papà non ha preso bene la cosa... è stanco, spento, immotivato. Si rifiuta persino di allenarsi, e tu sai quanto sia importante la lotta per un sayan. Non ha più stimoli." - ecco, così poteva andare - "Tu sei un guerriero valoroso, Vegeta. Il più forte della galassia subito dopo mio padre." - adesso si aspettava un pugno sul naso.
Vegeta si era irrigidito visibilmente.
"So che il tuo più grande desiderio è quello di battere mio padre, è per questo che ti chiedo di aiutarlo. Allenati con lui Vegeta. Diventa il suo nuovo stimolo. E sono certo che diventerai anche tu un super sayan. Il super sayan più forte della storia".

Lo aveva detto. Lo aveva detto per davvero.
Ora si aspettava che Vegeta si alzasse in piedi e lo ammazzasse di botte.
Come avrebbe potuto spiegare a suo padre il perché del suo pestaggio era un mistero.
Ma Vegeta non si era mosso di un millimetro. Il suo volto non lasciava trasparire alcuna emozione.
"C' è dell' altro?".
"Cosa?".
"Sei diventato sordo forse? Ti ho chiesto se c'è dell' altro".
"Emm... no!".
"Allora puoi pure andartene. Quella è la porta. Credo che tu non sia tanto stupido da non sapere come si usa".

Lo stava mandando via. Lo stava davvero mandando via??
Era stato uno stupido ad andare lì! Era stato uno stupido a credere che Vegeta volesse aiutarlo!
Avrebbe tanto voluto urlargli contro tutto il disprezzo che provava per lui, ma non gli sembrava il luogo adatto. Bulma era stata così gentile nei suoi confronti, e non voleva comportarsi da maleducato.
Sconsolato più che mai, si era diretto verso la porta, sperando di trovare una soluzione alternativa strada facendo.

"Domani mattina, alle 8 in punto. Fallo trovare in piedi. Non ho tempo da perdere, io".
Gohan si era bloccato all' improvviso, sconvolto.
"Cosa????".
"Ma dì un po' ? Farti controllare da un medico no, eh? Ho detto alle otto in punto. Non un minuto prima, non un minuto dopo".
Non riusciva a crederci. Vegeta aveva accettato la sua proposta!
Credeva di sognare!
"Grazie Vegeta! Grazie! Grazie! Grazie!".
"Tsk... aspetta a ringraziarmi, ragazzino! Dopotutto, potrei anche lasciarti orfano di padre!".
Era certo che Vegeta non sarebbe mai cambiato.

                                                                          *

"PAPAAAAA'!!!!!!!!! SONO A CASA!!!".
Gohan era piombato nel salotto, entrando dalla finestra spalancata. Era raggiante più che mai, e reggeva tra le mani un fagotto da cui proveniva un odorino più che invitante.
Goku si era messo seduto sul divano su cui era stato sdraiato per tutto il pomeriggio, facendo spazio a Gohan.
Allora il suo bambino era tornato! Come aveva potuto pensare lo avesse abbandonato??

"Ciao figliolo! Dove sei stato!".
"Da Bulma! Guarda qui cosa mi ha dato! Lasagne! Sono buonissime papà! Devi assaggiarle!".
Goku, però, nonostante l' odorino invitante, aveva lo stomaco chiuso.
"Veramente io...".
"A - ah! Devi mangiare papà! Devi essere in forze per...".
"Per...??".
Stava per farselo scappare.
"Per rimetterti in piedi! Ho bisogno del mio papà io, sai??".
Aveva ragione. Doveva aiutare il suo bambino.
"E va bene! Urca!! Ma Bulma ti ha dato cibo per un reggimento!!" - aveva esclamato Goku, prima di mandare giù il primo boccone - "Ma è buonissima!!!".
"Visto papà? Avevo ragione!".
Goku stava mangiando di gusto.
Gohan lo guardava adorante.
Presto il suo papà sarebbe tornato quello di sempre.


Continua...
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Ciao a tutti!!
Allora? Che ve ne pare??
Non credete che Gohan sia a dir poco adorabile??
Il principe dei Sayan ha fatto la sua comparsa... per giunta mezzo nudo e tutto bagnato!!
Anche io lo voglio come ospite!! Posso?? XD
Vegeta è sempre il solito sbruffone... ma noi lo amiamo proprio per questo, no?
Credo che al povero Junior verrà un infarto quando scoprirà quello che ha fatto Gohan!XD
ALLA FACCIA DELLO STIMOLO!!
Ne vedremo delle belle, ne sono certa!
Grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito!!
Il vostro parere è fondamentale per l' evoluzione della storia!! Spesso siete proprio voi a dare consigli impliciti!! E' una collaborazione!
Uno scambio equo!
Vi adoro lettori di Efp...
Che altro dire??
Al prossimo chappy!
Un bacione!
Cleo
   
 
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