Sarah: sbrigatevi a venire a tavola! È pronto!
Train: cosa ci hai preparato di buono?
Sarah: spaghetti al pomodoro!
Train: ehi questa roba filiforme ti assomiglia!
Sarah: vuoi che ti ci strozzi?=__=
Eve: ma devono sempre litigare sti due?
Sven: =___= non ho parole…
Sarah: dai, mangiate che se no si raffredda! Buon appetito!
Train: questi spaghetti mi sembrano scotti…
Sarah: come osi?
Train: sì, e il sugo è un po’ acidognolo e salato…
Sarah: te la sei cercata…mai insultare la cucina di una donna…
Train: ah...perché? sei una donna?
Non ebbe il tempo di continuare perché un tortino di verdura lo colpì in piena faccia…
Sarah: così impari : P
Cominciò così una violenta quanto stupida guerra ai tortini di verdura che ben presto degenerò in un lancio generale di cibarie…
Sven: state sprecando il cibo O__________O
Eve: io no…
Eve era infatti impegnata a dare l’assalto a un enorme piatto di vitello tonnato, mentre gli spaghetti volavano per la stanza seguiti da fantasiose e colorite imprecazioni di Sarah.
Dopo pochi minuti la stanza era ridotta ad una discarica abusiva: Sarah e Train sembravano due pagliacci dopo il lancio delle torte al circo, e appena si accorsero che il vestito di Sven era ancora immacolato, si allearono dando inizio a un assurdo tiro al bersaglio…
Sven: bastardi O________O’’’’’
Sven venne inseguito lungo tutte le stanze della casa e bersagliato con spaghetti, vitello tonnato, tortini di verdura, cucchiaiate di macedonia e, ovviamente, polli di gomma…infine i tre si accasciarono sul divano mentre Eve continuava indisturbata a mangiare…
Sven: me la pagherete, stupidi!
Train: scusa, Sarah, ma tua sorella?
Sarah: ehm…bella domanda…c_c
Ad un tratto si aprì la porta di casa…
Scarlet: che ca**o è successo qui dentro?
Tutti: ehm…veramente…noi…ecco…
Scarlet: pulite immediatamente…
Li gelò con lo sguardo e uscì di nuovo…
Sven: tua sorella mi fa paura…
Sarah: a volte anche a me, vabbè dai, puliamo che è meglio…
Sven: Train…dove sei?
Sarah: bastardo! Se l’è filata!
Sven: anche Eve…
Sarah: maledetti traditori…
Così i due si misero a pulire la casa cosa che li impegnò tutto il pomeriggio, finché, stanchi per il duro lavoro, si sedettero sul divano a riposare; Sarah appoggiò la testa sulla spalla di Sven e i due si addormentarono finché non arrivò Train a svegliarli…
Train: ma siete matti!
Sarah: mmmh…che succede?…perché mi hai svegliata?
Train: se ti vede Eve ti impala!
Sarah: eh?
Sven: Eve è molto gelosa di me
Sarah: …non è colpa mia…quando ho sonno dormirei ovunque…
Sven: e così io adesso sarei ovunque eh?
Sarah: no…cioè…non volevo dire questo
Sarah arrossì pesantemente, Sven se ne accorse e sorrise.
Dopo cena Scarlet decise di andare a fare un giro, dicendo che andava a caccia.
Erano circa le undici quando si ritrovò nel parco e le venne in mente che quello era il luogo dove aveva incontrato Lugart…
Neanche a farlo apposta quella sera lo incontrò di nuovo.
Scarlet (pensa): ma guarda un po’ chi si vede…sarà il caso di osservarlo prima di agire.
Lugart passeggiava tranquillo nel parco quando, ad un tratto, si fermò…
Lugart: non devi essere un granchè negli agguati se cerchi di mimetizzarti al buio con una maglia bianca =___=
Scarlet: ma porc…!
Uscì da dietro al cespuglio dove si era nascosta e gli andò incontro.
Scarlet: e va bene mi sono fatta sorprendere…comunque era tutto calcolato!
Lugart: …ma tu…chi diavolo sei?
Scarlet: =___= non ci posso credere…non ti ricordi già più di me! Ti odio!
Lugart: ah! …la ragazzina dell’altro giorno…
Scarlet: ti ho già detto che non sono una ragazzina!
Lugart: aaah! Eri quella che voleva catturarmi se non sbaglio! Come pensi di riuscirci?
Scarlet: con questa!
Tirò fuori una katana e la puntò contro il suo obbiettivo.
Lugart: cos’è quel giocattolo?
Scarlet: non prendermi in giro…
Con un movimento rapido Lugart colpì la spada, che cadde a terra lasciando Scarlet sorpresa e amareggiata.
Lugart raccolse la spada e la gettò via.
Lugart: tenere lontano dalla portata dei bambini…
Scarlet: smettila di trattarmi come una bambina!
Lugart: se ti fa tanto felice posso perdere apposta!
Scarlet: chi ti credi di essere? ho un orgoglio da difendere, io!
Lugart: sì, ricordo l’altra volta come l’hai difeso bene…
Scarlet abbassò la testa; Lugart aveva colpito nel segno…
Lugart: ti sei offesa? Vuoi che ti compri un gelato, ragazzina?
Scarlet: ma la smetti?
Si avvicinò per tirargli un pugno, ma lui non si fece sorprendere e la immobilizzò…
Lugart: ho come una strana sensazione di dejà-vu…
Scarlet: bastardo…
Lugart: allora? ti arrendi?
Scarlet: mai!
Lugart: che bambina testarda…
Approfittando dell’unico momento di distrazione del suo avversario, Scarlet riuscì a liberarsi.
Lugart: però…facciamo progressi eh?
Scarlet: e questo è solo l’inizio!
Lugart scoppiò a ridere.
Lugart: il tuo hobby è raccontare barzellette?
Scarlet: piantala di sottovalutarmi! Evidentemente non sai con chi hai a che fare!
Lugart: beh si, in effetti non ricordo neanche come ti chiami…
Scarlet: bastardo…ti ho già detto una volta che mi chiamo Scarlet…e non dimenticarlo più!
Lugart: ok…beh…ho perso abbastanza tempo, eh?…ciao…
Detto questo si voltò e se ne andò per la sua strada lasciando Scarlet a dir poco perplessa…
Scarlet: questa non me l’aspettavo…
Raccolse la spada e si avviò verso casa.