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Autore: Timy21    25/11/2011    3 recensioni
Una specie di continuazione della prima serie di Alice Academy.. E' una storia d'avventura e d'amore che coinvolge non solo la coppia principale (Mikan e Natsume) ma nei capitoli successivi anche quella di Ruke e Hotaru. Spero di essere stata una buona scrittrice.:D E' la mia prima storia quindi spero che mi diate qualche consiglio per migliorare.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15
 
“Mi stavo innamorando”

 
 

Mikan’s POV

Fu la mia prima gita, o forse no, ma sicuramente la prima che io ricordi. Chissà come sarebbe stato toccare la sabbia, bagnarsi con l'acqua del mare, esporsi sotto i raggi del sole, divertirsi con tutti gli amici...

La porta bussò, facendomi sobbalzare dopo quei pensieri. Sicuramente era Hotaru che, pensando che non mi sarei svegliata in tempo mi era venuta a chiamare. E infatti avevo ragione.
-Allora sei sveglia! Muoviti!- .
Presi la valigia e mi diressi con Hotaru alla fermata dell'autobus, dove già alcuni alunni stavano aspettando impazientemente chiacchierando sul da farsi nei 7 giorni successivi.

Scorsi Ruka e Natsume, che come al solito parlavano, per così dire; dato che Ruka parlava e Natsume mi fissava, provocando un leggero rossore sulle mie guance.
-HOTARUU!-... Eccolo, Ruka che correva tra le braccia di Hotaru, che però si scostò leggermente. Nonostante gli piacesse davvero molto Ruka, non poteva cambiare da un momento all'altro.
E mentre Ruka e Hotaru erano alle prese con il loro animato discorso sul perchè Hotaru era così acida io mi avvicinai lentamente a Natsume, fissando i suoi occhi color cioccolato luccicanti.

-Natsume! Allora? Dormito bene?- chiesi.
-Diciamo- rispose freddo, girando lo sguardo.

Forse aveva ancora qualche pensiero di quel giorno sconvolgente della sua infanzia. Così non me ne curai di quella risposta così indifferente e andai dagli altri.

 
 
 
Eravamo sul pullman. Io e Hotaru eravamo vicine, Natsume e Ruka erano dietro di noi, Anna e Nonoko erano davanti a noi. C’era chi mangiava, chi ascoltava musica, chi parlava, chi dormiva, chi invece, come me, rifletteva guardando il paesaggio scorrere fuori dal finestrino.
 
Mi sento chiamare. E’ Hotaru.
 
-Mikan ti conviene dormire! Arriveremo tra 3 ore-. Ancora? Aveva proprio ragione. Dovevo dormire.

 
 

Natsume’s POV

 
Guardai Mikan appoggiata al finestrino. Dormiva. Era stupenda. Era come un piccolo essere indifeso che cercava protezione. E quello che la doveva proteggere ero io, specialmente in quel periodo.
 
Ruka mi chiamò,  distogliendomi dai miei importantissimi pensieri.
 
-Che vuoi?- risposi acido.
-Calmo amico! Vuoi una carota?-. Incredibile. Si era portato quel coniglio dietro anche in gita, e anche una ventina di carote!
-No, Ruka. Preferirei delle patatine- dissi ironico, dato che non avevo affatto fame.
-Ehi, pensi a Mikan?- chiese bisbigliando.
-Si. Cosa possiamo fare per renderle questa settimana indimenticabile? Lei non ricorda niente del mare. Per lei sarà la prima volta- risposi non curandomi del tono della voce. E infatti Mikan si svegliò.
 
                                                                      ****
 
-Ragazzi, siamo arrivati!-. Il professor Narumi era cosi emozionato che aveva un sorriso a 32 denti, per non parlare del tono della voce, che era squillante e alto, e che, infatti, fece svegliare chiunque dormiva sul pullman.
 
Guardai Mikan che osservava fuori dal finestrino il mare. I suoi occhi erano luminosi,e il sorriso avrebbe fatto sciogliere anche un blocco di ghiaccio come me.
 
Tutti spingevano per scendere dal pullman che da poco si era fermato. In poco tempo eravamo scesi, con già le valige in mano, pronti per quella vacanza.
 
 

Mikan’s POV
 
Non avevo mai visto niente del genere. La sabbia illuminata dai raggi caldi del sole, le onde che s’infrangevano sulla riva. La spiaggia era deserta, silenziosa, ma non c’era silenzio più bello di quello a mio parere: solo il rumore dell’acqua e di qualche gabbiano appoggiato sugli scogli, niente più.
 
Ma poi scesero tutti gli altri dal pullman, e il silenzio venne coperto da voci, grida, risate. Non posso dire comunque che svanì anche la mia felicità.
 
                                                               ***
 
Dopo aver sistemato le valigie nel bungalow stile rustico, uscimmo per andare a fare una passeggiata veloce prima di pranzo.
Incontrammo i ragazzi, che si unirono a noi. Cercai di riavvicinarmi a Natsume. Forse era rimasto deluso dal fatto che ancora non riuscivo a ricordarmi bene di lui, ma comunque ne avevo bisogno; avevo bisogno di altri abbracci come quello datomi all’ospedale, o di quegli sguardi che solo lui poteva darmi, combattendo con la sua freddezza.
 
-Allora? Com’è il vostro bungalow?- chiesi per rompere il ghiaccio.
-Come il vostro- disse girandosi verso di me ma continuando a camminare con le mani nelle tasche del bermuda.
-Già, che stupida-. Abbassai la testa sorridendo, ma non per felicità. Più un sorriso imbarazzato. Forse lui davvero non voleva continuare in questo modo. Si era davvero stancato di aspettarmi?
 
-Ehi, Mikan, tutto bene?- mi chiese alzandomi il mento con un dito e piegandosi un po’ in avanti per guardarmi in viso.
Il mio cuore accelerò mentre i suoi occhi scrutavano i miei, fino ad arrivare a leggermi nel profondo, nell’anima.
 
-Si si, non preoccuparti. Ho solo mal di testa- Bugia. Non poteva essere. Mi stavo innamorando del ragazzo più dolce che io abbia mai conosciuto, ma che allo stesso tempo mi feriva senza accorgersene.

 
Natsume’s POV

 
Non capivo cosa poteva avere. Sembrava di essere tornati quelli di qualche mese prima, quando ancora tra di noi non c’era altro che un’amicizia alla quale solo noi credevamo.
 
D’istinto le presi la mano, cercando di capire se quel suo atteggiamento era per la mia mancanza di dolcezza, di comprensione. Con tutto ciò che era successo le dovevo stare vicino, ma non lo feci.
 
Guardò le nostre mani, e poi tornò con i suoi occhi fissi sui miei, come se si parlassero, come se lei mi stesse ringraziando.
 
Sorrisi, senza accorgermene, osservando quella stupenda creatura mentre  l’acqua del mare ci accarezzava i piedi.
Ora sapevo cosa fare per render quella vacanza indimenticabile.
 
Continuammo a camminare mano nella mano, fino a quando il professore non ci chiamò tutti per andare a pranzo.
 
                                                                    ***
 
Il pomeriggio tutti in spiaggia. I professori avevano organizzato dei giochi, ma io preferivo guardare gli altri sudare sotto il sole cocente stando seduto sotto l’ombrellone a mangiare ghiaccioli.
Più di tutti guardavo Mikan, e come era felice. Se lei sorrideva come potevo io tenerle il broncio? E poi per cosa?
 
La vidi avvicinarsi a me.
 
-Natsume perché non vieni? Ci stiamo divertendo un sacco!- disse euforica cercando di convincermi.
-No no. Odio queste cose- risposi.
-Capisco. Beh, ti dà fastidio se resto qui un po’ per tenerti compagnia?- mi chiese sorridendo.
-Certo che no- ricambiai il sorriso.
Si sdraiò sul lettino e si mise a leggere una rivista per ragazze.
 
-Allora ti stai divertendo qui?- le chiesi, non distogliendo lo sguardo da Ruka che correva come un pazzo per la spiaggia.
-Tantissimo! Dai che l’ultimo giorno ci saranno i fuochi d’artificio?- mi chiese.
-Si, me lo ha accennato il professore-
-E’ la prima volta che li vedo, credo- disse, tornando un po’ più seria.
-Non sono questo granché, solo tanti colori che esplodono nel cielo- dissi un po’ ironico.
La sentii ridere.
-L’importante è che sono con te. Li vedremo insieme, vero?-
-Mi sembra il minimo- le risposi.
Lei non sapeva cosa l’aspettava il giorno dopo. Ero certo che sarebbe stata contenta, e molto.
 
 
 

Simona’s POV
 
Saaaaaalve lettori :) Da quanto tempo (?). Beh, diciamo che ci ho messo un po’ per scrivere questo capitolo. Il punto è che sto lavorando a una storia, ed è difficile portare avanti entrambe, ma ci provo. Il primo capitolo è arrivato a 2.800 visualizzazioni. GRAZIE :D
 
Questo capitolo è molto descrittivo. Volevo far capire cosa provassero i due protagonisti. Insomma, chiarire un po’ le idee.
 
Beh, spero vi sia piaciuto. Ah, mi scuso per eventuali errori di battitura.
 
Ho scritto una One Shot su Enrico Nadai, il cantante di Io Canto.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=867946&i=1 Mi piacerebbe molto se la leggeste e commentaste, anche se magari non conoscete il personaggio. E’ una storia ‘Originale’ che comunque può essere bella per tutti coloro che amano il genere romantico.
 
Ringrazio chi ha recensito
 
Chi ha inserito la storia tra le preferite (18):
 

1 - babe_ruthless
2 - Bis
3 - Ciel_daydreamer90
4 - damn_emo_angel
5 - deliventor0989
6 - Erica97
7 - fiorediciliegio
8 - giadinacullen
9 - jess chan
10 - lily luna 96
11 - MangaKa98
12 - Oba109  
13 -
ONLY ME KLY
14 - serena4
15 - Sixtina
16 - SunshineInTheDarkness
17 - verdiana500  
18 -
XxDUBHExX
 
Chi ha inserito la storia tra le seguite (21):
 

1 - AkA GirL
2 - angteen
3 - Bis
4 - DarkAngel_oF_DarkNess
5 - Enjio  
6 -
FM107 3 RADIOCAOS
7 - kariri97
8 - Lallina33
9 - liyen
10 - Maka416
11 - MangaKa98
12 - micia95
13 - mikan98
14 - Olivier_hiwatari
15 - Peacegirl
16 - prettyvitto
17 - rafxsulfusxsempre
18 - reinNyaa
19 - serena4
20 - Tessa_94
21 - XxDUBHExX  
 
 
E chi l’ha inserita nelle ricordate (4):
 

1 - AkA GirL
2 - MangaKa98
3 - MikanPileta4  
4 -
XxDUBHExX  
 
E anche chi solo la legge. VI AMO!
 
Ah, e mia sorella, che mi ha tartassata con i suoi “Devi scrivere il capitolo, MUOVITI.” Ahahahah.
:)
 
 
Al prossimo capitolo (spero al più presto).
 

Simo-chan
 
@KyAhStorm_BIEBS
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