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Autore: Ram_e_Lau    01/12/2011    1 recensioni
2011. Dopo l'estenuante Cinese Democracy World Tour, Axl Rose cede ad una vacanza "forzata" con gli amici Del, Dizzy e Daren. Ma un incontro inaspettato e decisamente sorprendente, lo scaraventerà in una spirale di ricordi passati stravolgendo completamente la sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lilly correva seguita dal fratello. Correva veloce per sfuggire al terribile solletico di Harry quando la sua attenzione fu attirata da degli altri bambini che giocavano a pallone. Come se fosse la cosa più naturale del mondo gli si avvicinò curiosa “Mi fate giocare? Eh?” chiese sorridendo ad uno di loro.
Era un bambino più grande di lei, aveva un viso pieno di lentiggini. Questo la squadrò alzando un sopraciglio “Smamma mocciosa!”
La piccola Lily insistette “Dai! Fate giocare anche me!”
“Ma che vuoi?! Smamma ho detto!”
La bambina gonfiò le guanciotte arrabbiata “Cattivo!”
“Togliti ho detto!” disse quello e le diede una spinta che la fece cadere a terra.
La piccola iniziò a piangere forte. Harry sentendo le urla della sorella corse veloce e la vide seduta a terra in un mare di lacrime “Lilly! Che le avete fatto?!” ringhiò in direzione di quei ragazzi.
“E tu che vuoi? Chi sei?”
“Sono suo fratello!” guardò la piccola.
“Mi ha spinto!” frignò.
Harry si voltò di nuovo verso il ragazzino. Era più alto e più forte di lui quello era certo, ma nulla gli avrebbe impedito di dargli una lezione. Nessuno poteva toccare la sua sorellina. Diede uno spintone al ragazzino che indietreggiò “Che credi di fare moscerino!”
“Sì Johnny dagliele!!!” disse un altro bambino grassottello e dall’aria antipatica.
“Lui non è un moserino! Lui è il mio fratellone, e ora te la farà pagare! Vero Harry?”
“Hemmm... sicuro!” rispose il ragazzino poco convinto in realtà, avvicinandosi al ragazzo che lo spinse. Harry era piccolo, ma non fragile. Gli tirò un pugno così forte da farlo barcollare ma la furia dell’altro lo colpì più e più volte. La piccola Lily era spaventata e intervenne per difendere il fratello ma finì per prendere in pieno uno schiaffo destinato a lui. Fu allora che Harry reagì. Fu una furia. Picchiò così tanto quel ragazzo da  lasciarlo a terra. Il ragazzino si toccò il labbro sanguinante e minacciò Harry di fargliela pagare, ma alla fine si allontanò.
“Stai bene sorellina?”
La piccola guardò suo fratello. Era il suo eroe da sempre. Non c’era  nessuno che adorasse di più di lui e annuì. Harry la aiutò a tirarsi su e insieme mano nella mano tornarono al bungalow.
 
Quando Steph aprì la porta e lo vide si stupì “Oddio! Ma che ti è successo?!”
“Niente mamma, sta calma eh!” disse lui bloccando il suo abbraccio.
“Un gruppo di bambini mi ha fatto male e lui mi ha difesa!” disse la piccola.
“Che vuol dire ti ha fatto male?” chiese con apprensione.
“Lilly!” sospirò Harry alzando gli occhi al cielo.
“Mi hanno spinta! E uno mi ha tirato uno schiaffo!”
“Cosa?!?!” urlò la donna quasi in preda ad una crisi isterica.
“Lo schiaffo lo stava tirando a me, poi Lilly si è messa in mezzo”
Steph guardò il figlio che era tutto un livido “Andrò a lamentarmi con la direzione! A certi soggetti non dovrebbe essere  permesso di circolare!”
“Mamma calmati non è niente!”
“Non è niente? Ma guarda la tua faccia! Ora andiamo da quei tizi, coraggio!” disse lei prendendolo per un braccio.
“No! Mamma ti prego!”
“Non devi avere paura tesoro!”
“Non ho paura solo… mi imbarazzi…” disse sinceramente.
“Io??? Ah! Questa è bella! Io ti imbarazzo...”
Harry sbuffò “Ho detto che non è niente ok?!” urlò uscendo dal bungalow di corsa.

Era stufo dell’ossessione della madre. Lui non era un bambino non più! Camminò nervoso sino a che non raggiunse la spiaggia. Si sedette con un tonfo sulla sabbia.
“Hey” alzò lo sguardo coprendosi gli occhi dal sole e vide il signore dell’altra sera “Cazzo che lividi, che ti è successo?”
“Niente ok?! Le ho prese!”
“Lo vedo… spero che tu le abbia date anche!” disse stupendolo.
“Certo! Quello stronzo se le meritava! Ha trattato male mia sorella!”
Il rosso gli si sedette vicino sospirando. Ricordava perfettamente quante volte le aveva prese per difendere la sua sorellina. Lui non era che un bambino allora, ma nessuno poteva farle male… nessuno “Steph ha già visto i lividi?”
“Già… mi tratta come un moccioso! Io non sono un bambino! Non più! Perché lei non lo capisce?!”
“Perché tua madre è fatta così… è una persona che deve avere sempre il controllo degli altri, se questo controllo viene a mancare va in paranoia… è sempre stata così”
Il bambino guardò Axl con curiosità “Conosci bene mamma vero?”
“La conoscevo… già… ma è passato tanto tempo…”
“So che lei lo fa per proteggermi… ma… a volte è troppo, capisci?”
L’uomo sorrise “Si, capisco”
“Sai io non la penso come Peter… per me non sei solo uno stronzo che vuole ficcare il naso  nella nostra vita. Ho visto come ti guarda mamma... non ha mai guardato così papà… secondo me le piaci”
“Bè… una volta forse…”
“Per me non devi darla vinta a Peter! Lui è solo un po’ geloso. E’ così appiccicato a mamma da darmi la nausea! Deve smetterla! Non gettare la spugna…”
Axl sospirò mettendogli una mano dietro la schiena “Che ne dici di andarci a prendere un succo di frutta? Mmm?”
“Ci sto!” sorrise il ragazzino sorridendo.
Quando si alzarono Axl gli battè  una pacca sulla spalla. Quel bambino gli ricordava molto lui da piccolo. Era dolce ma nello stesso tempo forte e ribelle, pronto a proteggere i suoi affetti  e capace di guardare le cose per quello che erano.
   
 
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