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Autore: tokykia    04/12/2011    5 recensioni
Questa storia parla dello scambio culturale fra due licei. La storia è completamente diversa da come la conoscete. Akito e Sana non si conoscono. Anzi! Lei è fidanzata con Naozumi! Neanche lei e Fuka si sono mai incontrate. Ed è la prima storia che scrivo!
Tratto dal capitolo sei:
'-H-ho visto N-Naozumi e Fuka che si b-baciavano- detto questo mise la testa fra le mani e scoppiò di nuovo in lacrime.
Hayama strabuzzò gli occhi. Non se lo sarebbe mai aspettato! Il giorno prima li aveva visti quasi baciarsi, mielosi da far venire la carie, e ora veniva a sapere che il damerino aveva baciato Fuka... Aspetta! Fuka??! La stessa Fuka che da anni ci provava con lui?!
-Hai detto Fuka?!- Akito non capiva. Anzi, non se l’aspettava!
Sana annuì con la testa, tra i singhiozzi.
-Ahhh! Che bello! Finalmente me la sono tolta dalle scatole!- Akito sospirò sollevato.'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Buondì a tutte! Vi lascio subito al capitolo, ci vediamo sotto!
 
 

Cap 6

 
-Ma che sta succedendo?!-
 

Sana non riuscì a trattenere un verso di disperazione e scappò via piangendo e sbattendo la porta alle sue spalle.
-Era lei?- domandò il ragazzo.
-Sì. Vedrai che il nostro piano avrà un esito positivo- la ragazza sogghignò.
-Speriamo- lui era un po’ titubante, ma pieno di speranza.
 
 
Sana stava correndo verso la sua camera.
Era a pezzi. La scena le aveva lacerato il cuore e non riusciva a capire perché Naozumi le avesse fatto questo.
Akito, che non era ancora andato dagli altri e che aveva visto Sana scappare dalla cucina, si affrettò a raggiungerla, fregandosene caldamente degli amici che li stavano aspettando in salotto: avrebbero iniziato la festa comunque.
Salì le scale e aprì la porta della camera della ragazza.
La trovò distesa sul letto a pancia in giù che piangeva e singhiozzava.
-Che ti succede?- chiese lui, avvicinandosi al grande letto a baldacchino di lei.
-Vattene! Voglio stare da sola!- disse tentando di cacciarlo.
-Tu dimmi perché piangi e poi vediamo- risolutivo, il ragazzo!
-Non ha voglia di parlarne!-
Akito non sapeva come prenderla. Che cosa le era successo, poi, non lo sapeva, ma intuiva che era qualcosa di brutto... Forse.
Lui si sedette accanto a Sana e lei, sorpresa dalla sua insistenza, gli fece spazio.
-Su, raccontami- disse Hayama, in tono dolce, troppo per essere suo, tant’è che Sana fu quasi spaventata dal cambiamento del ragazzo nei suoi confronti.
Ma ne fu anche intenerita e decise di raccontargli tutto.
-H-ho visto N-Naozumi e Fuka che si b-baciavano- detto questo mise la testa fra le mani e scoppiò di nuovo in lacrime.
Hayama strabuzzò gli occhi. Non se lo sarebbe mai aspettato! Il giorno prima li aveva visti quasi baciarsi, mielosi da far venire la carie, e ora veniva a sapere che il damerino aveva baciato Fuka... Aspetta! Fuka??! La stessa Fuka che da anni ci provava con lui?!
-Hai detto Fuka?!- Akito non capiva. Anzi, non se l’aspettava!
Sana annuì con la testa, tra i singhiozzi.
-Ahhh! Che bello! Finalmente me la sono tolta dalle scatole!- Akito sospirò sollevato.
-Ti sembra il modo di consolarmi, questo?!- gli urlò lei di rimando, aspettandosi un minimo di dolcezza da parte sua. Ma forse pretendeva troppo. Forse.
Lui allora volle rimediare: si avvicinò ancora di più a lei e l’abbracciò.
Un semplice abbraccio che durò qualche istante, ma ce per Sana significava le sue scuse e anche il suo appoggio, la sua spalla su cui piangere.
A Sana iniziò a battere forte il cuore. Non si sapeva spiegare il perché, ma quella vicinanza con il caldo corpo di Hayama le provocò dei brividi che si sparsero per tutto il corpo e la costrinsero ad aggrapparsi ancora di più alla maglietta di Akito.
Lui, dal canto suo, sentiva un piacere che scorreva in tutto il corpo al solo contatto con la delicata pelle di Sana e a ogni suo singhiozzo gli veniva da stringerla di più, per farle capire che lui avrebbe saputo consolarla.
Sana smise di piangere. Anzi, tra le braccia di Akito, non ricordava nemmeno più perché aveva iniziato.
-Ti senti meglio?- le bisbigliò all’orecchio dopo un po’.
-Sì, grazie... Mi serviva proprio un abbraccio...-disse lei scostandosi da lui e arrossendo leggermente.
“Mannaggia a me e alla mia carnagione chiara! Avrà sicuramente visto che sono arrossita! Perché poi?”
“Che carina quando arrossisce... Fa tenerezza” pensò lui senza neanche rendersene conto. Involontariamente si avvicinò a Sana con il viso.
La voleva baciare: non resistiva più.
Le appoggiò una mano sulla guancia, accarezzandola, e lentamente avvicinò le loro labbra. A dividerli ormai c’erano pochi centimetri.
Lei si rese immediatamente conto di quello che stava succedendo, ma non si allontanò e si fece trasportare da lui.
Le labbra si toccarono.
Un leggero tocco che li fece sognare. Lei mise una mano tra i capelli biondi e morbidi di Akito, mentre lui continuava ad accarezzarle una guancia. L’altra mano invece andò a finire sul fianco di lei.
I rumori provenienti dal piano di sotto non li sentivano minimamente: per loro esisteva solo quel momento condiviso, quel magico bacio che ancora si stavano scambiando. Un bacio casto ma lungo e intenso che aveva completamente azzerato il muro creatosi fra loro dal giorno precedente.
Si staccarono e si guardarono negli occhi.
Lei: occhi gonfi di pianto, con righe di trucco sciolto dalle lacrime, le guance imporporate e le labbra ancora dischiuse.
Lui: guance imporporate e sguardo sorpreso ma desideroso di riprendere il bacio da dove era stato interrotto.
Entrambi: voglia di sfiorarsi di nuovo.
-I-io... tu. Oddio!- Sana non riusciva a formulare una frase che avesse senso.
Si alzò dal letto e si avvicinò alla porta, incerta sul da farsi.
Akito la guardò fare quei movimenti tremanti. Non voleva che se ne andasse.
Lei aprì la porta e la attraversò, ma all’ultimo si girò verso Hayama, lo guardò, arrossendo di nuovo e se ne andò.
 
 
Al piano di sotto la festa era continuata anche senza di loro.
Stavano tutti ridendo e scherzando. Naozumi e Fuka si davano le spalle come se niente fosse. Sana si avvicinò al suo “ragazzo”.
Gli toccò la spalla con un dito e, quando si girò, lo prese per il polso e lo trascinò nella cucina.
-Come hai potuto baciare un’altra?!!- gli disse lei appena chiusa la porta. Sana lo guardava furiosamente. Si potevano vedere le fiamme divampare nei suoi occhi. Ma non le veniva da piangere per l’accaduto.
-Sei gelosa?- disse lui con un ghigno.
-Non sono gelosa, sono furiosa!!!!!- gridò lei.
-Ben ti sta. Così impari a farmi ingelosire stando appresso ad Hayama- disse lui, con fare da bambino capriccioso a cui è stato allontanato il giocattolo preferito.
-Sai che sei proprio stronzo? Io con lui ci convivo, non ho fatto nient’altro per farti ingelosire! E perché avrei dovuto poi?!- Sana era rossa di rabbia, le fumavano le orecchie.
-Volevo semplicemente farti capire cosa si prova. Io e Fuka ci siamo messi d’accordo per farvi ingelosire e credo che ,per quanto riguarda te, abbia funzionato perfettamente-
“Ora gli tiro un pugno! Se continua così giuro che gli tiro un pugno!!!” che furiosa era dire poco.
-La prossim...- Nao non finì quello che stava dicendo perché Sana lo interruppe.
-Basta! È finita! Non ti voglio più vedere- Sana disse ciò stringendo i pugni e abbassando lo sguardo.
Non poteva più fidarsi di lui, non voleva.
Quello che aveva fatto era imperdonabile, aveva baciato Fuka per farle capire che cos’era la gelosia. Imperdonabile.
-Ora, scusami, ma devo andare- Sana lo lasciò senza dargli la possibilità di ribattere.
Ora lo odiava con tutta se stessa. Non avrebbe mai potuto essere di nuovo almeno sua amica.
La classica frase del post-rottura “Rimaniamo amici” non si sarebbe verificata.
Avrebbe cancellato il suo nome dal suo cuore e dalla sua mente.
“E poi con me c’è Akito... Aspetta! Ma cosa sto pensando?! A me non piace mica Akito! Anche se quel bacio... No! Ma cosa vado a pensare??!”mentre Sana combatteva mentalmente con i suoi pensieri, non si accorse che stava per sbattere contro... Sbam!
-Vuoi stare un po’ più attento a dove cammini?! O... Kurata, sei tu!- era Hayama.
Si alzò e aiutò Sana a rimettersi in piedi.
-Scusa... Ero sovrappensiero...- disse lei abbassando lo sguardo.
-Ehi, che hai?- disse alzandole il mento.
- Niente, non ti preoccupare... Ho lasciato Naozumi- disse lei.
-Ben gli sta a quel damerino!- disse lui.
I due si fermarono di colpo e si guardarono negli occhi.
“Ma che sta succedendo?” pensarono entrambi.
Avevano tutti e due i battiti accelerati ed erano molto vicini, le loro mani si sfioravano.
La tensione si poteva sentire anche lontano kilometri.
I loro sguardi erano incatenati l’uno all’altro e se Aya non avesse chiamato Sana dall’altra stanza, chissà cosa sarebbe successo...
Entrambi erano rossi come pomodori e continuavano a pensare: “Ma cosa sta succedendo?!”.
 
 
 
 
 
Lo spazio di Kia: Eccomi qui! Non sono scomparsa, è che ho avuto una settimana difficile e non me la sentivo di scrivere...
Sapete, è mancata mia nonna nello scorso fine settimana e mi era passata la voglia di scrivere in quei giorni...
Ma ora è tornata, mi è venuta l’ispirazione e ho finito il sesto capitolo!
Com’è? Sono successe un sacco di cose in queste poche pagine!
Ih ih ih! Io sono abbastanza soddisfatta di come è venuto, ma aspetto impaziente le vostre impressioni!
Come sempre ringrazio chi mi segue costantemente, cioè _Silvia123_ e MadyInLoveWithAkito. Grazie mille ragazze! Le vostre costanti recensioni mi rendono veramente felice!
Ringrazio anche le nuove recensitrici: LallyQueen e Kikka1351. grazie mille anche a voi, spero recensirete e che vi piaccia questo capitolo!
Lo so che è un po’ corto... perdonatemi!
Ci vediamo al prossimo capitolo!!!
Tokykia ;)
  
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