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Autore: Dark Magician    27/07/2006    2 recensioni
un pericoloso e crudele nemico e un ragazzino dal profondi occhi di ghiaccio che deve essere protetto: questa è la nuova prova che attende la giovane cattura carte Sakura!
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Touya/Toy, Yukito/Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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-CAPITOLO 2-

 

-Che pensi di fare ora, Yoru?-, chiese il gatto strusciandosi contro le gambe del padrone, seduto su una panchina del parco con un libro in mano –Attaccherai subito la cattura carte fisicamente?-

-Non dovresti parlare, potrebbero sentirti- gli sussurrò lui, ma l’animale lo ignorò e gli saltò a fianco.

-Allora continuerai con questa divertente guerra psicologica?-

-Non è una guerra psicologica- Yoru si aggiustò leggermente gli occhiali sul naso e si assicurò che le due ragazze che si erano appena voltate a guardarlo si fossero allontanate, prima di continuare  -Voglio proprio distruggerla, è diverso-

Il gatto sorrise –Già, è diverso… ma c’è una cosa che non capisco: come mai non catturi direttamente quel ragazzino? Con tutti e sette i sigilli è praticamente inoffensivo!-

-Ho bisogno che prima Sakura mi ceda spontaneamente il potere di Clow, o almeno dovrei convincerla ad usarlo per sciogliere l’ultimo sigillo quando avrò già rotto gli altri sei. E credo che senza il fidanzatino a sostenerla capitolerà molto in fretta-

-Quindi vuoi strapparle via tutto?-

-Esattamente-

-Ma però potresti impossessarti subito del ragazzino! Perché non lo fai allora?-

Il ragazzo rimase un attimo in silenzio, masticando la matita.

-Perché credo che sia pericoloso anche con i sigilli. So che è stato bloccato solo il grosso della sua energia, e non mi stupirebbe scoprire che ha delle riserve nascoste. Un essere del genere non si lascia senza protezione!-

-Giusto- il gatto ridacchiò e gli si accoccolò in grembo –Quindi quale sarà la prossima mossa?-

-Per ora niente. Ma non appena avrò localizzato un’altra chiave colpirò la cattura carte così duramente e in talmente tanti punti che non riuscirà a sopportarlo-

-Posso azzardare un’ultima domanda?- mormorò il felino alzando una zampa, e il ragazzo annuì scocciato.

-L’ultima!-

-Va bene, va bene… Non credi che Kai potrebbe darci dei problemi?-

L’aria del ragazzo divenne cupamente beffarda –Lui non ci darà mai più dei problemi-

-Oh. Capito- 

 

Fu Yukito a sentire per primo la notizia al telegiornale.

Aveva acceso la televisione su richiesta di Eien, e con sorpresa si era accorto che i programmi erano stati interrotti per un’edizione speciale.

-Un aereo precipitato?-, mormorò dando un’occhiata ai titoli che passavano velocemente sotto l’annunciatrice –Era da un po’ che non…-

Non riuscì a finire la frase quando lesse la destinazione di quel volo. Era diretto ad… Hong Kong?

-Sakura!-, esclamò con un lieve tremito nella voce –A che ora partiva l’aereo di Shaoran per la Cina?-

-8 e 25-, rispose lei uscendo dalla cucina con una scodella di panna che stava sbattendo per una torta –Quindi è già partito da almeno una mezz’oretta. Perché?-

Yukito non le rispose. Si limitò a spostarsi leggermente di lato, perché la ragazza potesse vedere il televisore.

“…sono ancora ignote le cause del disastro, ma alcuni testimoni affermano di aver notato un bagliore giallastro nel cielo prima che il velivolo saltasse in aria e precipitasse al largo della costa. Nonostante il pronto intervento della Guardia Costiera, non è ancora stato trovato nessun sopravvissuto fra i 210 passeggeri a bordo…”

Sakura sentì una dolorosa stretta allo stomaco, e dovette appoggiarsi con un mano allo schienale del divano perché sentiva la ginocchia tremendamente molli.

-…Yuki…-, mormorò con filo di voce –Quello non era il volo per Hong Kong, vero?-

Fissò con aria supplichevole il ragazzo, che però rimase in silenzio, limitandosi ad abbassare lo sguardo.

La scodella di panna le scivolò a terra. Non poteva essere!

Con uno scatto tirò fuori il cellulare dal cappotto, ma si ricordò che sugli aerei era proibito tenerlo acceso e quindi lo rimise nella tasca. Poi si voltò verso Yukito e sussurrò flebilmente, con gli occhi sbarrati dal terrore:-Quello non era il volo di Shaoran, vero?-

-Sakura…-, mormorò Yukito avvicinandosi alla ragazzina, e lei gli afferrò spasmodicamente la camicia.

-Quello non era il volo di Shaoran, vero?!-, ripetè, questa volta quasi strillando, mentre le lacrime cominciavano a scenderle lungo le guance –Non era il suo volo, vero?! VERO?!-

Yukito però non potè far altro che rimanere nuovamente in silenzio. E il suo silenzio bastò come risposta a Sakura che, scoppiata in un pianto a dirotto, corse in camera sua a sfogare il proprio dolore contro il cuscino, stringendo al petto l’orsacchiotto che Shaoran le aveva regalato come prova del suo amore.

-Shaoran… non puoi essere morto… ti prego…-

 

Li Shaoran. Regolarmente imbarcato.

Sakura lasciò cadere a terra l’elenco dei passeggeri di quel maledetto volo per Hong Kong e si accasciò contro Touya, in piedi alle sue spalle.

Fino all’ultimo aveva sperato… sperato che il volo del suo amato Shaoran fosse stato un altro, sperato che lui fosse sceso per un qualche presentimento, sperato che non fosse mai salito.

Aveva sperato… ed ora le sue speranze giacevano lì a terra insieme all’elenco dei passeggeri.

-Siamo veramente spiacenti, signorina-, mormorò l’uomo che le aveva appena passato quell’elenco –Ma posso assicurarle che la nostra compagnia aerea non è in alcun modo responsabile. Sembra che il velivolo sia stato colpito da un oggetto non identificato e…-

-Non mi interessa-, lo interruppe Sakura stringendo la mano del fratello. Non riusciva più nemmeno a piangere, dato che aveva inondato il cuscino di lacrime per diverse ore, il giorno prima. –Andiamo via Touya?-

-Andiamo-

Il ragazzo ringraziò l’uomo con un inchino e spinse la sorellina fuori dall’ufficio, dove un uomo dai lunghi capelli biondo grano vestito da pilota stava aspettando il suo turno per entrare.

Gli occhi verdi di Sakura incrociarono per un istante quelli blu di lui, ed improvvisamente sentì una flebile luce di speranza invaderle il cuore. In fondo Shaoran era dotato di poteri paranormali, magari era riuscito a mettersi in salvo prima dell’esplosione!

-Grazie, signor pilota- sussurrò mentre lui entrava nell’ufficio, poi si riattaccò al braccio del fratello ed insieme si incamminarono verso la moto.

 Sakura non se ne accorse, ma poco prima di chiudersi la porta alle spalle quell’uomo le aveva sorriso.

-Ha visto l’espressione della ragazzina, signor Shi?-, gli disse l’uomo dell’ufficio asciugandosi con un fazzoletto la fronte sudata –Sinceramente credevo che sarebbe svenuta!-

-Già-, rispose il pilota raccogliendo da terra l’elenco dei passeggeri che Sakura aveva lasciato cadere, e lo scorse con l’indice fino a trovare il nome  che gli interessava.

Li Shaoran. Regolarmente imbarcato. E quindi deceduto.

Non riuscì a trattenere un sorrisetto soddisfatto.

Yoru era decisamente diventato troppo superficiale, in questi ultimi tempi.

 

*°*°*

Sakura credette di morire quando Yamazaki le chiese, indicando il banco vuoto, che fine aveva fatto Li. E probabilmente se ne accorse anche il ragazzo, perché subito dopo le chiese:-Ehi, ti senti bene?-

La cattura carte si lasciò cadere pesantemente sulla sedia, sotto lo sguardo preoccupato del suo compagno di classe e di Tomoyo.

Ma mentre lui non capiva il perché di questa strana reazione, la ragazza dai capelli scuri la comprese pienamente.

-Hai presente l’aereo che è precipitato una settimana fa?- venne in aiuto all’amica, che aveva cominciato a balbettare.

-Certo! Era diretto in Cina, ve…- una fitta di consapevolezza lo costrinse a bloccarsi. Guardò prima il volto stravolto di Sakura poi quello triste di Tomoyo ed esclamò:-Non vorrai dirmi che Li era su quell’aereo!-

Sakura si coprì il viso con le mani, mentre tutti i ragazzi presenti in classe in quel momento si voltarono verso di loro.

-Cosa succede?-, intervenne Chahru affiancandosi a Yamazaki –Aereo? Li? Che… che significa?!-

Fu Eien a risponderle, entrando in classe in quel momento con un mazzo di fiori candidi in mano.

-Shaoran è morto-, mormorò poggiandoli su quello che era il banco del ragazzo, poi rivolse uno sguardo estremamente dispiaciuto a Sakura e sussurrò:-E purtroppo non sarà l’ultimo. Ma ti giuro sui sette sigilli, Sakura, che ti restituirò tutto-

La ragazza lo guardò e scosse la testa.

Non riusciva ancora a capire il significato di quelle parole.

 

Le ore di lezione trascorsero con una lentezza terrificante, almeno per Sakura, che si accorse a fine giornata di non ricordarsi una sola parola di ciò che l’insegnante aveva spiegato.

Questo perché non poteva fare a meno di voltarsi ogni minuto verso il banco di Shaoran, ad immaginare come sarebbe stato se lui non fosse salito su quell’aereo. Probabilmente si sarebbero scambiati uno sguardo complice, oppure lui le avrebbe lanciato un bigliettino con la caricatura di Kero-chan che si ingozzava, o qualsiasi altra cosa solo per farla ridere.

Poi, alla fine delle lezioni, sarebbero tornati a casa insieme, mano nella mano, magari passando anche per il parco, dove sarebbero rimasti a scambiarsi coccole per un po’ e a fare progetti per il futuro.

Ma quel giorno, quando Sakura attraversò il parco, l’unica cosa a tenerla per mano era il vento. E ciò le fece ancora più male.

-Ti manca tanto?-, le sussurrò Eien, pochi passi dietro di lei, e la ragazza annuì. Poi si voltò verso di lui e gli chiese:-Che cosa significa che non sarà l’ultimo? Morirà forse qualcun altro?-

“E’ possibile”, avrebbe dovuto risponderle, invece preferì non darle altro peso sul cuore e si limitò a dire:-Un giorno o l’altro moriremo tutti, no? Comunque non devi smettere di sperare-

-A volte mi sembra così stupido illudermi ancora…-

 

Fujitaka divenne molto contento leggendo la lettera che era arrivata quella mattina.

Era un po’ che non partecipava a degli scavi, e quelli a cui gli si chiedeva di unirsi erano addirittura i più importanti dell’ultimo decennio!

-Touya-, disse al figlio intento a cucinare –Domattina devo andare via presto per un lavoro importante. Prepari tu la colazione a tua sorella?-

-Non c’è problema, papà-

-Perfetto allora!-

 

Fujitaka si risvegliò soddisfatto, la mattina dopo. Però era talmente eccitato per il lavoro che non si accorse di una cosa particolarmente macabra, anche se al massimo avrebbe potuto incuriosirlo: nonostante fosse una splendida giornata di sole, non c’era nemmeno un cinguettio nell’aria...

 

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Nota dell’Autrice: fine capitolo 2! Come vi sembra? A me scrivere la piccola riflessione di Sakura con tutti quegli “sarebbero” o “avrebbero” ha fatto venire un groppo in gola! ç__ç

In fondo sono pur sempre una donzella dall’animo sensibile v___v (seeee NdTutti)

Se questo capitolo vi sembra un po’ triste, aspettate di vedere i prossimi! Non per niente la trama l’ho definita completamente ieri pomeriggio dopo aver guardato (di seguito…) Sakura e Final Destination 1! (e cmq ho anche visto due volte il 2  il 3 al cinema [non farò mai una lampada])

Risposta alla domandina precedente: ahahahehehehihihihohohohuhuhuh! (<= risata demente)

Altra domandina: chi sarà il prossimo obbiettivo di Yoru…? Si accettano scommesse! XD

Grazie per i commenti! Del destino di Shaoran-chan saprete nel prossimo capitolo, dove o lo vedremo parlare o ripescheranno il suo cadavere… eh eh eh…

A presto e commentate! ^O^  

    

 

   
 
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