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Autore: xwonderdemi    07/12/2011    7 recensioni
"Ci arrampicavamo sul tetto a parlare del nostro futuro come se ne sapessimo qualcosa,
non era nei piani che un giorno ti avrei perso.
In un’altra vita, sarei stata la tua ragazza,
avremmo mantenuto le nostre promesse, noi due contro il mondo.
In un’altra vita avrei fatto in modo che restassi,
così non devo dire che sei stato tu quello che se n’è andato.
Quello che se n’è andato."
Dal prologo: «Ma il destino aveva deciso. Il destino non ci voleva insieme, altrimenti non me lo avrebbe portato via».
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nicolas | Coppie: Antonella/Bruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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The one that got away.

Epilogo.

"Sicura di quel che vuoi fare, Antonella?", mi dissi. "Sei pronta a dirgli addio una volta per sempre?".

Chiusi gli occhi, asciugandomi le lacrime repentine che erano sfuggite al mio autocontrollo.

Sì, l'avrei fatto.

Dopotutto, era quello che lui voleva.
Era domenica. Dovevamo andare a pranzare dai miei genitori.
Mi stavo preparando, quando Nicolas mi chiamò. «Amore mio!», disse, spuntando da dietro la porta e posando un bacio sulla mia guancia. «Che fai, vieni con noi o ci raggiungi dopo?», chiese.
«Mh, a dir la verità devo fare una cosa. Poi vi raggiungo.», risposi, posando le mie labbra sulle sue.
«Non fare tardi.», si raccomandò, poi prese per mano Sofi e andarono via.
Presi un gran respiro e buttai l'aria fuori. «Ce la farai, Antonella.», mormorai.
Mi diressi in camera ed indossai le mie Louboutin a tacco alto, poi aprii la porta dello studio e presi la scatola da sotto la scrivania.
«Ci siamo.», dichiarai.
Uscii di casa e mi diressi al cimitero.
***
Con grande fatica, trovai la sepoltura di Bruno. Era all'aperto, con una lapide per terra in marmo bianco, una sua foto sorridente e la sua data di nascita e di morte...
C'erano dei fiori finti, ma aggiunsi anche delle rose rosse.
«Ciao, Bruno.», esordii, sorridendo e anche un po' commossa.
Mi sedetti sull'erba resa piuttosto calda dal sole cocente. «Come stai, amore mio? Mi dispiace tanto non essere venuta prima, ma venire a trovarti mi procurava tanto, tanto dolore.», iniziai. «Sai, quante cose sono cambiate...come ti avevo promesso mi sono rifatta una vita. Sono sposata con un uomo fantastico quasi quanto te, si chiama Nicolas ed ho una bellissima bambina di nome Sophia. Sì, l'ho scelto io, si chiama come la tua mamma, amore...», sussurrai, mentre delle lacrime scendevano silenziose sulle mie guance.
«Lo sai che diventerai zio? E' un maschietto. Gon è così felice, lo chiameranno Bruno, come te. Ti vuole tanto bene quel tuo fratellone. E' dolcissimo e sono sicura che sarà un ottimo padre. Anche tu lo saresti stato. Saremmo stati nel nostro posto felice, con i nostri bambini e nella nostra bella villetta a due piani. Tu saresti sicuramente stato un artista famosissimo.», mi asciugai le lacrime.
Accarezzai la foto sulla sua lapide. «Mi manchi tanto, Bruno. Vorrei tornare indietro per non litigare, per non commettere quel fottuto errore. Ma l'ho fatto e vedi come siamo ora?», sospirai, scuotendo il capo. «Giuro che ti amo con tutta me stessa e avrei dato la mia vita per te. Tu saresti riuscito a ricominciare daccapo, io forse mi sono solo illusa. Non posso dimenticarti, capisci?», sapevo che era uno spreco di fiato, ma avevo bisogno di parlargli, anche solo così -come una povera pazza-.
Presi la scatola e iniziai a scavare accanto alla sua lapide una piccola fossa. La deposi lì, vicino a lui. «Qui ci sono i nostri ricordi, amore mio. Non tutti, perché quelli più speciali li ho conservati. Tipo la collanina con l'infinito. Io, te, noi siamo infiniti. Non potrei mai scordarti. Le tue parole, le tue labbra sulle mie, le nostre risate, i nostri pianti, le nostre pazzie...mai. Nemmeno se mi facessero un lavaggio del cervello.», ridacchiai, tirando su col naso.
Rimisi la terra al suo posto e riempii il vaso d'acqua per le rose. «Ti prometto che torno presto, non farò l'errore di abbandonarti qui. Magari porterò anche Sophia. Lei sa tutto di noi, ha detto anche che sei bellissimo.», mi rifiutavo categoricamente di parlare al passato.
Mi alzai e mi pulii le mani con delle salviettine umidificate e profumate.
«Ora devo andare, Nico mi starà aspettando. Torno presto, amore mio. Non sarà mai un addio, non ce la farei. Ciao, Bruno, alla prossima.», mormorai, chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
E mi allontanai da lui.









Nota dell'autrice.
Lo so, la fine è quasi penosa. Ahahaah :|
Comunque, bando alle ciance. E' finita, questa volta davvero. Non è stata felice e sono consapevole di avervi fatto piangere nonostante non lo vogliate ammettere! (?)
Un grazie speciale a chi ha recensito, letto, messo la storia tra preferite, ricordate o seguite!
Vi voglio bene,
Claudia.
  
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