09/12/2011
9 recensioni
siamo davvero arrivati all'ultimo capitolo.
non so che dire. E' stata una delle storie a cui mi sono affezzionata di più,
mi fa male lasciare Nick e Kate.
Non so, probabilmente è stupido, ma mi ero affezzionata a loro.
non so che dire, se non grazie.
a voi.
perchè è con i vostri commenti che mi avete spronata a continuare,
e mi avete fatta credere nelle mie capacità.
siete fantastiche, TUTTE, dalla prima all'ultima.
sia chi ha recensito ogni capitolo, chi solo qualcuno e anche chi ha soltanto letto.
questo capitolo, l'ultimo,
è dedicato a voi.
grazie, Ellie.
< Nate, amore, devi metterti la sciarpa se vuoi uscire però! > sbuffò divertita Kate, avvicinandosi al bambino e sistemandogliela al collo. Alzò lo sguardo e notò l’espressione di Nick, così si girò, rimanendo paralizzata.
Quella che pensava fosse una semplice fan non era nient’altro che Allison Cabot Percy.
< t-tu .. > balbettò, senza sapere bene cosa dire.
Allison sorrise incerta, allungando una mano che però Kate con prese.
< che cosa ci fai qui? > chiese, con più determinazione di prima
< ci vivo > rispose l’altra, semplicemente. Le due donne si squadrarono, a lungo.
Allison dovette ammettere che Kate era diventata bella, bellissima.
Gli occhi grandi ed azzurri erano contornati da uno strato leggerissimo di matita nera, che li valorizzava. Le felpone enormi avevano lasciato il posto ad un abito semplice che valorizzava il suo fisico asciutto. I tacchi la facevano più alta e le slanciavano le gambe.
Eppure, riusciva a trovare un po’ della vecchia Kate in quei lunghissimi capelli rossi.
Kate, da parte sua, dovette ammettere che Allison sembrasse sciupata, tanto.
Nonostante lo stile impeccabile nel vestirsi, i capelli acconciati perfettamente e la borsa firmata, Kate riusciva ad intravedere delle leggere occhiaie sotto gli occhi, degli occhi che sembravano stanchi e spenti.
< quindi voi, siete sposati? > chiese cauta, Allison.
Kate annuì, mentre stringeva una mano di Nick e lui si voltava a guardarla, sorridendole.
Per un attimo ad Allison parve di vedere di nuovo una kate e un Nick liceali, che andavano in giro mano nella mano per i corridoi.
Evidentemente, non era cambiato nulla da allora.
Si soffermò a guardare il bambino, ancora stretto a Nicholas.
I capelli ricci, come quelli del padre, lo facevano sembrare un cespuglio, ma non riuscivano a nascondere quei due giganteschi occhi azzuri che troneggiavano sul viso del bimbo. La bocca, a cuoricino, era curavata in un leggero sorriso mentre si guardava in giro, curioso come solo un bambino poteva essere.
L’avevano chiamato Nate.
Non sapeva perché, ma quel gesto le procurò un groppo alla gola.
Li guardò per un attimo, realizzando che loro avevano avuto tutto quello che avrebbe voluto avere lei.
l'amore.
< Bhè Allison, ora noi dovremmo andare, ciao > disse kate, fredda.
Non la biasimava, aveva tutte le ragioni del mondo per odiarla.
Fece un leggero cenno ai due, voltando poi le spalle, consapevole che quella molto probabilmente era l’ultima volta in cui si vedevano.
He's just a boy, and Im just a girl, can I make it any more obvious?
we are in love, haven't you heard? and we rock eachothers world
I'm with the sk8ter boy, I said see ya later boy, I'll be in the back stage after the show
I'll be at the studio, singing the song we wrote about a girl you used to know
Nick aprì la porta della loro stanza d’Hotel, lasciando cadere il portafoglio e le chiavi sul tavolino all’ingresso. Osservò Kate entrare, reggendo un Nate ormai addormentato tra le braccia. Era tardi, non si erano fermati un attimo quel giorno.
Sospirò, ripensando ad Allison. Non pensava più a lei da quanto? Anni, forse?
Vederla l’aveva scosso, ma più che altro perché aveva riportato a galla quel periodo orribile della sua vita.
Si voltò, osservando la sua kate che metteva Nate a dormire.
Un sorriso spuntò naturale sul suo volto e lui si sentì grato, grato per tutto quello che aveva ricevuto. Una moglie fantastica, che era anche la sua migliore amica e che lo faceva sentire come se fosse ancora un quindicenne alle prese con la sua prima cotta. Un figlio bellissimo, che gli colmava il cuore con i suoi sorrisi sdentati e la sua risata cristallina. Una carriera stabile, invidiabile, che gli permetteva di vivere come più gli piaceva e gli dava la possibilità di non far mancare nulla alla sua famiglia.
Si, decisamente aveva avuto dalla vita tutto quello che poteva desidrare, tutto quello che credeva non avrebbe mai avuto.
Si cambiò in fretta, e poi si appoggiò allo schienale del letto, aspettando che anche Kate fosse pronta per poi stringerla forte a se. Kate si raggomitolò tra le sue braccia,come se fosse una bambina indifesa.
Amava Nick, molto più di quanto credeva fosse possibile.
Sospirò, alzando lo sguardo verso di lui, che la guardava con un sorriso sghembo.
Il cuore di Kate si fermò, ancora, come se fosse la prima volta.
< Nick, posso chiederti una cosa? > domandò, timida. Il ragazzo, immaginando la domanda, annuì lentamente.
< che effetto ti ha fatto, rivedere allison, oggi? > chiese lei allora, cauta.
Nic le spostò un ciuffo di capelli < sai rossa, non lo so nemmeno io. Nessuno, direi. Più che altro mi ha ricordato quanti errori io abbia fatto in passato >
Kate lo guardò male < tutti facciamo errori, Nicholas. >
Lui annuì < lo so, ma questo non significa che non siamo colpevoli >
Kate lo strinse a se, osservando il tatuaggio sul fianco di Nicholas.
aveva ancora l'abitudine di dormire in mutande. anzi, a dire la verità aveva ancora l'abitudine di comportarsi come se avesse 18 anni e come se fosse un ragazzino, invece che comportarsi da uomo sposato e con un figlio.
Sorrise, ricordandosi di quando lui l’aveva portata a farlo, quel tatuaggio. Erano così giovani, così spensierati.
< Nicholas, non importa quanti errori abbiamo fatto, saremo sempre io e te , contro il mondo >
Lui sorrise, mentre il suo cuore accellerava < non mi importa del mondo, se ho te >
Kate alzò il viso, sfiorandogli le labbra. Subito il ragazzo ne approfittò per ribaltare le posizioni, trovandosi sopra di lei. Un sorriso carico di malizia gli attraversò il volto.
< Nicholas, perché con te finisce sempre così? > chiese la ragazza, scoppiando a ridere.
< non mi sembra che tu ti sia mai lamentata > osservò lui, con un’alzata di spalle.
Lei rise < vero, ma ricordati che sono incinta, quindi sii delicato > Nick sorrise, felice del fatto che presto Nate avrebbe avuto un fratellino, o una sorellina.
Guardò Kate negli occhi, e si sentì amato, compreso,stimato.
Non era mai stato buono abbastanza, per nessuno. Né per i suoi genitori, né per Allison, né per i suoi professori del liceo.
Eppure, nonostante lei non glielo avesse mai detto, sapeva benissimo di essere buono abbastanza per kate.
Di essere stato fatto su misura per lei.
now he's a super star, slamin on his guitar,does your pretty face see what he's worth?
too bad that u couldn't see, see the man that boy could be
there is more that meets the eye, I see the soul that is inside
Sorry girl but you missed out ,well tough luck that boy's mine now,we are more than just good friends ,
this is how the story ends
p.s. mi farebbe piacere se passaste a recensire la mia nuova FF , so che non è un bel modo per concludere la storia ma le recensioni sono poche e io mi deprimo facilmente è.é
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=885948&i=1